ANGUILLARA, "ACQUA AVVELENATA E CANCEROGENA": NON SI STRUMENTALIZZA LA SALUTE!

Redazione
Anguillara (RM)
– Ebbene, numerose le “piroette riparative” diffuse nel social dall’ex assessore all’Ambiente di Anguillara Enrico Stronati, dopo l’articolo che abbiamo pubblicato con le sue rivelazioni allarmistiche per aver asserito che dal 2001 al 2013 è stata fornita “acqua avvelenata e cancerogena” nel quartiere di Ponton Dell’Elce ad Anguillara. Adesso si affanna a pubblicare normative, ordinanze, analisi dell’acqua quando basterebbe rettificare, qualora fossero false, le dichiarazioni scellerate e scriteriate fatte che in toto, sia nella forma che nel contenuto, sono scioccanti, fuorvianti e danneggiano l’operato degli amministratori che si sono succeduti dal 2001 al 2013. Perché se è vero, come dice Stronati, che è stata erogata per 12 anni acqua avvelenata e cancerogena saremmo di fronte a delle azioni criminose che non riteniamo siano state perpetrate in quanto negli anni sono state emesse delibere di divieto di utilizzo dell’acqua nel momento in cui le analisi registravano valori oltre la norma.

Dunque come è possibile che sia stata erogata alla cittadinanza “acqua avvelenata e cancerogena”? Ma Enrico Stronati, almeno finora, non sembra voler rettificare quanto scritto, forse si tratterebbe di un gesto troppo umile che non è contemplato nel suo modus operandi. Quindi niente “mea culpa” ma un basso attacco all’autore dell’articolo Ivan Galea ricordando che è il fratello di un consigliere di maggioranza pentastellato. Ma non si capisce dov’è lo scandalo: Galea scriveva prima come scrive adesso e non cambia certamente “penna” ora che una delle sue sorelle è stata eletta consigliere. Non ci sembra che sia stato assunto nell’ufficio di segreteria del sindaco.

Dispiace che a emettere facili sentenze sia proprio il figlio di un ex amministratore che ha governato negli anni ‘80/’90 e che è stato consigliere dal 2004 al 2008. Anche in quegli anni è stata somministrata acqua avvelenata e cancerogena oppure c’è stata qualche congiunzione astrale per cui magicamente era limpida, pura e salubre al 100%?

Adesso siamo noi che facciamo una rivelazione a Stronati: ci sono acque minerali dove la concentrazione di arsenico è pari a 50 microgrammi per litro, la stessa percentuale media di concentrazione riscontrata nelle acque negli anni dal 2001 al 2013. Altra rivelazione: l’assunzione di arsenico non provoca alcun danno se è limitata. E di fatto quando i valori hanno superato i limiti di legge, prima stabiliti in deroga a 20 mc/litro e poi a 10, gli amministratori hanno provveduto ad emettere delle ordinanze. Tant’è che il valore massimo di 10 microgrammi per litro è frutto di uno studio che, calcolando un consumo medio giornaliero di un paio di litri, porterebbe un individuo ad assumere nel corso dell’intera vita, attraverso l’acqua potabile, una quantità di arsenico pari a circa mezzo grammo, quindi del tutto priva di conseguenze negative. Bisogna però tenere presente che l’arsenico può essere assunto anche per altre vie. Per esempio, è molto facile trovarlo in pesci e frutti di mare, che lo assorbono dall’acqua in cui vivono. Quindi l’arsenico è nocivo e può arrivare a provocare tumori solo se assunto in grandi quantità ma da qui a parlare di “acqua avvelenata e cancerogena” ce ne vuole.

Perciò, cosa intende Stronati quando asserisce che ai cittadini è stata somministrata acqua avvelenata e cancerogena per 12 anni? Allora se si fosse riferito all’arsenico avrebbe dovuto dire che sin dalla nascita dell’umanità fino al 2013, anno in cui sono intervenuti i paladini della salute dei cittadini che hanno arginato un processo letale di avvelenamento in corso. Ma siamo seri per favore. Non sono le parentele e i fattarelli raccontati nei bar a cambiare lo stato dei fatti: Stronati ha fatto delle dichiarazioni molto gravi che offendono gli ex amministratori e gettano ombre sul fatto che presumibilmente non si è tutelata la salute della collettività per dodici lunghi anni. Le lezioni di Stronati su analisi e “consigli per l’uso” sono davvero superflue, adesso si pretende chiarezza. I cittadini di Anguillara sono o non sono stati “avvelenati” per 12 anni?
 




ANGUILLARA: "FORNITA ACQUA AVVELENATA E CANCEROGENA DAL 2001 AL 2013”

di Ivan Galea
Anguillara (RM)
– Per dodici anni almeno 2 mila residenti di Ponton Dell’Elce, quartiere della città di Anguillara, avrebbero bevuto “acqua avvelenata e cancerogena”. Dichiarazioni scioccanti quelle fatte dall’ex assessore all’Ambiente di Anguillara Enrico Stronati sul social facebook a commento di un nostro articolo che, atti alla mano, ha rivelato come la tariffa per la manutenzione dell’impianto di potabilizzazione dell'acqua a Ponton dell’Elce fosse raddoppiata da un anno altro (dal 2014 al 2015), senza che nessuno degli amministratori battesse ciglio. Qui non si parla però ne di tasse o tariffe esose e neppure delle tasche dei cittadini. La questione purtroppo è andata a finire sulla salute e incolumità pubblica dato che lo stesso Enrico Stronati con tanta facilità sul social ha scritto che è stata fornita dal 2001 al 2013 acqua “avvelenata e cancerogena”.

Vogliamo citare testualmente la frase nella sua interezza per lasciare al lettore la possibilità di giudicarne la rilevanza: “Le tariffe idriche sono ferme al 2009, tutti gli investimenti fatti per fornirvi di acqua potabile, e non avvelenata e cancerogena come vi è stata fornita dal 2001 al 2013, sono stati caricati sul bilancio comunale e non scaricati sulla tariffa…”. Questa l’affermazione che fa parte di un lungo commento di Stronati. Vogliamo fortemente pensare che si tratti di un colpo di caldo o di un attimo di mancata lucidità da parte dell’ex amministratore, ma i fatti esposti sono talmente gravi che non si può e non si deve far finta di nulla, ne prendere alla leggera tali rivelazioni. Per la salubrità dell’acqua sono state portate avanti battaglie ovunque, anche ad Anguillara, e sapere che un rappresentate dei cittadini era al corrente che veniva somministrata acqua "avvelenata e cancerogena" alla collettività mette i brividi.

Arsenico e floruri Di fatto, possiamo immaginare che Stronati si riferisca alla percentuale di arsenico e floruri, contenuti nell’acqua, oltre i limiti di legge che negli anni dal 2001 al 2012 ha visto un’alternanza di ordinanze di divieto di utilizzo potabile. Una questione nota a tutti. Ma da qui ad affermare che è fornita acqua "avvelenata e cancerogena” lascia pensare che forse ci sia qualcos’altro che i cittadini non conoscono. Peraltro in tutti questi anni i cittadini hanno pagato per avere l’erogazione di acqua potabile (parentesi di poco conto).

I primi responsabili della salute pubblica
Se queste affermazioni, che provengono da chi ha ricoperto la carica di assessore all’Ambiente, dovessero rivelarsi veritiere, ci troveremmo di fronte ad una grossa responsabilità che graverebbe sugli amministratori che hanno governato negli anni indicati da Stronati,che si sarebbero macchiati di questo “crimine” attentando alla salute dei residenti che ignari dei valori potenzialmente mortali contenuti nell’acqua erogata dal Comune hanno bevuto per ben 12 anni questo cocktail letale mettendo a rischio soprattutto lo stato di salute di donne in gravidanza, bambini e anziani. Sono perciò stati chiamati in causa tutti i sindaci che si sono alternati dal 2001 al 2012: Antonio Pizzigallo (1999/2004), Emiliano Minnucci (2004/2008),   Antonio Pizzigallo (2009/2011), Francesco Pizzorno (2011/2016) ivi compresi il commissario straordinario Bellucci e il facente funzione nel periodo intercorrente tra la seconda giunta Pizzigallo e quella di Pizzorno Stefano Paolessi

Una questione da chiarire subito Si è dunque bevuto acqua per 12 anni credendo che i valori fossero nella norma? Si tratta di una questione da chiarire subito: o si è taciuto sulla pelle dei residenti oppure Enrico Stronati ha reso delle gravissime dichiarazioni, procurando un allarmismo ingiustificato. Sulla salute non si scherza e ci auguriamo che questa questione venga risolta quanto prima nelle opportune sedi e che non si lascino cadere nel nulla simili affermazioni.




ANGUILLARA: LUNEDI' 24 GIUGNO INTERRUZIONE DELL'ACQUA A PONTON DELL'ELCE

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Anguillara (RM) – In tempi dove la carenza idrica incalza ma soprattutto la rabbia di non essere informati preventivamente dei disservizi, si aiuta a diffondere la notizia di interruzione del flusso idrico in una zona di Anguillara. La comunicazione è stata prontamente diffusa dall'amministrazione Pizzorno al fine di evitare spiacevoli sorprese agli utenti. Ecco la nota: "Si comunica che per indifferibili lavori di manutenzione dell'acquedotto, lunedì 24 Giugno 2013 verrà sospesa l'erogazione idrica nella località Ponton dell'Elce dalle ore 9.00 alle ore 13.00. I lavori sono relativi alla messa in funzione del nuovo impianto di potabilizzazione. Ci scusiamo per il disagio".

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