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Sicurezza urbana, Francesco Tagliente: “Ecco perché il nuovo decreto non risolve i problemi dei sindaci”
Tempo di lettura 14 minuti Nuovi scenari della sicurezza nei Comuni: l’analisi punto per punto
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Redazione
Il decreto è in vigore dal 21 febbraio ma sono pochi Comuni che hanno capito di cosa si tratta. I difetti: Senza adeguati strumenti sanzionatori il tutto si riduce a un mero trasferimento di deleghe dallo Stato ai Comuni. La responsabilità passa dallo Stato sulle spalle dei sindaci. Si tratta più un passaggio di testimone che di un valido ed efficace strumento per risolvere i problemi del territorio.
Premessa Il decreto-legge contiene disposizioni in materia di collaborazione interistituzionale per la promozione della sicurezza integrata e la tutela della sicurezza delle città e del decoro urbano. In particolare:
• Sicurezza integrata. Individua contenuti e gli strumenti per la promozione della sicurezza integrata, sul presupposto del pluralismo istituzionale e della necessità del coordinamento sinergico. Di fatto vengono spalmati i poteri e le responsabilità in materia di sicurezza urbana e vivibilità cittadina tra i vari soggetti istituzionali, realizzando un reticolato di sicurezza integrata che coinvolge tutti gli enti interessati. Prevede specifici accordi tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano l'attuazione di interventi in materia di sicurezza integrata;
• Sicurezza urbana Definisce, la sicurezza urbana e rimette l'attuazione dei relativi interventi a specifici patti tra il prefetto e il sindaco, da stipulare nel rispetto delle linee guida adottate su proposta del Ministro dell'interno con accordo sancito in sede di Conferenza Stato-città e autonomie locali;
• Ordinanze sindacali. Interviene sul potere di ordinanza del sindaco, ampliando le ipotesi che lo legittimano, in qualità di capo della comunità locale, a adottare provvedimenti contingibili e urgenti connessi a problematiche emergenti nell'ambito del contesto locale; Prevede che il sindaco, al fine di assicurare le esigenze di tutela della tranquillità e del riposo dei residenti in determinate aree delle città interessate da un afflusso di persone di particolare rilevanza, anche in relazione allo svolgimento di specifici eventi, possa adottare ordinanze non contingibili e urgenti in materia di orari di vendita, anche per asporto, e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche, per un periodo comunque non superiore a sessanta giorni;
• Regolamenti di polizia urbana. Prevede che il comune possa adottare regolamenti per la cura del territorio e per la vivibilità urbana, con particolare riferimento alle esigenze di tutela della tranquillità e del riposo dei residenti, anche intervenendo in materia di orari di vendita, anche per asporto, e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche;
• Comitato Metropolitano. Istituisce un apposito organo, il Comitato metropolitano – copresieduto dal prefetto e dal sindaco metropolitano – quale sede deputata all'analisi, alla valutazione e al confronto sulle tematiche in materia di sicurezza urbana relative al territorio della città metropolitana;
• Ordine di allontanamento e daspo urbano. Definisce specifiche misure per il contrasto delle condotte che compromettono la libera e piena fruibilità di particolari spazi pubblici, caratterizzati da un rilevante flusso di utenti;
• Spaccio di stupefacenti all’interno o in prossimità di locali pubblici Prevede il daspo per chi spaccia stupefacenti all’interno o in prossimità di locali pubblici o aperti al pubblico e di pubblici esercizi è previsto il daspo urbano antidroga semplice e con prescrizioni;
• Occupazione di Immobili Interviene nella delicata materia delle occupazioni arbitrarie di immobili, con la definizione dei criteri e delle modalità di intervento della forza pubblica, tramite il rinvio ad apposite disposizioni impartite dal prefetto. L'obiettivo è quello di superare i pericoli di possibili turbative per l'ordine e la sicurezza pubblica, tenuto conto della necessità del bilanciamento dei diversi interessi in gioco;
• Controllo dei sorvegliati speciali Consente anche il controllo dei sorvegliati speciali con il cd braccialetto elettronico.
• Deturpamento o imbrattamento di beni. Prevede che per i reati di deturpamento o imbrattamento di beni immobili o su mezzi di trasporto pubblici o privati o di cose di interesse storico o artistico, il giudice, può disporre l'obbligo di ripristino e di ripulitura dei luoghi ovvero, qualora ciò non sia possibile, l'obbligo a sostenerne le relative spese o a rimborsare quelle a tal fine sostenute.
Per saperne di più sulla efficacia delle misure introdotte con decreto-legge in materia di sicurezza nelle città – già in vigore dal 21 marzo e ora all'esame della Camera per la conversione in legge- abbiamo chiesto una valutazione a Francesco Tagliente, già Questore di Roma e Prefetto di Pisa, estensore dei decreti antiviolenza negli stadi
“In sede di conversione in legge – ha detto Tagliente – è bene tenere presente che senza adeguati strumenti sanzionatori il tutto si riduce a un mero trasferimento di deleghe dallo Stato ai Comuni. Alcuni Sindaci, convinti di poter finalmente disporre di nuovi e più incisivi poteri, stanno plaudendo a tale iniziativa senza rendersi conto che le nuove norme gli trasferiscono solo pesanti responsabilità senza conseguenti efficaci strumenti giuridici deterrenti. Prendiamo come esempio il daspo urbano per chi viola le regole dei territori mutuato dal divieto di accesso alle manifestazioni sportive. Mentre per la violazione del daspo sportivo è previsto l’arresto in flagranza, giudizio per direttissima e condanna alla reclusione da uno a tre anni e alla multa da 10.000 a 40.000 euro, per quello urbano introdotto con il decreto-legge si prevede solo una sanzione pecuniaria priva di efficacia deterrente. Per chi viola il daspo urbano resta l'arresto fino a tre mesi o l'ammenda prevista per “chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall'Autorità”.
E nemmeno per la violazione dell’altro daspo previsto dal decreto-legge 14/2017, quello antidroga, è consentito l’arresto, perché nei confronti di chi non si attiene al divieto è prevista solo una sanzione pecuniaria e la sospensione della patente – se ce l’ha – da sei mesi ad 1 anno.
Nuovi scenari della sicurezza. L’analisi punto per punto.
D. Cosa si intende per sicurezza integrata?
Di fatto vengono spalmati i poteri e le responsabilità in materia di sicurezza urbana e vivibilità cittadina tra i vari soggetti istituzionali, realizzando un reticolato di sicurezza integrata che coinvolge tutti gli enti interessati.
Per sicurezza integrata, secondo le nuove disposizioni, si intende l'insieme degli interventi assicurati dallo Stato, dalle Regioni, dagli enti locali e da altri soggetti istituzionali, al fine di concorrere, ciascuno nell'ambito delle proprie competenze e responsabilità, alla promozione e all'attuazione di un sistema unitario e integrato di sicurezza per il benessere delle comunità territoriali.
Le linee generali delle politiche pubbliche per la promozione della sicurezza integrata sono rivolte, prioritariamente, a coordinare, per lo svolgimento di attività di interesse comune, l'esercizio delle competenze dei soggetti istituzionali coinvolti, anche con riferimento alla collaborazione tra le forze di polizia e la polizia locale.
D. Quali sono gli strumenti per attuare la sicurezza integrata?
Le linee guida generali delle politiche pubbliche per la sicurezza integrata sono adottate su proposta del Ministero dell’Interno con accordo sancito in sede di conferenza unificata.
Gli strumenti per attuare gli interventi di promozione della sicurezza integrata sono, infatti, gli accordi tra lo Stato e le Regioni, Province autonome di Trento e Bolzano sanciti in sede di Conferenza Stato-città e autonomie locali. Con gli accordi tra Stato e Regioni vengono adottate le linee guida per la promozione della sicurezza integrata
D. cosa prevedono le nuove norme in materia di rimodulazione dei presidi di sicurezza territoriale?
Tra gli strumenti di competenza dello Stato e delle Regioni, per attuare gli interventi di promozione della sicurezza integrata, sono comprese anche le valutazioni delle eventuali criticità per la programmazione e la predisposizione degli interventi di rimodulazione dei presidi di sicurezza territoriale.
D. Cosa si intende per sicurezza urbana?
In base alle nuove norme, per sicurezza urbana, si intende il bene pubblico che afferisce alla vivibilità e al decoro delle città. Vivibilità e decoro delle citta da perseguire anche attraverso una serie di interventi come la riqualificazione e il recupero delle aree o dei siti più degradati, l’eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale, la prevenzione della criminalità in particolare di tipo predatorio, la promozione del rispetto della legalità e l'affermazione di più elevati livelli di coesione sociale e convivenza civile.
D. Chi concorre alla sicurezza urbana?
Alla sicurezza urbana concorrono anche, con interventi integrati, lo Stato, le Regioni e gli enti locali, nel rispetto delle rispettive competenze e funzioni.
D. Cosa sono i patti per la sicurezza urbana?
Con il decreto-legge sono previsti nuove convenzioni per la sicurezza tra Prefettura ed istituzioni locali. Per l’attuazione della sicurezza urbana il prefetto ed il sindaco possono sottoscrivere patti nel rispetto delle linee guida adottate con gli accordi per la promozione della sicurezza integrata sanciti in sede di Conferenza Stato-città e autonomie locali.
D. Quali sono gli obiettivi dei Patti per la sicurezza urbana?
I patti per la sicurezza urbana perseguono i seguenti obiettivi:
a) prevenzione dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria, attraverso servizi e interventi di prossimità, in particolare a vantaggio delle zone maggiormente interessate da fenomeni di degrado;
b) promozione del rispetto della legalità, anche mediante mirate iniziative di dissuasione di ogni forma di condotta illecita, comprese l'occupazione arbitraria di immobili e lo smercio di beni contraffatti o falsificati, nonché' la prevenzione di altri fenomeni che comunque comportino turbativa del libero utilizzo degli spazi pubblici;
c) promozione del rispetto del decoro urbano, anche valorizzando forme di collaborazione interistituzionale tra le amministrazioni competenti, finalizzate a coadiuvare l'ente locale nell'individuazione di aree urbane su cui insistono musei, aree e parchi archeologici, complessi monumentali o altri istituti e luoghi della cultura interessati da consistenti flussi turistici, ovvero adibite a verde pubblico, da sottoporre a particolare tutela anche con i nuovi strumenti giuridici: ordine di allontanamento, sanzione amministrativa pecuniaria e Daspo per il decoro urbano.
D. Cosa è il Comitato Metropolitano?
Per l'analisi, la valutazione e il confronto sulle tematiche di sicurezza urbana relative al territorio della città metropolitana, è istituito un comitato metropolitano, copresieduto dal prefetto e dal sindaco metropolitano, cui partecipano anche i sindaci dei comuni interessati e, se ritenuti utili i soggetti pubblici o privati dell'ambito territoriale interessato. Restando immutate le competenze del “Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica”
D. Sono previsti nuovi ulteriori strumenti per il sostegno per l'incremento dei servizi di controllo del territorio?
Nell'ambito degli accordi per la promozione della sicurezza integrata e dei patti per la sicurezza urbana possono essere individuati ulteriori strumenti e obiettivi per l'attuazione di iniziative congiunte finalizzate all'incremento dei servizi di controllo del territorio e per la sua valorizzazione.
Le nuove norme prevedono infatti la possibilità del concorso, sotto il profilo del sostegno strumentale, finanziario e logistico, altri enti pubblici, anche non economici e soggetti privati.
D. I sindaci hanno reali maggiori poteri con l’estensione della possibilità di emanare ordinanze?
Le nuove disposizioni in materia di sicurezza urbana approvate dal C.D.M. comprendono anche l’estensione dei poteri dei Sindaci in materia di Ordinanze sindacali per la disciplina degli orari di vendita, anche per asporto, e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche. In pratica al Sindaco viene attribuito un più penetrante potere di ordinanza.
a) Le ordinanze sindacali contingibili e urgenti. Il sindaco, quale rappresentante della comunità locale, anche in relazione all’urgente necessità di interventi volti a superare situazioni di grave incuria o degrado del territorio o di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana, con particolare riferimento alle esigenze di tutela della tranquillità e del riposo dei residenti, può intervenire anche in materia di orari di vendita, anche per asporto, e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche.
b) Le ordinanze sindacali non contingibili e urgenti. Il Sindaco, al fine di assicurare le esigenze di tutela della tranquillità e del riposo dei residenti in determinate aree delle città interessate da afflusso di persone di particolare rilevanza, anche in relazione allo svolgimento di specifici eventi, può disporre, per un periodo comunque non superiore a sessanta giorni, con ordinanza non contingibile e urgente, limitazioni in materia di orari di vendita, anche per asporto, e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche.
c) Le ordinanze sindacali per prevenire e contrastare spaccio, prostituzione, uso di minori e disabili nell’accattonaggio, illecita occupazione di spazi, violenza legata all’uso di alcol e stupefacenti. I provvedimenti contingibili e urgenti adottati dal sindaco, quale ufficiale del Governo sono diretti a prevenire e contrastare le situazioni che favoriscono l'insorgere di fenomeni criminosi o di illegalità, quali lo spaccio di stupefacenti, lo sfruttamento della prostituzione, l'accattonaggio con impiego di minori e disabili, ovvero riguardano fenomeni di abusivismo, quale l'illecita occupazione di spazi pubblici, o di violenza, anche legati all'abuso di alcool o all'uso di sostanze stupefacenti.
D. Cosa cambia in materia di Regolamenti di Polizia Urbana?
Le nuove norme attribuiscono al Consiglio Comunale il potere di inserire nei Regolamenti comunali norme volte a prevenire fenomeni di criticità sociale, suscettibili di determinare un’influenza negativa sulla sicurezza urbana come la vendita e somministrazione di bevande acoliche e la individuazione delle aree urbane da sottoporre a particolare tutela.
In materia di orari di vendita, anche per asporto, e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche, i Comuni possono adottare regolamenti ai sensi del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali.
Individuazione delle aree urbane protette. I regolamenti di polizia urbana possono individuare aree urbane su cui insistono musei, aree e parchi archeologici, complessi monumentali o altri istituti e luoghi della cultura interessati da consistenti flussi turistici, ovvero adibite a verde pubblico, alle quali si applicano la sanzione amministrativa pecuniaria e l’ordine di allontanamento dal luogo.
D. Quali sono i nuovi strumenti giuridici previsti per la tutela del decoro di particolari luoghi?
Tra le misure previste a tutela del decoro di particolari luoghi, le nuove norme prevedono: la sanzione amministrativa pecuniaria; ordine di allontanamento dal luogo in cui è stato commesso il fatto, ordine di allontanamento per ubriachezza, atti contrari alla pubblica decenza e commercio sulle aree pubbliche senza la prescritta autorizzazione; daspo urbano del questore; daspo giudiziario urbano
a) Sanzione amministrativa pecuniaria. Chiunque ponga in essere condotte che limitano la libera accessibilità e fruizione delle infrastrutture, fisse e mobili, ferroviarie, aeroportuali, marittime e di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano, e delle relative pertinenze, in violazione dei divieti di stazionamento o di occupazione di spazi ivi previsti, è soggetto alla sanzione amministrativa da 100 a 300 euro.
b) Ordine di allontanamento dal luogo in cui è stato commesso il fatto. Contestualmente alla rilevazione della condotta illecita, l’organo accertatore ordina al trasgressore l'allontanamento per 48 ore dal luogo in cui è stato commesso il fatto.
c) Ordine di allontanamento per ubriachezza, atti contrari alla pubblica decenza e commercio sulle aree pubbliche senza la prescritta autorizzazione. Ferma restando l'applicazione delle sanzioni amministrative per ubriachezza, atti contrari alla pubblica decenza e commercio sulle aree pubbliche senza la prescritta autorizzazione, il provvedimento di allontanamento è disposto altresì nei confronti di chi commette le violazioni previste dalle predette disposizioni nelle aree di cui al medesimo comma.
D. Quali sono le procedure per impartire l'ordine di allontanamento
L'ordine di allontanamento dal luogo in cui è stato commesso il fatto e quello per ubriachezza, atti contrari alla pubblica decenza e commercio sulle aree pubbliche senza la prescritta autorizzazione è rivolto per iscritto, dall'organi accertatori compresi gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria, con la specificazione che ne cessa l'efficacia trascorse quarantotto ore dall'accertamento del fatto e che la sua violazione è soggetta alla sanzione amministrativa pecuniaria aumentata del doppio.
D. A chi va trasmesso l’ordine di allontanamento?
Copia dell’ordine di allontanamento è trasmessa con immediatezza al questore competente per territorio per l’adozione del DASPO e contestuale segnalazione ai competenti servizi socio-sanitari, ove ne ricorrano le condizioni.
D. Che durata ha il Daspo urbano e quali sono le garanzie processuali per il “daspato”?
Il Daspo urbano del Questore può avere la durata fino a 6 mesi in caso di reiterazione della condotta o da 6 mesi e 2 anni se l’autore risulta condannato negli ultimi 5 anni. Garanzie procedurali sono le stesse previste per il DASPO sportivo.
a) Daspo urbano fino a 6 mesi. Nei casi di reiterazione della violazione dell’ordine di allontanamento questore, qualora dalla condotta tenuta possa derivare pericolo per la sicurezza, può disporre, con provvedimento motivato, per un periodo non superiore a sei mesi, il divieto di accesso ad una o più delle aree protette, espressamente specificate nel provvedimento, individuando, altresì, modalità applicative del divieto compatibili con le esigenze di mobilità, salute e lavoro del destinatario dell'atto.
b) Daspo urbano da 6 mesi a 2 anni. La durata del divieto non può comunque essere inferiore a sei mesi, ne' superiore a due anni, qualora la violazione dell’ordine di allontanamento risulti commesse da soggetto condannato, con sentenza definitiva o confermata in grado di appello, nel corso degli ultimi cinque anni per reati contro la persona o il patrimonio.
c) Daspo urbano a minorenne. Qualora il responsabile sia soggetto minorenne, il questore ne dà notizia al procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni.
D. Funzionerà davvero questo Daspo ? Quali sono le conseguenze per la violazione del Daspo urbano e che differenza c’è con il daspo sportivo?
Il daspo urbano è privo di sanzione con effetto deterrente. Chi contravviene al DASPO sportivo, al divieto di andare allo stadio può essere arrestato in flagranza, giudicato per direttissima e condannato alla reclusione da uno a tre anni e alla multa fino da 10.000 a 40.000 euro. Lo stesso dicasi per chi non si presenta al Commissariato in occasione della partita disputata dalla squadra per cui è sottoposto al divieto.
Per il daspo urbano non è così perché il quarto comma dell’art 10 del D.L. approvato dal C.D.M. dispone che in relazione al provvedimento di cui al comma tre, cioè qualora le condotte sono commesse da un soggetto già condannato, si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni di cui all'articolo 6, commi 2-bis 3 e 4, della legge 13 dicembre 1989, n. 401. La norma fa espresso riferimento quindi alle garanzie procedurali relative a notifica, prescrizioni e ricorsi. Non richiama invece anche il comma 6 dell’articolo che tratta appunto della sanzione prevedendo espressamente che la” contravventore alle disposizioni di cui ai commi 1 e 2 è punito con la reclusione da uno a tre anni”
D. E’ previsto un DASPO giudiziario urbano?
In sede di condanna per reati contro la persona o il patrimonio commessi in particolari aree protette, la concessione della sospensione condizionale della pena può essere subordinata all'imposizione del divieto di accedere a luoghi o aree specificamente individuati.
D. Cosa si prevede in tema di cooperazione tra le Forze di polizia e polizia municipale?
Ai fini dell'applicazione delle misure a tutela del decoro di particolari luoghi, della sanzione amministrativa pecuniaria, dell’ordine di allontanamento e del Daspo urbano, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, il Ministro dell'interno determina i criteri generali volti a favorire il rafforzamento della cooperazione, informativa ed operativa, tra le Forze di polizia e i Corpi e servizi di polizia municipale.
D. Cosa prevedono le nuove norme in tema di occupazioni abusive di immobili?
Il prefetto, nel dare esecuzione ai provvedimenti dell’A.G. concernenti occupazioni arbitrarie di immobili, sentito il CPOSP, dispone la graduazione delle esecuzioni tenendo conto del numero degli immobili da sgomberare, del pericolo di possibili turbative per l'ordine e la sicurezza pubblica e della disponibilità della Forza pubblica tenendo anche conto della situazione dell'ordine e della sicurezza pubblica negli ambiti territoriali interessati, dei possibili rischi per l’incolumità e la salute pubblica, dei diritti dei soggetti proprietari degli immobili, nonché' dei livelli assistenziali che possono essere assicurati agli aventi diritto dalle regioni e dagli enti locali.
D. Quali sono le sanzioni per reiterata inosservanza delle ordinanze sindacali In materia di esercizi pubblici?
E’ prevista la sospensione della licenza di esercizio da parte del Questore. Le nuove norme prevedendo la possibilità per il Questore di disporre la sospensione dell’attività ex articolo 100 Tulps fino a 15 giorni in caso di reiterata inosservanza ad ordinanze sindacali, ordinarie e contingibili ed urgenti di cui agli tabella 50, comma 5 e 7 TUEL in tema di vivibilità e decoro urbano, vendita di alcolici e superalcolici.
Nei casi di reiterata inosservanza delle ordinanze sindacali emanate, in materia di orario di vendita e somministrazione delle bevande alcoliche nelle aree protette il Questore può disporre la sospensione dell’attività per un massimo di 15 giorni
D. cosa viene previsto per chi spaccia all’interno o in prossimità di locali pubblici?
Per chi spaccia all’interno o in prossimità di locali pubblici o aperti al pubblico e di pubblici esercizi è previsto il daspo urbano antidroga semplice e con prescrizioni
a) Daspo urbano antidroga semplice. Nei confronti delle persone condannate con sentenza definitiva o confermata in grado di appello nel corso degli ultimi tre anni per la vendita o la cessione di sostanze stupefacenti o psicotrope, per fatti commessi all'interno o nelle immediate vicinanze di locali pubblici, aperti al pubblico, pubblici esercizi, il questore può disporre, per ragioni di sicurezza, il divieto di accesso, per la durata da 1 a 5 anni, agli stessi locali o a esercizi analoghi, specificamente indicati, ovvero di stazionamento nelle immediate vicinanze degli stessi.
b) Daspo urbano antidroga con prescrizioni. Se il soggetto risulta già condannato negli ultimi tre anni con sentenza definitiva, il Questore può integrare il DASPO urbano antidroga fino a 5 anni con una o più delle seguenti prescrizioni per la durata massima di due anni, una o più delle seguenti misure:
– obbligo di presentarsi almeno due volte a settimana a un ufficio della Polizia; obbligo di rientrare a casa entro una determinata ora e di non uscirne prima di altra ora prefissata;
– divieto di allontanarsi dal comune di residenza;
– obbligo di comparire in un ufficio di polizia negli orari di entrata ed uscita dagli istituti scolastici.
D. quali garanzie procedurali sono previste per il DASPO urbano antidroga?
Le garanzie procedurali per il DASPO urbano antidroga semplice e con prescrizioni (notifica, prescrizioni e ricorso) sono le stesse previste per il DASPO sportivo
D. Può essere applicato un daspo antidroga a in minore?
Il Daspo urbano antidroga semplice può essere disposto dal Questore anche nei confronti di minori imputabili (da 14 a 18 anni)
D. Le sanzioni per la violazione del DASPO antidroga sono le stesse previste per il daspo sportivo?
No. Le sanzioni previste per il daspo antidroga sono solo la pena pecuniaria da 10.000 a 40.000 euro e la sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno. Il nuovo decreto-legge prevede che salvo che il fatto costituisca più grave reato, per la violazione del daspo urbano antidroga semplice e con prescrizione il prefetto applica, la sanzione amministrativa pecuniaria da 10.000 a 40.000 euro e la sospensione della patente di guida da sei mesi a un anno. Non è prevista la stessa sanzione come per il contravventore al divieto di andare allo stadio che può essere arrestato in flagranza, giudicato per direttissima e condannato alla reclusione da uno a tre anni e alla multa fino da 10.000 a 40.000 euro.
D. Cosa prevedono le nuove norme per il condannato per spaccio nel caso di concessione della sospensione condizionale della pena?
E’ previsto il daspo giudiziario antidroga. In sede di condanna per spaccio di droga all'interno o nelle immediate vicinanze di locali pubblici, aperti al pubblico o dei pubblici esercizi, la concessione della sospensione condizionale della pena può essere subordinata all'imposizione del divieto di accedere in locali pubblici o pubblici esercizi specificamente individuati.
D. per chi viola il daspo può essere adottato il foglio di via obbligatorio?
Le nuove norme prevedono una estensione dei soggetti destinatari delle misure di prevenzione personali. In base al nuovo decreto-legge il Questore può applicare le misure di prevenzione anche per reiterate violazione dei divieti di frequentazione di determinati luoghi previsti dalla vigente normativa, se i soggetti interessati sono dediti alla commissione di reati che offendono o mettono in pericolo l'integrità fisica o morale dei minorenni, la sanità, la sicurezza o la tranquillità pubblica.
D. Cosa prevedono le nuove norme per il controllo dei sorvegliati speciali?
Le nuove norme consentono anche il controllo con il cd braccialetto elettronico. Si prevede che le misure di prevenzione personali possono essere applicate dall'autorità giudiziaria anche per reiterate violazioni dei divieti di frequentazione di determinati luoghi previsti dalla vigente normativa e, che, con il consenso dell’interessato, i controlli possono essere effettuati anche con il braccialetto elettronico.
D. Che misure sono previste contro chi imbratta i muri?
E’ previsto che con la sentenza di condanna per i reati di deturpamento o imbrattamento di beni immobili o su mezzi di trasporto pubblici o privati o di cose di interesse storico o artistico, il giudice, può disporre l'obbligo di ripristino e di ripulitura dei luoghi ovvero, qualora ciò non sia possibile, l'obbligo a sostenerne le relative spese o a rimborsare quelle a tal fine sostenute, ovvero, se il condannato non si oppone, la prestazione di attività non retribuita a favore della collettività per un tempo determinato comunque non superiore alla durata della pena sospesa, secondo le modalità indicate nella sentenza di condanna.
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Italia-Germania, firmato il Piano d’azione
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23 Novembre 2023
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il cancelliere Olaf Scholz hanno firmato il Piano d’azione fra Italia e Germania nell’ambito del vertice intergovernativo. La firma è avvenuta alla Cancelleria, dopo l’incontro bilaterale fra i due capi di governo.
“Oggi la cooperazione tra Italia e Germania fa un passo avanti, noi abbiamo appena firmato un piano di azione che innalza la nostra cooperazione ad un nuovo livello per rafforzarla e consolidarla”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa con il cancelliere tedesco, Olaf Scholz al termine della riunione virtuale dei Capi di Stato e di Governo dei Paesi G20.
Sul dossier migranti con Scholz “condividiamo la necessità che vada implementato il lavoro relativo al cambio di visione dell’Ue. L’unico modo per risolvere la questione è lavorare sulla dimensione esterna e lavorare in modo diverso con i Paesi africani, come abbiamo cominciato a fare e portare avanti”, ha detto ancora Giorgia Meloni. “Nell’attuale scenario – ha aggiunto – il ruolo dell’Africa è fondamentale, bisogna ricostruire una cooperazione non predatoria, con un approccio non paternalistico e aiutare i Paesi africani a vivere meglio delle grandi risorse di cui dispongono anche per gestire meglio i flussi migratori sulla base del rispetto delle regole” per “combattere l’immigrazione illegale”.
Sulla questione Ita-Lufthansa, Meloni ha detto che “siamo pronti la settimana prossima ad inviare la notifica alla Commissione Ue. Avendo risolto un problema che la Commissione ci chiedeva di risolvere, auspichiamo una soluzione immediata e velocità nel chiudere il dossier perché credo che abbiamo fatto un ottimo lavoro”.
Italia e Germania condividono “la stessa posizione” sul conflitto russo-ucraino, basata su un “pieno sostegno” a Kiev. La presidente del Consiglio ha sottolineato la necessità di proseguire con “l’assistenza” all’Ucraina “a 360 gradi”. Per Meloni occorre puntare sulla ricostruzione del paese di Volodymyr Zelensky per “scommettere sul futuro europeo”.
Italia e Germania sono vicini sul tema dell’allargamento dell’Ue o “come dico sempre della riunificazione, parola che in Germania assume un particolare significato”. “La capacità dell’Europa di essere inclusiva e dare risposte a chi si rivolge a noi è fondamentale”, ha concluso.
Al G20 virtuale ha partecipato anche Putin, Meloni: “Se la Russia vuole pace si ritiri”
Nel corso della videoconferenza dei leader G20 sotto la presidenza indiana, cui la premier e il cancelliere hanno partecipato in collegamento da Berlino, Meloni ha nuovamente “condannato” le azioni di Mosca, anche per le loro conseguenze globali e i danni che hanno provocato alle nazioni più povere, e ha sottolineato che la Russia potrebbe in ogni momento “facilmente” riportare la pace in Ucraina “ritirandosi dai territori illegalmente occupati” e ristabilendo la “sovranità” e la “piena integrità” territoriale dell’Ucraina. È quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi.
In merito al conflitto tra Israele e Hamas, Giorgia Meloni ha sottolineato in particolare tre concetti: la “ferma condanna” di Hamas per l'”ignobile e sanguinario” assalto terroristico contro Israele dello scorso 7 ottobre, il “diritto all’autodifesa” di Israele e la convinzione che in prospettiva la soluzione del conflitto non potrà che passare attraverso la creazione di due Stati.
Clima, transizione energetica e Africa, sono inoltre i temi su cui si è focalizzato l’intervento: “L’Italia – ha detto la premier, come riferiscono fonti di Palazzo Chigi – si candida a diventare un ponte con l’Europa per promuovere partenariati reciprocamente vantaggiosi, sostenendo la sicurezza energetica delle nazioni africane e mediterranee e le esportazioni di energia verde verso il resto del Vecchio Continente”.
Si tratta del primo vertice intergovernativo al quale prende parte il governo Meloni, a testimonianza – sottolineano fonti di Palazzo Chigi – “dell’importanza data dal governo italiano ai rapporti con la Germania”.
L’ultimo vertice Italia-Germania risale al 2016 quando a Maranello si incontrarono i due governi guidati da Matteo Renzi e da Angela Merkel. Al vertice parteciperanno sette ministri da parte italiana e sette da parte tedesca. Nel corso della visita, Meloni e Scholz firmeranno un Piano d’azione per il rafforzamento della cooperazione bilaterale e in ambito europeo. L’intesa si articola in cinque capitoli (economia, innovazione e coesione sociale; clima, energia e ambiente; politica estera e di difesa; agenda europea e migrazione; contatti tra le società civili e cultura) e completa la “triangolazione” tra le tre principali nazioni europee (Italia, Germania e Francia) dopo la conclusione dei Trattati di Aquisgrana e del Quirinale: a differenza di quest’ultimo, il Piano d’azione non necessiterà di una ratifica parlamentare.
La giornata avrà inizio con un “Business Forum” organizzato da Confindustria e dalla Bdi, la Lega federale dell’industria tedesca, al quale prenderanno parte le principali aziende italiane e tedesche e che verrà aperto e concluso dai due capi di governo. Seguiranno gli incontri bilaterali tra Meloni e Scholz e parallelamente tra i vari ministri. Si terranno quindi la firma del Piano d’azione e le dichiarazioni congiunte alla stampa da parte dei due leader.
Il vertice si concluderà con una sessione plenaria, nel corso della quale la presidente del Consiglio e il Cancelliere tedesco riferiranno degli esiti dei rispettivi colloqui. Al centro dei lavori vi saranno tutti i principali aspetti della cooperazione bilaterale (politica, economica ed energetica), in ambito europeo (migrazione, tematiche economiche e allargamento dell’Unione) e internazionale (guerra di aggressione russa all’Ucraina, conflitto tra Israele e Hamas e crisi africane).
Il programma:
Alle 13 Meloni e il cancelliere tedesco Olaf Scholz si collegheranno alla riunione virtuale dei Capi di Stato e di Governo dei Paesi G20.
Alle 15.30 è in programma l’apertura dei lavori del Business Forum e del vertice intergovernativo. I ministri non coinvolti nel Business forum avranno incontri bilaterali con i loro omologhi nelle rispettive cancellerie.
Alle 16.30 Meloni arriverà alla Cancelleria federale per il bilaterale con Scholz e alle 17.40 è prevista la cerimonia di firma del Piano d’Azione italo-tedesco per la cooperazione strategica, a cui seguiranno dichiarazioni congiunte.
Dalle 18.30 alle 20.30 si svolgerà la sessione plenaria conclusiva del Vertice.
Camera di Commercio italo-tedesca: “Italia e Germania partner strategici, 168 miliardi scambi nel 2022”
“Il Piano d’Azione firmato oggi tra Italia e Germania rappresenta un momento storico, perché si riconoscono finalmente partner strategici in materia economica, energetica, industriale”. In occasione dell’incontro bilaterale a Berlino tra Meloni e Scholz, e della firma del Piano d’Azione, la Camera di Commercio italo-tedesca ha fornito una fotografia del ‘business’ tra i due Paesi.
“Italia e Germania sono sempre più un unico ecosistema produttivo, come certificano periodicamente i dati di interscambio – ha rilevato Joerg Buck, consigliere delegato della Camera di Commercio Italo-Germanica AHK Italien -. Occorre che i rispettivi governi dialoghino sempre di più, coordinando la loro azione europea e prevedendo misure condivise per tutelare la nostra manifattura senza venir meno agli obiettivi della transizione”.
Buck spiega che i due Paesi hanno raggiunto 168,5 miliardi di euro di scambio nel 2022; le imprese tedesche in Italia sono oltre 1.700, con più di 75 miliardi di euro di fatturato, e occupano circa 192mila persone. Italia e Germania sono sempre più interconnesse e per questo negli scorsi anni abbiamo ripetutamente affermato, come Camera di Commercio tedesca in Italia, che il piano d’azione tra Italia e Germania doveva prevedere anche misure economiche, industriali ed energetiche per coordinare le strategie tra i nostri due Paesi: è tempo di misure condivise per gestire insieme le grandi trasformazioni del futuro, tutelando la nostra manifattura senza venir meno agli obiettivi della transizione”.
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Costume e Società
Packaging: come si incartano i dolciumi
Pubblicato
2 settimane fail
21 Novembre 2023
I dolci non sono altro che particolari tipologie di alimenti; in quanto tali per il loro confezionamento valgono tutte le normative che si applicano a qualsiasi altro cibo. Sono regole valide a livello europeo, che tutelano i consumatori, evitando così che negli alimenti si verifichino contaminazioni esterne. Grazie al packaging adatto i dolci arrivano sulle tavole dei consumatori in condizioni perfette e si possono conservare anche per vari mesi, senza subire alcun tipo di modificazione nel sapore, nell’aspetto e nelle caratteristiche che li contraddistinguono.
Come si confeziona un dolce
Chi si occupa del confezionamento di dolci deve preoccuparsi di una serie di problematiche, la cui natura dipende anche dal singolo alimento di cui ci si sta occupando. I dolci hanno consistenza morbida, sono prodotti con grassi vegetali o animali econtengono solitamente zuccheri, che sono igroscopici e devono essere conservati lontano dall’umidità.
Tutte queste caratteristiche pongono delle sfide importanti, perché una confezione non adatta può causare importanti cambiamenti in un alimento, non conservandolo in modo idoneo. Alcune tipologie di incarti si sfruttano da tantissimi anni, è il caso ad esempio del film twist per alimenti e regali o della carta. Nel primo caso si tratta di film plastici che possono essere utilizzati sia per produrre confezioni a cuscino, sia torcendone le estremità per chiudere una caramella o un dolce di dimensioni più grandi. La carta invece viene spesso utilizzata insieme ad altri materiali, ad esempio altre tipologie di film plastici o anche l’alluminio. In entrambi i casi la confezione ottenuta mantiene l’alimento al riparo dall’umidità e dagli scambi gassosi con l’ambiente esterno, preservandolo nel tempo.
Cosa dicono le norme
Le normative che riguarda il confezionamento di dolciumi sono le medesime che sono dedicate agli alimenti in genere. Riassumendole in breve si tratta di regole che obbligano i produttori di dolci a incartarli utilizzando materiali che non vadano a modificare in alcun modo le loro caratteristiche organolettiche. In pratica un incarto non deve rilasciare sostanze nocive all’interno di un alimento, ma neppure liberare sostanze che possano risultare nocive per la salute.
Proprio la presenza di zuccheri e grassi, che abbiamo citato poco sopra, rende particolarmente complessa la predisposizione di incarti per dolci, obbligando spesso i produttori a prediligere packaging multistrato. Solo in questo modo infatti si isola l’alimento da una parte dell’incarto che potrebbe rovinarsi o dal contatto con l’ambiente esterno. Queste norme ci permettono di tenere in tasca una caramella senza che questa si sciolga, o di mangiare un biscotto glassato che sembra appena preparato.
Diversi prodotti, diversi incarti
Quando si parla di dolci ci si riferisce a unampio settore alimentare e merceologico. Le aziende che producono packaging offrono diverse tipologie di confezioni a seconda del prodotto che devono incartare. Oltre a questo alcune aziende sono in grado anche di proporre ai produttori di dolciumi un servizio completo, che comprende anche la fornitura dei macchinari per il confezionamento.
Quando tale servizio coinvolge prodotti da forno, o alimenti che devono essere conservati a specifiche temperature o condizioni climatiche, il confezionamento avviene direttamente sul sito di produzione. Cosa che garantisce un’ottima conservazione dei prodotti, che si mantengono freschi e gustosi per lunghi periodi di tempo.
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Politica
Sciopero, Cgil e Uil confermano: è scontro con il governo
Pubblicato
2 settimane fail
15 Novembre 2023
Sullo sciopero di venerdì 17 novembre è scontro con i sindacati, che confermano la protesta, ad eccezione del settore degli aerei. Lo sciopero di venerdì 17 per il trasporto pubblico sarà consentito dalle 9 alle 13. È partita la lettera di precettazione firmata dal vicepremier e ministro Matteo Salvini. Così una nota del Mit.
Muro contro muro sullo sciopero di venerdì 17 e alla fine scatta la precettazione per il settore dei trasporti. Dopo un nuovo round con Cgil e Uil che confermano lo sciopero generale contro la manovra del governo Meloni, il vicepremier e ministro Matteo Salvini interviene riducendo lo stop da 8 a 4 ore, dalle 9 alle 13.
Scatta anche l’ira dei sindacati
La precettazione “è un atto politico gravissimo”, replica il numero uno della Cgil, Maurizio Landini che sottolinea il ‘silenzio assordante’ della premier Giorgia Meloni che – afferma – potrebbe intervenire per fermare l’iniziativa come già accadde nel 2014. E come il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, che dice: “è un attacco al diritto di sciopero”.
Dalla protesta resta fuori il trasporto aereo, che le due sigle avevano già escluso dopo le osservazioni del Garante. Rimane invece l’astensione di 8 ore a livello nazionale per gli altri settori: pubblico impiego, sanità, scuola, università e ricerca, poste; 4 ore anche per i Vigili del fuoco. Con loro incroceranno le braccia le altre categorie delle regioni del Centro.
Una nuova giornata di botta e risposta e di missive
Prima parte la lettera con cui il Mit chiede a Cgil e Uil di rivedere la mobilitazione, poi i sindacati rispondono confermando le ragioni dello sciopero che continuano a considerare generale e regolare nelle modalità di proclamazione. Salvini convoca quindi l’incontro al Mit: non vanno Landini e Bombardieri ma i segretari confederali. Nessuno si smuove dalle proprie posizioni. Salvini già in mattinata aveva assicurato l’intenzione di mettere in campo “tutto quello che la legge” permette “per consentire il diritto alla mobilità al lavoro, allo studio, alla salute, a 60 milioni di italiani. E se Landini si offende e mi offende, mi dispiace per lui”.
E sull’assenza al Mit rincara il senatore della Lega Claudio Borghi: “Già impegnati nel weekend lungo?”. I sindacati contrattaccano. “Non c’è alcuna ragione oggettiva né di urgenza che motiva” la precettazione, sostiene Landini: è “un esplicito attacco al diritto di sciopero”. E, per lui, mettere in discussione questo diritto “significa mettere in discussione la democrazia”. Sulla stessa linea Bombardieri: “Noi andiamo avanti, sul diritto allo sciopero non siamo disponibili a farci intimorire da nessuno”, dice sostenendo che quelli di Salvini sono “attacchi fuori luogo”. Da parte loro tornano ad accusare la commissione di garanzia (“è compiacente” con il governo). Domani pomeriggio terranno una conferenza stampa. I sindacati hanno “la totale legittimità” a scioperare, interviene anche il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che però tiene a difendere la manovra: dire che questo sia un governo che “non ha a cura gli interessi dei lavoratori dipendenti, questa critica proprio no”, ribatte.
Il caso diventa politico
E dopo la delibera del Garante la questione arriva anche in Parlamento. Il Pd ne chiede l’audizione in commissione alla Camera. Poi la decisione: la presidente della Commissione di garanzia sugli scioperi, Paola Bellocchi, sarà ascoltata domani mattina nelle commissioni riunite Trasporti e Lavoro di Montecitorio. “Ignobile il linciaggio” al Garante per gli scioperi, replicano i deputati della Lega in commissione Lavoro della Camera. Invece per il M5s il governo “sta facendo di tutto per non parlare delle ragioni” dello sciopero e non dà “risposte”, sostiene il capogruppo alla Camera, Francesco Silvestri.
“Adesso basta”, è lo slogan con cui Cgil e Uil si preparano intanto a scendere in piazza del Popolo venerdì a Roma, in concomitanza con lo sciopero: “Per alzare i salari, per estendere i diritti e per contrastare una legge di bilancio che non ferma il drammatico impoverimento di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati e non offre futuro ai giovani”.
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