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Ambiente

Stati Generali dei Cambiamenti Climatici: istituzioni e imprese unite per territori più resilienti

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Dal viceministro Cirielli al delegato ONU Corvaro, fino al direttore generale ANBI Massimo Gargano, tra i protagonisti di un confronto che punta a trasformare la sfida climatica in un’occasione di innovazione, cooperazione e sostenibilità

Il cambiamento climatico non è più una minaccia lontana, ma una realtà che già oggi produce impatti socioeconomici significativi. Allo stesso tempo, però, rappresenta anche un’opportunità per il mondo della ricerca, della formazione e delle imprese di costruire nuove sinergie e strategie condivise. È questo il filo conduttore degli Stati Generali dei Cambiamenti Climatici e Cooperazione Internazionale, in programma venerdì 19 settembre dalle 9.30 alle 13.00 presso la MASE Room (Pad. 6) di RemTech Expo, coordinati da RemTech e AICS San Salvador.

L’obiettivo è chiaro: dar vita a una vera e propria “alleanza” tra università, centri di ricerca, imprese e istituzioni, per accompagnare i territori nell’adattamento agli effetti del climate change. Non solo contrasto ai fenomeni, dunque, ma costruzione di comunità capaci di resistere, assorbire e gestire eventi ormai frequenti e sempre meno eccezionali.

La prima sessione, dedicata al ruolo delle istituzioni, sarà moderata da Massimiliano Fazzini, coordinatore scientifico ClimeTech. Dopo i saluti iniziali di Silvia Paparella, General Manager RemTech Expo, interverranno rappresentanti di primo piano delle istituzioni italiane ed europee: il viceministro agli Esteri Edmondo Cirielli, l’AD di Sogesid Errico Stravato, il generale Giuseppe Addesa (Aeronautica Militare), il delegato italiano per il Clima all’ONU Francesco Corvaro, il direttore generale One Water Committee Italy Emilio Ciarlo, Chiara Goretti dell’Ufficio Valutazione delle Politiche Pubbliche del Senato, il commissario unico per le bonifiche Giuseppe Vadalà, la rettrice dell’Università di Ferrara Laura Ramaciotti, il presidente di Assocamere Estero Mario Pozza, il presidente Coldiretti Ettore Prandini e il direttore generale ANBI Massimo Gargano. Le conclusioni saranno affidate ad Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione Univerde.

La seconda sessione aprirà invece il confronto sul piano tecnico e interdisciplinare, con il contributo di esperti e studiosi. Tra i temi: il ruolo dell’Aeronautica Militare nella meteorologia aerospaziale con Angelo Romito, l’analisi degli eventi climatici e del rischio disastri in Centro America e Caraibi con Saskia Carusi (UNDRR, in videomessaggio), le politiche di adattamento e resilienza dei territori illustrate da Massimiliano Fazzini (UNICAM/Ud’A), fino allo stato della ricerca sulle energie rinnovabili come strategia di mitigazione presentato da Franco Cotana (UNIPG). La sessione sarà moderata da Giuseppe Nerilli e Gianluca Loffredo, esperti di cooperazione internazionale e infrastrutture.

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Gli Stati Generali vogliono dunque offrire uno spazio di confronto e di proposta, capace di unire le migliori esperienze del mondo istituzionale, produttivo e scientifico. Una sfida che riguarda da vicino i territori e le comunità, chiamati a trasformare i cambiamenti climatici da emergenza a occasione di innovazione, sostenibilità e cooperazione.

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