ALBANO LAZIALE, CONVEGNO ASSISTENZA ONCOLOGICA: CONFERENZA SULLA SALUTE O DIBATTITO POLITICO?

di Maurizio Costa

Albano Laziale (RM) – L’associazione A.N.I.M.O. ha presentato al teatro “Alba Radians” un convegno dal titolo “Assistenza Oncologica nella Regione Lazio: Limiti e Prospettive.” Molte personalità di spicco dell’ambiente sanitario, tra cui vari dottori e luminari che si occupano del problema del cancro e del trapianto di organi, hanno spiegato come il numero di tumori tenda a crescere visto l’aumento dell’età media. Dall’altra parte il cancro sta diventando sempre più curabile, sebbene i morti siano ancora tantissimi.

Molti i dottori che sono intervenuti, tra cui Carlo Umberto Casciani, Commissario Straordinario dell’Agenzia Regionale Lazio Trapianti, e Francesco Cognetti, direttore di Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena.

Volgendo lo sguardo alla compagine politica che affollava il convegno, erano presenti sindaci e consiglieri comunali delle varie amministrazioni locali e della Regione Lazio. A presentare il convegno e a fare gli onori di casa ha pensato il sindaco di Albano Nicola Marini, che ha aperto le danze affermando di essere sempre in prima linea per quel che riguarda il problema del cancro. Ai microfoni de L’osservatore laziale, il primo cittadino non ha nascosto la sua contentezza: “Mi fa piacere ed è un onore per me che Albano ospiti un evento così importante che ha molto rilievo tra la società e tra i cittadini.” Riguardo all’invito dei vari sindaci del territorio, Marini ha spiegato: “Immagino che l’associazione abbia invitato queste personalità per poter riunire tutte le competenze che fanno parte del territorio del Lazio e dei Castelli Romani.”

Il sindaco di Nemi, Alberto Bertucci, non ha voluto rilasciare dichiarazioni, definendo l’osservatore laziale un giornale “troppo assillante e che ha un atteggiamento ingiustificato nei miei confronti.” Riguardo alla conferenza ha dichiarato: “Sono molto vicino a questa tematica e anche io ho voluto dare il mio contributo rappresentando la cittadina di Nemi.”

Sicuramente più disponibile alle interviste il consigliere regionale Michele Baldi. Durante il convegno la Presidente dell’associazione, Anna Laganà Madia, si è rivolta a Baldi, pregando che porti in Consiglio Regionale questa tematica così importante: “Non può esserci mancanza di fondi quando si parla di malati. La Regione dovrebbe assumere meno economisti e più dottori per stare più vicino alle persone che tutti i giorni vivono questo dramma.” Dal canto suo Baldi dal palco dell’”Alba Radians” si è difeso così: “Il problema vero da battere è il cancro. Io voglio essere a disposizione di tutti quelli che stanno male. Se la Regione Lazio non ha fatto in passato, sicuramente farà in futuro.”

Ai nostri microfoni, poi, Baldi è stato più esplicito: “La Regione deve investire sulla sanità, non tagliando, ma riducendo gli sprechi.” Il consigliere regionale, cambiando argomento, ha dichiarato che non scenderà in politica europea: “Io guardo all’Europa non per un fatto personale, ma per i fondi che potrebbero arrivare per infrastrutture e sanità. Personalmente io sto in Regione e non lascerò questo posto perché sono troppo attaccato a Roma.” Riguardo ai rapporti con il sindaco di Nemi, Alberto Bertucci, Baldi si è dichiarato molto aperto verso la provincia: “Bisogna essere vicino ai sindaci dei paesi del Lazio, facendo in modo che Roma e la Provincia dialoghino tutti i giorni. I vari Comuni del Lazio possono dare occupazione e quindi la Regione deve gratificare tutto ciò che è potenzialmente positivo.” Il consigliere regionale non è interessato al fatto che Bertucci possa passare al centrosinistra: “La priorità oggi è il cancro e la mancanza di occupazione, e chiunque ragioni in termini di destra e di sinistra è uno stupido che non ha capito in che situazione ci troviamo. Io all’Europa non ci penso, e non lascerò questo mio attuale incarico.”

La politica per antonomasia non dorme mai. Anche in un convegno sui malati di cancro si riesce a vedere come la sanità abbia bisogno di fondi che provengono per forza dall’ambiente politico e dalle varie amministrazioni. Varie volte i medici hanno chiesto ai sindaci ed ai consiglieri presenti in sala più finanziamenti e più interesse verso un problema così grande. Speriamo che non siano sempre e solo le solite promesse.

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