Castelli Romani, usura e spaccio: disarticolata organizzazione criminale

 

Red. Cronaca

VELLETRI (RM) – Questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Velletri  hanno eseguito 5 provvedimenti restrittivi, emessi dal GIP, del locale Tribunale, nei confronti di altrettanti soggetti italiani (3 uomini e 2 donne residenti tra Ariccia ed Albano Laziale) ritenuti responsabili di usura, estorsione, violenza sessuale, lesioni personali e spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina.

Le misure cautelari (3 di custodia cautelare in carcere, 1 degli arresti domiciliari e 1 obbligo di presentazione alla P.G.) scaturiscono da un’articolata attività di indagine condotta dal novembre 2016 al marzo 2017, dal Nucleo Operativo della Compagnia di Velletri e dalla Stazione Carabinieri di Ariccia, coordinati dal Sost. Procuratore dott. Travaglini della Procura veliterna, che ha permesso di disvelare uno spaccato di criminalità operante nell’area dei Castelli Romani, ove decine di persone per sopravvivere alle proprie difficoltà economiche e per far fronte ai bisogni quotidiani, erano costretti a ricorrere a prestiti usurari.

Le indagini, condotte sia con attività tecnica intercettiva ma soprattutto con numerosi servizi di osservazione e pedinamento, hanno consentito di disarticolare un sodalizio criminale definibile di tipo “familiare” (poiché tre degli indagati sono rispettivamente marito, moglie e figlio maggiorenne di un nucleo familiare domiciliato ad Ariccia) operante in un clima di diffusa e pericolosa omertà.

Gli esiti investigativi hanno permesso di accertare:

–     l’erogazione di somme di denaro gravate da elevati tassi d’interesse, anche pari al 240% su base annua;

–     forme di recupero dei crediti caratterizzate da minacce verbali, psicologiche, e metodi estorsivi degenerati anche in violente aggressioni fisiche con gravissime lesioni personali e violenze sessuali;

–     cessioni di sostanza stupefacente del tipo cocaina, con forme di pagamento anche ratealizzato (che andavano ad alimentare il circuito usuraio);

–     l’esistenza di una vera e propria contabilità redatta da uno degli indagati (e sequestrata dai militari operanti), con i conteggi di almeno una parte dei clienti usurati; nello specifico sono stati conteggiati 36 vittime nell’anno 2013 (con introiti pari a 41.700 euro), 46 nell’anno 2014 (con introiti pari a 58.500 euro), 70 nell’anno 2015 (con introiti pari a 93.100 euro),  55 nell’anno 2016 (con introiti pari a 77.450 euro);

–     una prassi consolidata di “scambio di clientela” tra usurai, attuata agli occhi delle vittime come soluzione bonaria per fronteggiare i ritardi nei pagamenti settimanali/mensili;

–     una sottomissione psicologica delle vittime, che nella maggior parte dei casi ricorreva ai prestiti per fronteggiare quodiane esigenze di vita (pagamento di visite mediche, spese scolastiche per i figli, ecc.) ovvero derivanti da difficoltà economiche, anche connesse allo stato di disoccupazione.

 
Al vertice del sodalizio vi era un 42enne, di Ariccia, con diversi precedenti, già destinatario della misura di prevenzione della sorveglianza speciale, il quale:

–     è ritenuto responsabile altresì di violenza sessuale continuata nei confronti di una donna annoverata tra le vittime di usura nonché lesioni personali in danno di un uomo (anch’egli vittima di usura), a cui avrebbe fratturato sei costole (reati per i quali è stato sottoposto a OCC in carcere);

–     si avvaleva della moglie 44/enne (sottoposta ad OCC in carcere) e del figlio 18/enne (sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria), nonché degli altri due indagati una donna 57/enne (anch’ella ritenuta responsabile di usura e sottoposta ad OCC in carcere) e di un 31/enne (sottoposto alla misura degli arresti domiciliari).

Gli arrestati sono stati associati presso le case circondariali di Velletri e Roma Rebibbia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




Albano Laziale: insegnante percuote bambino down con grosso righello di metallo

 
Red. Cronaca


ALBANO LAZIALE (RM)
– Sono stati gli investigatori della polizia di Stato di Albano ad eseguire una misura cautelare interdittiva della sospensione dell’esercizio delle funzioni, ad un assistente educativa culturale per la durata di tre mesi, emessa dall’Autorità giudiziaria di Velletri. Gli agenti hanno accertato che la donna, incaricata dell’assistenza di un minore affetto da sindrome di down, frequentante la prima media in una scuola statale di Albano, lo avrebbe maltrattato ripetutamente. L’insegnante, aveva l’abitudine di punire il bambino colpendolo  con un grosso  righello di metallo.

In alcune occasioni l’avrebbe schiaffeggiato e ingiuriato, provocando nel bambino uno stato di angoscia con una regressione dello sviluppo cognitivo. Gli investigatori, con l’ausilio di una psicologa della Polizia di Stato,  hanno raccolto le testimonianze dei compagni di classe e delle persone informate sui fatti, che hanno confermato i continui maltrattamenti subiti dalla vittima. A conclusione delle indagini, il Pubblico Ministero della Procura di Velletri ha richiesto una Misura Cautelare Interdittiva, concessa dal Tribunale Ufficio GIP, avendone valutato la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’assistente educativa culturale.




Albano Laziale: assegni per famiglie e maternità

 

ALBANO LAZIALE (RM) – L’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Albano Laziale ha predisposto un assegno per i nuclei familiari con almeno tre figli minori e per le donne in maternità. Nel primo caso l’istanza, per l’anno 2017, dovrà essere presentata entro il 31 gennaio 2018. Nel secondo, la richiesta deve essere presentata entro sei mesi dalla data del parto; il contributo può essere richiesto per le nascite, gli affidamenti preadottivi o le adozioni senza affidamento avvenute dal 1 gennaio 2017 al 31 dicembre 2017, dalle donne che non beneficiano di alcun trattamento economico per la maternità dall’INPS o dal datore di lavoro, o che percepiscano un trattamento economico inferiore al valore dell’assegno erogato dai Servizi Sociali. I requisiti per la concessione degli assegni sono la residenza nel Comune di Albano Laziale; la cittadinanza italiana ovvero in uno Stato membro dell’Unione Europea. Possono fare richiesta anche cittadini provenienti da Paesi extracomunitari, purché in possesso del diritto di soggiorno. Le istanze dovranno essere accompagnate dalla fotocopia dell’ISEE anno 2017 e di un documento di riconoscimento del richiedente. Il Consigliere comunale, Gabriele Sepio, ha commentato: «Il cittadino e la famiglia continuano ad essere il fulcro della nostra azione amministrativa. Nonostante i segnali di ripresa economica, sono ancora diverse le famiglie che versano in condizioni economiche critiche, poter dare loro un aiuto, partendo dalle politiche per l'infanzia, è un motivo di grande soddisfazione».




Albano Laziale, Servizi Sociali: attivati i progetti di “Albano ServizInRete”



ALBANO LAZIALE (RM)
– L’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Albano Laziale rende noto che in seguito all’Avviso Pubblico nell’ambito del progetto “Albano ServizInRete” per “la presentazione delle domande di contributo per la realizzazione di interventi in coprogettazione nelle aree: sostegno alla disabilità, anziani, minori e giovani, innovazione, percorso socio – sanitario” sono stati attivati i progetti: “Living Winter School” per la formazione relativa alla figura dell’europrogettista; “Guarda cosa vedo” per riscoprire i luoghi artistici del territorio; “I gruppi che aiutano” per apprendere come migliorare la gestione dei problemi di salute attraverso un percorso di partecipazione attiva e consapevole della persona che ne soffre e dei suoi familiari. Il Consigliere comunale Gabriele Sepio ha commentato: «Abbiamo presentato questo Avviso Pubblico alla luce delle numerose domande da parte dell’utenza fragile che accede ai nostri Servizi Sociali. Siamo soddisfatti delle risposte ricevute da parte di cittadini e associazioni, che hanno messo a disposizione le proprie idee per favorire l’inclusione e lo sviluppo sociale. Il progetto “Albano ServizInRete” è possibile costruire progetto innovativi partendo dal territorio».
Per ulteriori informazioni sui progetti è possibile contattare l’Assessorato alle Politiche Sociali allo 0693019538.




Albano Laziale, Tari al 5%:approvata la riduzione della tariffa

 

ALBANO LAZIALE (RM) – Il Consiglio comunale durante la seduta di martedì 28 marzo ha approvato la riduzione della tariffa TARI per l’anno 2017 di circa il 5%. Il Sindaco di Albano Laziale ha commentato: «Un risultato dovuto, in particolare, allo sforzo fatto per estendere il servizio di raccolta differenziata a tutto il territorio comunale. Un ringraziamento – ha aggiunto il primo cittadino – a tutti i cittadini che hanno permesso questo risultato. Un impegno mantenuto. Questo ulteriore traguardo ci spinge a continuare con convinzione sulla strada dei comportamenti virtuosi nella gestione dei rifiuti. Prossima tappa sarà la Tariffa Puntuale, con la quale si potrà valutare non solo la quantità, ma anche la qualità dei rifiuti prodotti con una progressiva informatizzazione del servizio».




Albano laziale: arrestato Alex, lo spacciatore dei Castelli Romani


ALBANO LAZIALE (RM) – Era diventato il punto di riferimento per gli giovani assuntori di eroina dei Castelli Romani. Si faceva chiamare Alex l'uomo di nazionalità Marocchina C.K di anni 31 che nei controlli del fine settimana è stato arrestato dagli agenti della Squadra Anticrimine del Commissariato di Polizia di Albano.
Come ogni giorno, dopo essere stato contattato sul suo telefonino, per la consegna della droga dava appuntamento per i vicoli di Ariccia con l'intento di non essere notato.
L'uomo non aveva tenuto conto del lavoro capillare degli investigatori che monitorano scrupolosamente il territorio proprio per contrastare il fenomeno legato allo spaccio di stupefacente.
Durante la mattina, dopo essersi appostati, notavano l'extracomunitario arrivare sul posto a bordo della sua autovettura VW Golf ed avvicinare un noto tossicodipendente di Ariccia.
Dopo aver preso l'ordinazione e la somma dovuta, tentava di consegnare lo stupefacente, prima di essere fermato si dava alla fuga dapprima con la sua auto e una volta bloccata, scendeva a piedi e si allontanava per le campagne circostanti. Rincorso dagli agenti, veniva messo in sicurezza.
Durante la fuga disperdeva la droga nella vegetazione , tentando di occultare gli incassi precedenti.
Questo non impediva agli investigatori di arrestarlo per spaccio di sostanze stupefacente del tipo eroina.Presso il Tribunale di Velletri, ne veniva convalidato l'arresto.




Albano Laziale, luoghi di culto islamico: Fratelli d'Italia interroga l'amministrazione Marini

 

Red. Politica

 

ALBANO LAZIALE (RM) – Ad Albano Laziale i consiglieri comunali di Fratelli D'Italia – AN – Edmondo Segrella e il capogruppo Marco Silvestroni –  hanno presentato una interrogazione in Comune al fine di conoscere se ad oggi sul territorio del Comune di Albano Laziale sia stato adottato e approvato il Piano per le attrezzature religiose e in caso contrario di conoscerne le motivazioni; se le eventuali attivazioni o autorizzazioni di luoghi di culto islamico siano conformi al Piano Regolatore e alle norme sulla sicurezza; se i luoghi di culto islamici siano stati in qualche modo censiti e se no, perché; quali provvedimenti abbia in generale l'Amministrazione guidata dal sindaco Nicola Marini attivato rispetto a quanto richiesto  e se abbia comunicato i dati in proprio possesso quanto alla mappatura di tutti i luoghi di culto islamico, dei centri islamici e delle scuole coraniche presenti sul territorio del Comune di Albano Laziale e se no, perché e in quali tempi e modalità intenda provvedere.

E’ infatti noto che i luoghi di culto dell’islam spesso sono classificati come associazioni o centri culturali e che però esiste una differenza tra centro culturale e luogo di culto e questi ultimi dovrebbero essere regolati, indicati e programmati dal Regolamento urbanistico edilizio (RUE) comunale. Con questi presupposti i consiglieri di FDI-AN, interrogano l’amministrazione nell’ottica del controllo di eventuali abusi e illegalità, per capire chi le finanzi, per conoscere chi e cosa rappresentino le associazioni che le gestiscono, per sapere quale sia il reale numero e la provenienza dei potenziali fruitori e il tenore dei discorsi dei predicatori che le frequentano, con l’obiettivo di sanare eventuali illeciti e verificare possibili centri del radicalismo islamico.

 

"Pochi sanno – dice Roberto Cuccioletta portavoce do FDI-AN di Albano Laziale – che nel 2010 il Consiglio di Stato ha stabilito che, pur rientrando fra gli obblighi dei Comuni il concedere spazi adeguati per le esigenze religiose, questi debbano integrarsi rispettando vincoli urbanistici (come il piano regolatore) e di edilizia (come la sicurezza). Troviamo fortemente ingiusto e antidemocratico – prosegue Cuccioletta – che l’amministrazione comunale non informi la cittadinanza di Albano, di Cecchina, di Pavona e delle Mole, sulla situazione relativa all’ormai molto probabile arrivo di un gran numero di immigrati, mentre ogni giorno giungono voci di possibili aperture di centri di accoglienza a Cecchina o nel centro storico. Questo stato di incertezza serve solo ad alimentare uno stato di preoccupazione probabilmente ingiustificato ma provocato proprio da quelle persone che per mandato istituzionale sono delegati dai cittadini a tutelare la sicurezza. Pretendiamo – conclude il portavoce FDI-AN – risposte vere e trasparenti, perché non è con l’incertezza che si favorisce l’integrazione degli immigrati e dei clandestini!!"
 




Albano Laziale, Disturbi del comportamento alimentare nel bambino e nell’adolescente: cosa fare?

 

A cura della Dott.ssa Elisa De Filippi, Biologa Nutrizionista


Nel mio lavoro come nutrizionista, quando incontro i genitori il cui figlio o figlia soffre di un disturbo
dell’alimentazione, mi vengono poste molte domande alle quali è importante rispondere. Ecco solo
alcune delle domande che più frequentemente vengono poste:


 Ma dove ho sbagliato?
 Cosa posso fare per aiutare mia figlia/o?
 Quale atteggiamento va tenuto? Meglio essere comprensivi ed accondiscendenti o decisi e
autoritari?
 Qual è la cura migliore? A chi rivolgersi?
 Come convincere mio figlio/figlia a curarsi?
 Si può guarire?
 Come posso scoprire se vomita, se prende lassativi o diuretici?
 Come comportarsi di fronte alle bugie?

 Come gestire i pasti?


Dare una risposta unica ad ogni singola domanda sarebbe superficiale e nemmeno tanto utile. Uno degli aspetti più importanti che emerge quando in una famiglia uno dei figli comincia ad avere disturbi del comportamento alimentare, è la ricerca del perché. Un pensiero ricorrente nei familiari è:
“è colpa nostra?”, “dove abbiamo sbagliato?”. L’interrogativo da porsi non è: “di chi è la colpa?”, ma: “qual è la cosa migliore da fare adesso? Cosa possiamo fare per aiutare nostro/nostra figlio/figlia?”.

 

COSA SONO I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE?
I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono patologie caratterizzate da un’alterazione delle abitudini alimentari e da un’eccessiva preoccupazione per il peso e per le forme del corpo. Insorgono prevalentemente durante l’adolescenza e colpiscono soprattutto il sesso femminile. I comportamenti tipici di una persona che soffre di un Disturbo del Comportamento Alimentare sono: digiuno,restrizione dell’alimentazione, crisi bulimiche (l’ingestione una notevole quantità di cibo in un breve lasso di tempo accompagnata dalla sensazione di perdere il controllo, ovvero non riuscire a controllare cosa e quanto si mangia), vomito autoindotto, assunzione impropria di lassativi e/o diuretici al fine di contrastare l’aumento ponderale, intensa attività fisica finalizzata alla perdita di peso. I principali Disturbi del Comportamento Alimentare sono l’Anoressia Nervosa e la Bulimia Nervosa; altri disturbi sono il Disturbo da Alimentazione Incontrollata) (o Binge Eating Disorder; BED), caratterizzato dalla presenza di crisi bulimiche senza il ricorso a comportamenti di compenso e/o di eliminazione per il controllo del peso e i Disturbi Alimentari Non Altrimenti Specificati (NAS), categoria utilizzata per descrivere quei pazienti che, pur avendo un disturbo alimentare clinicamente significativo, non soddisfano i criteri per una diagnosi piena.

 

COME RICONOSCERE PRECOCEMENTE UN DISTURBO DEL COMPORTAMENTO
ALIMENTARE?

Segnali importanti per una diagnosi precoce sono allora tutti quei comportamenti cui nell’adulto attribuiamo un’importanza secondaria, vale a dire il modo in cui i bambini mangiano, spesso caratterizzato da lentezza, esclusione di alcuni alimenti, ingestione di molta acqua e sminuzzamento di cibo in pezzi piccolissimi; pratica dell’iperattività fisica; uso frequente del bagno soprattutto dopo i pasti; cambiamento psicologico che sopravviene, man mano che aumenta la perdita di peso, espresso con sbalzi d’umore e con un’insofferenza ed un’irrequietezza che non facevano parte delle caratteristiche precedenti dei bambini. Il tasso di perdita di peso negli ultimi tre mesi è un importante indicatore da valutare e una perdita di peso > 1 kg la settimana può porre le indicazioni per un ricovero urgente. Un indicatore molto utile è la scomparsa del ciclo mestruale nelle ragazze, accompagnato anche da un Indice di Massa Corporea inferiore a 15 (si calcola dividendo il proprio peso espresso in kg per il quadrato dell'altezza espressa in metri; di norma deve essere compreso tra 18,5 e 25).

 


MIO FIGLIO/A HA UN DISTURBO DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE, E
ADESSO?

Bisognerebbe evitare sia i trattamenti psicoterapici che non affrontano nei pazienti sottopeso le problematiche alimentari perché tendono a perpetuare il disturbo dell’alimentazione ed espongono il pazienti a rischio fisico. Allo stesso modo vanno evitati i trattamenti esclusivamente dietologici perché tendono a intensificare le preoccupazioni per l’alimentazione, il peso e la forma del corpo. I trattamenti dovrebbero fornire sia un programma nutrizionale per la normalizzazione del peso e del comportamento alimentare sia un trattamento psicoterapico per affrontare la psicopatologia del disturbo dell’alimentazione. Nella cura degli adolescenti i familiari dovrebbero essere sempre coinvolti attivamente nel trattamento (per esempio con i pasti familiari): la ricerca ha infatti evidenziato che il loro coinvolgimento migliora l’esito della cura. Piccola ma doverosa precisazione: i DCA non sono un capriccio o un modo di attirare l'attenzione ma un disagio serio da affrontare il prima possibile con l'aiuto di professionisti qualificati. E' altrettanto fondamentale sapere che il Disturbo è solo un lato del problema e quindi il recupero del peso non implica necessariamente la guarigione. Sottovalutare questo aspetto implica il rischio di pericolose e dolorose ricadute. Un nutrizionista specializzato in questo tipo di disturbi aiuterà vostro figlio/a nel recupero del peso perso, ma a questo deve affiancarsi un percorso psicologico per capire dove affondano le radici del problema.
L'attenzione non va focalizzata unicamente sul cibo, ma è utile aiutare il soggetto attraverso il dialogo. Non diciamo frasi del tipo “basta che tu mangi / basta che tu non mangi più così”: un disturbo alimentare non si risolve con più o meno cibo, ma con un percorso strutturato di tipo riabilitativo psico – nutrizionale, dove appunto il cibo è soltanto una piccola parte del processo terapeutico. Con frasi del genere la persona non si sentirebbe compresa e troncherebbe la conversazione.

 

COME PREVENIRE I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE?
PARTENDO DAL BUON ESEMPIO IN FAMIGLIA!

I genitori dovrebbero promuovere un comportamento salutare. In primo luogo bisogna sedersi a tavola tutti insieme ed evitare di lasciare a casa gli adolescenti da soli durante l’ora dei pasti. Anche in questo caso infatti gioca un ruolo chiave il buon esempio. Poi bisogna incoraggiare i propri figli, fin da bambini, ad avere un adeguato rapporto con l’immagine del proprio corpo: evitare commenti “di critica” nei confronti dell’aspetto fisico del bambino, inoltre occorre fare di tutto perché mantengano una dieta bilanciata e facciano regolare attività fisica in nome del benessere. Il 15 Marzo 2017 si terrà la Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata alla lotta ai Disturbi del Comportamento Alimentare. La giornata è promossa dall’Associazione “Mi Nutro di Vita”, in collaborazione con le altre Associazioni dedicate ai Disturbi Alimentari. L’evento nasce con lo scopo  di sensibilizzare, attraverso le testimonianze di persone che hanno vissuto la malattia in prima
persona, l’opinione pubblica sul problema dei disturbi del comportamento alimentare.
L’iniziativa parte da un padre che a Marzo del 2011 ha visto morire la propria figlia di bulimia all’età di 17 anni, dando vita alla Giornata Nazionale del “Fiocchetto Lilla”, simbolo della delicata fragilità di questa condizione.


Dott.ssa Elisa De Filippi, Biologa Nutrizionista Tel 3204604812 – defilippielisa@gmail.com
Piazza Pia 21, Centro Psicologia Castelli Romani, 00041 Albano Laziale (RM)
www.centropsicologiacastelliromani.it




Albano Laziale: la Protezione Civile ancora presente nelle zone del terremoto

 

 

ALBANO LAZIALE (RM) – Prosegue il lavoro del Gruppo Comunale di Protezione Civile di Albano Laziale con le associazioni del coordinamento Fepivol nelle zone terremotate. Da ottobre i volontari hanno partecipato alla gestione del campo mensa di Torrita, frazione di Amatrice, dopo il periodo di lavoro al campo di Illica, frazione di Accumoli. Il Gruppo Comunale è presente in questi luoghi con la frequenza di impiego di una settimana al mese, in collaborazione con i gruppi dei Comuni di Ariccia, Castel Gandolfo, Genzano di Roma, Mentana e con l’Associazione Nazionale “Cuochi d’Italia”. Il campo mensa di Torrita, costituito da due tensostrutture e moduli abitativi prefabbricati in container, garantisce circa cinquecento pasti al giorno di cui trecento a pranzo e duecento a cena. Il Sindaco Nicola Marini ha commentato: «In estate ho visitato le zone terremotate e mi sono reso conto da vicino dell’onda distruttiva che ha colpito queste popolazioni. Allo stesso modo ho visto anche la grande opera di assistenza messa in atto. Un ringraziamento, in questo senso, va ai volontari di Protezione Civile, ai Vigili del Fuoco e alle altre Forze dell’Ordine impegnate da mesi instancabilmente su questi territori».




Albano Laziale, rubrica psicologia: quando il bambino non parla

 

A cura della Dottoressa Chiara Marianecci – Logopedista

L’attenzione verso lo sviluppo del linguaggio dei bambini è sicuramente oggi molto alta da parte di insegnanti, genitori, pediatri e tutti coloro che si trovano a contatto diretto e continuo con i più piccoli. Questo particolare interesse è certamente aumentato da quando studi statistici, scientifici, osservazioni ed esperienza hanno evidenziato come i ritardi e/o disturbi di linguaggio vanno inquadrati tempestivamente, in quanto possono compromettere lo sviluppo del bambino, anche futuro, rispetto ad esempio agli apprendimenti scolastici, alla crescita emotiva, comunicativa e relazionale. Spesso un quadro di disturbo di linguaggio inoltre può presentarsi non in forma pura, ma in comorbidità con altre difficoltà: per questa ragione è sempre importante un inquadramento medico-diagnostico che ne definisca le effettive caratteristiche, in modo da individuare gli interventi più opportuni e agire quindi tempestivamente. Una valutazione medica va associata ad una valutazione logopedica, finalizzata proprio all’individuazione di un reale sviluppo atipico. È possibile individuare dei campanelli di allarme già nelle prime fasi di crescita:


1) il primo aspetto a cui porre attenzione è la lallazione nei primi mesi di vita: se intorno ai cinque mesi risulta ancora assente o particolarmente scarsa può essere un indice significativo
2) ritardo o assenza di sviluppo della gestualità intorno ai dodici mesi
3) ritardo nello sviluppo delle prime parole e nell’esplosione del vocabolario (ad esempio se il bambino produce meno di 20 parole a 18 mesi o meno di 50 a 24 mesi)
4) comprensione del linguaggio, legato al contesto, carente e assenza o inadeguatezza nello sviluppo del gioco simbolico (dai due anni)
5) nelle fasi successive possono essere riscontrate alterazioni rispetto allo sviluppo della fonologia, delle abilità morfosintattiche e di narrazione che dovranno opportunamente valutate.
6) otiti ricorrenti con probabile abbassamento della soglia uditiva durante i primi tre anni di vita
7) Oltre a questi aspetti riscontrabili direttamente col bambino, ci sono altri indici predittivi che è bene tener presente: primo fra tutti, la familiarità, se ci sono infatti altri casi in famiglia di ritardi/disturbi del linguaggio o dell’apprendimento il rischio è molto più alto e l’attenzione deve essere maggiore.

Nel caso di riconoscimento degli indici precoci descritti è bene condividere il tutto col pediatra che indicherà le più adeguate modalità di valutazione e approfondimenti medico-diagnostici con cui procedere. Utile potrebbe essere un consulto logopedico che, previa osservazione diretta ed anamnesi genitoriale, possa consigliare alla famiglia come meglio stimolare il bambino evitando atteggiamenti poco funzionali ma che spesso risultano molto comuni.

Logopedista Chiara Marianecci
Telefono 3497296063
chiara.marianecci@hotmail.it




Albano Laziale, gran carnevale a Pavona: ecco il programma

 

ALBANO LAZIALE (RM) – Torna l’appuntamento con il “Gran Carnevale Pavonense” 2017, manifestazione a cura dell’Assessorato alla Cultura, Turismo e Spettacolo del Comune di Albano Laziale e del Comitato Feste Pavona. I festeggiamenti inizieranno “giovedì grasso”, 23 febbraio, alle 15, quando da Villa Contarini (via del Mare) partirà la sfilata di carri allegorici e gruppi mascherati accompagnata dal gruppo sbandieratori della città di Cori, dalla banda musicale e majorettes della città di Mentana e dalla batteria di samba gruppo percussionisti “S-BANDA-TI”. Sabato 25 febbraio, a partire dalle 15, in piazza Nenni saranno allestiti giochi e divertimenti per bambini con l’allegra compagnia di “Didy e Carlotta”. A seguire ci saranno esibizioni di arti marziali del maestro di kung fu, Massimo Trombetta. A tutti i bambini verrà offerto un gradito omaggio. La programmazione ripartirà domenica 26 febbraio, quando alle 10.30, da via Nettunense Vecchia partirà la sfilata dei carri allegorici con l’esibizione del gruppo “Folklore Ciociaro”. Alle 15, da Villa Contarini, sarà poi la volta degli sbandieratori della città di Cori e della banda carnevalesca della città di Sant’Angelo Romano che sfileranno accompagnati dalle percussioni a ritmi brasiliani dei “Criansa”. I festeggiamenti si concluderanno “martedì grasso”, 28 febbraio, quando alle 15 da Villa Contarini partirà la tradizionale sfilata dei carri allegorici accompagnata dal complesso bandistico di Pietralata e dalla banda carnevalesca “F. Cilea di Ciampino”. Alle 17.30 da via Roma inizierà invece il corteo funebre che si concluderà alle 18.30 in piazza Nenni con la cremazione del Re Carnevale.