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Cronaca

SILVIO BERLUSCONI ASSOLTO

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Tempo di lettura 3 minuti Lo ha deciso la Cassazione rigettando il ricorso della procura generale di Milano

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di Angelo Barraco

E' definitiva l'assoluzione di Silvio Berlusconi nel processo Ruby. Lo ha deciso la Cassazione rigettando il ricorso della procura generale di Milano.Oggi si è svolto un processo tanto atteso. E finalmente la decisione dei Giudici della Cassazione è arrivata sollevando il Cav da accuse che gli sarebbe costate un flop definitivo: personale oltre che del partito. Ricordiamo che la Cassazione aveva chiesto di annullare l’assoluzione per Berlusconi.

L’INIZIO: L’inchiesta che ha visto l’ex Cavaliere protagonista di questa vicenda è iniziata tra la notte del 27 e del 28 maggio 2010, dopo che Karima El Marough era stata fermata per un furto. Silvio Berlusconi non si trovava a Milano ma a Parigi e si prodigò nel telefonare al suo capo di gabinetto, Pietro Ostini. A quest’ultimo ha riferito che la ragazza era la nipote di Mubarak e che sarebbe stata prelevata dalla questura da Nicole Minetti, in quel periodo consigliere regionale della Lombardia e che l’avrebbe presa in affido. Tale atto avvenne nonostante il pm Annamaria Fiorillo aveva disposto per Ruby il collocamento in una comunità.

L’INCHIESTA:
L’avvio dell’inchiesta avvenne dopo che, pochi giorni dopo dell’affido, Ruby venne ricoverata in ospedale a seguito di una lite con Michele Conceicao. Dopo tale avvenimento la ragazza è stata trasferita in una struttura protetta. Dopo tale avvenimento scattarono le indagini su presunti festini a luci rossi che si tenevano ad Arcore e ai quali avrebbe partecipato la ragazza, ancora minorenne. La ragazza avrebbe fatto sesso in cambio di denaro con l’ex Cavaliere che, quanto seppe che la giovane venne fermata, fece una telefonata per ottenere il rilascio della giovane. Il 14 gennaio 2011 i pm, a seguito di perquisizioni effettuate nelle abitazioni dell’ex Cavaliere, lo invitano a comparire il 9 febbraio, ma lui non si presenta e per tale motivo e sulla base di prove evidenti hanno deciso di procedere con il processo mediante rito abbreviato. Il 15 febbraio viene rinviato a giudizio per entrambi i reati.

DIFESA: Il 6 aprile 2011 l’avvocato di Ruby annuncia che la ragazza rinuncia nel costituirsi parte civile nel processo. Motivazione? Ritiene di non aver subito danni da parte dell’ex Cavaliere. Diverse ragazze hanno testimoniato dinnanzi ai giudici, c’erano le pentite di quanto fatto e c’erano anche le parlamentari del PDL. Ruby invece, che era stata citata come teste dalla difesta, cosa fa? Per ben due volte non si presenta.
Il 24 giugno 2013 il Tribunale lo condanna a 7 anni di reclusione, la richiesta avanzata il 3 maggio invece era di 6 anni. I Giudici della Corte d’Appello scrivono: “Quello imperniato sulle serate ad Arcore e sui rapporti tra giovani donne e Silvio Berlusconi era un sistema prostitutivo, contrassegnato dalla corrispettività della dazione di denaro o altra utilità rispetto alla prestazione sessuale, esisteva un accordo collaudato da anni tra Mora e Fede per il quale Mora proponeva a Fede ragazze da portare alle serate di Arcore, perché potessero allietare le serate del presidenti.inequivocabilmente Karima El Mahroug aveva trovato il modo di realizzare il suo sogno di vivere nel lusso, svolgendo l’attività di prostituta o di escort.
Il corrispettivo più ingente, derivava dall’intrattenimento notturno, quando la/le prescelte potevano trascorrere la notte con il presidente, al punto da scatenare in questa prospettiva una vera e propria competizione per assicurarsi il privilegio e la ricompensa maggiorata. Il linguaggio, talora sboccato e disinibito, sintomatico di uno stile di vita spregiudicato e disinvolto non lascia spazio a dubbi di sorta: la partecipazione alle serate, con tutto ciò che comportava al fine di divertire e sollecitare l’eccitazione sessuale del padrone di casa, erano il “servizio” reso per conseguire denaro e altre utilità, e che solo a queste condizioni e a questo scopo veniva reso”

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Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma, tempi duri per i borseggiatori: dal 1 marzo in manette 71 persone

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ROMA – Nelle ultime 48 ore, i servizi antiborseggio messi in atto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, intensificati nelle aree del centro storico maggiormente frequentate dai turisti e a bordo dei mezzi pubblici nonché presso le stazioni della metropolitana della Capitale in virtù delle festività della Santa Pasqua, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, sono state arrestate 14 persone, tutte gravemente indiziate del reato di furto aggravato.
Dal 1 marzo, i Carabinieri dipendenti dal Gruppo di Roma, in totale, hanno arrestato 71 persone per borseggi nel centro di Roma e a bordo dei mezzi pubblici.
I Carabinieri della Stazione di Roma Via Vittorio Veneto hanno arrestato 4 cittadini cileni di età compresa tra i 31 e i 21 anni, sorpresi subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli e il cellulare ad un turista italiano, intento a salire sul convoglio metropolitano fermata “Spagna”. Refurtiva prontamente recuperata e restituita alla vittima.
In piazza dei Cinquecento, i Carabinieri della Stazione di Roma Macao hanno arrestato due minorenni di origini bosniache di 13 e 17 anni, sorpresi insieme ad un complice che è riuscito a scappare, subito dopo aver sottratto il portafogli ad un turista che era intento a salire le scale di accesso alla metropolitana.
Stessa sorte per due cittadine romene di 20 anni entrambe, senza fissa dimora, arrestate dai Carabinieri di Roma Piazza Farnese, poiché sorprese in via dei Fori Imperiali, subito dopo aver asportato con destrezza il portafoglio ad un turista, che non si era accorto di nulla.
Presso la fermata metropolitana linea A fermata “Manzoni”, i Carabinieri della Stazione di Roma Viale Eritrea hanno arrestato due cittadini georgiani di 48 e 42 anni, già noti alle forze dell’ordine, sorpresi e bloccati subito dopo aver asportato lo smartphone ad un turista francese. Telefono immediatamente recuperato e restituito alla vittima.
I Carabinieri della Stazione di Roma Viale Libia hanno arrestato due cittadine bosniache di 24 e 51 anni, sorprese presso la fermata metropolitana “Cornelia”, subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli di una turista austriaca.
A bordo del convoglio metropolitano, altezza fermata “Barberini”, i Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Bologna hanno bloccato e arrestato un cittadino colombiano di 28 anni, sorpreso subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli ad un passeggero tedesco che non si era accorto di nulla.
Sempre alla fermata “Barberini”, questa volta i Carabinieri della Stazione di Roma Salaria hanno arrestato in flagranza un cittadino romeno di 52 anni, sorpreso mentre tentava di impossessarsi con destrezza di un portafogli di un turista americano. Dagli ulteriori accertamenti, il 52enne è risultato anche destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Roma, per la stessa tipologia di reato.
Tutte le vittime di furto hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.

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