Sicilia, folclore e tradizioni: 50 cavalieri da tutta l’isola per la festa di primavera ad Acquedolci

ACQUEDOLCI (ME) – Festa di Primavera ad Acquedolci in provincia di Messina. L’evento, organizzato dall’associazione equestre Equinart, si è svolto gli scorsi 30 e 31 marzo e ha visto come principale madrina la signora Vera Loforti, amazzone e addestratrice, da sempre appassionata e protagonista nel mondo dell’equitazione.

Significativa la partecipazione di almeno una cinquantina di cavalieri da tutta la Sicilia, animati soprattutto dallo spirito di partecipazione più che quello di competizione per i finimenti più belli e caratteristici del nobile animale.

Il pubblico ha assistito ad una elegante sfilata non solo nei paramenti delle carrozze ma anche nei costumi a tema dei partecipanti

Molti i nomi noti a livello nazionale dell’ambiente equestre presenti in queste due giornate, tra questi Giuseppe Squadrito, della vicina Sant’Agata di Militello, ultimo rampollo discendente da una famiglia di appassionati sia di cavalli che di carrozze d’epoca.

Con questa manifestazione il comune di Acquedolci ha vissuto due giornate di grande partecipazione e vitalità, dando lustro ad una delle tante tradizioni che appartengono ai paesi nebroidei, infatti la vicina cittadina di San Fratello è famosa nel mondo per gli allevamenti dei cavalli di razza Sanfratellana.

La giuria, presieduta dal signor Giuseppe Rainolo ha premiato i fratelli Molonia (primo e terzo posto) e il signor Blandino (secondo posto), ma il vero vincitore della manifestazione è stata la cittadina di Acquedolci che ha saputo dare degna ospitalità a questo evento.

Per l’occasione ha avuto l’opportunità di esibirsi la locale Banda Musicale che spesso accompagna con armonia le feste del paese. Anche le esibizioni canore e folkloristiche del gruppo Gazzarra e di Giampiero Amato hanno fatto da cornice alla manifestazione, evocando l’allegria che accoglie la stagione di primavera.

Non potevano mancare le prelibatezze dello street food il quale ha avuto il compito di rallegrare i palati sia degli spettatori che dei partecipanti.
E’ doveroso dare merito a tutte queste persone di saper valorizzare il proprio territorio con queste iniziative che contribuiscono a tenere viva l’identità culturale siciliana.




Acquedolci: il parlamentare Francesco D'Uva spiega le ragioni del NO al referendum cosituzionale


di Vincenzo Giardino


ACQUEDOLCI (ME) – Continua incessantemente il sostegno alla diffusione del “NO al referendum costituzionale” nelle piazze dei comuni d'Italia da parte del M5S. Ieri è toccato alla cittadina di Acquedoci in provincia di Messina, di ospitare l'evento informativo sull'argomento. Il giovane parlamentare messinese Francesco D'Uva, che siede nei banchi del M5s dalle ultime elezioni politiche del 2013, nonchè membro della VII Commissione – Cultura, Scienza, Istruzione – e Membro della Commissione d'inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, ha esposto quelle che sono le motivazioni per le quali sarebbe opportuno votare “NO” al referendum. D'Uva ha sottolineato gli "svantaggi" che  deriverebbero da una eventuale modifica della Costituzione preannunciata dai sostenitori del “SI”. L'incontro si è svolto in piazza Papa Giovanni Paolo II ad Acquedoci alla presenza di numerosi cittadini e attivisti dei vari meetup arrivati anche dalle cittadine limitrofe.

È doveroso ricordare che il deputato D'Uva è il nipote del defunto avvocato Nino D'Uva, barbaramente ucciso nel suo studio, in pieno centro cittadino, da un killer della mafia il 6 maggio del 1986.
 




Acquedolci: polemica tra amministrazione comunale e M5s sul caso del senzatetto Cirino Caiola

 

di Vincenzo Giardino


ACQUEDOLCI (ME)
– Risolta, seppur temporaneamente, la precaria situazione del senzatetto Cirino Caiola. Il clochard sarà infatti ospitato, fino a tutto il mese di settembre, nella saletta parrocchiale della Chiesa di San Benedetto il Moro, mentre del vitto e delle esigenze personali si farà carico l'amministrazione comunale di Acquedolci. Da ottobre Caiola potrà trovare ricovero nella struttura di Santa Maria degli Angeli a Troina in provincia di Enna.


Le dichiarazioni dell'assessore Rosa Longo "Parola fine alla strumentale vicenda che ha trovato ampio spazio sui media per coloro che hanno voluto usare il caso per un po’ di visibilità quotidiana". Ha dichiarato l’assessore ai servizi sociali, Rosa Longo.


La vicenda A portare alla ribalta delle cronache locali e a occuparsi di Cirino Caiola gli attivisti del Movimento Cinque Stelle di Acquedolci, che hanno sostenuto il caso umano sia con contributi economici personali, sia nel rappresentare il problema direttamente al sindaco.


La replica del M5s di Acquedolci "Siamo compiaciuti della soluzione adottata per il sig. Caiola sperando sia definitiva. – Dichiara Il portavoce di “Acquedolci in Movimento, Pasqualino Longo – Delusi, – prosegue Longo – invece, dal messaggio che si vuol far passare con il comunicato stampa, – dell'amministrazione comunale di Acquedolci Ndr. – mortificando coloro che si sono prodigati, animati solo da spirito di solidarietà e non per becera strumentalizzazione". Il portavoce pentastellato di Acquedolci definisce quindi come 'strumentale' l’accusa da parte dell’assessore Rosa Longo, di aver utilizzato questa vicenda umana  per mera ricerca di visibilità quotidiana, asserendo che l’amministrazione si era già attivata nella ricerca di possibili soluzioni, cancellando la memoria di tutte le istanze del merito, presentate sia da “Acquedolci in Movimento, che dall’imprenditore Salvatore Rotelli, proprietario dell’appartamento che aveva messo a disposizione previe opportune autorizzazioni da parte dell'ente comunale. "Peraltro – ha aggiunto Longo – questa soluzione avrebbe consentito al Caiola di continuare a vivere ad Acquedolci. Comunque, – conclude il portavoce M5s – superando tutte le polemiche del caso, ci auguriamo che questa vicenda umana abbia trovato finalmente una soluzione definitiva.
 




Acquedolci: si incatena per protesta al Comune

di Vincenzo Giardino

ACQUEDOLCI (ME) – È ancora contestazione ad Acquedolci in provincia di Messina  dove oggi intorno alle 13, Salvatore Marinaro, che vive grossi disagi sociali, si è asserragliato per protesta, incatenandosi nella sala consiliare del municipio.

Sul posto sono accorsi gli uomini del vicino Commissariato di Polizia di Sant'Agata di Militello. Un'altra gatta da pelare per Ciro Gallo primo cittadino di Acquedolci, dopo le contestazioni per l'esoso ingaggio fatto ad Arbore e all'orchestra italiana,  al quale il Marinaro attribuisce gravi responsabilità per il suo disagio sociale.
Negli ultimi anni non si vive un buon clima in questa piccola cittadina dei Nebrodi, le contestazioni all'attuale sindaco sono arrivate sia da singoli cittadini che da avversari politici e non tendono a placarsi. Piccoli, ma costanti scossoni alla gestione amministrativa che non sembrano turbare l'attuale sindaco.
 




Acquedolci, concerto di Arbore: la vita è tutta un quiz… per le casse comunali

di Ivan Galea – Vincenzo Giardino

ACQUEDOLCI (ME) – Ventimila presenze per il concerto di Renzo Arbore e della sua Orchestra Italiana che si è tenuto lo scorso 16 agosto sul lungomare di Acquedolci. Questi i numeri comunicati da Ciro Gallo, sindaco della cittadina in provincia di Messina, che nei giorni precedenti il concerto è stato al centro delle polemiche innescate dal M5s di Acquedolci riguardo quella che è stata vista come una spesa inopportuna, l'evento è costato circa 60 mila euro,      da parte dell'amministrazione comunale.


Sindaco soddisfatto "Vedere il maestro Arbore – ha commentato Ciro Gallo sul suo profilo Fb – con i suoi 79 splendidi anni sorridere alla vita e cantare per tre ore ci aiuta a superare qualche amarezza e a comprendere che la vita merita di essere vissuta con positività.
P.s. Mi dispiace per i gufi iettatori e per gli sfascia feste di professione. Ma per dirla con Arbore "la vita è' tutta un quiz" .

Il sit in del M5s
In contemporanea al concerto di Arbore si è infatti svolto  un sit in, organizzato dal locale M5s, per protestare contro la decisione del Comune di Acquedolci di spendere ben 60mila euro per organizzare il concerto. "Tale spesa era del tutto inopportuna viste le priorità che avrebbe la cittadina con l'emergenza idrica sempre alle porte, la segnaletica stradale che manca di manutenzione e la pulizia delle strade che lascia a desiderare" Ha dichiarato Pasqualino Longo  portavoce del M5s di Acquedolci secondo il quale sembrerebbe che il primo cittadino abbia tentato di far bloccare il sit in che aveva già ricevuto il regolare permesso.
 




Acquedolci: arriva Renzo Arbore e scoppia la polemica

di Ivan Galea – Vincenzo Giardino

ACQUEDOLCI (ME) – È polemica sul concerto Renzo Arbore e Orchestra Italiana in programma per il prossimo 16 agosto ad Acquedolci in provincia di Messina sul lungomare San Lorenzo. Circa 60 mila euro che l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Ciro Gallo ha deciso di pagare per l'evento che inizialmente prevedeva l'ngresso a pagamento poi cambiato in gratuito.


Oltre 60 mila euro di costi Il Comune di Acquedolci pagherà entro il 17 agosto e a presentazione di fattura, così è scritto,  la cifra di 45 mila euro alla società capitolina Galileo Galilei production Tv titolare di tutti i diritti gestionali di Arbore e dell'Orchestra Italiana, oltre a farsi carico delle spese per servizi e forniture connessi al concerto per 4.500,00 euro e circa mille euro per l'ospitalità e 5.500,00 euro per due torri layher alte 10 metri, altre torrette e relativo servizio facchinaggio, 1.750,00 euro per un gruppo elettrogeno. Senza contare i costi relativi la SIAE, la sicurezza e la pulizia post concerto. 

Una gestione della cosa pubblica definita "leggera" dal Movimento Cinque Stelle di Acquedolci, quella del primo cittadino Ciro Gallo che servirebbe, secondo i pentastellati "solo a dare lustro alla Sua figura di politico locale". "In un momento di profonda crisi generale, – si legge nella lettera a firma Pasqualino Longo referente del meetup Acquedolci in MoVimento  indirizzata al sindaco –  che non risparmia nessuna realtà locale dell'Isola, con i cartelloni estivi saggiamente rimaneggiati da amministratori senz'altro più accorti, Lei ha deciso – prosegue la lettera del Meetup di Acquedolci – di 'primeggiare' ancora una volta, con un evento di prim'ordine, degno dei “tempi d'oro” ormai andati. Un’autentica “notte di follia” che graverà in buona parte sulle tasche dei contribuenti".

Le dichiarazioni del sindaco di Acquedolci
Non sembra essere della stessa idea il primo cittadino di Acquedolci che augurando a tutti un "buon divertimento e un benvenuti ad Acquedolci" su fb ha dichiarato: "Sono orgoglioso di aver ottenuto la presenza di Arbore e l'orchestra italiana ad Acquedolci. L'evento unisce Musica e Cultura Nazional popolare e pone Acquedolci ed i Nebrodi al centro degli eventi di spessore dell'intera Regione".


La replica del M5s alle dichiarazioni di Ciro Gallo Alle dichiarazioni del sindaco non è mancata la risposta da parte dei pentastellati "La Sua sfacciataggine – si legge ancora sulla lettera del M5s di Acquedolci – è arrivata a dichiararsi, sulla pagina fb, fiero di aver ottenuto la presenza di Arbore e l’Orchestra Italiana, dimenticando che, anche per gli artisti, la regola di mercato domanda/offerta è assoggettata unicamente al denaro, non ad altri fattori".

Un evento dei "bei tempi" Insomma, una scelta quella dell'amministrazione comunale della piccola cittadina in provincia di Messina, di spendere 60 mila euro per un evento dal sapore dei "bei tempi", a rischio "effetto boomerang" per il governo locale di Acquedolci, considerando soprattutto quelle che dal Movimento Cinque Stelle vengono definite come le "misere condizioni in cui versa la cittadina". "Servizi più elementari divenuti ormai un lontano ricordo (compreso quello idrico), – dichiarano dal M5s – in barba ai diritti fondamentali di ciascun cittadino". Il Meetup “Acquedolci in MoVimento” ha quindi espresso tutto il dissenso e l’indignazione, generati dalle iniziative del sindaco definite "propagandistiche" e finalizzate a "dare visibilità alla Sua immagine a spese dei cittadini!"  "Attualmente non resta che prendere atto di tutto questo, con la speranza che la mala politica che Lei attualmente rappresenta in seno ad Acquedolci, – conclude la lettera del M5s indirizzata al sindaco –  possa essere presto debellata (come sta succedendo in molti comuni d’Italia) dalla cittadinanza onesta, che per fortuna è in netta maggioranza rispetto a coloro che si sono resi complici del declino di Acquedolci in questo ultimo decennio, ritenuto, non a torto, il periodo più oscuro da quando è stato assurto a comune autonomo".
 




Acquedolci, cartellonistica stradale nell'oblio: i pentastellati risollecitano il sindaco

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di Vincenzo Giardino


ACQUEDOLCI (ME)
– Segnaletica stradale, orizzontale e verticale, in condizioni pessime nel comune di Acquedolci in provincia di Messina. Questo quanto evidenziato dagli attivisti del M5s che hanno scritto al primo cittadino della cittadina siciliana, Ciro Gallo, chiedendo un intervento immediato finalizzato al ripristino della cartellonistica. I pentastellati hanno quindi protocollato in Comune la lettera indirizzata al sindaco che interessa anche la toponomastica stradale che in alcune stradine di Acquedolci risulterebbe addirittura assente. "Decine e decine di pali giacciono da troppo tempo agli incroci o lungo le vie, privi delle relative tabelle. – Dichiarano dal locale meetup –  Altri si presentano con le tabelle sbiadite – proseguono – al punto di essere illeggibili, ovvero manomesse, rovesciate, inclinate, ora dalle intemperie, ora dai soliti atti vandalici"  La missiva indirizzata al primo cittadino di Acquedolci conclude poi con la richiesta di voler conoscere le ragioni nel caso la segnalazione non dovesse esser presa in considerazione.


L'ennesima segnalazione Questa è l’ennesima segnalazione di cui si fanno promotori gli attivisti del M5S di questo paesino dei Nebrodi che conta circa 6 mila abitanti, ma altre iniziative sono state portate a compimento dai pentastellati locali negli ultimi anni nell’interesse della collettività, contribuendo anche con il loro lavoro e di tasca propria a cercare di migliorare il decoro di alcuni posti della cittadina nebroidea. Degni di nota sono stati gli interventi per la pulizia delle rovine del Castello Cupane, l’eliminazione di graffiti inopportuni sulla scalinata della Chiesa Madre e la pulizia del sentiero che conduce all’importantissimo sito archeologico “Grotta di San Teodoro”.

 




ACQUEDOLCI: ALESSANDRO RAPISARDI (M5S) MOLLA TUTTO

di Vincenzo Giardino

Acquedolci (ME) – Con un post dal titolo “Alzo bandiera bianca” oggi, Alessandro Rapisardi, noto attivista del M5S di Acquedolci (Me), uno tra i maggiori rappresentanti dell'attivismo tra i paesi della zona dei Nebrodi, dichiara di dover mollare dal suo impegno politico.

Tra le pricipali motivazioni adotte da Rapisardi "le difficoltà che sta attraversando la sua attività di artigiano per colpa della crisi e della mancanza di supporto e di concreti aiuti alle piccole imprese, da parte delle banche e degli amministratori locali".
Nel suo post Rapisardi dichiara e denuncia anche le forme di “ostracismo” delle quali è stato vittima in tutto il periodo del suo attivismo, dalla calunnia alla diffamazione.

Rapisardi nella lunga nota ha inoltre dichiarato: "Lo spaccato sociale di questa cittadina ha similitiduni con tutti gli altri paesi vicini nei quali permane una logica baronale nel contollo del potere politico. Nessuna idea innovativa viene supportata, – ha proseguito – se non c'è l'approvazione indotta attrverso cittadini che subiscono l'influenza di questo stato di cose. Molte persone hanno il timore di esprimere  le loro idea, se sono in conflitto con quelle dei potenti locali, anche la stampa locale non disdegna di assecondare lo status quo. Poche e rare le inchieste giornalistiche in questa parte della Sicilia ancora soggiogata da poteri oscuri e tradizionali, gli scandali su personaggi, protagonisti della vita pubblica, vengono volutamente trascinati nell'oblio per mantenere impudicamente presentabili all'opinione pubblica locale persone che rappresentano solo i propri interessi. La sottomissione ai bisogni primari induce anche a privarsi di esprimere il proprio pensiero con libertà e chi ha famiglia deve necessariamente anteporre le necessità dei propri cari all'impegno politico e sociale. Le attestazioni di stima ricevute da Rapisardi sulla sua pagine fb sono state tante e, per coloro che lo conoscono, lui è l'icona della persona onesta, altruista e intellettualmente coerente,sono anni che è impegnato nel sociale ed è stato anche protagonista di una manifestazione popolare che anni fa impedì l'apertura di una discarica in un torrente tra Acquedolci e Sant'Agata di Militello".

L'invito a non demordere nel suo impegno è arrivato da parte di tutti quelli che condividono le sue idee, ma per ora la sua decisione è irrevocabile viste le difficoltà personali.
 




ACQUEDOLCI: UNA DOMENICA ALL'INSEGNA DEL VOLONTARIATO

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di Vincenzo Giardino

Acquedolci (ME) – Una domenica mattina all'insegna del volontariato quella del 3 luglio ad Acquedolci in provincia di Messina che ha visto tanti cittadini mettersi all'opera, come avviene da diversi anni, per pulire le rovine del Castello, simbolo della cittadina di Acquedolci, un paesino di quasi 6mila  abitanti sul litorale tirrenico messinese. Professionisti, imprenditori, impiegati e pensionati insieme a “Acquedolci in Movimento” e ai simpatizzanti  del M5S in rappresentanza di una parte significativa dello spaccato sociale della cittadina marittima, che come tante in Sicilia custodisce un patrimonio culturale e storico, hanno sentito il dovere civico di partecipare al miglioramento di Acquedolci con una partecipazione attiva di tutti i volontari che, avendo chiaro l’obiettivo, si sono coordinati avvicendandosi nei ruoli per l’operazione di pulizia. Da anni questo gruppo è impegnato con iniziative similari, come la pulizia, la scorsa settimana, di orrendi “graffiti” sulla scalinata della Chiesa Madre o  la pulizia del sentiero che porta all’importantissimo sito archeologico “Grotta di San Teodoro”. Quest’ultimo, nonostante l’importanza e il richiamo turistico che potrebbe avere ha sempre avuto attenzioni “tiepide” da parte delle amministrazioni locali che si sono avvicendate. Sono ancora pochi i politici che hanno la lungimiranza di capire che il patrimonio storico, culturale, artistico, ha la potenzialità di un ritorno economico importante. Molte amministrazioni comunali siciliane, continuano a trincerarsi dietro gli ostacoli burocratici da opporre alla bisogna quando gli si chiedono giustificazioni sull’immobilismo in merito ad iniziative da prendere.


"Il potere, in quest’area geografica – commenta Alessandro Rapisardi, piccolo imprenditore artigiano del paese, uno dei componenti di questo gruppo di volontari il quale, nel corso degli anni, si è fatto promotore di varie iniziative, come la protesta di alcuni anni fa contro la concessione di una discarica che avrebbe danneggiato non solo Acquedolci, ma anche paesi limitrofi –  gioca ancora sulla disinformazione – prosegue Rapisardi – e sulla pigrizia di molti cittadini per poter far passare delibere 'convenienti' disinteressandosi completamente di promuovere e far ultimare i lavori per le opere di interesse pubblico".  "Il gruppo di “Acquedolci in Movimento” sta dimostrando cosa realmente significa la cultura del 'Fare', – aggiunge Rapisardi – lasciando il privilegio di adottare la cultura del 'Parlare' ai soliti politicanti che fino ad ora – conclude – si sono avvicendati in moltissimi comuni siciliani".

Queste persone con tutta probabilità non riceveranno alcun elogio pubblico e nemmeno i ringraziamenti delle Autorità locali, ma a loro tutto ciò non interessa, per loro l'importante è partecipare.
 




ACQUEDOLCI, GROTTA SAN TEODORO: È ALLARME ABBANDONO PER UN SITO DI 200MILA ANNI

 

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di Vincenzo Giardino
Acquedolci (ME)
– Ad Acquedolci, paesino tirrenico della provincia di Messina, attraverso un'anonima stradina con indicazioni poco visibili, si accede alla Grotta di San Teodoro, dal nome dall'eremita che l'avrebbe abitata, un sito archeologico di enorme interesse storico e scientifico. L'attuale stato di abbandono dimostra il disinteresse della Regione Sicilia e del Comune di  Acquedolci negli ultimi anni.

L'attuale amministrazione comunale è totalmente disinteressata, sostenendo di avere altre priorità, come il rifacimento del lungomare per l'incentivazione delle attività legate alla balneazione (meglio l'uovo oggi che la gallina domani?).

La grotta di epoca paleolitica, formatasi in seguito ad un fenomeno carsico verificatosi all’incirca otto-dieci milioni di anni fa, fu segnalata per la prima volta dal barone Francesco Anca nel 1859. Gli scavi successivi  furono condotti da Vaufray (1925), Graziosi e Maviglia (1942) e dalla dr.ssa Bonfiglio (dal 1982- al 2006).
Tra i vari fossili (elefante nano, iena, cervo, cinghiale, ippopotamo e asino nano), furono ritrovati i resti di uno scheletro appartenuto ad una donna di circa trent'anni alla quale fu dato il nome di Thea (dal latino Theodora) per collegarlo a quello della Grotta. Quasi tutti i fossili ritrovati furono trasferiti in vari musei (Palermo, Firenze, etc.), lo scheletro di Thea si trova nel Museo Geologico Gemmellaro di Palermo. Negli ultimi anni si fa accenno alla Grotta di San Teodoro solo in qualche programma televisivo di carattere scientifico e trova l'interesse di alcune scolaresche e di qualche studioso  straniero.

Degno di nota è l'impegno del gruppo di dipendenti dei Beni Culturali che, oltre ad accogliere i rari visitatori con gentilezza e disponibilità, si prodigano quotidianamente, con pochissime risorse e spesso a spese loro, per mantenere il sito in maniera accettabile.
Ognuna di queste persone conosce la storia della Grotta, in ognuno di loro è percepibile la passione che li lega a questo posto unico ed affascinante. Sono persone che anonimamente svolgono la loro attività oltre il dovere professionale. Conoscono tutte le fasi degli scavi che si sono succeduti nell'arco di quasi 150 anni,conoscono i nomi degli studiosi a cui va il merito dei vari ritrovamenti e dei pochi sindaci di Acquedolci che hanno sostenuto in qualche modo il sito (Terranova e Oriti).

In Alto Adige con il ritrovamento della Mummia del Similaun (1991), anche nota come Uomo del Similaun,
che non ha la stessa importanza storica e scientifica dello scheletro di Thea), è stata creata un'attrazione internazionale, promossa in tutte le riviste turistiche dell'Alto Adige.

In Sicilia sono molti a non conoscere l'esistenza di questa grotta,
nonostante gli sforzi della comunità scientifica di creare iniziative per darne visibilità. Purtroppo sono ancora pochi gli amministratori locali che credono che la storia e la cultura possono creare un indotto economico che potrebbe sollevare le sorti del territorio, dimenticandosi di quanto invece sia stata prodiga la colta nobiltà Borbonica per dare sostegno alla ricerca archeologica e scientifica in genere. Infatti, l'unico periodo in cui veniva dato lustro mondiale al patrimonio archeologico del Sud Italia è stato il periodo Borbonico.

In Francia un ammasso di ferraglia firmata Gustave Eiffel, riesce a portare soldi nelle casse dei francesi da più di 150 anni, in Sicilia, un sito di oltre 200mila anni di storia ha bisogno della sporadica generosità di qualche amante dell'archeologia per essere mantenuto in vita.