Albano Laziale: Villa Doria torna agli antichi splendori

ALBANO LAZIALE (RM) – Continuano gli interventi all’interno di Villa Doria. Dopo la messa in opera in estate dell’impianto di irrigazione nella zona prospiciente Piazza Mazzini, negli ultimi giorni sono state piantate circa duemilacinquecento piantine con il ripristino dei disegni originari delle aiuole. Inoltre, al fine di rendere durevole la nuova piantumazione, proseguono anche i lavori per l’ampliamento dell’impianto di irrigazione con sistema gocciolante. Sull’argomento è intervenuto l’Assessore al Verde Pubblico, Stefano Iadecola: «Villa Doria è una delle aree verdi più belle della nostra città che vogliamo valorizzare. I lavori di queste settimane sono figli di una programmazione iniziata in estate, che si sta concretizzando in tempi brevi, rispettosa soprattutto degli impegni programmatici fissati in sede di campagna elettorale. Villa Doria oggi è bella e curata. Un vero e proprio biglietto da visita per la città di Albano Laziale».

Alle parole dell’Assessore Stefano Iadecola hanno fatto seguito quelle del Sindaco Nicola Marini: «Ci siamo impegnati di fronte alla cittadinanza per prenderci cura di Villa Doria, che riteniamo essere un patrimonio della nostra città e della nostra comunità. Stiamo mettendo in atto quanto programmato. Fa molto piacere constatare che lo sforzo dell’Amministrazione Comunale stia ricevendo un ampio gradimento da parte della cittadinanza».




Albano Laziale: inaugurato il presepe artistico di Cecchina

ALBANO LAZIALE (RM) – È stato inaugurato il Presepe Artistico di Cecchina, uno dei più belli e apprezzati della provincia di Roma, realizzato dalla locale Pro Loco. Hanno preso parte all’inaugurazione in piazza 25 Aprile circa 500 persone, che insieme al sindaco Nicola Marini, al parroco don Franco Bottoni e al presidente della Proloco Donato Accogli, hanno partecipato al taglio del nastro. «Quest’anno il Presepe Artistico è ispirato all’antica Roma di una volta – hanno detto gli organizzatori della Proloco – ci sono fiumi, ruscelli, antichi paesaggi, personaggi in movimento, scenografie fatte con materiali di vario genere, sughero, carta, polistirolo, tessuti vari, legno, plastica, luci intermittenti e molto altro materiale riciclabile. Come tutti gli anni attendiamo migliaia di visitatori, da Cecchina, Albano, Roma e da altri comuni dei Castelli Romani. Anche la casetta che ospita il presepe con la scritta romana del 25° anniversario e il pozzo romano realizzato sulla piazza sono delle creazioni veramente dettagliate e particolari, un vero capolavoro artigianale». I Babbi Natale lungo la via Nettunense, organizzati dai commercianti hanno allietato la giornata di festa di Cecchina, la popolosa frazione di Albano, sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della locale stazione e la polizia locale che ha vigilato sulla sicurezza stradale dei molti presenti.




Albalonga calcio (serie D), Sabatini: “Dovevamo chiuderla prima col Budoni, ma va bene così”

ALBANO LAZIALE (RM) – L’Albalonga, dopo il k.o. di Rieti di domenica primo ottobre e dopo il successo di Coppa Italia contro il Trastevere, torna a vincere anche in campionato piegando per 2-1 il Budoni sul campo amico del “Pio XII”. Ad aprire le marcature per i castellani ci ha pensato Davide Sabatini, esterno offensivo o seconda punta classe 1999 al suo secondo sigillo stagionale. «Abbiamo giocato un’ottima partita, creando tante occasioni. Purtroppo non siamo stati sufficientemente “cattivi” nel concretizzare la grande mole di gioco e poi il Budoni a metà ripresa ha trovato un gol anche abbastanza fortunoso che ha riaperto la partita. A quel punto hanno preso fiducia e noi siamo un po’ calati, ma siamo comunque riusciti a portare a casa la vittoria». Il giovane attaccante ha giocato a tratti al fianco di Nohman e in altri momenti da esterno nel tridente di trequartisti completato da Corsetti e Magliocchetti. «Da piccolo facevo anche la punta centrale – racconta l’ex giocatore del Monterosi e degli Allievi nazionali della Roma -, poi negli ultimi tempi mi sono trasformato in seconda punta o esterno. Comunque sono contento del mio inizio di stagione: ho realizzato già due reti e ho sempre giocato titolare nelle sei sfide di campionato, sono felice per la fiducia che mi sta dimostrando mister Mariotti e per il mio inserimento nel gruppo». Per un giovane talento come lui, inoltre, dev’essere certamente gratificante poter giocare con due compagni di reparto del calibro di Nohman (a bersaglio pure ieri per il momentaneo 2-0) e Corsetti. «Sono due giocatori molto forti e soprattutto due persone che aiutano molto il sottoscritto e tutti i giovani» sottolinea Sabatini che non si sbilancia troppo sul tipo di campionato che attende l’Albalonga. «Siamo partiti bene e dobbiamo continuare a lavorare, credendo nelle nostre possibilità. Credo che la squadra possa stare nelle posizioni di vertice del girone». Domenica prossima altro test delicato sul campo del Cassino. «Hanno un punto meno di noi e in casa loro sarà sicuramente una battaglia, ma noi cercheremo di preparare al meglio la sfida per essere all’altezza della situazione».

 




Albano Laziale, Centro psicologia Castelli Romani: la sessualità nei bambini

ALBANO LAZIALE (RM) – Imparare la sessualità è importante nella crescita di un bambino tanto quanto lo è imparare qualsiasi altro aspetto della vita. Se i genitori parlano con i figli del loro corpo, dei sentimenti e dei comportamenti che riguardano il sesso, i bambini imparano che parlare di sesso con i genitori non è sbagliato. Far capire ai propri figli che possono rivolgersi a loro e parlare liberamente è uno dei modi migliori che i genitori hanno per aiutarli a costruire la loro scala di valori.
In età prescolare, intorno ai 2-3 anni, i bambini riescono a riconoscere la propria appartenenza al genere sessuale (maschio, femmina) e verso i 3-5 anni si manifesta la curiosità sessuale. Capita infatti che rivolgano domande sul “pisellino” o sulla “patatina” o sul perché esistano i maschi e le femmine e “da dove escono i bambini”. Ai bambini di questa età piace spesso guardare sia il loro che il corpo di altri bambini, non si vergognano del loro corpo e amano stare nudi. Possono fare il gioco del dottore e dell’infermiera che consiste sia nel guardare che nel toccare. Verso i 5-7 anni è il periodo in cui cominciano a manipolare e ad esplorare i propri genitali. La masturbazione può avvenire per diversi motivi: per scoprire il proprio corpo, perché è piacevole, perché il bambino ha bisogno di andare in bagno, infine, perché prova una sensazione di consolazione quando è preoccupato.

Tra i 7/8 anni e i 12/13 i bambini rafforzano la propria identità di genere e giocano quasi esclusivamente con i coetanei dello stesso sesso. L’adolescenza diviene invece un periodo di nuova percezione della propria sessualità col raggiungimento della maturità fisiologica ed in tale contesto le esperienze assumono un significato differente dalle precedenti anche se è sempre la curiosità a spingere i ragazzi a nuove sperimentazioni.

Che cosa influenza il comportamento sessuale dei bambini?
I bambini imparano dai genitori, quello che pensiamo rispetto alla sessualità influenza il modo di affrontare il comportamento sessuale dei nostri bambini. Il modo in cui ci comportiamo, ci trattiamo, ci rispettiamo, il nostro bagaglio culturale ed il nostro credo religioso, influenzano il pensiero del nostro bambino sul sesso.
A volte i bambini possono vedere i loro genitori o altri adulti criticare o deridere persone dell’altro sesso, e alcune volte i bambini stessi vengono presi in giro dagli adulti. Questo tipo di comportamento può portare i bambini a sentirsi scontenti di essere maschio o femmina. Può insegnare loro ad aver paura delle persone dell’altro sesso o a considerarli inferiori.
Inoltre, hanno occasione di vedere una gran quantità di sesso presentato in un modo o nell’altro dalla televisione, i video, i giornali, i manifesti pubblicitari. Attraverso ciò che leggono, vedono e sentono imparano che cosa significa essere uomo o donna e come si comportano uomini e donne. A volte assistono ad immagini di violenza sessuale o di attività sessuali che, a causa della loro età, non sono ancora in grado di capire e questo li può turbare.
Infine, un peso importante ce l’hanno le scuole, nel modo in cui insegnano ai bambini a conoscere il loro corpo.

Cosa possono fare i genitori?
Di fronte alle domande dei bambini è importante rispondere con tranquillità e spontaneità, utilizzando un linguaggio che possano capire. Per esempio, rispetto alla curiosità di sapere da dove vengono, potete spiegare che sono stati generati da uno spermatozoo del loro papà e da un ovulo della loro mamma e che questi due elementi sono cresciuti in un cantuccio particolare nel corpo della loro mamma fino al momento in cui sono nati per essere quella persona speciale che oggi sono. Man mano che crescono si possono aggiungere informazioni, può essere utile utilizzare dei libri illustrati, che il bambino può seguire
mentre noi forniamo le spiegazioni.

Quando serve un aiuto?
Ci sono alcuni comportamenti del bambino che potrebbero indicare che qualcuno li ha molestati. È importante contattare uno psicologo quando il bambino: dimostra di sapere, riguardo al sesso, molto più di quanto vi aspettereste da un bambino della sua età; presenta arrossamenti, ematomi o dolore nella zona dei genitali; cerca di obbligare qualcuno a fare giochi sessuali, spesso bambini più piccoli, parla di sesso molto più degli altri bambini; si masturba così sovente da interferire con il gioco, o in pubblico anche oltre l’età dell’asilo, disegna sempre parti sessuali del corpo; dimostra paura o si innervosisce se qualcuno parla del suo corpo o di sesso. Tutti questi segnali possono indicare un abuso sessuale, ma potrebbero anche essere causati da altri problemi. Sono comunque segnali che indicano che vostro figlio ha bisogno di aiuto.
È importante non fare troppe domande per non angosciare il bambino ma rivolgersi a professionisti che possano capire cosa sta accadendo.

Dott.ssa Francesca Bertucci
Psicologa-Psicodiagnosta dell’età evolutiva-Mediatore familiare
Cell 3345909764-dott.francescabertucci@cpcr.it
www.psicologafrancescabertucci.com

Centro psicologia Castelli Romani- piazza Pia 21 00041 ALBANO LAZIALE




Albano Laziale, processo Albafor: seconda udienza a Velletri per il sindaco Nicola Marini

ALBANO LAZIALE (RM) – Si è conclusa alle 14 e 50 la seconda udienza del caso Albafor al Tribunale Giudiziario di Velletri. I temi sotto esame, in data 3 ottobre, ripercorrono la denuncia dell’ex consigliere comunale ad Albano Laziale Nabil Cassabgi riguardante la mancanza di ogni evidenza pubblica nella gestione di gare d’appalti che vedono coinvolte l’ATES di proprietà di De Vitalini, AR e Frame di proprietà della famiglia Micarelli nonché il famoso caso Albafor.

Oggi, il giudice ed il pm hanno ascoltato le dichiarazioni del Maresciallo Ruperti, incaricato dalla procura di rispondere a dei quesiti utili nella soluzione del processo fino ad ottobre 2012, il quale ha chiarito come sul caso FRAME (Micarelli) siano state appellate 5 società di cui solo due di informatica su 100 specializzate in provincia (abilità richiesta per tale gara) per un valore di 49.800 euro nel marzo 2011. Il Ruperti esplicita che 4 di quelle 5 società sono riconducibili alla famiglia Micarelli (Roberto, Gianni, Renato), il che va a sottolineare il carattere di protezione parentale della gara. Infatti al Maresciallo risulta che tali società abbiano sedi legali ed amministrative dislocate in luoghi medesimi. In seguito la difesa definisce come per una cifra al disotto di 50.000 euro l’affidamento di un appalto possa essere diretto, come nel caso di Frame che è anche l’unica delle 5 società ad aver risposto al Comune di Albano Laziale attraverso il rappresentante Annibale Ranucci.

Sul caso ATES che riguarda il privato De Vitalini e Santoro si legge la delibera n.129 che prevede una cifra di 137.000 euro disponibili al pagamento di una ditta in grado di fornire servizi per le specifiche manifestazioni estive. Il quadro viene meglio delineato con l’ausilio dei teste che spiegano come in quella circostanza dell’estate 2011, il bilancio comunale sia stato approvato solo a giugno con la conseguente necessità di accelerare i processi di affidamento dell’appalto a luglio.

Di fatto affidando la responsabilità delle manifestazioni culturali e musicali estive ad ATES, l’amministrazione ha attuato un risparmio di circa 10.000 euro. Quando, in aggiunta, il sign.Santoro non occupava il ruolo di assessore.

L’ultimo tassello, quello più scomodo, si basa sulla gestione della partecipata Albafor e delle lettere di padronage (3 complessive) a nome del sindaco Nicola Marini. Il teste Antonazzi, consigliere comunale Albafor, spiega come tali lettere indirizzate alla Banca Popolare di Aprilia abbiano generato un finanziamento che ha permesso di assolvere all’incombenza degli stipendi (non retribuiti dal 2011 per 3 mesi), dei debiti con l’erario e con l’INPS col sostegno delle erogazioni provinciali.

A circa mezz’ora dalla fine dell’udienza viene accolto a riferire il signor Spaccatrosi (dipendente Albafor) che afferma di non sapere con precisione la difficoltà economica della partecipata al 100% del Comune albanense, e perciò chiarifica che Albafor spende in base a quanto le viene finanziato e non oltre. Ad incalzare la dose è Pacetti, dipendente comunale per la finanza, che spiega al giudice come dal dicembre 2010 il Comune non abbia speso un soldo per Albafor aggravando il bilancio comunale, e come le lettere di padronage non hanno sortito alcun effetto nefasto sul comune. Allora proprio non si spiega come il nuovo proprietario di Formalba (ex Albafor), Alles Don Milani, si ritrovi a sviluppare almeno due piani per pagare i debiti, mentre si comincia a parlare di un gravo di 72 euro nelle tasche dei residenti.

Attendiamo quindi la prossima udienza per il filone del rito abbreviato.

Gianpaolo Plini

 




Albano Laziale: immigrato fruga tra i vestiti usati e scoppia il caso

ALBANO LAZIALE (RM) – Ancora una volta i cittadini segnalano un prelievo indebito di abiti usati dai contenitori della onlus Humana people to people ad Albano. Questa settimana, infatti, l’Ufficio Stampa del Comune di Albano Laziale informa che il sindaco Nicola Marini ha previsto, in collaborazione con l’associazione ed i Servizi Sociali, l’introduzione di un nuovo modello di bidone dotato di un apposito sistema anti-intrusione al fine di circoscrivere se non azzerare tali casi di scempiaggine.
Ieri alle 11 presso il parcheggio della Conad sotto Via Trilussa, un residente ha immortalato un uomo di colore sulla quarantina vicino al contenitore di Humana, intento a rovistare tra i vestiti sparsi a terra e sul muretto. Si tratta di indumenti destinati ai più bisognosi. Il cittadino racconta che l’uomo ha utilizzato il manico ad uncino di un ombrello come arpione per svuotare il contenitore degli indumenti. Così, una volta immortalata la scena ha prontamente provveduto ad avvisare l’avventore di riposizionare gli abiti all’interno del contenitore. La foto, postata su Facebook, ha provocato polemiche spaccando, come al solito, le opinioni dei naviganti: da una parte l’indignazione da parte di molti abitanti della cittadina laziale per il gesto dell’uomo di colore, dall’altra parole di solidarietà in difesa del migrante.
Tale tema di grande delicatezza sembra essere sempre più oggetto di articoli di informazione. Questo che ormai è divenuto un fenomeno molto diffuso è indicatore del poco interesse delle istituzioni, anche locali, nei riguardi della azione dei gruppi di immigrati.
Casi simili infatti si registrano anche in altre zone dei Castelli. La popolazione ormai allo stremo di tali gesti irrispettosi verso un Paese predisposto all’accoglienza ed al supporto di persone bisognose, necessita di una risposta forte.
Quello che molti si augurano non è l’allontanamento di tali individui ma anzi una forma di controllo maggiormente adeguata al fine di permettere una concreta integrazione all’interno dei vari comuni. La privazione dei diritti più umani che, ogni giorni gruppi di immigrati si ritrovano a fronteggiare, sfociano in gesti di disperazione e vergogna come quello consumatosi nella mattinata ad Albano.
Integrare vuol dire rispettare e prevedere un sostegno armonizzato per casi di persone straniere che risiedono legalmente in Italia. Il fattore discriminatorio e denigrante del colore della pelle che genera commenti affrettati ed alle volte razzisti è uno dei tanti punti ai quali le istituzioni dovrebbero guardare con ulteriore attenzione. Quando si parla di Comune e di Comunità ci si riferisce ad un gruppo di persone educate alla socialità ed al rispetto verso il prossimo. Uno dei caratteri fondamentali delle norme giuridiche italiane prevede la coercibilità: la sanzione che segua ad un atto di sviamento dalla legge. Tale dovrebbe essere adottato in tutti i casi e in più larga parte quando si allude ad una azione di eticità e moralità assoluti: non si ruba (in generale), ma ancor più non si estorce ai più bisognosi.
Prevediamo perciò un sistema educativo finalizzato all’apprendimento di norme etiche che formano la base del nostro essere sociale per i richiedenti asilo. Un provvedimento che gioverà anche ad allontanare ogni idea di discriminazione e di razzismo che principia a fiorire nelle menti esauste dei cittadini.
Gianpaolo Plini




Albano Laziale, Urban Wins: si torna a parlare di gestione dei rifiuti

ALBANO LAZIALE (RM) – Martedì 3 ottobre, dalle ore 14.30 alle ore 17.30, presso Palazzo Savelli in Piazza della Costituente 1, si terrà il secondo incontro pubblico (Agorà Face to Face) del progetto europeo Urban Wins, al quale il Comune di Albano Laziale partecipa in qualità di Città Pilota. L’iniziativa, finanziata dal Programma Ricerca e Innovazione Horizon2020, si prefigge l’obiettivo di progettare e implementare piani strategici, innovativi e sostenibili per la riduzione e la gestione dei rifiuti in vari contesti urbani. Al progetto partecipano partner di sette Paesi diversi (Italia, Germania, Spagna, Portogallo, Romania, Svezia e Austria). La Città Metropolitana di Roma Capitale è tra i nove partener italiani, insieme a varie Università, Istituzioni e Fondazioni. Oltre ad Albano Laziale, sono coinvolte altre sette città europee: Cremona, Pomezia, Torino, Bucarest, Leiria, Sabadell e Manresa. Durante l’Agorà di martedì prossimo si incontreranno cittadini, imprenditori, liberi professionisti e mondo dell’associazionismo e tutti gli stakeholder del territorio che diranno la loro opinione su tematiche inerenti la gestione e il ciclo dei rifiuti. Pertanto sarà promosso ed incoraggiato il confronto per creare soluzioni e promuovere schemi di consumo e produzione più sostenibili. All’Agorà di martedì prossimo, ne seguiranno altre sino alla scadenza del progetto, prevista per giugno 2019, attraverso le quali gli stakeholder potranno esprimere la loro opinione sulle tematiche inerenti la gestione e il ciclo dei rifiuti.




Albano Laziale: l’Appia bis si allaga sempre e la Sinistra dei Castelli Romani chiede lumi

ALBANO LAZIALE (RM) – La Sinistra dei Castelli Romani vuole vederci chiaro e pretende delucidazioni sull’assetto, la tenuta e la sicurezza della “Tangenziale dei Castelli Romani”, la cosiddetta “Appia Bis”, inaugurata nel Settembre 2016 dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. In una missiva ufficiale inviata all’attenzione di Regione, Astral e Asl, i Consiglieri comunali di riferimento della Sinistra, Salvatore Tedone (Albano Laziale), Andrea Sonaglioni (Ariccia) e Edoardo Tomei (Lanuvio) chiedono dettagliate spiegazioni su “i frequenti allagamenti che, in corrispondenza di precipitazioni, anche non necessariamente abbondanti, richiedono la chiusura ed impediscono l’utilizzo di tale importante snodo viario”. Complessivamente, l’imponente opera è costata ai contribuenti circa 230 milioni di euro senza contare i tempi, biblici, di realizzazione. Tra progettazione, lavori e collaudi, infatti, ci sono voluti circa trent’anni per completare entrambi gli stralci. «Una follia» dichiara il Consigliere comunale di Lanuvio Edoardo Tomei, che aggiunge: «Riteniamo sia disonorevole e squalificante, in primis per coloro che hanno avuto incarichi e responsabilità, dirette o indirette, osservare come un’opera così imponente e con un rapporto costo per chilometro esorbitante possa essere neutralizzata in pochi minuti di pioggia». Sulla stessa linea il Consigliere comunale di Ariccia, Andrea Sonaglioni: «Urge un quadro chiaro e preciso sulla tenuta della Tangenziale per poter valutare gli impatti e i possibili scenari in caso di condizioni meteo avverse. Non dimentichiamo – continua Sonaglioni – che quest’opera costituisce la principale arteria viaria per i futuri utenti e lavoratori dell’Ospedale dei Castelli Romani, oramai di prossima apertura. Inoltre è un’infrastruttura fondamentale per la viabilità del nostro territorio quando partiranno i lavori di restauro del ponte monumentale di Ariccia.  Il Consigliere comunale di Albano Laziale, Salvatore Tedone, rincara la dose: «Non dimentichiamo com’è ridotta la Nettunense, già in crisi quando si verificano condizioni meteo avverse. Riguardo alla Tangenziale, stiamo parlando di un’opera costata il triplo del Tunnel della Manica per intenderci. Sarebbe troppo semplice e al tempo stesso inutile affondare un attacco politico sulla trentennale storia dell’infrastruttura. Ora c’è ed è al servizio delle nostre comunità. Per questo motivo e per i costi folli deve necessariamente essere funzionale e soprattutto sicura. Pretendiamo di sapere – conclude Tedone – lo stato dei fatti, quali problematiche attualmente insistono e quali azioni di carattere strutturale si intendeno mettere in campo per scongiurare il continuo manifestarsi di allagamenti e infiltrazioni. È inaccettabile aver assistito ad una sontuosa inaugurazione in pompa magna e poi vedere scene di famiglie intrappolate in auto nei tunnel a causa della pioggia. Zingaretti e Astral ci rispondano».




Albano Laziale, Albalonga calcio (serie D). Botti… sardi: “Con la Nuorese una vittoria da squadra da vertice”

ALBANO LAZIALE (RM) – Non poteva essere una gara come le altre. La sfida che l’Albalonga ha affrontato domenica sul campo della Nuorese era ricca di emozioni per alcuni dei protagonisti in maglia azzurra: il neo tecnico Marco Mariotti, il portiere Valerio Frasca, il centrocampista Gianmarco Falasca e l’esterno offensivo classe 1997 Francesco Botti, tutti freschissimi ex. E’ stato proprio quest’ultimo, a una manciata di secondi dal 90esimo, a segnare con un diagonale rasoterra la rete decisiva dell’1-0. «Una vittoria pesante su un campo molto difficile – commenta Botti – Vogliamo dimostrare di poter stare ai vertici della classifica e per farlo bisogna iniziare a vincere anche in trasferta. Sul campo del Trastevere, alla prima di campionato, abbiamo sfiorato la vittoria e in un rocambolesco finale abbiamo perso la gara e domenica scorsa con la Nuorese abbiamo conquistato questi tre punti molto importanti». Per lui una rete davvero speciale, al di là del fatto di essere un ex. «E’ stata la mia prima rete in serie D e vorrei dedicarla a mio fratello Matteo e alla mia ragazza Alice, che tra l’altro me l’aveva pronosticata. Il tiro onestamente non è stato irresistibile e se ci fosse stato ancora Frasca con loro non avrei segnato, ma l’importante è che sia finita dentro. Come ho esultato? All’inizio avrei voluto “scoppiare” perché far gol in quel momento è stato bellissimo, poi però mi sono fermato quasi come per aspettare l’abbraccio dei compagni». Anche se arrivato in extremis, per Botti il successo dell’Albalonga è assolutamente legittimo. «All’inizio avevamo un po’ di tensione addosso, per alcuni di noi questa era una gara particolare e la Nuorese ha giocatori importanti come Cadau e Meloni o anche i giovani Goh e Tupponi che erano lì anche la passata stagione. Prima del gol, però, avevamo sciupato due occasioni importanti e colpito un palo con Corsetti, quindi alla fine credo che il risultato sia stato giusto». L’esterno spende due parole anche per Mariotti che lo “martella” specialmente quando gioca vicino alla panchina. «Il mister mi ha voluto l’anno scorso a Nuoro e ora ad Albano. Ha grande fiducia verso di me, quando mi richiama so che lo fa per spronarmi e perché si aspetta tanto dal sottoscritto: tra noi c’è stima reciproca». Botti e l’Albalonga guardano già oltre, all’impegno di domenica prossima in casa contro il Monterosi. «Una formazione di assoluto livello con gente come Matuzalem, Piro, Pippi e altri ancora. I loro quattro punti attuali non rispecchiano il valore della squadra, sarà un’altra grande partita».



Albano Laziale, Centro Psicologia Castelli Romani: le abilità narrative

 

Il bambino già in età prescolare vive uno sviluppo delle capacità conversazionali, che rappresentano la base necessaria per lo sviluppo secondario delle abilità narrative. Tuttavia, le prime  differiscono dalle seconde soprattutto perché nella conversazione ci sono almeno due interlocutori e spesso il contenuto è più limitato e tendenzialmente concreto e contestualizzato; nella narrazione invece il piano risulta spesso più astratto e richiede un’organizzazione linguistica più complessa. Semplificando, dunque, una narrazione “funzionale” generalmente richiede tre elementi: l’evento iniziale, l’azione (del protagonista) e le conseguenze (la conclusione).
A 4 anni le strutture narrative consistono in liste di azioni temporalmente disorganizzate e tendenzialmente molto corte, spesso infatti il bambino riporta solo l’azione principale del racconto e al limite la conclusione; a 5 anni invece emergono sequenze di eventi più organizzate che però si interrompono e non risultano del tutto complete; dai 6 anni infine il bambino riesce ad organizzare e raccontare una storia, quindi una sequenza di dati, eventi e informazioni, in modo completo, dall’inizio fino alla conclusione.
Le capacità di narrazione sono particolarmente complesse e sottostanno alla costruzione di “discorsi”, all’inizio verbali, ma destinati nel periodo scolare non solo a diventare testi scritti, ma anche prerequisito per le abilità di esposizione orale di quanto studiato. In effetti, sono un prerequisito spesso sottovalutato ma in realtà basilare per i successivi apprendimenti.
Per tali ragioni, quando non si riscontrano queste caratteristiche evolutive, ma si identifica un racconto da parte del bambino non coeso, incomprensibile, caotico e disorganizzato da un punto di vista logico, linguistico e temporale, è bene che ci sia un approfondimento specialistico che possa identificare la reale problematicità della situazione.

Oltre ad eventuali interventi specialistici, come quello logopedico, che possano essere intrapresi ove ritenuti necessari, è possibile attuare anche nel contesto familiare attività che arricchiscano e potenzino tali abilità:
1) Cercare di arricchire il più possibile il lessico del bambino
2) Raccontare storie o semplici sequenze di azioni, con libri illustrati, in cui il
bambino dovrà ascoltare e guardare le immagini, sfruttando enunciati
chiari, semplici, che possano divenire per il bambino un modello
“ripetibile”
3) Rendere partecipe il bambino rispetto alle storie che gli leggiamo
facendogli domande sui contenuti, spronandolo ad identificare emozioni
dei personaggi, fino ad indurlo a fare ipotesi su contenuti non esplicitati o
anticipare ad esempio il finale.
4) Inventare storie sulla base di immagini o dati che gli presentiamo,(la
complessità degli stimoli dipenderà anche dall’età del bambino stesso)
Ultima considerazione riguarda l’ambiente in cui è inserito e vive il bambino:
quando ci si relaziona col piccolo, nel contesto di conversazione, gioco o
racconti di libri e storie, è bene che non vi siano altri “distrattori” come tablet,
radio, tv accesi o rumori ambientali non funzionali alla stimolazione e
all’apprendimento.

Dott.ssa in Logopedia Chiara Marianecci
3497296063
Chiara.marianecci@hotmail.it




Albano Laziale, cultura: ecco le falle della decantata politica della trasparenza

ALBANO LAZIALE (RM) – Il territorio dei Colli Albani, ed in particolare quello di Albano Laziale, risulta essere abitato sin dal paleolitico-medio (300.000 anni fa) ma è durante l’età del ferro che nasce Albalonga. Dopo la distruzione voluta dal re Tullio Ostilio, Albalonga diviene il punto nevralgico della Seconda Legione Partica dislocata dall’imperatore Settimio Severo nel secondo secolo dopo Cristo. Per garantire il rifornimento idrico dell’accampamento militare si pensa alla costruzione dei “Cisternoni”, in grado di assicurare 10.132 metri cubi di acqua. Tale opera di massima ingegneria situata in Via Aurelio Saffi, è tutt’oggi in funzione e permetterebbe di assaporare le grandi glorie di un passato che non passa se non fosse per una Res Publica moderna inefficace soprattutto per quanto riguarda i lavori pubblici e la manutenzione.

È interessante analizzare, attraverso il sito del Comune di Albano Laziale, come quella politica della trasparenza (che vorrebbe i cittadini sempre dettagliatamente informati) interessi solo settori economici e quasi mai di protezione del nostro patrimonio, basti infatti passeggiare per le ville di Albano Laziale che versano in condizioni poco dignitose e che sono ormai spesso ritrovo di vandali e drogati. Altro che luogo di cultura e trasmissione storica!

Le politiche di promozione culturale sono politiche di mera promozione economica. La gestione comunale riguardante il patrimonio sembra essere dettata dalla linea guida del guadagno: gestire il turismo, assicurare servizi nei pressi delle aeree di interesse. Tutto normale se non fosse che ci sono molti slogan ma non altrettanti fatti. I cisternoni, per esempio, sono aperti solo poche ore a settimana (anche se le informazioni sugli orari di apertura cambiano come i venti) e non vedono una ristrutturazione o, almeno, un’assicurazione nella stabilità dell’impianto dall’epoca repubblicana (quella romana). In più, la certa indignazione per mancata competenza viene giustificata dal Comune riferendosi all’ art.1, comma 557, della Legge 27.12.2006,n.296es.m.i. ex art.76,comma7delD.L.n.112/2008,convertito con la Legge n.133/2008 es.m.i. art.9,co.28,del D.L.n.78/2010,convertito in Legge n.122/2010es.m.i. che “ha impedito il reclutamento attraverso concorsi pubblici per sopperire alla contrazione di personale” limitando il naturale miglioramento nell’efficacia dei servizi.

L’assessorato al patrimonio è infatti affidato ad Alessio Colini, che fortunatamente non rientra nella lista degli indagati dal Tribunale di Velletri per abuso di ufficio e concorso in corruzione elettorale nel 2016 al contrario del sindaco Nicola Marini e altri. Nulla togliendo alle sue abilità di assicuratore e di libero professionista, nonché alla sua esperienza politica nelle fila della Lista Civica Impegno Cittadino, DS e PD, i cittadini si aspetterebbero alla direzione di tale assessorato un professionista nella questione della storicità del territorio e non delle sue economicità.

Forse la politica, apparentemente innovativa, del Customer Satisfaction Management che ricerca, soprattutto nelle Università, giovani stakeholders, si arresta davanti ad un’esperienza politica contestabile ed al sistema di amicizie e fiducie cittadine che conducono alla stanza dei bottoni non statisti ed incontestabili professionisti ma come spesso accade in Italia politici o, peggio, politicanti.

Non resta, quindi, che sperare nella Meritocrazia e nella sua resurrezione nel 2019, quando scadrà il secondo mandato del sindaco Marini.