Sesto Fiorentino, 12enne prende un brutto voto e si butta dalla finestra

FIRENZE – Sarebbe stato un '4' rimediato nel compito di inglese all'origine del salto nel vuoto di un 12enne, giu' dalla finestra al primo piano della sua scuola a Sesto Fiorentino (Firenze). Il volo del ragazzo è stato attutito dal ramo di un albero ed ora è all'ospedale pediatrico Meyer con un trauma cranico ed una ferita ad una gamba. Dopo il brutto voto non si sarebbe lamentato, né con l'insegnante né con gli altri alunni. Alla fine della lezione, non appena la docente è uscita dalla classe, si sarebbe alzato e si sarebbe diretto verso la finestra, buttandosi nel vuoto. Alla scena hanno assistito i compagni di classe e un testimone che era nella zona.

 

Aiutare il bambino La pressione scolastica da parte dei genitori che incalzano i figli perché abbaino voti alti, può risultare dannosa. Nessuno ha in mano la verità, fare il genitore è molto difficile soprattutto quando il bambino è sensibile. Il rischio è che il bambino percepisca che è più importante un bel voto piuttosto che applicare e apprendere la materia stessa.il bambino deve sempre essere cosciente che c’è sempre la possibilità di un cambiamento positivo, altrimenti il rischio è la depressione. La famiglia è importantissima per aiutare il bambino a superare le difficoltà e lacune. Utile a riguardo può essere un passaggio tratto dal blog di Raffaele Morelli: "Per molti genitori avere figli bravi, ubbidienti, brillanti è una priorità, che risponde a un codice comune secondo cui ciò che conta è il risultato visibile. Ma il bambino deve sentire di essere amato anche e soprattutto quando esercita la sua parte imperfetta: quando commette errori, quando prende un brutto voto in matematica, quando disobbedisce e fa i capricci. Allentiamo quindi un po' la presa e smontiamo nel bambino l'idea di essere bravo a tutti i costi. L'importante non è prendere voti alti tutti i giorni, ma impegnarsi al massimo. Se lui torna a casa con un bel voto, quindi, diciamogli: «Molto bene, ma ora vai a giocare.». Proponiamogli uno sport o una qualsiasi altra cosa che gli piace, lo incuriosisce e lo distrae un po' dallo studio".