RENZI ALL'ATTACCO DEI SINDACATI

Redazione

Non ha certamente un buon rapporto con i sindacati ne ha avuto mai molta simpatia per loro. Dopo i 'fattacci' di Pompei e dell'Alitalia, il premier Matteo Renzi è furioso. "L'assemblea di ieri a Pompei, in quelle modalita', in quelle forme, e' semplicemente scandalosa", scrive il premier nelle sue enews, dove va giu' durissimo anche sulla vicenda Alitalia. "Vedere che dopo tutto il lavoro fatto per salvare il sito e quindi i posti di lavoro a Pompei – sostiene – un'assemblea sindacale blocca all'improvviso migliaia di turisti sotto il sole o vedere che dopo le nottate insonni per coinvolgere Etihad e evitare il fallimento di Alitalia, gli scioperi dei lavoratori di quell'azienda rovinano le vacanze a migliaia di nostri concittadini, fa male".
"Intendiamoci – prosegue Renzi – per evitare le polemiche di domani: nessuno mette in discussione il diritto all'assemblea sindacale o allo sciopero. Sono diritti sacrosanti. Ma c'e' anche bisogno di buon senso e di ragionevolezza, di responsabilita' e di rispetto. In un momento come questo tenere migliaia di turisti venuti da tutto il mondo, sotto il sole per un'assemblea sindacale a sorpresa significa volere il male di Pompei. Significa fare il male di Pompei. Io non ce l'ho con i sindacati. Ma se continua cosi' dovremo difendere i sindacati da se stessi. L'assemblea di ieri a Pompei, in quelle modalita', in quelle forme, e' semplicemente scandalosa. Continueremo a lavorare per Pompei, nonostante loro" conclude il premier.
Fisco: Renzi, con lotta a evasione abbassiamo tasse folli
"Molte polemiche perche' ho detto che il Pd non sara' mai piu' il partito delle tasse. Gia' in passato si era discusso sul principio 'Le tasse sono belle'. Non voglio riaprire una discussione filosofica. La metto cosi'. In Italia paghiamo troppe tasse. E' folle continuare cosi'. La strategia e' chiara: intanto combattiamo l'evasione. Se paghiamo tutti, paghiamo meno". Cosi' il premier Matteo Renzi nella sua enews.
"Nel primo anno di governo – rivendica – la lotta all'evasione ha prodotto come risultato un lusinghiero piu' 7% di entrate rispetto all'anno preceente (e questa e' la risposta a quelli che dicono "Renzi non parla mai di evasione": per noi parlano i fatti, amici!). Ma abbassare le tasse si puo' fare a tre condizioni".
La prima condizione per abbassare le tasse, secondo Renzi, e' questa: "La curva debito/PIL deve scendere.
In soldoni: il nostro debito non e' drammatico come viene descritto. Abbiamo infatti ricchezza privata che e' il doppio del debito pubblico (nessuno e' come noi, su questo, al mondo); abbiamo una percentuale di debito estero non elevata; abbiamo un sistema previdenziale che sul medio-lungo periodo e' il piu' sostenibile in Europa; abbiamo un surplus primario costante da anni e una spesa pubblica che sara' ancora limata ma non e' piu' tra le peggiori d'Europa. E tuttavia il debito e' ancora troppo alto. Dunque, occorre che la curva del debito/Pil torni a scendere. E questo – lo abbiamo promesso – comincera' dal 2016. Da qui ai prossimi anni, tutti gli anni, il debito dovra' scendere un po'. Non lo facciamo perche' ce lo chiede l'Europa: lo facciamo perche' e' giusto verso i nostri figli. Altrimenti lasciamo a loro i cocci di uno Stato, come hanno fatto con noi.
E noi vogliamo essere piu' seri di chi ci ha preceduto".

"La seconda – prosegue – bisogna sbloccare i cantieri. Ci sono venti miliardi di investimenti pubblici fermi. Per non parlare dei denari privati che sono dispersi nei vicoli della burocrazia, delle sospensive, dei ricorsi. Magari anche nel vostro comune, nella vostra citta' avete in mente esempi precisi in questo senso (chi vuole segnalarmi qualcosa in particolare, puo' farlo attraverso la consueta email: matteo@governo.it). Tutto cio' costituisce una gigantesca follia. Se da qui al 2016 riuscissimo a spendere i venti miliardi bloccati, immediatamente tutta l'economia – a cominciare dal settore dell'edilizia drammaticamente in ginocchio – ne risentirebbe positivamente". Infine, "La terza, il fisco. Nel primo anno abbiamo restituito 80 euro a 10 milioni di persone, partendo dunque dalle famiglie. Nel secondo anno abbiamo eliminato la componente lavoro dall'Irap, come ci chiedevano (giustamente) gli imprenditori. Nel terzo anno elimineremo tutte le tasse sulla prima casa (tasi e imu). Nel 2017, quarto anno, incideremo sull'Ires per abbassare le tasse alle imprese. Nel 2018 – conclude Renzi – toccheremo scaglioni Irpef e pensioni minime".
Governo: Renzi, tendenza autoflagellarsi ma Italia merita di piu'
"Certo la sfida non e' facile, anche perche' c'e' una costante tentazione del sistema paese a autoflagellarsi. In tanti dicono che va tutto male, sempre male, solo male. Scommettono sul fallimento. Noi no. Ci proviamo. Ogni giorno. Passo dopo passo". Lo scrive il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nelle sue enews.
"Noi non vogliamo solo tirare fuori l'Italia dalla crisi – ha aggiunto – vogliamo riportarla al posto che merita: alla guida dell'Europa. E costi quel che costi, ce la faremo.
Perche' l'Italia si merita di piu'". "In questo mese – racconta Renzi – ho avuto il piacere di scambiare alcune opinioni sul futuro con molte persone, tra cui due italiane straordinarie.
Samantha Cristoforetti, la prima astronauta italiana, appena rientrata in Italia dopo il rientro sulla Terra. E Fabiola Gianotti che ci ha accolto a Ginevra al Cern, nel luogo dove si sperimenta il futuro, studiando e innovando. Sono solo due esempi". "Ma – sottolinea – c'e' molta Italia nel mondo che va avanti. Molta Italia. Dobbiamo imparare a volerci piu' bene. E a far funzionare ancora meglio le cose. Perche' – potra' sembrare un paradosso – e' l'intera comunita' internazionale che ha bisogno che l'Italia funzioni bene. C'e' tanta Italia che funziona".
Crisi: Renzi, segnali positivi, Italia economicamente al sicuro
"Sul fronte economico, tra mille problemi, tanti segnali sono positivi, finalmente positivi". Lo sottolinea il premier Matteo Renzi nella sua enews, nella quale rivendica al suo governo che "le due parole d'ordine sono sempre le stesse: riforme e crescita". "Quando e' arrivato il momento piu' duro della crisi greca – sostiene – in molti continuavano a insistere con le preoccupazioni sul contagio: "Vedrai, anche l'Italia sara' messa nel mirino". Abbiamo visto che le cose non sono andate cosi'. L'Italia non e' piu' il problema dell'Europa, come nel recente passato".
Inoltre, prosegue: "Tutto questo sta accadendo in un contesto internazionale non semplice (Mediterraneo, Grecia, Ucraina), ma l'Italia – assicura Renzi – e' economicamente al sicuro perche' il Parlamento ha dimostrato di poter finalmente mantenere i propri impegni, realizzando le riforme".




ALITALIA, DOMANI SCIOPERO DI 24 ORE: ECCO QUALI SONO I VOLI CANCELLATI

di A.B.
 
 
L’Anpac, sindacato di piloti e assistenti di volo, per domani ha proclamato uno sciopero di 24 ore. A causa di ciò sono stati cancellati il 15% dei voli e Alitalia in una nota “considera lo sciopero irrispettoso di consumatori e colleghi, proprio mentre a Fiumicino si tenta di tornare alla normalità”. La conferma di Anpac però c’è, lo scioperò ci sarà su tutto il territorio nazionale e durerà 24 ore. Gli unici voli sicuri sono quelli da e per gli aeroporti di Bologna e Venezia. L’Anpac sottolinea che lo sciopero è generato dalla mancanza di risposte concrete alle legittime istanze dei colleghi CityLiner che che hanno il diritto, sancito dagli accordi contrattuali, di ottenere una corretta omogeneizzazione del loro sistema retributivo con quello dei colleghi di Alitalia ed al rifiuto aziendale di mettere nero su bianco l’impegno a mantenere i livelli occupazionali del Personale Navigante. Sottolineano che Alitalia continua “a fare operare propri voli a compagnie terze attraverso pratiche di Wet Lease ed è sempre più forte l’impressione che si vada verso un ulteriore disimpegno dalla attività di medio raggio. Pur con qualche oggettivo passo avanti in termini di qualità di prodotto, riteniamo ancora troppo timide le iniziative prese per un reale rilancio della Compagnia Alitalia, ad una grande generosità di intenti non sembra corrispondere una chiara definizione della missione” si legge nel comunicato. 



FIUMICINO: SI SUICIDANO DUE LAVORATORI ALITALIA

di Silvio Rossi

Giornata nera oggi per l’Aeroporto di Fiumicino e per Alitalia. Nel giro di poche ore, a distanza per motivi diversi, due lavoratori della società aeroportuale sono morti suicidi. Il primo evento ha riguardato Maurizio Foglietti, un pilota esperto, cinquantenne, che pochi mesi fa aveva guidato l’aeroplano che aveva portato a Palermo il Presidente Mattarella, imbarcato su un volo civile come un normale passeggero, con tanto di foto mentre stringe le mani all’equipaggio.
Foglietti aveva subito una sospensione dall’azienda dopo che la sera di Pasqua aveva esploso alcuni colpi di pistola contro la parete di casa, durante una lite col fratello. L’episodio aveva certamente scosso il pilota, che pochi giorni dopo è stato coinvolto in un incidente automobilistico, in cui è risultato positivo all’alcool test, e gli era stata ritirata la patente. 

Il suicidio sembra sia avvenuto per impiccagione, ma i Carabinieri intervenuti mantengono il riserbo sulle circostanze, in attesa che si faccia la necessaria chiarezza.
Alle 14, invece, proprio in corrispondenza delle piste, è stato trovato il corpo di un operaio quarantunenne, capo squadra della movimentazione bagagli di Alitalia. Il corpo era appeso a una tettoria di una struttura nella zona di collaudo dei motori.

Sembra non siano stati trovati sul corpo biglietti o messaggi che possono spiegare quanto avvenuto, anche se alcune voci, non verificate, parlano di una probabile crisi coniugale alla base dell’insano gesto. MV, padre di due figli, è stato trovato da alcuni colleghi, che hanno avvertito la Polaria, che sta effettuando le indagini.




ALITALIA: LA COMPAGNIA SI FA PUBBLICITA' GRAZIE A SERGIO MATTARELLA

di Cinzia Marchegiani

Con un volo di linea il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella  ha stupito passeggeri e piloti. Il tweet di Alitalia conferma questa notizia, e in un paese troppo spesso abituato all’utilizzo smodato dei voli di Stato da rappresentanti istituzionali  spesso per scopi esclusivamente personali, lascia meravigliati e speranzosi in un cambiamento radicale. Il tweet del sito Alitalia conferma: "Un passeggero normale, una persona speciale. Buon viaggio Presidente" #mattarella #presidenteapalermo!

Il viaggio di Mattarella già sta diventando un simbolo del cambiamento, da Roma Fiumicino ha raggiunto Palermo con la compagnia Alitalia per una visita privata senza utilizzare il l’aereo presidenziale, all’arrivo al terminal con un auto, ha sorpreso i viaggiatori che erano in attesa del loro imbarco. Al Presidente è stata messa a disposizione una sala riservata per attere il suo volo.

Molti però si chiedono dov’era quando alla Camera è stata cambiata la Costituzione, e lo stesso Presidente ha fatto sapere che i gruppi che hanno fatto richiesta saranno ricevuti separatamente martedì prossimo…molti si augurano che questo viaggio nella “normalità” sia espressamente un reale cambiamento, e non un lancio solo pubblicitario. 




POSTE ITALIANE SOCCORRE ALITALIA E LA UE PLAUDE

di Ivan Galea

L'Unione Europea non ostacolerà l'intervento di Poste Italiane in Alitalia perché lo ha inquadrato come aiuto privato. La partecipazione di Poste Italiane all'aumento di capitale di Alitalia «non sembra costituire» un aiuto di Stato incompatibile con le norme dell'Unione europea. Lo comunica la Commissione europea, che ha chiuso le indagini preliminari avviata a ottobre 2013 sull'intervento di Poste nel capitale della compagnia aerea. Poste Italiane spa aveva sottoscritto fino a 75 milioni di euro di aumento di capitale di Alitalia. A dicembre 2014 la Commissione ha rilevato che "la misura in esame non sembra costituire un aiuto" di stato. Le prove raccolte dalla Commissione nell'ambito dell'inchiesta suggeriscono che Poste Italiane ha effettuato un investimento in base alle stesse condizioni di due operatori privati che si trovavano in una situazione analoga.




ALITALIA MAINTENANCE SYSTEMS: LAVORATORI NEL VORTICE DELLA CRISI

di Alessandro Ranieri

E’ necessaria una soluzione per pagare le integrazioni salariali ai dipendenti oramai allo stremo.

Alitalia Maintenance Systems, azienda leader nel campo della revisione dei motori aeronautici operante sull’aeroporto di Fiumicino, è da tempo in crisi, trascinata da quella di Alitalia, tanto che da circa un anno è in richiesta di concordato.

Quest’ultima situazione , che la pone in uno stato di limbo, è molto mortificante per le potenzialità dell’azienda, in pratica si tratta del classico cane che si morde la coda: essendo in richiesta di concordato non può acquisire commesse pubbliche tantomeno partecipare a bandi o gare e quindi non può lavorare per aeromobili militari e di Stato, e così facendo si allontana la soluzione della crisi in cui versa.

Ma la cosa peggiore è che la situazione di concordato si ripercuote purtroppo anche sui lavoratori non una sola volta, ma due, essendo molti dipendenti in cassa integrazione straordinaria a rotazione sono destinatari decurtazioni salariali anche pesanti, con bollette e mutui da pagare, mentre 60 dipendenti su 315 sono oramai in mobilità.

Ma non solo: sempre per effetto del concordato, l’azienda non può sanare i debiti contributivi antecedenti alla situazione concordataria con l’INPS, e questo comporta l’impossibilità, per l’ente previdenziale, di erogare le prestazioni di integrazione al reddito che sono dovute in questi casi, e quindi i lavoratori ancora una volta prendono l’ombrello in quel posto, come nelle vignette di Altan.

A questo proposito le organizzazioni sindacali Filt CGIL, Fit CISL, UILtrasporti e UGL Trasporto Aereo, affermano Claudio Arbotto della CISL e Fabio Ceccalupo dell’UGL, stanno tentando in tutti i modi di trovare una soluzione condivisa con tutti i soggetti interessati, quali il Comitato del Fondo del Trasporto Aereo, l’INPS e l’Azienda stessa, per vedere di trovare una via di uscita favorevole all’interno del regolamento del Fondo, superando una interpretazione del Ministero del Lavoro, tutta sfavorevole ai lavoratori.



In effetti AMS i contributi regressi li pagherebbe pure, il problema è che ha le mani legate per il fatto che la legge sul concordato vieta uscite di denaro al momento della richiesta fatta.



La sua situazione andrebbe infatti distinta a quelle aziende veramente morose, e il problema potrebbe essere risolto con il buon senso di tutti tenendo presente che, nel piano di rientro presentato dall’azienda al Tribunale di Roma, l’INPS risulta essere uno dei creditori privilegiati.



Nel frattempo, proprio il Tribunale sta per pronunciarsi sul piano presentato e decidere se dare l’assenso o meno. Di qui l’omologa, che cancellerebbe di un sol colpo tutti i problemi ma i tempi per tale decisione sono ancora lunghi e i lavoratori rischierebbero di ritrovarsi sul lastrico.



In ogni caso una soluzione si deve trovare perché non è possibile che a pagare siano sempre i lavoratori già tanto duramente provati ed umiliati da una situazione che non hanno né causato, né voluto.




FIUMICINO E OSTIA UNITE PER AFFRONTARE CRISI ALITALIA E PROBLEMI AEROPORTO

Redazione

Fiumicino / Ostia (RM) – È stato votato all’unanimità in Consiglio, alla presenza dei consiglieri del Municipio X di Roma Capitale (Ostia), l’ordine del giorno che impegna il Sindaco di Fiumicino, Esterino Montino e il Presidente del X Municipio, Andrea Tassone, ad affrontare insieme la crisi di Alitalia e la difficile situazione dell’Aeroporto Leonardo Da Vinci.

“Oggi siamo qui insieme – ha dichiarato il sindaco di Fiumicino Montino – a ragionare su un tema difficile che coinvolge molti livelli istituzionali e operatori di carattere internazionale. Le polemiche infuriano perché intorno all’hub di Fiumicino si giocano molti interessi e posizioni contrastanti. Per questo abbiamo il dovere di essere il più chiari possibile: quest’ordine del giorno esprime una posizione condivisa e impegna due importanti istituzioni a porre in essere una serie di azioni volte alla salvaguardia di Alitalia, dell’aeroporto Leonardo Da Vinci e dei livelli occupazionali che gravitano su di esso.

Bisogna creare le condizioni per presentarci a un tavolo di discussione su Alitalia con una compagnia viva, dobbiamo pretendere la capitalizzazione della società, che lo Stato italiano faccia tutto il possibile, per arrivare a una condizione che sia minimale per una ristrutturazione della compagnia, per lo meno a medio termine.

Le migliaia di dipendenti che Alitalia ha messo in fuoriuscita pesano per circa il 50% sul territorio del litorale, Fiumicino e Ostia. Poi c’è la questione low-cost; un grande hub come il nostro non può contenere al suo interno grandi compagnie mondiali e low-cost. Per questo credo che la Regione debba scegliere un luogo per creare una nuova Ciampino. In Lombardia abbiamo 4 aeroporti, in Piemonte 2, in Veneto idem.  Sia chiaro, noi qui a Fiumicino siamo per l’investimento, ma dentro l’attuale sedime. Ancora attendiamo quanto promesso nel piano del 2000 che prevedeva al Leonardo Da Vinci un nuovo molo che stanno realizzando solo adesso”.

“È la prima volta che si fa un Consiglio congiunto tra Ostia e Fiumicino – ha dichiarato il presidente del Municipio X Tassone – ma a spingerci è la grave situazione che viviamo. Nel X Municipio abbiamo il più alto tasso di disoccupazione di Roma, la crisi Alitalia e la situazione difficile dell’aeroporto hanno ricadute importanti nel nostro territorio, in tanti dal 2008 a oggi hanno perso il loro posto di lavoro. Quando manca il lavoro manca la dignità. Chi ha amministrato Alitalia finora ha fatto cose orribili, ciò è intollerabile, come è intollerabile vedere che la porta d’ingresso della Capitalia d’Italia rischi di essere relegata a porta regionale. Sono convinto che la quarta pista non serva, ma che si debba razionalizzare l’esistente. Tra l’altro, la realizzazione di una quarta pista danneggerebbe aree di primaria importanza per l’agricoltura e l’ambiente. Così come credo possa essere dannoso il trasferimento dei low-cost da Ciampino a Fiumicino. L’aeroporto Leonardo Da Vinci ha tutte le potenzialità per essere un hub internazionale ed è un bene prezioso per tutti noi.”.
 




ROMA, NUOVO COLLEGAMENTO DIRETTO CON ABU-DHABI GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE TRA ALITALIA ED ETHIAD AIRWAYS.

Redazione

Alitalia e Ethiad Airways, compagnia aerea degli Emirati Arabi Uniti, hanno annunciato il il nuovo collegamento diretto fra Roma Fiumicino e Abu-Dhabi che sarà operato in code-share a partire dal 1° Dicembre 2012. Il collegamento Roma Fiumicino – Abu Dhabi avrà quattro frequenze settimanali e sarà operato con i nuovi Airbus A330 della flotta di Alitalia. L’accordo di code-share fra Alitalia e Etihad Airways prevede la condivisione dei codici di volo su alcuni collegamenti effettuati dai due vettori. In particolare, ottenute le dovute autorizzazioni governative, Alitalia applicherà il suo codice AZ code sui voli operati da Etihad Airways in partenza da Abu Dhabi verso Bahrain, Muscat, Johannesburg, Bangkok, Melbourne e Sydney. Etihad Airways applicherà il suo codice EY sui voli operati da Alitalia da Roma Fiumicino verso Venezia, Zurigo, Francoforte, Monaco, Ginevra e Atene. La nuova destinazione Abu Dhabi consente alla compagnia italiana di  ampliare il proprio network intercontinentale e di presidiare un mercato molto dinamico dove ogni anno transitano dall’Italia due milioni di passeggeri.Il nuovo collegamento Roma Fiumicino – Abu Dhabi arricchisce la collaborazione fra Alitalia e Etihad Airways nata a dicembre 2009 con l’accordo di code-share sul volo diretto Abu-Dhabi – Milano Malpensa. Già partire dalla stagione estiva 2010 Alitalia applica il proprio codice AZ sul volo di Etihad Airwyas. “I collegamenti fra gli Emirati Arabi e l’Italia non sono mai stati così intensi come oggi. Uno dei nostri obiettivi principali è sempre stato quello di offrire ai nostri passeggeri un collegamento diretto con Roma e questo nuovo volo è un passo importante sia per noi che per Alitalia – ha dichiarato James Hogan Presidente e CEO di Etihad Airways  – Il nuovo collegamento porterà infatti benefici ai passeggeri di entrambe le compagnie, grazie ai voli in coincidenza da Roma Fiumicino e da Abu-Dhabi verso le destinazioni dei due network”.  “Sono  orgoglioso di annunciare questa nuova importante rotta che Alitalia coprirà dal 1° dicembre – ha a sua volta dichiarato Andrea Ragnetti Amministratore Delegato di Alitalia – E’ il passo successivo di una felice collaborazione già avviata dal 2009 con ETHIAD e che consentirà ad entrambe le compagnie di accompagnare i propri  clienti su rotte fino ad ora non gestite e in particolare ad Alitalia  di aprire ai suoi passeggeri le porte di accesso a mete turistiche e commerciali d’eccezione. E’ la dimostrazione migliore di come Alitalia, anche in un momento difficile come quello che sta attraversando il trasporto aereo,  voglia intraprendere un cammino di crescita e di sviluppo“. L'Etihad Airways (www.etihad.com) la compagnia nazionale degli Emirati Arabi ha cominciato le sue operazioni nel 2003, e nel 2011 ha registrato un traffico di 8.3 milioni di passeggeri. Dal suo hub principale Abu Dhabi International Airport, Etihad Airways serve 86 destinazioni (passeggeri e cargo) verso le destinazioni del Medio Oriente, Africa, Europa, Asia, Australia, Nord America, operando con un flotta di 67 aeromobili, Airbus e Boeing. E’ previsto l0’entrata in flotta di 100 aeromobili, fra cui 10 Airbus A380s, i  più grandi aerei passeggeri ora sul mercato.