NEMI: SCUOLA A SERIO RISCHIO CHIUSURA

 

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Chiara Rai

Nemi (RM) – Sembrerebbe che l'unica scuola di Nemi sia a rischio chiusura. Le medie, che negli ultimi anni hanno subito accorpamenti, non avrebbero raggiunto il numero minimo per poter formare classi. Il rischio c'è anche per le elementari.

Da sempre la scuola di Nemi si presenta come un cantiere incompleto e negli anni gli amministratori che si sono occupati della scuola non hanno fatto abbastanza per evitare questo lento decesso. Oltre a qualche corso collaterale, sport in odore di elezioni, gli interventi per la sicurezza e incolumità dei bambini non sono stati incisivi.

Basti pensare alle condizioni della palestra: non in sicurezza, umida e all'esterno incastonata in un cantiere oltretutto pieno d'immondizia. Solo dopo i controlli dei carabinieri e della Asl, è stato fatto qualche intervento. Il servizio di mensa scolastica ha suscitato polemiche su polemiche. Ma veramente ciò che ha contribuito maggiormente all'impoverimento del paese di una simile ricchezza è stata la strumentalizzazione politica. Ci spieghiamo meglio, ovvero è stato pensare che la scuola fosse un bacino di voti da cui attingere e quindi tutte le parti politiche o gli aspiranti politici vi hanno fatto campagna elettorale, tanto che la stessa moglie dell'attuale primo cittadino Alberto Bertucci non ha avuto il buon gusto di non candidarsi puntualmente ogni anno a genitore rappresentante d'Istituto, creando diversi malcontenti, talmente evidenti che c'è chi ha fatto fagotto e portato via i propri figli da Nemi a Genzano e molti altri lo faranno quest'anno.

Ogni anno, alle elezioni che hanno visto candidata Celestina Corcione, la scena era quella di vere e proprie elezioni amministrative: il marito che sulla rampa che porta alla scuola, bacia e saluta tutti e accompagna i suoi amici fino sull'uscio.

Sappiamo bene che qualche malpensante mette in giro le voci che il nostro giornale ha contribuito ad affondare l'istituzione scolastica grazie ad "tabella verità", ma è ben chiaro che ad affondarla è stata la sete di potere e di fare campagna elettorale dalla mensa, alla caldaia, agli infissi installati dagli amici del sindaco, ai gatti e ratti, alla scuola cantiere e ad elezioni degne di un celebre film tra i cui attori ricordiamo Robert De Niro e Al Pacino.

Chi è stato assessore alla Scuola è la stessa persona che indossa la fascia da Sindaco: parliamo di Alberto Bertucci che ha mosso i suoi primi passi di campagna elettorale proprio su quella rampa, dicendo che il malgoverno Cocchi stava facendo morire la Scuola e che solo lui sarebbe stato in grado di risollevare il Paese. Al nostro giornale sono arrivate denunce di genitori e di persone che non hanno voluto tacere rispetto a condizioni per nulla fantascientifiche.

Questo voler fare campagna elettorale nella scuola, si ricordi la spregevole missiva firmata da presunti genitori che affermavano che addirittura una docente facesse campagna elettorale in classe, ha distrutto la stessa Istituzione scolastica e adesso si cercano i colpevoli da mettere alla gogna mentre i responsabili sono coloro che siedono e si sono seduti in Comune che avevano la responsabilità così grande di far vivere un polmone fondamentale quale la cultura in un paese che invece pian piano diventa carente di servizi. La cultura è la linfa di ciascuna comunità, tagliata questa risorsa si tornerà al medioevo.

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NEMI, PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA: "…SI FA PASSARE PER OPPOSIZIONE LA GUERRA DEI ROSES TRA COCCHI E LIBANORI"

 

Quando Alberto Bertucci adotta il piano integrato dei Corsi sulle bacheche di "Insieme per Nemi" neanche un cenno,  quando sonnecchia  su sbancamenti  o su manufatti abusivi nella conca del lago con le denunce dell’Osservatore d'Italia, dei cittadini, delle associazioni ambientaliste e della nostra lista  che lo fanno svegliare ed intervenire, le bacheche di Insieme per Nemi continuano ad essere silenti.

 

Redazione

Nemi (RM) – Anche sulla Protezione Civile è botta e risposta tra "Partecipazione Democratica" che ha aperto la discussione e "Insieme per Nemi" che ha inteso replicare alle accuse degli avversari politici di aver sostanzialmente lasciato che la Protezione Civile a Nemi si esaurisse, morisse, insomma chiudesse. Alla contro nota di "Insieme per Nemi", "Partecipazione Democratica" risponde nuovamente. 

Ecco la nota di Partecipazione Democratica:

Caro direttore,

ci permetta questa doverosa  risposta  alla nota del gruppo "Insieme per Nemi". Sulla Protezione Civile: nessuna nostra ricostruzione fantasiosa.  Fino al 1999 Nemi poteva vantare un presidio di Protezione Civile considerato un'eccellenza della zona. Le risorse economiche per svolgere ogni giorno il servizio preventivo sul territorio, venivano  assicurate dall’amministrazione comunale. Con l’era del centro destra i  fondi sono andati  progressivamente esaurendosi fino a costringere alla chiusura l’associazione.

Per completezza aggiungiamo  che,  con le  amministrazioni di destra, hanno avuto  gli stessi problemi  l’associazione “U Rembombu” (per fortuna risolti in house) e la rassegna  del teatro dialettale di piazza (purtroppo  finita).  Comunque il fatto incontrovertibile è che oggi Nemi è uno dei pochi paesi dei Castelli sprovvisto di un presidio preventivo  di Protezione Civile.

Al netto degli attacchi personali al nostro consigliere Stefania Osmari e delle disquisizioni fantasiose su  inciuci e macropolitica, il senso  della nota di "Insieme per Nemi" la possiamo  riassumere così: “oggi il nemico comune  è Alberto Bertucci, , facimme squadra   e  scurdammece ‘o passato “.  Una tesi  singolare e, senza offesa per nessuno,  politicamente infantile.  

Veda direttore, nel 2012 ci siamo  proposti a  guidare il governo cittadino, con l’obiettivo di rimettere al centro dell’interesse della nostra comunità il bene comune in tutte le sue declinazioni.

Dopo anni di malgoverno del centro destra, giunte Biaggi e Cocchi, le macerie da rimuovere erano tante. I sentieri storici scomparsi , coperti da  sterpaglie e rovi, la valle del lago preda dell’abusivismo, il palazzo Ruspoli in totale e pericoloso  abbandono, P.zza Umberto I  trasformata in parcheggio così come ogni angolo del centro storico, lo scheletro della nuova scuola, assurto a simbolo della loro incapacità amministrativa, diventato  argomento per Brumotti, un  servizio di trasporti inesistente o quasi, il cimitero preda di sterpaglie e sporcizia, le zone periferiche lasciate in completo abbandono, la raccolta differenziata a percentuali da prefisso telefonico, il centro canoa abbandonato,   ecc..

Purtroppo è andata come e andata.  In questi due anni quelle macerie sono rimaste tutte lì se non addirittura aumentate. E non poteva essere diversamente. Alberto Bertucci è figlio delle giunte precedenti. Da lì viene e lì si è fatto le ossa. E’ stato assessore e poi vice sindaco. Un sodale buono a rastrellare voti.  Incarna lo stesso modus operandi , la stessa visione di sviluppo per Nemi, la stessa istintiva propensione ad anteporre  l’interesse particolare  a quello comune.

Quando Alberto Bertucci adotta il piano integrato dei Corsi sulle bacheche di "Insieme per Nemi" neanche un cenno,  quando sonnecchia  su sbancamenti  o su manufatti abusivi nella conca del lago con le denunce dell’Osservatore d'Italia, dei cittadini, delle associazioni ambientaliste e della nostra lista  che lo fanno svegliare ed intervenire, le bacheche di Insieme per Nemi continuano ad essere silenti.

Le giunte Biaggi,Cocchi e Bertucci non hanno prodotto uno straccio di  programma per un  piano di  sviluppo credibile che tenga conto delle enormi potenzialità paesaggistiche, storiche e culturali del nostro  paese. I soli programmi che riusciamo a  ricordare sono quelli contenuti nelle brochure (pagate dalla collettività?) per  eventi , feste, guinnes dei primati , fuochi artificiali ecc.

Nemi è fermo con le quattro frecce accese da 15 anni per colpa dell’insipienza  del  centro destra che, dal 1999, lo governa. Altro che scurdammece o‘ passato. Noi il  passato remoto ed anche il trapassato remoto  lo continuiamo ad avere  ben presente. Il nostro è un agire politico che  trae origine  da un progetto generale  di sviluppo della nostra comunità, che passa attraverso la massima tutela del territorio, in ogni suo aspetto,   dei beni comuni, della solidarietà e della collaborazione.

Insieme per Nemi, invece, ci vorrebbe  arruolati  nella sua  lotta ad personam.  Un impegno, il nostro, che non può essere confuso  con la loro   “faida”. E’ poca cosa quello che riusciamo a fare? Il nostro è un nulla politico?  Ognuno è libero di  giudicarlo come meglio  crede. Noi riteniamo la nostra azione, seppur tra    tante difficoltà , puntuale nel denunciare le carenze e le macerie  prodotte dall’amministrazione di Alberto Bertucci. Non ci sembra che qualcun altro, nel frattempo, possa vantare di meglio. Non riusciamo a ricordare azioni di piazza o istituzionali di portata o interventi e interrogazioni incisivi al consiglio comunale.

A meno che non si voglia far passare per opposizione  incisiva  la riedizione, in salsa nemese, della guerra dei Roses che va in onda ad ogni consiglio comunale  tra la consigliera di opposizione Cinzia Cocchi e il consigliere di maggioranza Giovanni Libanori!! Comunque, alla fine,  saranno  i cittadini a decidere. Non certo "Insieme per Nemi".   

Il capitolo legato agli ipotetici inciuci, sinceramente, sembra  provenire  da una mente in evidente stato confusionale.

Si ipotizza che  Partecipazione Democratica non attacchi(?) la Giunta Bertucci per “mondarsi dal peccato originale di aver inciuciato nel 2011 con Alberto Bertucci per far cadere la Giunta di Ciznia Cocchi”.  Confessiamo che questo passaggio lo abbiamo letto più volte. Non credevamo a quello che leggevamo.  E’  noto, infatti, che Partecipazione Democratica nasce nelle elezioni del 2012. Come faceva ad inciuciare nel 2011?  Forse, le confuse menti di "Insieme per Nemi" intendevano  riferirsi agli allora esponenti della sinistra nemese che sedevano tra i banchi dell’opposizione. Evidentemente il loro orologio biologico  è  ancora fermo a quegli eventi, per loro traumatici.  Comunque, è noto che  la Giunta Cocchi  implose al suo interno per  motivi che, tutt’ora, si rinfacciano tra loro pubblicamente. Le dimissioni di alcuni consiglieri di maggioranza, seguite a quelle del  “figliol ingrato” Alberto Bertucci, ne determinarono la prematura fine. Vicenda, sicuramente dolorosa per la destra, ma chiara e senza ombre. Dal tono rancoroso della nota, sembrerebbe  invece che, gli “arguti” dirigenti di "Insieme per Nemi" si aspettassero  che  gli esponenti di minoranza di sinistra prendessero il posto dei consiglieri dimissionari di destra ed iniziassero a sostenere  la  “plebiscitaria” giunta Cocchi(destra). Siamo al delirio.

All’interno della dura nota di "Insieme per Nemi" contro la nostra lista vengono supposti  “scambi di cortesie” a sostegno di candidati del PD nelle  ultime elezioni europee,  come “gesto di doveroso ringraziamento” fatto da esponenti della maggioranza nemese ad esponenti del PD locale  per aver sostenuto Alberto Bertucci due anni fa. “Ecchecciazzecca” Partecipazione democratica?   Semmai  queste pesanti insinuazioni del “gruppetto dei beni informati” andrebbero  girate ai responsabili locali del PD di allora. “Partecipazione Democratica non è “cosa” del PD. Attualmente siamo un piccolo gruppo che organizza il lavoro della lista e, se si esclude Stefania Osmari che è  una iscritta del PD , il resto non ha alcun rapporto con quel partito. Il PD locale, insieme a Rifondazione Comunista, all’Italia dei Valori e a "Nemi per Sempre" ha appoggiato la lista alle ultime elezioni comunali. Punto!” Questo scrivevamo il 6 giugno scorso nella nota da Lei pubblicata sull’Osservatore d'Italia. Un clamoroso abbaglio.

Semmai "Partecipazione Democratica", nel caso fossero veritiere le dritte  di questi  bene informati,  sarebbe parte lesa dell’ignobile inciucio.  Quei voti avrebbero potuto essere determinanti per farle vincere le elezioni.

Ma l’obiettivo del duro attacco di "Insieme per Nemi" è senza alcun  dubbio Stefania Osmari.

Negli ultimi due anni la scuola è passata dall'essere area di consenso per i governi Biaggi e Cocchi, grazie al continuo lavoro mattutino del Bertucci, assessore e poi vice sindaco, a campo di battaglia in seguito all’esplosione della faida. Stefania Osmari, insegnante e  consigliere comunale,  negli ultimi 15 anni, con le diverse  amministrazioni comunali, è stata sempre  disponibile  a collaborare nel trovare  soluzioni  alle tante problematiche dovute, quasi sempre,  agli scellerati  provvedimenti dei governi nazionali, avendo come   obiettivo la conservazione di questa importante istituzione per la nostra comunità. Un atteggiamento coerente sia con Alessandro Biaggi, Cinzia Cocchi e ora con Alberto Bertucci. Con un modo di agire gentile, rispettoso di tutti e mai urlato, non si è fatta trascinare dentro la battaglia quotidiana sulla scuola cercando, quanto più possibile, di stemperare le polemiche attraverso un opera di mediazione con le mamme  delle diverse fazioni.  

Un atteggiamento non tollerato  dalla “dura” opposizione  di "Insieme per Nemi". E’ noto, poi, che  l’ira turba la mente, acceca la ragione e, alla fine, offende la gente.  E allora giù fango. Stefania Osmari  diventa, addirittura, una fiancheggiatrice delle iniziative amministrative della maggioranza ! Ridicolo!!

Noi continuiamo a  temere  per la scuola di Nemi. Sarebbe compito di tutte le istituzioni e forze politiche cittadine avere un atteggiamento maturo e costruttivo  di fronte ad un istituto che rischia la chiusura.   E’ troppo importante per la nostra cittadina. Dobbiamo, tutti insieme, impegnarci affinché questo importante presidio continui ad rimanere nella  disponibilità delle future generazioni. Oggi, con la scuola chiusa, le bacheche di "Insieme per  Nemi" riposano. Per tutto l’anno sono state il  megafono delle “Sturmtruppen” locali nella loro quotidiana  battaglia nella scuola.

 Speriamo che questo  non abbia prodotto danni irreparabili.  

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NEMI: TRA CORSI E RI-CORSI “SCHIZOFRENICI” GLI UNICI A “BALLARE” SONO GLI AVVOCATI DI CORTE

di Angelo Parca

Nemi (RM) – Altre dinamiche strane interessano il comune di Nemi nell’ambito del naufragato, almeno per il momento, piano Integrato i Corsi: prima il Comune propone un ricorso al Tar per contrastare i “no” degli Enti sovracomunali e poi lo ritira ma al contempo avvalora un ricorso al presidente della Repubblica.
Quanti soldi vengono spesi per questi contenziosi? Ricordiamo ancora quando in una delle tante sedute di consiglio comunale il consigliere, ex aspirante presidente del consiglio Comunale Giovanni Libanori e a breve anche ex consigliere di amministrazione Cotral, diceva che a differenza delle precedenti amministrazioni, la Giunta di Alberto Bertucci avrebbe vietato i contenziosi: “perché noi cerchiamo di parlare e non di mettere avvocati e spendere i soldi dei cittadini” così disse, pressappoco.

Eppure dopo i soldi spesi per mettere come difensore l’avvocato Piccinni per difendersi dal ricorso del proprietario di Pentima Pizzuta Cavaterra, circa 3.800 euro, si dà un altro incarico di ricorrere al Tar e nel contempo qualche giorno dopo, insieme ai privati, l’Ente ricorre per poter realizzare il piano integrato ai Corsi persino a Giorgio Napolitano. Poi la prima rinuncia: lasciano perdere il Tar, lasciano in piedi il ricorso al Presidente della Repubblica e nel contempo danno mandato per un piano particolareggiato per le località Parco dei Lecci, Colombe e Corsi ma con riferimento, almeno per il momento, fato vuole, soltanto ai Corsi.

Che il piano B abbia fatto ritirare un dispendioso ricorso al Tar che avrebbe comunque, molto probabilmente, dato ragione ai vari dinieghi degli Enti sovracomunali tra cui Parco e Regione in prima fila? Di fatto, lo scorso 25 giugno 2014 il Tar Lazio ha ritenuto di non assumere nessuna decisione in merito al ricorso proposto dal Comune di Nemi nei confronti del Parco dei Castelli Romani, Ministero Per i Beni e Le Attivita' Culturali – Soprintendenza Beni Architett e Paesaggistici Provincie Roma Fr Ri e Vt, Asl 108 – Rm/H, Ministero Per i Beni e Le Attivita' Culturali – Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali, Provincia di Roma, Autorità di Bacino dei Fiumi Liri Garigliano e Volturno, Regione Lazio per il diniego di rilascio del nulla osta al programma integrato di intervento di iniziativa privata in località Corsi nel comune di Nemi nei confronti di Federica Cavaterra, Francesca Cavaterra, Renata Cavaterra, Salvatore Pomente, Nicola Di Battista, Soc Agricola il Podere A Rl.
E sale il conto dei legali impegnati a difendere l’Ente in questioni in odore di interesse privato. Perché l’Ente Comune non fa più attenzione a non scialacquare soldi in contenziosi? Questi sono soldi vivi che escono dalle casse di un piccolo Comune.

Ma sembrerebbe che gli interessi nel Paese delle fragole siano altri: compriamo il Castello e lo salviamo dal degrado? Affidiamo ai privati il cimitero? Intanto i cittadini riceveranno la mazzata Tasi in autunno, non hanno ancora potuto “godere” della rivoluzione dei rifiuti con l’avvio del “porta a porta” su tutto il territorio (Nemi è forse l’ultimo Comune del Lazio), si hanno computer nuovi in una scuola cantiere, l’emergenza parcheggi ancora non è risolta , i soldi per i contenziosi crescono, il territorio è in preda ad attacchi espansionistici e di lottizzazioni, i servizi essenziali come l’anagrafe gridano vendetta.

Intanto si elargiscono i ringraziamenti per la riuscita di una ottima Sagra delle Fragole e Mostra dei Fiori? Ci si è sicuramente persi la parte più bella. 

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NEMI, PROTEZIONE CIVILE: "PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA E LA SINDROME DEL TORCICOLLO"

Redazione

Nemi (RM) – Pubblichiamo volentieri, in quanto riteniamo che un sano "botta e risposta" politico sia interessante per i lettori, la nota di "Insieme per Nemi" che ha inteso rispondere a "Partecipazione Democratica" in relazione alla Protezione Cvile a Nemi [ Cfr. Articolo del 13/06/2014 – NEMI: C'ERA UNA VOLTA LA PROTEZIONE CIVILE ]

 

Ecco la nota di Insieme per Nemi: 

Caro Direttore,

abbiamo letto con grande attenzione, ma non senza un “tantinello” di stupore, la nota recentemente inviata all’Osservatore d'Italia da parte dei responsabili di "Partecipazione Democratica" e riguardante la Protezione Civile di Nemi.

Ricordiamo a noi stessi che Partecipazione Democratica è la compagine civica con la quale il PD ed altre componenti di centro – sinistra hanno partecipato alla competizione elettorale del 2012 per l’elezione del Sindaco e per il rinnovo del Consiglio Comunale, dopo l’umiliante fase del Commissariamento e dopo le inenarrabili vicende che lo avevano determinato.

Stefania Osmari ne era il candidato a Sindaco ed ora ne rappresenta l’unico Consigliere Comunale, formalmente schierato alla opposizione.

Caro Direttore, vuoi sapere come è questa opposizione di Partecipazione Democratica?

Ad un osservatore esterno l’attività del suo consigliere comunale di opposizione appare per quello che sembra oggettivamente, e cioè non assolutamente brillante per interventi, energia profusa e  quantità di atti prodotti.  E senza che ciò possa essere considerato come un gratuito attacco alla persona del Consigliere Stefania Osmari, ad un altro osservatore, più smaliziato, non potrebbe non apparire, per lo più,  come fiancheggiatrice delle iniziative amministrative della maggioranza e delle “inclite argomentazioni del suo inquietante leader”.

Questa ulteriore argomentazione non riguarda personalmente il Consigliere Stefania Osmari.

Tutti coloro  che sicuramente sono più “inseriti” nelle “segrete cose” che si agitano nella palude della politica nemese narrano di “scambi di cortesie” nel sostegno dei candidati, come sembra sia accaduto nelle recenti elezioni europee, per le quali alcuni rappresentanti di primo piano dell’attuale maggioranza comunale hanno caldeggiato la preferenza per uno dei candidati del PD. Sempre lo stesso gruppetto di ben informati ritiene che probabilmente si è trattato di un gesto di doveroso ringraziamento per quegli esponenti di primo piano del PD, che durante la campagna elettorale delle Comunali del 2012 si sono spesi per il Sindaco Alberto Bertucci, pur essendo formalmente schierati con altri sodalizi politici.

In questo nebuloso contesto, riferito al presente ed al passato prossimo della politica nemese, che cosa fa Partecipazione Democratica?….

Va a rimasticare il trapassato remoto delle elezioni comunali del 1999, fornendo una ricostruzione dei fatti di quel tempo, relativamente alle vicende della protezione civile, assolutamente fantasiosa, anti-storica e non corrispondente ai fatti. Tutti i protagonisti di quelle vicende, per onestà intellettuale, non possono condividere questa occhiuta reminiscenza. E innanzitutto perché tutto ciò oggi sarebbe assolutamente inutile, anzi potrebbe essere utile solo a Partecipazione Democratica che tenta di creare bersagli ed obiettivi virtuali per tentare di coagulare attenzioni e consensi intorno all’attuale suo nulla politico.

Se Partecipazione Democratica è, o fosse, opposizione deve, o dovrebbe, attaccare la Giunta di Alberto Bertucci e non quelle precedenti, con uno dei quali condivide attualmente i seggi di opposizione.

Oppure il tentativo è quello di mondarsi dal peccato originale di aver “inciuciato” nel 2011 con Bertucci e C. per far cadere la Giunta Cocchi, eletta con consenso plebiscitario. Come dire …… la storia di ripete: la volontà popolare viene annullata dalle manovre del Palazzo e dei suoi sicari in una sorta di “colpo di Comune” cinicamente perpetrato in danno dei cittadini.

Oppure Partecipazione Democratica vive lo psicodramma del “frullatore renziano” che, come un ciclone si è appropriato del PD, ha rottamato il governo Letta, si è quasi auto-incoronato Presidente del Consiglio, mena fendenti poderosi sugli avversari politici e sugli oppositori interni, imponendo dinamismo e decisionismo che, di regola, sono stati sempre aborriti dalla Sinistra, globalmente intesa. Ma come la mettiamo con il 41% dei consensi?

Vuoi vedere, come dice qualcuno, che Renzi piace tanto proprio quando è più Berlusconiano di Berlusconi? Piace tanto quando parla male dei Sindacati e bacchetta gli impiegati pubblici. In questo bailamme che vede crollare i capisaldi dei baluardi dei valori della Sinistra, a Partecipazione Democratica viene il torcicollo e guarda indietro nel 1999, vale a dire nel secolo scorso, mostrandosi priva di realismo politico per l’attualità e senza una adeguata progettualità per il futuro.

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NEMI, CORSI: SCATTA IL PIANO “B”

 

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di Chiara Rai

Nemi (RM) – C'è una notizia fresca di Giunta (Alberto Bertucci, Edy Palazzi e Pietro Pazienza). Mediante deliberazione il sindaco più i due, conferiscono un incarico professionale per la redazione di un "piano particolareggiato" in zona Corsi.

Ma vogliamo essere più specifici ancora facendo la premessa che la delibera prima menziona le tre zone di completamento di edilizia residenziale che sono Le Colombe, I Corsi e Parco dei Lecci che "sono da sottoporre a piano attuativo" e poi però si concentra solo sui Corsi rispetto alla cui zona si ritiene "necessario" procedere ad un piano particolareggiato soprattutto dal punto di vista infrastrutturale e cioè la rete viaria.

Dunque si parla di tre zone e poi si arriva alla zona Corsi, recente area d'interesse di un tentativo di lottizzazione da parte di un grande sostenitore del sindaco imputato, naufragato grazie ai pareri negativi del Parco Regionale dei Castelli Romani e della Regione Lazio occorsi nell'ambito della conferenza dei Servizi che ha visto "proponente" il Comune di Nemi.

Questo indirizzo politico amministrativo ha tutto il sapore di un "piano B" che permetterebbe lo sviluppo e l'edificazione in un'area polmone rimasta ancora verde e difesa da molti cittadini in questi ultimi tempi nonché tema affrontato anche dal nostro quotidiano. Si era addirittura formato il Comitato no Pic (piano integrato corsi) nato per contrastare proprio questi tentativi di edificare in zone protette ed alto rischio idrogeologico.

Ora, non bisogna prendere sotto gamba questo "piano particolareggiato" perché è sinonimo di grosse infrastrutture, espropri, edificazioni. Purtroppo di fronte ad una politica che si sta mostrando poco attenta all'ambiente, se pensiamo che anche la sbandierata raccolta differenziata non è mai decollata dappertutto, bisogna tenere la guardia alta affinché Nemi non divenga come alcuni paesi dei Castelli Romani che da Roma, guardando le colline, appaiono come blocchi di cemento incastonati nel fu verde.

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NEMI, PROCESSO PENALE SINDACO ALBERTO BERTUCCI: ANDATA IN SCENA L'ENNESIMA UDIENZA

di Daniele Rizzo

Nemi (RM) – Si è svolta questa mattina l'ennesima udienza per il processo penale che vede coinvolti Alberto Bertucci, Riccardo Schiaffini, Gianpaolo Miglietta e Mauro Cesaretti; l’accusa è quella di turbativa d’asta e frode nelle pubbliche forniture. Alla presenza dei quattro avvocati (o di chi li sostituiva) è stato deciso per il rinvio dell’udienza al prossimo 4 novembre. Si tratta così dell'ennesimo rinvio, motivato anche questa volta da un vizio di notifica. In aula non erano presenti nessuno dei quattro imputati.

LA CRONACA
Il primo ad intervenire è stato l’avvocato Aliotta, il legale di Miglietta, che ha evidenziato un vizio procedurale: il suo assistito avrebbe sì ricevuto la notifica, ma non nella sua attuale residenza, e quindi è stato disposto che si proceda con il rinnovo della notifica nella nuova residenza. Per Cesaretti e Bertucci è stata dichiarata la situazione di contumacia: i due non partecipano in prima persona al processo, salvo poi potervi rientrare costituendosi tardivamente. Per Schiaffini invece, assistito dall’avvocato Fagiolo, si è riscontrata la regolarità della notifica e il giudice ha così deciso che si procederà in assenza dell’imputato.

IL RINVIO
Comunque sia, l’udienza è aggiornata al 4 novembre 2014. E’ la quarta volta che il processo viene rimandato: dal 7 novembre 2012 si era finiti al 12 febbraio 2013, dal 12 febbraio 2013 al 14 novembre 2013, dal 14 novembre 2013 al 17 giugno 2014. Chissà se a due anni di distanza dalla prima udienza il processo riuscirà finalmente ad entrare nel vivo.

 

IL COMMENTO del direttore Chiara Rai

Un paradosso tutto italiano? Certo che sì e nonostante stia cercando parole di massimo sdegno non me ne sovviene neppure una che renda giustizia al ridicolo balletto delle parti che si è consumato anche in questa occasione. Due anni di udienze e il processo non è neppure iniziato, Lo si sta portando avanti il più possibile verso una "sana" e fisiologica prescrizione. Del resto film come "Cittadino al di sopra di ogni sospetto" fotografavano una realtà che in cinquant'anni non è cambiata. E non un sussulto viene da parte di coloro che dovrebbero riversarsi in piazza e pretendere di sapere se chi amministra la città si è macchiato di reati gravi oppure no. Di fronte al non buon senso di un personaggio che non ha preferito presentarsi immacolato alle elezioni c'è la maggioranza dei cittadini che lo hanno premiato con l'elezione. "Un plebiscito" di voti per colui che disse alla sottoscritta al telefono: "meglio che inizia il processo così avrò modo e maniera di spiegare che sono innocente". Ma le parole sono volate via leggiadre non appena costui ha indossato la fascia: alle udienze non si è finora mai presentato ma di "vizi di forma" ne sono piovuti a gogò. Quando ricomincerà la campagna elettorale, molti cittadini saranno pronti con un nuovo e rinnovato scroscio di applausi…le note negative del resto si prescrivono anch'esse mentre le promesse sanno di speranza e illudono tutti, almeno per qualche mese, che la propria vita stia per avere quella giusta spinta rivoluzionaria. A Novembre i vizi di forma saranno terminati, vedremo quale altro coniglio uscirà fuori dal cilindro, del resto sembra tutto uno show. Spiace in tutto questo velo di maya, prendere atto di come la Magistratura sia appesantita e abbia bisogno di una seria riforma. Intanto le nuche imbiancano.




NEMI, ERA BERTUCCI: AL PARCO GIOCHI VIGNA GRANDE REGNA L'ABBANDONO

Riceviamo e pubblichiamo da una residente di Nemi

Gentile Direttore,

Ho saputo per vie traverse (stranamente nessuna nota ufficiale, brindisi, fanfare da parte dell’Amministrazione) che il Comune di Nemi ha realizzato a Parco dei Lecci un nuovissimo parco giochi. Ora, io abito a Vigna grande, dove i bambini sono costretti a giocare in parco giochi che assomiglia ad un percorso di guerra indegno di un paese civile. Venga a vedere: erba tagliata sommariamente, ricacci di alberi, giochi (ben tre che si guardano da lontano) in condizioni pietose. L’altalena ha un palo riparato con il nastro adesivo da imballaggio (sic), lo scivolo del castello è lesionato e il cavalluccio è affogato nella polvere: tutto questo alla faccia della sicurezza e della incolumità dei bambini.

Da quanto mi risulta la struttura comunale situata a fianco del nuovo parco è piena di giochi per bambini. Perché l’Amministrazione non ha speso quei soldi per ristrutturare e migliorare il parco giochi di Vigna grande? A Vigna grande ci abitano centinaia di famiglie con bambini, che quando sarà il momento si ricorderanno anche di questo.

Una mamma trasecolata

 

Risposta della redazione

Gentile Signora, prima di tutto grazie per averci scritto. Possiamo comprendere il suo disappunto, tanto più perché si tratta di bambini. Peraltro in quella zona dovrebbero abitare due consiglieri di maggioranza che sono sicura conosceranno lo scenario di cui parla. Anche se non è certamente il giornale che può risponderle cercheremo di tenere sotto monitoraggio la situazione. Sicuramente non è il primo genitore a lamentarsi di questa vicenda. Sembrerebbe che il nuovo parco giochi per bambini a Parco dei Lecci non sia accessibili a tutti e che spesso e volentieri il cancello di accesso sia chiuso. Cercheremo di mantenere viva l'attenzione e di informarci in merito. 




NEMI SINDACO ALBERTO BERTUCCI: TERZA UDIENZA NEL PROCESSO PENALE PER TURBATIVA D'ASTA E FRODE

Dal 7 novembre 2012 con Alberto Bertucci si è finiti al 12 febbraio 2013 e dal 12 febbraio 2013 al 14 novembre 2013 e dal 14 novembre 2013 al 12 giugno 2014.

 

di Angelo Parca

Nemi (RM) – Terza udienza per il processo penale a carico del sindaco di Nemi Alberto Bertucci imputato per turbativa d'asta e frode nei pubblici incanti. Ben due vizi di forma non hanno permesso finora che si iniziasse a dibattere. Lo scorso 14 novembre 2013, l'udienza è stata rimandata al prossimo giovedì 12 giugno 2014 giorno in cui iniziano i mondiali di calcio; una data difficile da dimenticare.

Certo, tutti coloro che credono nella giustizia, e sono tanti, si aspettano che il processo non duri dieci anni, se non altro per accertare la verità dei fatti: se è innocente è giusto che si sappia presto così se è colpevole non solo è giusto che si sappia in tempi rapidi ma che non si concluda tutto con una prescrizione o una bella "fagiolata" in piazza, come avvenuto del resto con l'inaugurazione dello scuolabus dove ai cittadini che hanno pagato con soldi pubblici (circa 60 mila euro) un pulmino sono stati ripagati con ritardi e pane e nutella.

Dal 7 novembre 2012 con Alberto Bertucci si è finiti al 12 febbraio 2013 e dal 12 febbraio 2013 al 14 novembre 2013 e dal 14 novembre 2013 al 12 giugno 2014. Intanto i capelli s’imbiancano e le aureole crescono tanto che poi ci si eleverà in cielo per chiedere la grazia e il perdono.

L’accusa ritiene che in concorso tra loro, Miglietta quale responsabile del procedimento e dell’Ufficio Tecnico del Comune di Nemi e Alberto Bertucci già vicesindaco del Comune di Nemi, mediante collusioni avrebbero turbato la gara bandita da Miglietta per il Comune di Nemi e avente ad oggetto l’acquisto di uno scuolabus al fine di far aggiudicare la fornitura alla ditta Car Ind srl di Mauro Cesaretti. Miglietta, dopo aver bandito la gara avrebbe provveduto a modificarla: formulava quattro richieste di offerta per la fornitura di uno scuolabus indirizzandole alle quattro ditte che Riccardo Schiaffini, titolare della ditta appaltatrice dei trasporti presso il Comune di Nemi, aveva indicato ad Alberto Bertucci. Tra queste offerte Miglietta aggiudicava la gara alla ditta di Cesaretti al prezzo di euro 49 mila 950 Iva esclusa, sebbene tale prezzo fosse superiore a quello posto a base d’asta (euro 48 mila 126 iva inclusa). Dopo l’aggiudicazione, Cesaretti riduceva l’offerta ad euro 40 mila 105 iva esclusa ma consegnava presso il deposito dello Schiaffini un veicolo diverso da quello oggetto della gara perché avente solo 19 posti anziché i 30 indicati nell’atto di aggiudicazione.




NEMI POLITICA: IL PD DICE "NIET" AD ALBERTO BERTUCCI. E A SEL? PARLA IL SEGRETARIO MASSIMILIANO CONTE

di Chiara Rai

Nemi (RM) – Si accende la politica a Nemi a seguito dell'esito delle Europee che hanno visto in pole position il Pd come del resto è avvenuto al livello nazionale. Così ci sono molti pronti  a salire sul "carro dei vincitori" un pò per una sana convinzione che il leader del movimento del Pd nazionale stia concretamente cercando di cambiare le cose e dall'altra parte, al livello locale s'intende, si cerca di creare una salda coalizione che riesca ad essere compatta e alternativa all'attuale giunta di centrodestra di Alberto Bertucci.

Indiscrezioni parlano di un possibile passaggio del sindaco Alberto Bertucci (ex Udc, poi Pdl poi Forza Italia?) al Partito Democratico, tant'è che anche al segretario Pd Massiliano Conte, al quale abbiamo riservato una intervista, sono arrivate queste voci.

E pare che al momento ci sia il muro rispetto a questa ipotesi che poi resterebbe comunque una libera facoltà del primo cittadino Alberto Bertucci quella di passare ad un altro partito. Nella storia della politica non sarebbe ne la prima ne l'ultima volta.

Del resto anche il consigliere regionale con la lista civica Zingaretti Michele Baldi (Membro Commissione Bilancio, partecipazione, demanio e patrimonio, programmazione economico-finanziaria, Membro Commissione Cultura, diritto allo studio, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili, spettacolo, sport e turismo) ha fatto già, nel suo trascorso politico, un simile passaggio.

Di seguito proponiamo l'intervista al segretario del PD di Nemi Massimiliano Conte.

Alla luce degli ottimi risultati registrati dal Pd a Nemi in occasione delle elezioni Europee, come intendete consolidare questi dati sul territorio?
La ringrazio per la domanda alla quale vorrei rispondere con la minor retorica possibile. I risultati, come giustamente dice lei, sono ottimi e sopra ogni più rosea previsione. Stare sopra il 40% è stato sorprendente.  Eravamo sicuri di essere il primo partito di Nemi, ma non così marcatamente. Tuttavia, essendo di natura abbastanza realista, ritengo che quello a cui abbiamo assistito sia l’effetto combinato di tre fattori. Da un lato, il nostro elettorato, simpatizzanti e iscritti, che hanno partecipato in massa e convintamente alle votazioni. Abbiamo uno “zoccolo duro” di cittadini che non hanno avuto tentennamenti sul valore politico del PD.  In questo senso, la geografia del votante democratico a Nemi è abbastanza compatto e si distribuisce su quattro grandi aggregazioni generazionali: gli “Anziani”, persone che hanno fatto la storia della sinistra nemese a partire dal glorioso PCI. Gli “over 55” – diciamo per semplificare i cinquantenni – che sono stati giovani protagonisti di quella stagione di passioni e che oggi non sempre, in molti casi, hanno condiviso le dinamiche del Partito a livello nazionale. Questo vale anche per i “Quarantenni” e “Trentenni” che, culturalmente, hanno vissuto la politica in una fase di passaggio molto critica per la con la nascita del partito padronale di Berlusconi, e in questi ultimo anni, della Ditta Grillo & Casaleggio Spa. Ci mancano – e lo dico con grande dispiacere – un gruppo rappresentativo di “Giovani” che, nel tempo si sono dispersi in mille rivoli e nel disimpegno, delusi, e non a torto, dalla politica.
Il secondo aspetto, determinante, è stato quello dell’”Effetto Renzi” che sicuramente ha svegliato molte coscienze del Centro politico, e non ultimo di alcuni militanti del M5S, a votare contro una deriva populista, antieuropea e sfacista che avrebbe fatto ripiombare l’Italia ai margini dell’Europa, con un livello di scarsa credibilità internazionale. Sta di fatto che, dopo il voto, lo spread si è riabbassato…
Il terzo fattore, sicuramente meno influente ma da non trascurare, è che in molti si sono accorti che il PD nemese non è morto ma esiste nonostante tutti i tentativi di miniaturizzarlo dopo le elezioni locali del 2012.

Ma è vero che avete avuto il sostegno non richiesto di esponenti dell’attuale giunta a votare per i candidati del PD?
Guardi, la voce, anzi, le voci sono arrivate da più parti anche a me. Il fatto che un personaggio storico come Goffredo Bettini, ad esempio, sia stato sponsorizzato da “qualcuno” che fa parte di uno schieramento politico antitetico al nostro lascia il tempo che trova. Direi che sorrido e guardo con pietas il gioco infantile dello scambio di “Figurine Panini” del tipo: “Ti do un Goffredo per un Ciocchetti!! Ridicolo! Per quanto mi riguarda, questo modo di far politica è figlia di una logica perversa che vede il potere come scambio potenziale di favori, oltre ad una caduta di stile che vorrebbe lanciare avvertimenti sottili. Finchè io sarò segretario del PD a Nemi mi batterò affinchè la politica della nostra comunità avvenga alla luce del sole e dal basso. Si possono al massimo suggerire delle preferenze, ma mai imporre un nome. E’ la gente che conta, la sua libertà di scelta insindacabile, non i notabili locali della vendita porta a porta. Un po’ di pudore per favore!
 

Come riuscirà a pianificare le diverse anime all'interno del Pd locale?
Speravo che non mi facesse questa domanda perché è la più difficile e provocatoria che mi poteva fare! Non voglio dilungarmi su una storia annosa, travagliata e complessa che ha visto in quasi due decenni disperdersi lentamente un patrimonio di cultura progressista, di idee e di persone animate in molti casi da motivazioni, anche condivisibili, ma che hanno creato le condizioni per consegnare Nemi nelle mani della Destra. Questo dato è incontrovertibile e dovrebbe convincere a far fare un passo indietro a chi crede ancora di poter imbrigliare il PD ad uno schieramento piuttosto che a un altro o a lanciare un’OPA sul Partito. Per questo non mi interessa rivangare il passato e voglio ricordare che la mia nomina è frutto proprio di una volontà sana e matura di tutti coloro che avevano e hanno a cuore il superamento di questa diaspora scegliendo un “soggetto terzo”. Io sono un “esterno” e un Segretario di transizione. Il mio obiettivo è dare un’identità ideologica al nostro gruppo che si traduca in comportamenti concreti, visibili: senso di comunità – del Noi -, etica nei comportamenti, capacità di ascolto, progettualità, rispetto, conoscenza. E, soprattutto fiducia! Fiducia che la politica a Nemi non potrà essere più la stessa e che può trasformarsi in un laboratorio di idee staccato dalle dinamiche politiche nazionali.
Mi permetta di dire che il PD di Nemi ha la grande occasione di diventare un polo aggregante di tutti i progressisti di buona volontà che vogliano lasciare la loro traccia, il loro contributo concreto per il paese. Nessuna egemonia se non competenze e capacità che ciascuno dimostrerà sul campo. Non ci saranno, finchè sarò Segretario, dei “nominati”, ma solo gente capace di costruire un futuro, un destino che non sia quello di rivedere le solite facce nel governo del Comune. Anche per questo, al nucleo duro degli attuali componenti del mio Direttivo si lascerà spazio ad altre persone che vogliano darci una mano. So perfettamente che rischio l’osso del collo, ma vale la pena provare a “cambiare verso”. Mi permetta una citazione renziana, la prima e forse l’ultima, essendo io notoriamente un autarchico in quanto a schieramenti di partito.

 

Contate ancora sul sostegno della lista civica Nemi per Sempre e se no, pensate ad un’altra forma di coalizione di centrosinistra in grado di essere eletta alle prossime amministrative?
Anche questa è una di quelle domande difficili, da un milione di euro! E mi colpisce che non mi abbia citato direttamente Partecipazione Democratica! Lo prendo come un suo lapsus freudiano, mi passi la battuta…. La premessa, comunque, è che in quella lista ci sono persone che hanno fatto la storia della sinistra di Nemi e che hanno contribuito, insieme ad altre rappresentanze, a creare Partecipazione Democratica. Voglio essere molto franco, senza dare giudizi di valore: questo schieramento ha perso le elezioni non per la allora candidata a sindaco – anzi, tutt’altro: va dato merito al suo grande sforzo personale – ma per quello che chiamerei un “difetto genetico” di quel gruppo: era frutto di una sommatoria di singolarità, monca tra l’altro della rappresentanza di SEL, e non un prodotto, una miscela di vero rinnovamento politico del centro-sinistra. C’ero anch’io, anche se in terza fila, all’epoca: grande buona volontà e persone per bene, ma l’esperimento non ha dato il risultato atteso. Ha pagato di più l’astuzia relazionale e mestierante e le sponsorship del candidato che poi ha vinto, che non un centro-sinistra riaggregato in tempi stretti per la bisogna.
Detto questo, la domanda è: Nemi per Sempre e le altre componenti non-PD di Partecipazione Democratica hanno avviato una riflessione sincera e profonda sulle cause che ci hanno inchiodato ad avere un ruolo subalterno alla Destra? Basta aver spostato la barra da sinistra verso il M5S per aver superato un passato politico fatto di sconfitte? Io, sommessamente, dico: mi ritrovo con molte istanze e battaglie politiche che i cosiddetti grillini sostengono a livello nazionale ma rifuggo dalle logiche schizoidi e urlate per cui “noi siamo buoni e voi siete i cattivi, noi onesti e voi corrotti”. La forma è per me sostanza.
E se riusciamo a superare i vari personalismi in un clima di fiducia reciproca, depurando i nostri pozzi da qualche traccia di cianuro ancora presente, la strada per un confronto non può che essere aperta. E non solo per Nemi per Sempre.
Ma dalla sua domanda credo che lei voglia farmi dire, in fondo in fondo, anche un’altra cosa: se il PD di Nemi sia disponibile ad una alleanza futura con l’attuale Sindaco. In questo caso, la mia risposta gliela do in russo: niet!

 

E per quanto riguarda SEL? E’ vero che c’è un accordo tra di voi?
Come tutti sanno, sono due anni che mi sono riavvicinato alla realtà nemese, con molta umiltà e desiderio di ascolto. Forse con qualche ingenuità di troppo. Ciò che ne ho ricavato è che la comunicazione politica che serpeggia nella nostra cittadina segue i meccanismi patogeni del passa parola e del gossip, con un potenziale detonante spesso mortale, che distrugge ponti e collegamenti tra le persone. Il fatto che a livello nazionale SEL abbia fatto una scelta di campo scindendosi in due tronconi, uno dei quali confluente nel PD, non garantisce che, a livello locale possano esserci le condizioni per una “incorporazione”. Lo dico chiaro, anche riferendomi agli altri gruppi politici presenti in un’ideale area di centro-sinistra: il PD nemese è stato in questi anni, a torto o a ragione, messo alla gogna e relegato in un angolo, anche in modo ingiusto e feroce. Oggi, il mio gruppo ed io, sta faticosamente terminando l’attraversamento del deserto. Non mi basta che il PD abbia vinto. Stravincere è un grande rischio! Per questo, vorrei esprimere il mio pensiero con una metafora, che può sembrare un po’ “intellettuale” ma che sono certo ogni lettore può capire e che mi perdonerà: noi del PD nemese stiamo “elaborando il lutto” e la colpa per aver depauperato un’opportunità, un progetto politico e un futuro per i nostri giovani. Sono certissimo che non vi è crescita se non si comprendono le ragioni di un fallimento. Per questo invito tutti – e lo dico con rispetto e sommessamente – a fare altrettanto. Il nostro deserto – parlo del PD – dura da più di due anni, e non bastano poche ore o una settimana per spurgare i pozzi inquinati. Per questo chiedo che ognuno faccia la sua parte, con onestà intellettuale e con la consapevolezza che perpetrare logiche comunicative del tipo “io buono, tu cattivo; la colpa non è mia ma tua” portano ad un vicolo cieco e a una chiusura di ogni dialogo. Mi permetta di chiudere con un aforisma attribuito al grande Marx (Karl, non i Fratelli comici, anch’essi immensi): “La strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni”. Io e il mio PD all’inferno non ci vogliamo ritornare. Per questo, facciamo che il tempo e la buona volontà finiscano di cicatrizzare ferite ancora aperte. Il lutto non è ancora terminato.
 

Sotto il profilo dell'opposizione in consiglio comunale ritiene si stia andando nel verso giusto o che si debba rilanciare anche sotto quest'aspetto?
Le rispondo subito, ben sapendo che la sua domanda sottende una sottile critica. La nostra consigliera di opposizione svolge un ruolo non facile che raccoglie e riflette le istanze presenti a Nemi attraverso Partecipazione Democratica. Molte cose sono state dette e fatte. Tuttavia, questo schieramento, che vede anche il PD come “socio fondatore” insieme ad altri gruppi, si trova, a mio modo di vedere, in una fase di passaggio che richiede grande onestà intellettuale, lungimiranza e spirito costruttivo tra tutti i membri che la compongono. L’obiettivo è capire se questa compagine rappresenta, oggi che parlo, tutti i cittadini che l’hanno votata due anni fa, se va superata o rinvigorita. Ed è solo da un confronto interno a Partecipazione, senza pregiudiziali, che si può reindirizzare la forza di opposizione per operare magari con più determinazione all’interno del consiglio comunale.
 

Quali i suoi prossimi traguardi in qualità di Segretario del Pd di Nemi?
Guardi, la mia posizione l’ho espressa pubblicamente, ai miei amici del Direttivo e alla Segreteria Provinciale del Partito. Non sono un politico di professione e, a cinquantacinque anni, posso solo ringraziare chi mi ha eletto per avermi dato l’opportunità di sperimentarmi su un terreno nuovo, che, confesso, non credevo fosse così impegnativo. Nemi, come tutti i piccoli paesi, è un coacervo politico di passioni e interdizioni. E io sono un semplice cittadino, non la Provvidenza. Mi considero, come ho già detto, un Segretario di transizione senza mire per poltrone future in caso di vittoria del centro-sinistra. Mi interessa, invece, riuscire a coinvolgere la gente del paese nella costruzione del “nuovo PD”, e lo farò, lo faremo con l’attuale Direttivo – e con quello più allargato che vorrei promuovere -, coinvolgendo la cittadinanza in alcune iniziative specifiche di cui parlerò in un’altra intervista, sempre che ancora me la conceda.
Comunque, lo dico con una punta di orgoglio esplicitando chiaramente la mia matrice culturale su questa idea: credo che un Circolo di partito debba trasformarsi in un Laboratorio che attivi un senso di Comunità e di partecipazione dei cittadini, nello spirito che molto efficacemente ha tracciato Fabrizio Barca nel suo libro “La Traversata”, al quale rinvio per far capire il senso di quello che vorrei fare e che tutti noi dovremmo promuovere. Leggiamo troppo poco, vediamo troppa televisione, stiamo troppo sui pc, e crediamo che basti del buon pragmatismo per fare politica.  Per tutto questo lei potrebbe dirmi, conoscendo Nemi forse molto meglio di me, “sei un sognatore”. Si, lo ammetto, lo sono ma, come diceva John Lennon in quella canzone senza tempo e inno alla libertà che è Imagine, “ma non credo di essere l’unico”. Vorrei che ci dessimo una speranza. Facciamolo almeno per i giovani di Nemi.
Poi chi vivrà vedrà. Nella peggiore delle ipotesi, potrò dire che almeno ci ho provato.

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GENZANO E NEMI, MANIFESTI ABUSIVI DI LUCIANO CIOCCHETTI: PAESE CHE VAI APPLICAZIONE DELLE REGOLE CHE TROVI.

A.P.

Nemi / Genzano (RM) – A Genzano Luciano Ciocchetti ha seminato manifesti che sono poi stati dichiarati dal Comune di Genzano “abusivi”. Un’attenzione dell’amministrazione di Flavio Gabbirini nei confronti di una campagna elettorale per le europee che deve camminare sui binari della legalità.

A Nemi, invece, non si vedono segnalazioni di sorta: sembrerebbe che il Comune non abbia provveduto a segnalare alcun manifesto abusivo.

Probabilmente perché Luciano Ciocchetti negli ultimi tempi è stato il "riferimento politico" per Giovanni Libanori e Alberto Bertucci, rispettivamente consigliere di maggioranza e sindaco di Nemi.

Quello dei manifesti abusivi è come sempre un tema molto acceso in campagna elettorale, soprattutto quando i candidati in lizza parlano di "legalità" e ambiente. Chi si candida a rappresentare i cittadini, sia in Europa che nei rispettivi Comuni, dovrebbe per primo dare il buon esempio. Tra Nemi e Genzano spiccano delle differenze: due pesi e due misure? 




NEMI, PIANO INTEGRATO I CORSI: I PRIVATI SI APPELLANO A GIORGIO NAPOLITANO

[ VIDEO LUCIANO CIOCCHETTI PRESSO COMITATO ELETTORALE ALBERTO BERTUCCI ]

 

di Chiara Rai

Nemi (RM) – La questione della lottizzazione in località Corsi arriva addirittura sulla scrivania di Giorgio Napolitano. E’ stato infatti presentato un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica contro il Parco dei Castelli Romani, la Regione Lazio ed il Comune di Nemi per l’annullamento di provvedimenti relativi ad un programma integrato di intervento di iniziativa privata in località Corsi.

Il ricorso inoltrato da parte dai signori Federica Cavaterra, Renata Cavaterra, Salvatore Pomente; Peverieri Luciana, Nicola Di Battista, nonchè da Il Podere soc.agr.a.r.l. in persona del legale rappresentante Cavaterra Alessia, figlia di Renzo Cavaterra sostenitore in campagna elettorale dell’attuale sindaco di Nemi Alberto Bertucci, nonchè conoscente di Luciano Ciocchetti ex vice presidente della Regione Lazio.

Adesso il Comune di Nemi è costretto a difendersi e mettere un legale (con evidente impiego di soldi pubblici) rispetto ad un ricorso straordinario promosso dai privati che solo qualche mese fa l’Ente affiancava nell’iter di approvazione del programma integrato stesso che prevedeva una corposa cementificazione nell'area tutelata dal Parco regionale dei Castelli Romani.

Insomma da “proponente” il Comune di Nemi è finito a doversi difendere.

E pensare che fu proprio la giunta di Alberto Bertucci il 1 agosto del 2012 a chiedere all'Ente Parco dei Castelli Romani, all’epoca diretto dal commissario Matteo Mauro Orciuoli, di rivedere il diniego precedentemente espresso in favore di un giudizio positivo a seguito delle memorie formulate dai proponenti il Programma Integrato Loc. Corsi.

E non è tutto. Il 16 ottobre 2013, nella convocazione della Conferenza inviata dal Comune di Nemi a tutti gli attori si richiama la Legge 7 agosto 1990, n. 241 art. 14 – ter comma 7: “Si considera acquisito l'assenso dell'amministrazione, ivi comprese quelle preposte alla tutela della salute e della pubblica incolumità, alla tutela paessaggistico-territoriale e alla tutela ambientale…”

Quindi, il Parco dei Castelli Romani dapprima è tornato sui suoi passi e dato il parere favorevole il 13 agosto del 2012 comunicando l’annullamento del precedente diniego rilasciato in data 28 aprile 2009, a seguito delle memorie formulate dai proponenti il Programma Integrato Loc. Corsi e poi a detto nuovamente no in coincidenza dell'avvento del nuovo commissario del Parco Sandro Caracci sotto la nuova giunta regionale di Nicola Zingaretti. Dunque, caduto Matteo Mauro Orciuoli, il Parco trovatosi a dover riformulare un nuovo parere in occasione della conferenza dei servizi promossa dal Comune di Nemi ha espresso il suo diniego.

Nel periodo di attesa del verdetto del Parco Regionale dei Castelli ci sono state mobilitazioni di stampa, comitati cittadini e associazioni ambientaliste. Dopo che il Parco ha dato parere negativo e sembrerebbe che anche la Regione abbia espresso la stessa linea, è arrivato il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica da parte dei privati.

Adesso, il sindaco di Nemi Alberto Bertucci ha sottoscritto il mandato all’avvocato Piccinni e presto conosceremo la quantificazione e l’impegno della spesa legale che pagheranno i cittadini stessi di Nemi. Quindi ancora una volta sono i residenti di Nemi a pagare a loro spese le scelte di indirizzo politico prese che agevolano l'edificazione in zone tutelate.

Tra balletti di “pareri psichedelici” e delusioni di privati che probabilmente hanno visto disattese le loro aspettative, si perde tempo e denaro.

I privati probabilmente speravano che con l’avvento della nuova giunta di Alberto Bertucci si fosse potuto attuare in tempi brevi il programma integrato ai Corsi di cui invece è stata nuovamente bloccata la realizzazione che, tra l’altro prevedeva:

Progetto Residence area 1
Progetto Residence area 2
Progetto centro sportivo ed estetico area 2
Progetto quadrifamiliare area 3
Progetto Trifamiliare area 3
Progetto bifamiliare area 5
Progetto bifamiliare area 4
Bifamiliare area 6 tav 6.2 bis
Bifamiliare area 6 tav 6.2 ter


Al presidente Giorgio Napolitano l'ardua sentenza.


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