Sicilia, crisi finanziaria Enti intermedi: a villa Niscemi l’AnciSicilia chiede l’intervento regionale

PALERMO – Problematiche normative e crisi finanziaria degli enti intermedi: questi i temi affrontati durante l’incontro svoltosi oggi pomeriggio a Villa Niscemi, che, organizzato dall’AnciSicilia, ha visto la partecipazione dei segretari generali e dei ragionieri generali delle Città metropolitane e dei Liberi consorzi, di Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale dell’Associazione dei comuni siciliani, e di Bernadette Grasso, assessore regionale alle Autonomie locali

Durante l’incontro l’AnciSicilia ha presentato un documento, poi approvato integralmente dai partecipanti, in cui ha evidenziato:

• la crisi degli Enti di Area Vasta è una crisi di sistema e che va affrontata nel confronto istituzionale tra Regione e Enti locali;
• la mancata attuazione di una compiuta riforma regionale ha prodotto la condizione di perdurante sofferenza finanziaria;
• non è stata data concreta attuazione alle norme previste dalla L. 190/2014 in materia di personale;
• tale situazione è stata evidenziata al Ministro dell’interno, on. Marco Minniti, in una nota congiunta a firma del Coordinatore delle Città Metropolitane e del Presidente dell’Anci nella quale veniva evidenziato che la gravissima difficoltà in cui versano gli enti intermedi è stata determinata dal fatto che, pur avendo subito integralmente i tagli degli scorsi anni, sono stati esclusi dal riparto dei contributi correnti nazionali e non hanno beneficiato del trasferimento da parte della Regione di adeguate risorse compensative, nonostante gli accordi via via intervenuti in tal senso.

L’Associazione dei comuni siciliani ha, quindi, espresso, fortissima preoccupazione in merito a:

• la concreta prospettiva di chiudere i rendiconti 2017 in disavanzo;
• l’impossibilità di approvare il bilancio 2018/2020;
• l’impossibilità, da parte della Città Metropolitana di Catania di approvare il bilancio 2017;
• l’impossibilità di svolgere i servizi sulle scuole secondarie e sulle strade provinciali;
• l’impossibilità, in assenza degli strumenti finanziari, di realizzare gli investimenti di cui sono destinatarie sia per strada che per scuole.

“Alla luce di quanto evidenziato – hanno concluso il presidente Orlando e il segretario generale Alvano – abbiamo deciso di chiedere al Governo regionale di individuare, in sede di legge di bilancio 2018, soluzioni strutturali che consentano di superare le cause di tale crisi finanziaria attraverso la neutralizzazione del contributo alla finanza pubblica e l’attuazione della legge regionale 15/2015”