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Redazione
Siena – Reclutavano ragazze dell'Europa dell'est con la promessa di un lavoro "pulito", ma una volta arrivate in Italia, erano costrette, con violenza e minacce, a prostituirsi per le strade della periferia di Siena.
Tre persone, due uomini e una donna, di 27, 37 e 38 anni, tutte di nazionalità rumena, sono state arrestate dalla Squadra mobile di Siena, mentre altre 4, un italiano, un rumeno e due donne sue connazionali sono state denunciate.
Le indagini avviate alla fine del mese di agosto del 2011, nell'ambito delle attività di contrasto al fenomeno della prostituzione sul territorio, aveva portato gli investigatori ad individuare un'organizzazione criminale con a capo il rumeno 38enne.
L'uomo, faceva seguire, alle false promesse di lavoro, botte, minacce, la sottrazione dei documenti e dei telefoni cellulari, cosicché per le giovani donne non c'era altro da fare: sottostare alle richieste del loro aguzzino e prostituirsi.
Gli investigatori hanno appurato però che ragazze, recentemente ingaggiate, una volta appreso quale fosse la realtà di mestiere che si prospettava loro, non si siano date per vinte e, senza cedere alle pressioni della banda, sono riuscite a fuggire trovando accoglienza presso una casa famiglia di Firenze, per poi far ritorno nel Paese d'origine.
Per tutti i reati contestati sono la tratta di persone, riduzione in schiavitù, l'induzione, lo sfruttamento e il favoreggiamento della prostituzione.
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