Nemi, il disco è sempre lo stesso: disinteresse e disprezzo per tutte le regole che consentono il funzionamento dell’istituzione comunale

NEMI (RM) – Il Sindaco è sotto accusa da parte dell’opposizione del gruppo “Insieme per Nemi”. Di seguito riceviamo e pubblichiamo la nota del gruppo “Insieme per Nemi”

“Caro Direttore,
le recenti condotte del Sindaco, signor Alberto Bertucci, vanno spiegate alla gente. Da tempo il “primo” cittadino ha dimostrato disinteresse e disprezzo per tutte le regole che consentono il funzionamento dell’Amministrazione e, più in generale, dell’istituzione comunale.

E ciò, prescindendo dai processi in corso che lo vedono imputato in prima persona, su cui deciderà il Tribunale Penale. Ci riferiamo a norme più semplici e quotidiane, in particolare, al
regolamento del Consiglio Comunale, che è il luogo dove si svolge la dialettica tra i consiglieri e le forze politiche scelti dagli elettori. Il Sindaco, sistematicamente, non le applica, le disattende
platealmente, gareggiando in arroganza con l’innominato Presidente in pectore del Consiglio Comunale che, di regola, siede alla sua destra.

Volete sapere che cosa è accaduto nel corso dell’Assemblea Consiliare del 9 novembre? Il Consigliere di opposizione del Gruppo “INSIEME PER NEMI” aveva presentato all’Illustrissimo Sindaco, signor Alberto Bertucci, due interrogazioni ed una mozione su temi di interesse pubblico, relativi a servizi spettanti alla cittadinanza ed alle problematiche connesse all’accoglienza degli
extra-comunitari richiedenti asilo.

In base al regolamento, il Sindaco AVEVA L’OBBLIGO di presentarle all’attenzione del primo Consiglio utile, che sarebbe stato, nella fattispecie, appunto quello del 9 novembre. Che cosa ha fatto, invece? HA IGNORATO TUTTO, dimostrando disprezzo per le ISTITUZIONI, per l’OPPOSIZIONE e per tutti i cittadini, compresi quelli che lo hanno eletto, accordandogli fiducia.

I fatti dimostrano che hanno sbagliato! Quando il Consigliere Tersigni di “INSIEME PER NEMI” gli ha contestato la grave omissione, è stato punto nel vivo. Ha farfugliato confondendo la funzione degli strumenti di cui si parlava (interrogazione e mozione). Poi, ha tentato di mettere una “pezza”: se l’è presa con gli Uffici Comunali che, a suo dire, avevano omesso di porre alla sua riveritissima attenzione i documenti prodotti dall’opposizione (sic!). Vista la mal parata, come era “suo dovere”, si è infuriato continuando nella sceneggiata, pietosa (a detta degli astanti), soprattutto quando il Consigliere Tersigni gli ha mostrato l’esposto inviato alla Procura della Repubblica ed alla Prefettura con cui aveva informato le Autorità sugli abusi perpetrati in modo continuato.

 

Una bella tirata d’orecchie ben meritata. L’arroganza ed il disprezzo per le ragioni dedotte dagli altri, e segnatamente dai contraddittori politici, non possono, e non debbono portare vantaggio alcuno all’amministratore di turno. Non possono e non debbono portare lustro, poiché confermano la mediocrità di che se ne fa interprete e mortifica il decoro dell’Istituzione Comunale.

Vediamo se la lezione è servita.
Il nostro Gruppo vigila !
INSIEME PER NEMI”




Nemi, Tersigni presenta un esposto contro il sindaco: “Ha contravvenuto al regolamento Comunale”

NEMI (RM) – Esposto in Procura contro il sindaco Alberto Bertucci presentato dal consigliere di Insieme per Nemi Stefano Tersigni. Quest’ultimo lamenta il fatto che il sindaco, a suo avviso disattendendo il regolamento comunale, non ha risposto a numerose interrogazioni e in particolare non ha inserito nell’ordine del giorno del Consiglio Comunale che si è tenuto giovedì 9 novembre la sua mozione su Sprar e Cas che riguarda l’accoglienza dei migranti in territorio comunale.

 

Tersigni, dopo il Consiglio Comunale di giovedì ha ribadito: “Il Sindaco Bertucci, contravvenendo all’articolo 9 del Regolamento del Consiglio Comunale – dice il consigliere di Noi Con Salvini – non ha inserito  la mia Mozione tra i punti in discussione all’ordine del giorno della seduta. Le scuse che ha addotto per cercare di giustificare questa grave mancanza non ci convincono e ci auguriamo che l’esposto che abbiamo presentato riesca finalmente a far rispettare il regolamento sempre e comunque. Sono contento del risultato già ottenuto perché dopo che ho dichiarato in Consiglio Comunale di aver presentato l’esposto, il Sindaco, nella stessa seduta di ieri ha risposto almeno alle interrogazioni anche se per il momento solo in forma orale e non come richiesto anche in forma scritta.”

 

Il consigliere di Insieme per Nemi ha protocollato in Comune una interrogazione sul “servizio raccolta rifiuti e situazione debitoria”, una interrogazione su Villa Rospigliosi e una mozione S.P.R.A.R. e C.A.S. in relazione all’accoglienza dei richiedenti asilo sul  territorio comunale.




NEMI, ALBERTO BERTUCCI RINVIATO A GIUDIZIO PER TURBATIVA D'ASTA E FRODE NELL'ACQUISTO DEI BENI COMUNALI

Redazione

Nemi (RM) – Riceviamo e pubblichiamo la nota di "Partecipazione Democratica"

La politica ha delle responsabilità che vengono prima di quelle giudiziarie.

Curare ed organizzare gli interessi generali presuppone il rispetto di  regole vigenti, l’applicazione di metodologie trasparenti, di codici di comportamento ferrei a garanzia della salvaguardia degli interessi  pubblici e del controllo delle azioni individuali. Qualora il sospetto dovesse offuscare uno solo di questi principi, un  politico serio si porrebbe il problema  etico-morale, ovvero quell’indice virtuoso  che misura  la sua affidabilità/utilità nel poter continuare a curare gli interessi della comunità e trarrebbe le ovvie conclusioni.

A Nemi purtroppo questo non è accaduto.
Abbiamo assistito alla solita pantomima a cui ci ha abituato  la  classe  politica italiana nell’ultimo ventennio, non più sopportata dai cittadini e giunta, per fortuna, ai titoli di coda: dapprima negare -gridare al complotto, per poi minimizzare la portata di determinate accuse ed infine all’arrivo del  rinvio a giudizio il silenzio.
Addirittura si è nel pieno di un  conflitto d’interessi. Bertucci risulta essere contemporaneamente imputato e, come sindaco,  parte lesa. E poi, qualora nei vari gradi di  giudizio le accuse venissero confermate, il comune di Nemi, ovvero noi cittadini, non potrebbe neanche essere risarcito dell’eventuale danno procurato all’Ente, poiché l’attuale Amministrazione, attraverso il Vice sindaco, ha rinunciato a costituirsi parte civile!!

Insomma l’ennesimo pasticciaccio.
Tutto il  contrario di  quel senso di responsabilità che la politica dovrebbe avere nei confronti dei cittadini.

ALTRI tabella:

15/11/2012 NEMI, CASO SINDACO RINVIATO A GIUDIZIO. INSIEME PER NEMI CHIEDE LE DIMISSIONI IMMEDIATE COME ATTO DOVUTO
07/11/2012 NEMI, IL SINDACO ALBERTO BERTUCCI RINVIATO A GIUDIZIO
04/07/2012 NEMI CASO PENALE BERTUCCI, SI ALLUNGA L'ATTESA PER IL SINDACO IMPUTATO
06/06/2012 NEMI, BERTUCCI SINDACO CONTRO BERTUCCI IMPUTATO
04/05/2012 A PROPOSITO DI “PENNIVENDOLI”, IMPUTATI E….GIORNALISTI
30/04/2012 NEMI ELEZIONI, MACIGNO SULLA CANDIDATURA DI ALBERTO BERTUCCI
10/04/2012 NEMI CASO BERTUCCI INDAGATO, BERTUCCI SI AUTOASSOLVE E GETTA FANGO SU CHI FA INFORMAZIONE. CHIARA RAI RISPONDE A BERTUCCI
06/04/2012 CASO BERTUCCI INDAGATO, BOTTA E RISPOSTA TRA GIOVANNI LIBANORI (UDC) E CHIARA RAI (L'OSSERVATORE LAZIALE)
05/04/2012 NEMI ELEZIONI, BUFERA SUL CANDIDATO SINDACO ALBERTO BERTUCCI

 




NEMI, IL SINDACO ALBERTO BERTUCCI RINVIATO A GIUDIZIO

Chiara Rai

Nemi (RM) – Il sindaco di Nemi Alberto Bertucci è stato rinviato a giudizio per turbativa d’asta e frode nelle pubbliche forniture per l’acquisto di uno scuolabus. Il processo avrà inizio il prossimo 12 febbraio. Questo quanto deciso oggi 7 novembre dal Gup che ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal Pubblico Ministero Giuseppe Travaglini. Insieme a Bertucci sono stati rinviati a giudizio anche Gianpaolo Miglietta (già responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Nemi), Mauro Cesaretti e Riccardo Schiaffini. In concorso tra loro, Miglietta quale responsabile del procedimento e dell’Ufficio Tecnico del Comune di Nemi e Bertucci già vicesindaco del Comune di Nemi, mediante collusioni avrebbero turbato la gara bandita da Miglietta per il Comune di Nemi e avente ad oggetto l’acquisto di uno scuolabus al fine di far aggiudicare la fornitura alla ditta Car Ind srl di Mauro Cesaretti. Miglietta, dopo aver bandito la gara avrebbe provveduto a modificarla: formulava quattro richieste di offerta per la fornitura di uno scuolabus indirizzandole alle quattro ditte che Riccardo Schiaffini, titolare della ditta appaltatrice dei trasporti presso il Comune di Nemi, aveva indicato a Bertucci. Tra queste offerte Miglietta aggiudicava la gara alla ditta di Cesaretti al prezzo di euro 49 mila 950 Iva esclusa, sebbene tale prezzo fosse superiore a quello posto a base d’asta (euro 48 mila 126 iva inclusa). Dopo l’aggiudicazione, Cesaretti riduceva l’offerta ad euro 40 mila 105 iva esclusa ma consegnava presso il deposito dello Schiaffini un veicolo diverso da quello oggetto della gara perché avente solo 19 posti anziché i 30 indicati nell’atto di aggiudicazione. Il 6 giugno scorso, il Giudice ha ravvisato un conflitto di interessi tra sindaco imputato sostanzialmente per turbativa d’asta e frode contro lo stesso Ente che amministra. Per questo ha nominato commissario ad Acta il vicesindaco Edy Palazzi affinché prendesse decisioni al posto del sindaco su questo caso penale. Ma Palazzi, con delibera di giunta ha deciso che come Ente, il Comune non si costituirà parte civile sulla base parere legale dell’avvocato Alessandra Capozzi, che tramite perizia giurata, avrebbe evidenziato che non si sarebbero verificate ipotesi concrete di danno per l’Ente.

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