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Si registra finalmente una svolta decisiva per la riapertura della storica linea ferroviaria Civitavecchia-Orte, nota come la “Ferrovia dei Due Mari”. Rete Ferroviaria Italiana (RFI) ha dato il via ai lavori di pulizia del tratto Ronciglione-Capranica, un’azione concreta che segna l’inizio della fase operativa per il potenziamento e ripristino di una parte della linea sospesa. La notizia, che dirada le “artificiose nebbie” che hanno avvolto il progetto per anni, è emersa con maggiore concretezza in seguito alla riunione tenutasi il 9 ottobre 2025, indetta in collaborazione con il Comune di Fabrica di Roma.
La svolta decisiva è stata determinata in particolare da una lettera dell’amministratore delegato di RFI, ingegner Aldo Isi, inviata al Sindaco di Ronciglione, che ha formalizzato l’inizio dei primi interventi.
L’iniziativa di RFI non è un gesto isolato, ma si inserisce in un quadro di rinnovato e unanime interesse istituzionale. L’ingegner Isi ha riconosciuto la validità dell’opera, specificando che l’Accordo Quadro del Trasporto Pubblico Locale vigente, sottoscritto da Regione Lazio e RFI, prevede già uno “studio di Fattibilità per il potenziamento del sistema di mobilità… anche su tratte ferroviarie non in esercizio, con particolare riferimento alla tratta sospesa Capranica-Orte”. RFI si è detta inoltre disponibile a valutare, d’intesa con il MIT, l’inserimento di tale studio nell’ambito dell’aggiornamento del contratto di programma parte investimenti. A livello regionale, il Presidente onorevole Francesco Rocca ha pubblicamente sottolineato l’importanza strategica della ferrovia per il Porto di Civitavecchia, per la Regione Lazio e per l’intero Centro Italia. Stesso apprezzamento è stato espresso per l’interessamento dell’onorevole Antonello Aurigemma (vice presidente del consiglio regionale) e dell’assessore ai trasporti onorevole Fabrizio Ghera, i quali hanno confermato l’inserimento della linea nei piani attuativi della mobilità regionale e la volontà di istituire un tavolo di concertazione con RFI e Ministero dei Trasporti.
Un elemento fondamentale è la piena sintonia raggiunta tra la maggioranza e la minoranza in Regione: anche quest’ultima, nella precedente amministrazione, aveva destinato fondi per la riapertura su proposta dell’onorevole Enrico Panunzi. Questa concordanza politica, unita all’impegno di RFI, fa ben sperare per la realizzazione definitiva dell’opera, superando gli ostacoli che finora hanno bloccato il ripristino del diritto alla mobilità dei cittadini. I partecipanti alla riunione, tra cui sindaci e assessori di numerosi comuni e della provincia di Viterbo, hanno parlato di una grande opportunità per il territorio, evidenziando i vantaggi non solo per il turismo ma per settori produttivi vitali come l’industria della ceramica (Fabrica di Roma, Corchiano, Civitacastellana), l’agricoltura per la trasformazione di nocciole e castagne (Ronciglione, Caprarola, Vallerano) e i collegamenti strategici con l’acciaieria AST di Terni e la base NATO di Monteromano. L’Assessore di Civitavecchia, Pietro Alessi, ha comunicato il progetto per l’apertura del tratto Civitavecchia-Aurelia e ha proposto un incontro con l’Autorità Portuale in considerazione dell’importanza che l’intera linea riveste per il Porto. L’ingegner Oreste Varone dell’Associazione Europea dei Ferrovieri (AEC) ha auspicato che il primo passo sulla Ronciglione-Capranica sia propedeutico al ripristino di tutta la linea, ribadendo la necessità di tornare al trasporto ferroviario, molto meno impattante sull’ambiente di quello stradale, e proponendo inoltre la realizzazione di un museo digitale ferroviario e la valorizzazione del ponte in ferro di Ronciglione. Il comitato promotore, forte del supporto di esperti e associazioni nazionali come Italia Nostra, WWF e Legambiente, si augura ora che la ritrovata volontà unitaria della politica, dopo anni di oblio per un’opera definita strategica dall’Unione Europea, permanga per la completa realizzazione.