STAMINA SPEDALI CIVILI DI BRESCIA, ARRIVA LA RISPOSTA DEL DR BELLERI COMMISSARIO STRAORDINARIO ALLA DIFFIDA URGENTE DEL PARTITO ANIMALISTA EUROPEO A RIPRENDERE LE TERAPIE

Una storia grottesca, i dirigenti della sanità ancora citano a giustificazione della loro inattività il nuovo Comitato Scientifico, ma non la sentenza del Tar del Lazio che ha disposto che i membri scientifici non hanno il potere di bocciare o valutare il metodo, ma solo funzione di avviare le procedura per la sperimentazione stessa.

di Cinzia Marchegiani

L’Ufficio Stampa del Partito Animalista Europeo, ci inoltra la risposta in merito alla diffida urgente avverso il commissario straordinario Dr. Ezio Belleri ed il direttore sanitario Dr.ssa Ermanna Derelli a riprendere il trattamento delle terapie presso gli Spedali Civili, attualmente sospeso dai medici che fanno parte del gruppo Stamina in attesa del responso del nuovo comitato scientifico. Il Direttore del Servizio Affari Generali e Legali del nosocomio bresciano Avv. Fausto Maggi con Prot. Gen. 0026974 del 14.4.2014 inviano la nota anche ai pazienti in trattamento per informare gli stessi sullo stato della situazione attuale. La stessa nota si sta provvedendo ad inoltrare a tutti coloro che sono in lista d'attesa.

Questa la risposta in oggetto: trattamento terapeutico con il cosiddetto metodo “Stamina”.

"Vicende recenti e meno, ma tutte significative, sono motivo della presente comunicazione, con cui questa Azienda intende adempiere all’obbligo di fornire un’informazione corretta e trasparente del proprio agire. Si è consapevoli di come tale impegno e la possibilità di comprensione scontino diverse difficoltà, quali innanzitutto le pressanti e comprensibili aspettative degli interessati, ma anche quello di un’informazione non solo mediatica talora scarsamente, quando non volutamente, parziale. Come noto, per essere ormai di pubblico dominio, i clinici dell’Azienda da tempo impegnati nel trattamento del così detto metodo Stamina hanno comunicato che “avendo appreso che il Ministro della Sanità ha recentemente firmato il decreto di nomina dei componenti del Comitato Scientifico per la valutazione del metodo definito Stamina” ritengono “opportuno e doveroso sospendere la nostra collaborazione nel trattamento relativo a tale metodo, rimanendo in attesa che la stessa nuova Commissione Governativa dia una risposta esauriente alle molteplici questioni tuttora aperte riguardo tale metodica.”
L’Azienda non può che prendere atto di tale posizione, che esprime disagi e preoccupazioni, scientifiche e deontologiche, non superabili con atti meramente organizzativi e/o amministrativi. La conseguenza è che nessuna attività potrà essere posta in essere fino a quando non ci sarà la preannunciata pronuncia da parte del predetto Comitato. La decisione dei clinici non deve peraltro fare sottacere quant’altro ha influenzato e sta influenzando, talora con forte criticità, l’impegno dell’Azienda nell’assicurare i trattamenti dovuti secondo i disposti della legge n. 57 del 2013 e delle pronunce emanate dall’Autorità Giudiziaria. Si tratta di fattori critici del tutto estranei alle possibilità organizzative e decisionali dell’Azienda.
Si ricorda come recentemente, venuto meno l’apporto diretto della dott.ssa Molino, biologa di Stamina, dovuto alla evidenziatasi mancanza in capo a questa della iscrizione all’albo dei biologi, Stamina decise di sostituire la predetta con altra biologa iscritta all’albo, richiedendo però che questa, in quanto ritenuta non in possesso della necessaria esperienza, fosse affiancata dalla dott.ssa Molino con funzione di “supervisione” e “controllo”. Tale soluzione motivava però, nello scorso febbraio, gli operatori che fino a quel momento avevano provveduto alla somministrazione del trattamento Stamina a comunicare “di non poter procedere a eseguire trattamenti infusivi utilizzando materiale prodotto dalla stessa [la biologa iscritta all’albo] con la sola supervisione della dott.ssa Molino, in quanto la delicata fase di preparazione del materiale da infondere, più della procedura per l’espansione cellulare assicurata con la supervisione della dott.ssa Molino, deve essere garantita da comprovata esperienza. Tutto questo esclusivamente in funzione della sicurezza del trattamento del paziente”.
Più o meno contestualmente, l’Azienda apprendeva che la dott.ssa Molino, per motivi personali, si sarebbe assentata per tutto il mese di marzo, informazione che, richiestane, Stamina poi confermava. Ancora oggi, l’Azienda, pur avendolo esplicitamente richiesto, non ha notizia della data in cui la dott.ssa Molino riprenderà l’attività, e solo e sempre da fonti di stampa apprende che ciò non avverrà certo prima di Pasqua. Ad oggi, l’Azienda, pur avendo richiesto a Stamina di fornire indicazioni precise circa la disponibilità dei propri operatori, non ha ancora ottenuto indicazioni precise circa tale disponibilità.
Sul versante giudiziario, a seguito della notizia dell’assenza della dott.ssa Molino, alcuni pazienti hanno chiesto ai Giudici di ordinare la somministrazione del trattamento a loro favore prima che si verificasse tale assenza, e con precedenza rispetto ad altri pazienti collocati prima di loro in lista d’attesa. Pur avendo l’Azienda rappresentato la ingiustizia e la discriminazione che l’accoglimento di tali richieste avrebbe comportato, alcuni Giudici hanno ordinato la (e l’Azienda ha dovuto provvedere alla) effettuazione delle operazioni connesse con il “trattamento Stamina” (carotaggi e infusioni), e ciò ha causato una non giustificata e non giustificabile deroga alla lista d’attesa.
Ciò ha reso ancora più complessa la situazione relativa alla somministrazione del trattamento Stamina, situazione che era diventata di fatto ingestibile a seguito di alcune decisioni giudiziarie con le quali veniva ordinata, a favore dei pazienti che già l’avevano avviata, la prosecuzione del trattamento oltre le 5 infusioni prescritte nell’originario protocollo Stamina. Tali decisioni hanno di fatto comportato la impossibilità di ammettere nuovi pazienti al trattamento, di fatto quindi il blocco della lista d’attesa.
L’Azienda nulla può fare per fronteggiare tale situazione, non potendo costringere i propri operatori, nei confronti dei quali sono in corso indagini volte ad accertare una loro responsabilità penale, né a porre in essere attività ritenute fuori legge, né ad operare in relazione alla sottolineata carenza di idonei apporti professionali da parte di Stamina, in condizioni di dubbia sicurezza per i pazienti stessi e con modalità tali da creare ingiuste discriminazioni fra questi.
L’Azienda non può quindi che prendere atto della decisione dei suoi operatori di attendere che l’apposito Comitato di esperti si esprima sul c.d. “metodo Stamina”, fornendo le necessarie indicazioni di natura tecnico-scientifico-sanitario in grado di assicurare idonee condizioni di sicurezza per i pazienti.
Nel corso dell’audizione in Commissione Senato dello scorso 2 aprile, l’Azienda, rappresentando tutte queste difficoltà, ha chiesto idonei interventi per il superamento delle stesse, evidenziando la necessità che si intervenga in tempi rapidi."

Nel frattempo l’Osservatore d’Italia è venuto a conoscenza che Davide Vannoni, nel giorno del 18 Aprile 2014 ha mandato una mail allo stesso Direttore Straordinario Belleri, al Direttore Sanitario, Ermanna Derelli confermando la presenza della Biologa Stamina, Enrica Molino per il 5 Maggio. Nel mare dei misteri rimangono queste affermazioni di dirigenti sanitari, che rimandano le decisioni, nonostante esistano ordinanze urgenti di giudici a favore dei malati, a data incerta in attesa dell’insediamento del nuovo comitato scientifico, ma non viene citata la sentenza del Tar del Lazio del 4 dicembre 2013, che ha di fatto commissariato in blocco i suoi membri perché non avevano il potere di bocciare la sperimentazione, ma solo di promuovere le procedure affinché partisse la sperimentazione stessa. Nel frattempo in questa pagina grottesca è stato cancellato un altro comitato scientifico (quanto tempo sprecatoe a favore di quale magico cambiamento?), spedendo a casa uno scienziato autorevole come Mauro Ferrari (gli è stato chiesto il denaro che il ministero della salute aveva sborsato per il suo biglietto del volo aereo USA-Italia) che aveva dato l’annuncio di massima trasparenza sulla sperimentazione, volendo anche ascoltare la parte più interessata, e cioè i malati!

In questo mare di sospetti, di non sensi, arriva la chiusura delle indagini del Procuratore Raffaele Guariniello che decide di avviare una procedura d’inchiesta dove i malati vengono descritti come in pericolo di salute poiché quelle infusioni somministrate sono pericolose. Tiziana Massaro, mamma di Federico Messina risponde apertamente: “I nostri figli sono vittime di reati, a detta di alcuni, gravissimi ma noi genitori non veniamo ascoltati come testimoni. C'è una legge dello stato (la 57/13) che legittima l'esecuzione delle cure ma non viene mai nemmeno menzionata, non dico presa in considerazione. C'è la sentenza del Tar del Lazio che chiaramente afferma che il vecchio comitato scientifico non era almeno ideologicamente imparziale eppure le risultanze di quel comitato scientifico vengono prese per oro colato. C'è la sentenza del Tar di Brescia che afferma che i laboratori di Brescia era e sono qualificati nell'attività di manipolazione delle cellule e che è venuto meno l'interesse ad agire per sopravvenienza della legge dello Stato (sempre la 57/13 che per alcuni paia non esista).Ci sono le ordinanze dei Tribunali del Lavoro che legittimano le cure e che da mesi vengono disattese e nessuno pare indagato nonostante denunce e querele. I nostri bambini in cura con Stamina che prima stavano meglio ora, che le cure sono interrotte, ricominciano tutti a peggiorare. Quale procuratore, giudice, scienziato verrà ad abbracciare Federico quando ricomincerà a tremare terrorizzato ad ogni spostamento? Quale padre non si indignerà per il dolore che si sta provocando a tanti bambini? Oggi è un giorno importante per i fedeli, due uomini, due Papi, verranno dichiarati Santi, oggi ci sarà l'unzione degli infermi, oggi è la festa di Gesù Misericordioso. Oggi affido ancor più la vita di mio figlio nelle mani di Dio perché ho paura degli uomini.”

Il non senso è l’unica patologia di questa storia…presto scopriremo anche il perché.