AMATRICE: DIVENTARE ABRUZZESI PER DIFENDERE IL GRIFONI? MEGLIO PENSARCI SU…

di Pietro Bizzoni

Rieti – Il Ministro Lorenzin riordinerà la sanità abruzzese. I tempi saranno st…retti e la rete ospedaliera abruzzese ne verrà ridimensionata. La tabella contenuta nel Decreto indica la possibilità di avere o meno alcune specialistiche sanitarie in base al bacino di utenza (espresso in milioni di abitanti). Sotto ad una determinata soglia di residenti -per esempio la chirurgia infantile prevede un minimo di 4 milioni di abitanti- alcune specialità non verranno concesse, al più cancellate.

L'Abruzzo ad oggi conta poco meno di 1,5 milioni di abitanti. Nonostante paventate, improbabili annessioni di territori come il nostro -Amatrice- la situazione non varierà. Con standard del genere il Decreto Lorenzin consentirà all'Abruzzo al massimo una Cardiochirurgia o due (bacino previsto da un minimo di 600 mila ad un massimo di 1,2 milioni di abitanti). Discorso ancor più pesante se parliamo di neonatologia- 1 al massimo 2 in tutta la Regione- una sola Terapia intensiva neonatale. Il tutto in un periodo di grande tensione nella sanità abruzzese, dove si litiga sulla chiusura dei punti nascita, che per i reparti suddetti -è chiaro a tutti- risultano fondamentali.

Ma i "rischi" di perdere il certo per l'incerto in un'eventuale cambio di Regione Lazio/Abruzzo sono davvero alti; attualmente in Abruzzo risultano aperti più reparti specialistici (doppioni) di quanti -sempre secondo Decreto Lorenzin- se ne potranno avere. Si perderanno o comunque saranno ridotte di numero: la Chirurgia maxillo-facciale e quella Plastica, Chirurgia toracica, Geriatria, Ematologia, Neurochirurgia, Dermatologia ecc..

Riprendendo la frase di un articolo di un mio omologo Sebastiano Calella: "Come dire che siccome si nasce in Abruzzo, il diritto alla salute è funzione del numero degli abitanti. E la presenza degli ospedali sul territorio sarà limitata a poche, modeste strutture. Bisogna perciò prepararsi agli accorpamenti ed alle cancellazioni, altro che difesa dei piccoli ospedali."

Contenti? Tornando alla nostra realtà ed al periodo di lazzi e frizzi appena trascorso mi permetto di consigliare – sia per Amatrice sia per le alte valli di Tronto e Velino – una politica costituita di azioni concrete, serie e rispettose dei ruoli istituzionali e delle funzioni proprie dei mandati politici-amministrativi (il sindaco di un paese fa il sindaco, il Presidente di una Regione fa il Presidente) evitando di scadere e trascendere in gesti "donchisciotteschi" che celano verosimilmente la ricerca di una certa qual visibilità mediatica, null'altro.

E' perciò consigliabile, per il bene della collettività, che il sindaco Pirozzi sieda al tavolo del Presidente della Regione Zingaretti; e per arrivare a quella sedia, si impegni in azioni di distensione e collaborazione bi-partisan. La mediazione spesso è la strada più breve per avere soddisfazione!




AMATRICE DICE SI AL REFERENDUM : IL GRIFONI NON E’ UN FUMETTO DELLA "DC COMICS".

Riceviamo e pubblichiamo la nota dell'Amministrazione comunale di Amatrice

Ecco la nota:

Amatrice (RI) – La storia inizia il 25 OTTOBRE 2013 con una delibera del Consiglio Comunale contro la Casa della Salute ed una richiesta, inviata alla Regione Lazio e parlamentari di riferimento del territorio reatino, del rispetto delle previsioni del Decreto 80/2010, cd. ‘Polverini’.

Il 6 NOVEMBRE 2013, poi, è all’ordine del giorno, votato all’unanimità dal Consiglio della VI Comunità Montana (9 Comuni), il sostegno alla delibera del Comune di Amatrice del 25 ottobre 2013 contro la Casa della Salute.

CHE SUCCEDE DA ALLORA AD AGOSTO DI QUEST’ANNO? …SILENZIO ASSORDANTE! DOV’ERANO I SALVATORI DELLA PATRIA?

E veniamo ai giorni nostri:

Il 5 AGOSTO 2014 viene pubblicato il Decreto che riconosce lo status di “presidio di area disagiata” a Monterotondo-Bracciano-Subiaco, e declassa il Grifoni di Amatrice a “Casa della Salute”.
Nel frattempo il giorno 16 agosto è convocato il Consiglio Comunale per il giorno 20 agosto, con all’ordine del giorno: indizione di Referendum consultivo ai sensi dell’art. 30 dello Statuto Comunale.
A questo punto si scatenano i media (SKY tg24, TG1 nazionale, TG3 nazionale), le principali testate giornalistiche regionali e nazionali, la stampa on line, diversi network radiofonici nazionali.
Il 20 agosto, giorno fissato per il Consiglio Comunale, alle ore 15:32 è licenziato un comunicato stampa dalla Cabina di Regia della Regione Lazio che, con riferimento al F. Grifoni, testualmente recita: “la polemica di questi giorni in merito al futuro dell’ospedale di Amatrice non ha motivo di esistere perché nella struttura verranno comunque garantiti ai cittadini i medesimi livelli di assistenza previsti per i presidi delle zone disagiate, come già esposto alla Commissione Sanità dell’Amministrazione Comunale di Amatrice” (vedremo poi che è un falso) ..

SILENZIO ASSORDANTE PER ALCUNI GIORNI, SI LECCANO LE FERITE, NON SI ASPETTAVANO TUTTO CIO’.

Nel frattempo, si diffonde una solidarietà totale nei confronti del Comune di Amatrice: Sindacati, Diocesi, semplici cittadini, Unindustria, Federfarma, C.R.E.S.T. (Comitato Regionale Emergenza Sanitaria Toscana), C.I.M.O. (Comitato Italiano Medici Ospedalieri) e tanti altri ancora … ed ecco allora arrivare Batman Melilli che, in data  25 agosto, sul Giornale di Rieti, rilascia le seguenti dichiarazioni: “per Amatrice la soluzione Casa della Salute rischia di non essere funzionale alle esigenze di un territorio così fragile per numero di utenti e sono certo che la regione saprà individuare la soluzione migliore”.

DOMANDA: SE LA SOLUZIONE CASA DELLA SALUTE NON E’ PRATICABILE PERCHE’ ASPETTARE QUASI UN ANNO PER PRENDERE POSIZIONE, A GIOCHI ORMAI FATTI?

Ed ecco poi arrivare Robin, il Consigliere Regionale Mitolo, che sul Corriere di Rieti, in data 26 agosto scorso afferma: “per Amatrice sono previsti posti letto che nel Piano Polverini non c’erano. Mi sembrano sinceramente strane le posizioni di questi giorni assunte dal Sindaco Pirozzi”.
SIC !!!!! Dimenticando, il Consigliere Mitolo, che oggi ad Amatrice abbiamo già un reparto di Medicina con posti letto per acuti.
Batman Melilli è scatenato e su Sabinia TV, in data 28 agosto scorso, afferma che ha risolto tutto lui, che ha visto il 27 e 28 agosto il Presidente Zingaretti e che “per l’Ospedale di Amatrice si manterranno le scelte previste dal D. n. 80/2010 e si migliorerà l’offerta di servizi sanitari attraverso la previsione di un polo integrato con l’Ospedale di Rieti ed un servizio specifico di riabilitazione’’.
Nella “mission impossibile”, viene accompagnato, secondo quanto risulta dalle sue dichiarazioni alla stampa, dall’Assessore Regionale Fabio Refrigeri, dal Consigliere  Regionale Daniele Mitolo,  oltre che dal Direttore Generale della ASL di Rieti,  d.ssa Figorilli.
Nel frattempo, il 27 agosto scorso, sul profilo facebook di Rodolfo Lena, Presidente della Commissione Sanità della Regione Lazio, viene pubblicato un post con questa sua dichiarazione: “Dietrofront sul Decreto 80 Polverini: salvi gli ospedali di Bracciano, Monterotondo e Subiaco….la Regione ha dato un nuovo futuro a questi ospedali salvandoli dalla cancellazione prevista e sancita dal decreto 80/2010,  OBIETTIVO RAGGIUNTO”.
Rispondono soddisfatti al post i suoi elettori, e un certo Nazzareno Neri addirittura scrive “non avevamo dubbi sulla tua efficienza e soprattutto sulla tua coerenza, in campagna elettorale a Bracciano ci avevi promesso che ti saresti battuto per la non chiusura dell’ospedale. FATTO !!!’’
Per carità, complimenti al presidente Lena che si è interessato delle sorti dei Presidi della sua area di riferimento. Andando però a ritroso nel tempo, ricordiamo, e ci sono le registrazioni, che durante la campagna elettorale di febbraio del 2013, l’aspirante Consigliere Fabio Refrigeri dichiarò: “per il Grifoni di Amatrice non ci sarà nessun problema”.
Sia chiaro a tutti che oggi, i Presidi di Monterotondo, Bracciano e Subiaco sono classificati in area disagiata, mentre il Grifoni di Amatrice è stato declassato a casa della salute con Decreto n. 247 del 25 luglio 2014.

COME MAI SOLO ORA TUTTO QUESTO INTERESSAMENTO ? DOV’ERANO PRIMA ? AI POSTERI L’ARDUA SENTENZA !

Perché dal 25 ottobre 2013, data in cui il Consiglio del Comune di Amatrice si è dichiarato contro la Casa della Salute, nessuno si è degnato di rispondere ? Misteri della politica reatina !

Infine, piccolo passaggio sulla “politichella”  locale di Amatrice:

–          il giorno 16 agosto alle ore 11:58 viene fatta fotocopia del Decreto n. 247/2014 dalla Segreteria del Sindaco di Amatrice e veniva consegnata al Consigliere Poli, che non ne sapeva nulla e che paventava ad alcuni esponenti di maggioranza (Consigliere Filippo Palombini e Assessore Piergiuseppe Monteforte) che il Decreto 247/2014 fosse un falso;

–          il Consigliere Poli, il giorno del Consiglio del 20 agosto scorso, legge un Comunicato stampa della Cabina di Regia della Regione Lazio, che è un falso. Infatti in esso si dichiara che “…..nella struttura verranno comunque garantiti ai cittadini i medesimi livelli di assistenza previsti per i presidi delle zone disagiate come già esposto alla Commissione Sanità dell’Amministrazione Comunale di Amatrice”. La Commissione Sanità del Comune di Amatrice non ha mai incontrato la Cabina di Regia della Regione Lazio.

–          nel prolisso comunicato stampa del 29 agosto 2014 la minoranza dice che bisogna prendere esempio dall’atteggiamento conciliante e dialogante del Sindaco di Magliano in Sabiana.  Mi pongo una domanda: cosa ha oggi Magliano?  Niente,  ha una Casa della Salute. Fa bene il collega Graziani, al quale sono legato da vincoli di amicizia, loro omettono però di dire che lo stesso Graziani dichiara alla stampa “solidarizzo con il sindaco di Amatrice che si sta muovendo benissimo e aggiungo che se loro fanno ricorso al TAR lo vincono, a differenza di Magliano il pronto soccorso dista da Amatrice più di un’ora.  Quello è assicurare la salute agli abitanti? ”;

–          l’ultima chicca è il comunicato stampa di domenica scorsa in cui, portando come un trofeo la riconvocazione del Consiglio (non sanno che la riconvocazione non cambia i “numeri” e le “decisioni” assunte il 20 agosto) dicono che il Referendum è una buffonata.  Scopro però, nelle dichiarazioni di voto del Capogruppo di minoranza Luca Poli del Consiglio del 20 agosto scorso, che lo stesso affermava “allora propongo Signor Sindaco una mozione che possa essere, mi permetta, che i Consiglieri di minoranza propongono a Lei e al Consiglio che se qualora, dandoci un tempo breve, brevissimo, non fossero mantenuti da parte della Regione Lazio gli impegni con la Commissione Sanità che è stata ratificata un verbale di Consiglio, quella del 29 giugno 2004 (leggasi 2014) di concerto con i Consiglieri di maggioranza si deciderà di procedere con tutte le azioni che riterremo opportune, anche quello di un Referendum di secessione. Ma proviamo a farlo, a pretendere queste cose, perché se andiamo l’unica cosa che perdo è che ho paura che perdere è che fondamentalmente non abbiamo, se non abbiamo o se non le mettiamo prima delle garanzie di dove andiamo, che cosa ci venga dato, solo questo. Facciamo un tentativo e poi siamo tutti uniti, grazie”.
Il tutto, oltre che sul verbale, è riscontrabile dalle registrazioni del Consiglio comunale, …e ci fermiamo qui.

Alla luce di tutti questi avvenimenti e contraddizioni, oggi abbiamo votato per l’indizione del Referendum Consultivo, ai sensi dell’art. 30 dello Statuto comunale, e ribadiamo con forza che il nostro unico interlocutore resta e sarà solo il Presidente Nicola Zingaretti a cui nessuno, siamo convinti, ha posto il problema Grifoni di Amatrice prima del 25 luglio 2014.
Il Presidente Zingaretti  è l’unico che può modificare il Decreto 247/2014, il resto sono solo fumetti della casa editrice “DC Comics”.
 




AMATRICE, BOZZA DECRETO ZINGARETTI SU OSPEDALE GRIFONI: NESSUN RICONOSCIMENTO DELLO STATUS DI PRESIDIO DI AREA DISAGIATA

 

"Adesso basta, non è più possibile continuare a mortificare questo territorio finanche a sacrificio del diritto alla salute della sua popolazione."

 

Redazione
Amatrice (RI) – "In questi mesi abbiamo più volte espresso la nostra preoccupazione per il futuro del nostro Presidio ospedaliero, e abbiamo utilizzato ogni strumento di buon dialogo istituzionale per far comprendere al Commissario Zingaretti in primis e alla direzione della ASL di Rieti che il Presidio Grifoni di Amatrice ha caratteristiche distintive uniche in termini di fattori di criticità, e che aldilà del nome ‘Casa della Salute’, che può essere più o meno gradevole, quello che per noi è essenziale è che ci siano assicurati una serie di servizi minimi, in linea o analoghi, a quanto già riconosciuto dal Decreto Polverini". – Questo quanto dichiarato in una nota dell'amministrazione comunale di Amtrice. A riguardo l’Amministrazione comunale si è anche espressa con delibera consiliare votata all’unanimità, ed una serie di proposte che sono state inviate ai vertici della ASL di Rieti, ai quali è doveroso riconoscere buona volontà e collaborazione.

"Il 4 agosto scorso poi, – prosegue la nota dell'amministarzione comunale di Rieti – in sede di Conferenza Locale della Sanità, presenti i Sindaci reatini oltre che i rappresentanti istituzionali del territorio, abbiamo ascoltato la relazione dell’Assessore Regionale Fabio Refrigeri che ha rassicurato sul fatto che si fosse avviato un tavolo di lavoro sulle questioni della sanità reatina presso la Regione Lazio e che il Commissario Zingaretti aveva dimostrato di prendere in considerazione ‘le peculiarità del nostro territorio, Area Interna a tutti gli effetti e zona particolarmente disagiata.
 

Fatta questa doverosa premessa, arriviamo alla notizia di oggi: siamo appena venuti informalmente in possesso della bozza di Decreto che il Commissario Zingaretti sta per emanare e che conferma, inequivocabilmente, che il Presidio Ospedaliero Grifoni diventerà Casa della Salute e che allo stesso non e’ stato riconosciuto lo ‘status’ di ‘presidio di area disagiata’.

Di contro, sempre leggendo la bozza di decreto, scopriamo che tale ‘status’ è stato invece riconosciuto ai presidi di Monterotondo, Subiaco E Bracciano! Perché non ad Amatrice?

Sia chiaro da subito che non abbiamo nulla da eccepire sul risultato ottenuto dagli altri Comuni, siamo contenti per loro, ce ne rallegriamo.
Siamo parecchio sconcertati, però, dal fatto che analogo ‘status’ non sia stato riconosciuto anche al Grifoni di Amatrice, che possiede una serie di requisiti oggettivi e misurabili: l’altitudine (m. 1000 s.l.m., unico presidio veramente montano in tutto il Lazio), la distanza di 70 km. dall’Ospedale di Rieti (1 ora e 8 minuti di viaggio), la classificazione in zona sismica 1 (pericolo elevato), bacino ad elevata utenza turistica (tant’è che una legge regionale classifica Amatrice ‘Comune Turistico’).
Per questo ci chiediamo e chiediamo al Commissario Zingaretti e ai rappresentanti istituzionali del territorio reatino, parlamentari e consiglieri regionali Signori Melilli, Pastorelli, Refrigeri e Mitolo, che hanno partecipato al tavolo di lavoro in Regione Lazio:  quali sono i criteri utilizzati, oggettivi e misurabili, che hanno determinato la clausola di salvaguardia per Monterotondo, Subiaco e Bracciano, e che Amatrice non possiede?
Quali requisiti, a parte il bacino elettorale, sono stati individuati e comparati?

Riguardo poi ai parlamentari e consiglieri regionali presenti il 4 agosto scorso alla Conferenza Locale della Sanità, e che ci hanno voluto così ben rassicurare, chiediamo se sapevano già della sperequazione in atto tra Amatrice e gli altri tre presidi ospedalieri, o se non lo sapevano affatto (il che ci sembra ancora peggio!).
Insomma, qual è il peso specifico dei rappresentanti politici reatini nei palazzi romani?
Il Sindaco e l’amministrazione comunale della città di Amatrice chiede al Commissario Zingaretti di modificare la bozza di Decreto che sta per essere emanato, inserendo anche il Presidio Grifoni di Amatrice – al pari di quelli di Monterotondo, Subiaco e Bracciano – tra quelli cui viene riconosciuto lo ‘status’ di ‘presidio di area disagiata’.

Adesso basta, non è più possibile continuare a mortificare questo territorio finanche a sacrificio del diritto alla salute della sua popolazione. Per questo confidiamo in uno ‘scatto d’orgoglio’ dei parlamentari e consiglieri regionali reatini: che si garantisca anche ad Amatrice e all’Alta Valle del Velino il pieno godimento del diritto alla salute, venga formalizzato anche al Grifoni di Amatrice lo ‘status’ di ‘presidio di area disagiata’, questo chiediamo!  
E per questo siamo pronti a salire sulle barricate". Conclude la nota comunale.