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Ss Torre Angela Acds (calcio), verso una stagione di grandi ambizioni: ecco l’organigramma completo

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Roma – Il nuovo Ss Torre Angela Acds riparte con ancora maggiore slancio. La società della famiglia Ciani ha trovato un’unione di intenti a livello di prima squadra con l’Acds neopromossa nel campionato di Prima categoria (con la cavalcata trionfale che, tra l’altro, è avvenuta già l’anno passato presso il centro sportivo di via Amico Aspertini). «Un accordo che ci darà maggiore slancio a livello di prima squadra e che sicuramente avrà effetti positivi anche per il settore giovanile» sottolinea il direttore generale del club capitolino Fabrizio Ciani. Per sugellare l’intesa il Torre Angela Acds ha ideato un nuovo logo dove appaiono assieme il simbolo della torre (storica immagine che ha sempre contraddistinto il Torre Angela) e anche la tigre (che ha accompagnato le avventure della “vecchia” Acds). Ma saranno davvero numerose le novità in vista della prossima stagione con la società capitolina che coprirà tutte le categorie dell’agonistica, tornando tra l’altro a contare su due formazioni Juniores (una provinciale e l’altra “ex Primavera”, ovvero regionale C). Sempre a proposito di settore giovanile è di grande rilevanza la scelta del nuovo responsabile della Scuola calcio che sarà Giancarlo Mari (il quale ha ricoperto la medesima carica in passato nella Lazio), ma molto importante è anche l’ufficializzazione dell’affiliazione alla Coerver coaching. Il metodo eredita il nome dal suo fondatore Wiel Coerver che negli anni ‘70 e ‘80 ha studiato, ideato e creato questo programma di allenamento che si pone come obiettivo quello di istruire formare e migliorare i giovani calciatori. Una vera e propria “scuola” per gli istruttori del Torre Angela Acds con il direttore tecnico della Coerver Coaching Claudio D’Ulisse che incontrerà diverse volte i tecnici capitolini nel corso della stagione per svelare loro i dettagli del programma di lavoro. L’ultima curiosità è legata alla scelta di una nuova mascotte che spesso “girerà” all’interno del centro sportivo di via Aspertini e che indubbiamente allieterà i momenti dei più piccoli presso il campo del club capitolino. Infine ecco l’organigramma dirigenziale e tecnico ufficiale per la stagione 2018-19.

Presidente: Roberto Ciani
Vice Presidente e direttore generale: Fabrizio Ciani
Direttore sportivo Prima squadra: Davide Miscoli
Direttore sportivo settore giovanile: Fabrizio Ciani
Direttore tecnico prima squadra e sett. Giovanile agonistico: Fabio De Rossi
Segretario: Enzo Forgione e Elisa Bisti
Preparatore atletico: Marzio Di Canio
Preparatore portieri: Giuliano Villa e Enrico Cremolini

Staff tecnico agonistica

Prima squadra: Andrea Rubenni
Vice Prima squadra: Enzo Calvanese
Juniores provinciale: Vincenzo Formisano
Juniores regionale C: Daniele Polletta
Allievi provinciali 2002: Valter Dolci
Allievi prov. fascia B 2003: Saverio Filippis
Giovanissimi provinciali 2004: Davide D’Auria
Giovanissimi prov. fascia B 2005: Alessandro Nobili

Scuola calcio
Responsabile: Giancarlo Mari
Preparatore dei portieri: Giuliano Villa e Francesco Lijoi

Istruttori
Esordienti 2006: Simone Parisi
Esordienti 2007: Daniele Turchetti
Pulcini 2008: Manuel Chicca
Pulcini 2009 primo gruppo: Daniele Centra
Pulcini 2009 secondo gruppo: Marco Guercioni
Primi calci 2010-11: Stefano D’Avolio
Piccoli Amici 2012-13: Maurizio Fracassi, Stefano Ricci e Saverio Caporale

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Calcio

Europa League, quali sono le squadre che hanno vinto più titoli

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L’Europa del calcio si appresta a vivere le fasi più importanti della stagione, con le tre maggiori competizioni europee che sono ormai agli sgoccioli. Tante le squadre favorite per la vittoria finale, ma alla fine soltanto una riuscirà a portarsi a casa. Vincere d’altronde non è mai facile, neanche per le favorite della vigilia come dimostrano alcune edizioni del passato.

Il Porto, ad esempio, riuscì nell’impresa di vincere la Champions League nella stagione 2003/2004 battendo squadre come il Manchester United, eliminato agli ottavi. Tuttavia, è anche vero che capita più spesso che a vincere la coppa sia una delle candidate al titolo. Esattamente com’è successo l’anno scorso, quando fu il Manchester City a riuscire nell’impresa, rispettando i pronostici degli opinionisti e del mondo delle statistiche legate alle scommesse sportive online e non.

Questa vittoria ha significato il primo successo in campo continentale dei Citizens, che prima dell’anno scorso non erano mai riusciti ad arrivare sul tetto d’Europa.

La Champions non è però l’unica competizione europea seguita dagli appassionati e tra queste c’è anche l’Europa League, che vanta una lunga tradizione. Nata come Coppa delle Fiere è in seguito diventata Coppa Uefa, andando ad includere tutti i club più prestigiosi d’Europa.

La storia dell’Europa League

La storia della Europa League ha inizio nel lontano 1955, quando fu istituita la Coppa delle Fiere con l’obiettivo di promuovere il calcio europeo tra le città industriali del Vecchio Continente. Inizialmente, la competizione vedeva la partecipazione di squadre provenienti da città con fiere commerciali di rilievo, ma col passare degli anni il torneo si è evoluto includendo i club europei più prestigiosi attraverso il loro piazzamento in campionato.

Così, nel 1971, si arrivò alla nuova denominazione Coppa Uefa, con il torneo che ha iniziato a guadagnare sempre più popolarità e prestigio, soprattutto grazie all’arrivo dei grandi nomi del calcio europeo. Giocatori come Johan Cruyff, Gerd Müller e Bobby Charlton hanno giocato questa competizione, contribuendo a rendere la Coppa Uefa l’evento che è oggi.

Nel 2009, si passa poi all’attuale denominazione, Europa League, con il formato che non ha subito grossi stravolgimenti restando tra le più importanti competizioni non solo a livello continentale ma mondiale.

L’albo d’oro

Così, negli anni ci sono stati diverse squadre vincitrici della competizione, con alcune di queste che sono riuscite a ripetersi più volte.

A quota uno ci sono tanti club, tra cui il Napoli, campione nella stagione 1988/1989. Quelli erano gli anni di Maradona, capitano e leader tecnico della squadra che con il suo talento e il suo carisma ha trascinato la squadra verso i suoi primi successi. Fu proprio lui ad aprire le marcature per gli azzurri nella finale di andata contro lo Stoccarda finita poi 2-1 in loro favore. Al ritorno non segnò e la partita finì 3-3, ma tanto bastò perché il trofeo andasse nelle mani di Diego e compagni.

Oltre al Napoli, hanno vinto la Coppa Uefa (o Europa League) una volta anche tanti altri club prestigiosi d’Europa. Come il Bayern Monaco, vincitore dell’edizione 1995/1996 grazie ai gol di Helmer e Scholl che fissarono il risultato della finale contro il Bordeaux sul 2-0.

E ancora il Manchester United, che ha vinto l’Europa League per la prima volta nella sua storia non molto tempo fa, nella stagione 2016/2017 con Mourinho in panchina e giocatori come Paul Pogba, marcatore in finale e votato come miglior giocatore del torneo, e Zlatan Ibrahimovic.

Poi hanno vinto la coppa anche altre squadre conosciute e più o meno presenza fissa nelle competizioni europee. Tra queste ci sono Villarreal, Zenit San Pietroburgo, Shaktar, CSKA Mosca, Valencia, Galatasaray, Schalke 04, Bayer Leverkusen, PSV, Ajax e Anderlecht. Ma non mancano neanche alcune sorprese come l’Ipswich Town, campione in Coppa Uefa nel 1980/1981.

Con due titoli, troviamo poi l’Eintracht Francoforte, che tra un successo e l’altro ha fatto passare più di quarant’anni (1980-2022), il Chelsea, il Feyenoord, l’IFK Goteborg, il Borussia M’gladbach, il Tottenham e anche il Parma. Gli emiliani hanno vinto la loro prima Coppa Uefa nel 1994/1995, mentre la seconda nel 1998/1999 con una formazione che poteva contare, tra gli altri, su Buffon, Thuram (padre di Marcus Thuram dell’Inter), Fabio Cannavaro, Chiesa, Veron e Crespo, ultima squadra italiana ad aver vinto la manifestazione.

Poi, con tre vittorie, troviamo Atletico Madrid, Juventus, Inter e Liverpool, con quest’ultima squadra che è la favorita per la conquista dell’Europa League di quest’anno.

Ben più staccata, infine, la prima di questa speciale classifica, il Siviglia, che ha trovato tutte le sue vittorie in coppa dal 2000 in poi. La prima risale al 2006, la seconda all’anno successivo per poi vincerlo nuovamente, per tre volte di fila, dal 2014 al 2016, e nel 2020 e 2023. Un successo, quest’ultimo, che, purtroppo per i tifosi italiani, è arrivato contro la Roma di José Mourinho, allora campione in carica della Conference League.

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Roma, al Museo delle Civiltà assegnati due preziosi reperti Mesoamericani

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I due reperti erano custoditi presso un prestigioso palazzo veneziano
 
Nella mattina odierna presso il Museo delle Civiltà di Roma, il Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Venezia ha consegnato al direttore del museo due importantissimi reperti archeologici mesoamericani.
 
Presentato il pendente in oro a doppia figura della cultura del Gran Coclé di Panama (650-1520 d.C.) che raffigura due guerrieri in atto di ostentare, ciascuno, un’insegna da guerra e un lancia-dardi. Il reperto è verosimilmente parte di un corredo funebre di un personaggio di alto rango, quale un capo, un sacerdote o uno sciamano. A fronte della raffinata fattura, della rarità nelle raccolte italiane e della rilevante testimonianza dell’arte precolombiana dell’America Centrale, su proposta del Nucleo CC TPC di Venezia e istruttoria della Soprintendenza ABAP di Venezia, il Segretariato Regionale del Veneto ne ha dichiarato l’interesse particolarmente importante previsto dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.
 
Vi è poi la statuina fittile appartenente alla cultura Nayarit, Messico nord-occidentale (100 a.C. – 300 d.C.), anch’essa parte di un corredo funerario, realizzata con ceramica d’impasto rossiccio, a cottura ossidante, con ingobbiatura in bianco crema e pittura in rosso. Rappresenta una figura femminile inginocchiata, con gli arti superiori (quello destro è mancante) semplicemente abbozzati e protesi in avanti. La figura è ornata da una collana, a più giri, di grani circolari sempre in rosso, e da un ornamento nasale a forma di mezza luna. Come per il pendente, ovvero per analoghe motivazioni e con medesima istruttoria, il Segretariato Regionale del Veneto ne ha dichiarato l’interesse particolarmente importante.
 
Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Venezia, sono state avviate dal Nucleo CC TPC nell’ottobre 2020, nell’ambito di un’attività ispettiva della Soprintendenza A.B.A.P. per il Comune di Venezia e Laguna, con cui i Carabinieri TPC collaborano strutturalmente. A seguito della verifica di diversi beni d’interesse culturale, custoditi presso un prestigioso palazzo veneziano, i due reperti mesoamericani, insieme ad altri 33 beni d’interesse archeologico, sono stati sottoposti a sequestro, stante l’assenza di un valido titolo di proprietà da parte del detentore, la cui collaborazione è stata altresì importante nel corso delle indagini. Dagli accertamenti effettuati sono emerse ipotizzabili responsabilità penali a carico di un soggetto deceduto, per i reati di ricettazione e messa in circolazione di beni contraffatti.
 
A termine indagini, nel settembre 2023 il Tribunale di Venezia ha disposto la confisca dei beni, di cui 2 sono stati assegnati al Museo delle Civiltà di Roma, 33 alla Soprintendenza di Venezia. Tra questi ultimi vi è anche un ushabti egizio.
 
Durante il corso delle indagini, i Militari del Nucleo CC TPC di Venezia si sono avvalsi di esami tecnici e storico-artistici effettuati dai funzionari archeologi delle Soprintendenze A.B.A.P. di Venezia e di Padova, del Museo delle Civiltà di Roma, dai docenti del Laboratorio del falso dell’Università RomaTre.
 
Il contrasto al traffico illecito dei reperti archeologici rappresenta una delle direttrici investigative che il Nucleo CC TPC di Venezia persegue, attraverso verifiche costanti presso gli esercizi commerciali di settore, mediante l’attenta raccolta di segnalazioni da parte di studiosi e appassionati, grazie alla collaborazione con gli uffici centrali e periferici del MiC. La restituzione al patrimonio pubblico di questi beni, testimonianze materiali aventi valore di civiltà, riporta alla fruizione collettiva oggetti che narrano la storia di territori e di comunità.
 
 
Privo di virus.www.avast.com



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Vis Casilina (calcio, Under 16), Poli: “Nelle ultime tre partite dobbiamo vincere e poi sperare”

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Roma – L’Under 16 provinciale della Vis Casilina è in testa al campionato, ma i ragazzi di mister Manuel Ricci hanno una partita in più rispetto allo Sporting San Cesareo visto che devono ancora osservare il turno di riposo. Intanto i giovani capitolini hanno sbancato il campo degli Aquilotti con un prezioso 1-0 nell’ultimo turno di campionato. A parlarne è il difensore centrale classe 2008 Lorenzo Poli. “E’ stata una partita molto combattuta e avremmo potuto sfruttare meglio le occasioni create. Siamo andati a segno con Granara a metà primo tempo, poi siamo stati molto attenti nella fase difensiva e alla fine siamo riusciti a difendere il vantaggio. Un successo meritato per quello che si è visto in campo, sapevamo di avere un solo risultato a disposizione considerato il turno di riposo dello Sporting San Cesareo”. Il gruppo di mister Ricci ci crede: “Meritiamo questo primo posto per tutto il lavoro fatto a partire dalla scorsa stagione – dice Poli – La squadra è cresciuta tanto e i nuovi arrivati hanno aggiunto qualità. È chiaro che non dipende solo da noi, ma cerchiamo di vincere le tre partite che ci rimangono e poi vediamo che succede”. Se l’Under 16 provinciale della Vis Casilina si esprime ad alti livelli è anche per merito del “manico”: “Mister Ricci è riuscito a creare un rapporto forte con tutto il gruppo e ci ha fatto crescere tanto, sia a livello individuale che di squadra. È uno degli allenatori più bravi che ho avuto da quando gioco a calcio ed è stato uno dei motivi che due anni fa mi ha spinto a venire alla Vis Casilina. A distanza di un po’ di tempo, sono felice della scelta che ho fatto: qui ho trovato un bel gruppo e un ambiente tranquillo, oltre ad una società organizzata”. L’ex Lodigiani e Breda conclude parlando del prossimo appuntamento della squadra di Ricci: “Ce la vedremo con l’Indomita Pomezia, penultima della classe. Non dobbiamo adeguarci al gioco degli avversari, né pensare alla classifica. Dobbiamo scendere in campo come se di fronte avessimo lo Sporting San Cesareo”.



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