Amatrice: l'Alberghiero premiato dall'Accademia della Cucina Italiana

 

Redazione

 

Il Centro provinciale di Formazione professionale Alberghiero di Amatrice ha vinto il prestigioso Premio “Orio Vergani” assegnato dall'Accademia Italiana della Cucina. Il premio, istituito per ricordare la memoria del Fondatore dell’Accademia, viene conferito a persone, enti o associazioni che, estranei all’Accademia, abbiano grandemente onorato, con la loro attività, la cultura gastronomica e la Civiltà della Tavola italiana, in qualsiasi campo, in Italia o all’estero. Il premio consiste in una pregevole opera grafica recante il nome del vincitore e una somma in denaro stabilita e approvata, di anno in anno, dal Consiglio di Presidenza dell'Accademia, che quest'anno è di 10 mila euro con i quali è stato acquistato un macchinario per la produzione di dolci messo a disposizione dell'Alberghiero gestito dall'Istituzione formativa della Provincia di Rieti. Oltre a questo, a 6 ristoranti e 3 aziende agricole dell'amatriciano saranno donati 91.943 euro che l'Accademia ha raccolto tra i suoi iscritti. La cerimonia di premiazione e la consegna delle somme di denaro agli operatori avverrà giovedì 23 febbraio alle ore 11.30 presso la Sala di Comunità Sant'Agostino ad Amatrice dove ci sarà l'assegnazione formale al presidente dell'Ifr, Licia Alonzi, da parte del presidente dell'Accademia, Paolo Petroni. La consegna del macchinario per la produzione dei dolci, corrispondente al premio “Orio Vergani”, verrà invece consegnato domani mattina, 22 febbraio, dal delegato reatino dell'Accademia della Cucina Italiana, Francesco Maria Palomba, al presidente e al direttore dell'Istituzione Formativa di Rieti, Licia Alonzi e Fabio Barberi.



Amatrice, arrivate le prime due casette

 

Redazione

AMATRICE – Sono arrivate questa mattina ad Amatrice le prime due 'casette' del progetto Sae Cns, le soluzioni abitative di emergenza previste per accogliere gli sfollati del sisma del 24 agosto scorso. Si tratta di due abitazioni, una da 40 e l'altra da 60 metri quadrati, realizzate dal Consorzio nazionale servizi (Cns). "Siamo in una fase di prove tecniche – spiega all'ANSA Sergio Zaccarelli, responsabile del progetto Sae Cns -, la Regione Lazio ci ha consegnato ieri le prime due piattaforme approntate dal Genio militare a Campo Lazio. Inizieremo i lavori da giovedì e nell'arco di un paio di settimane contiamo di consegnare l'intera area". Il Campo Lazio, l'area adibita a ospitare gli sfollati del cratere di Amatrice, ospiterà complessivamente 25 soluzioni abitative di emergenza. Il progetto prevede la costruzione di un alloggio da 80 metri quadrati, 5 da 60 e 19 da 40.




Amatrice, il sindaco si sfoga: "Ripristinate le strade o chiudo il paese e andiamo tutti al mare"

Redazione

AMATRICE – Dopo le sfilate istituzionali Pirozzi è solo con i suoi concittadini. Se non si ripristina la viabilità non si può tornare ad una vita normale. O si ripristina la viabilità e le strade di accesso o "entro 10 giorni chiudo il paese. Andiamo tutti al mare e chiudiamo tutto. Riconsegno le chiavi alla Protezione civile, a tutti coloro che si sono comportati bene. E' l'ultimatum lanciato dal sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, ai microfoni di Radio Amatrice. "La situazione della viabilità è notevolmente peggiorata. Se entro 10 giorni non verranno eseguiti i lavori sulla Romanella e sul by-pass nuovo di Retrosi, dove c'è già il progetto, chiuderò il Paese". "Ho posto all'attenzione dei vertici – sottolinea il sindaco – che la viabilità, quella che riguarda sia la Romanella che Retrosi, già segnalata in video conferenza con la Dicomac il 14 di settembre scorso, è fondamentale per il passaggio dei soccorsi, per quello dei mezzi del latte, per gli scuolabus. Situazione ribadita il 18 di ottobre. Oggi la situazione è che queste due strade sono interdette perché anche a Retrosi quel pezzo di strada fatta all'inizio è rimasta l'unico accesso".




Anguillara, solidarietà per Amatrice: ecco il ricavato delle iniziative

Red. Cronaca
 
ANGUILLARA (RM)
– La Città di Anguillara Sabazia si è mobilitata per Amatrice e per il sostegno alla popolazione colpita dal sisma che ha devastato il Centro Italia a fine Agosto ed oltre ad avere raccolto beni di prima necessità presso l’ex consorzio, in modo encomiabile grazie a tutta la cittadinanza, che si è dimostrata unita, solidale e generosa,  ha anche organizzato alcune iniziative a favore delle cittadine coinvolte e modificato in chiave di solidarietà i suoi eventi.

 

In particolare la Festa di Settembre, che si è svolta in un clima di collaborazione tra le associazioni di Anguillara, “Anguillara per Amatrice”, coordinate dalla Pro Loco di Anguillara, con un grande sforzo in particolare da parte dei Rioni, che hanno anche promosso il cottio ed un menù ad hoc per tutti all’Amatriciana. Emozionante poi la partita del cuore del 17 settembre scorso di “Anguillara per Amatrice” organizzata da Sabazia Calcio con la Nazionale Attori contro gli amici di Valentino e le Vecchie Glorie di Anguillara.


Il risultato delle numerose iniziative è in grado di essere quantificato intanto in Euro 10.371,49,
confluiti in modo puntuale e trasparente sull’iban del Comune a mezzo bonifico, in un capitolo comunale fuori bilancio con la causale specifica “Anguillara per Amatrice”. Della cifra totale Euro 337,50 sono stati raccolti da Asvus nella manifestazione “Notte sotto le stelle” del 3 settembre, sono poi pervenuti altri due bonifici di Croce Rossa di Euro 200,00, della Pro Loco dal ricavato della Festa di Settembre di Euro 6.003,49 e da parte di Sicolo Maria Lucrezia di Euro 350,50. E per concludere Euro 3.480 da parte di Sabazia Calcio.

 

Dall'amministrazione comunale hanno fatto sapere che "con tale somma la Sindaca Sabrina Anselmo prenderà immediatamente contatto con il Sindaco di Amatrice e si provvederà a dare seguito alle richieste necessarie a favore della cittadinanza di Amatrice con un resoconto dettagliato ai cittadini di Anguillara.
Il cuore straordinario di Anguillara ha così concretamente battuto per Amatrice. Grazie a tutti!"
 




Miracolo ad Amatrice, il gatto Pietro estratto vivo dalle macerie dopo 16 giorni

Ang. Barr. 
 
Rieti – Ha lottato contro una morte apparentemente certa, è rimasto sepolto per 16 giorni sotto le macerie e il cumulo di detriti e calcinacci, senza cibo, con poca aria e con qualche goccia di acqua piovana che lo ha aiutato a sopravvivere in questi giorni così difficili ma alla fine ce l’ha fatta Pietro, un gatto che è riuscito a sopravvivere alle devastanti conseguenze del terremoto che si è abbattuto nel Centro Italia, eliminando in pochi attimi intere città e trasformando quello che era il focolaio domestico in una tomba a cielo aperto. I Vigili del Fuoco si erano recati in quella casa per recuperare alcuni effetti personali appartenenti alla famiglia, quando da lontano hanno sentito un flebile miagolio: l’incredulità dei proprietari apre le porte a quella che è la commozione dinnanzi ad un evento del tutto inaspettato poiché lo davano per morto. Il gattino Piero è stato estratto dal cumulo di macerie che lo stava strappando alla vita ed immediatamente le sue condizioni di salute sono state monitorate dal Posto Veterinario Avanzato di Enpa ad Amatrice. Dai primi accertamenti emerge che purtroppo le sue condizioni di salute sono critiche ed è stato trasportato in una clinica veterinaria di Rieti. Ma sono tante le storie di animali coinvolti nel sisma del Centro Italia. C’è la storia di un anziano di 97 anni che ha perso tutto, ricoverato in ospedale, che ha sempre avuto accanto a se il suo amico a quattro zampe che lo ha accudito. L’Italia intera ha capito quanto sia importante e concreto il rapporto che si crea tra un essere umano e un animale e come la perdita dell’uno possa influire sull’altro attraverso le immagini di Flash, il bellissimo cocker ripreso dalle telecamere mentre vegliava il feretro del padrone morto sotto le macerie. Ci sono poi storie a lieto fine, come quella di Romeo, un golden retrive che è rimasto intrappolato sotto le macerie per 9 giorni o quella di Leo, il labrador di tre anni e mezzo che ha salvato la piccola Giorgia sotto le macerie. 



Terremoto, funerali domani ad Amatrice: Renzi fa retromarcia dopo la protesta

Redazione

AMATRICE – Dopo proteste, polemiche e decisioni poco condivise, si terranno domani ad Amatrice i funerali delle vittime del terremoto che ha devastato la cittadina e il centro Italia il 24 agosto. In un primo tempo si era ipotizzato che si tenessero funerali di Stato domani a Rieti e non ad Amatrice. Una ipotesi che aveva fatto esplodere la protesta tra gli sfollati. "Noi a Rieti non ci veniamo, ridateci i nostri morti", avevano detto gli sfollati. Dopo un colloquio telefonico con il premier il sindaco Sergio Pirozzi ha fatto sapere che non ci sarà la cerimonia a Rieti ma i funerali saranno ad Amatrice. Giusto tenerli lì ha twittato poco dopo Renzi.

 

Sarebbe imminente il trasferimento ad Amatrice di 78 salme delle vittime del sisma di Amatrice e Accumoli. Le salme erano già state portate dai due paesi a Rieti proprio per le esequie che in un primo momento avrebbero dovuto svolgersi all'aeroporto Ciuffelli. Altre 74 salme sono state già riconsegnate alle famiglie che hanno richiesto il nulla osta di sepoltura e la possibilità di celebrare funzioni religiose private.

 

Intanto, la Procura di Rieti valuterà l'apertura di un fascicolo di indagine sull'uso di fondi pubblici destinati ala messa in sicurezza e a norma di edifici crollati nel disastroso terremoto che ha colpito paesi del reatino, in particolare Amatrice. A questo proposito nei prossimi giorni verrà acquisita tutta la documentazione relativa agli edifici crollati e i manufatti in questione verranno posti sotto sequestro. Nel filone principale la Procura procede per disastro colposo e omicidio colposo. "Nel fascicolo al momento ci sono solo i nulla osta per il seppellimento delle vittime", ha detto il procuratore di Rieti. Due le procure al lavoro: quella di Rieti e quella di Ascoli. Si indaga sui materiali utilizzati e sulle procedure dei collaudi effettuati sull'edificio.

Sono 2925 le persone assistite nei campi e nelle strutture allestite dopo il terremoto che ha colpito il centro Italia. Secondo i dati forniti dalla Protezione civile, sono 970 le persone che hanno trovano alloggio nelle strutture messe a disposizione nella Regione Lazio, 1200 hanno trovano posto nelle Marche e 755 persone sono assistite nelle aree e strutture predisposte in Umbria. La disponibilità complessiva è di oltre 5400 posti, a cui si aggiunge la possibilità di allestire ulteriori moduli secondo necessità.

"C'è una ricostruzione da coordinare nel modo più saggio e più rapido. Giusto fare in fretta, ma ancora più giusto fare bene e soprattutto con il coinvolgimento delle popolazioni interessate. La ricostruzione dovrà avvenire nel modo più trasparente con l'aiuto di strutture che abbiamo voluto con forza come l'Autorità Anti Corruzione ma anche con la massima trasparenza online. Ogni centesimo di aiuti sarà verificabile", scrive il premier Matteo Renzi.

Ue, sì flessibilità su costi ma a breve termine – Sì alla flessibilità per le misure di ricostruzione ma "a breve termine", per cui le attuali regole Ue già prevedono la loro esclusione dal calcolo del deficit come già è stato fatto per i terremoti di Abruzzo ed Emilia-Romagna. Così una portavoce della Commissione Ue a chi le chiedeva se Bruxelles è disponibile a dare l'ok alla flessibilità per un Piano di lungo termine per rendere l'Italia antisismica.

I vigili del fuoco, dopo tre giorni di lavoro ininterrotto, hanno recuperato uno dei tre corpi ancora sepolti dalla macerie dell'Hotel Roma di Amatrice. Si tratta di una donna che si trovava in una stanza al primo pinao dell'albergo e che, dopo il crollo, era finita sepolta sotto oltre 4 metri di macerie. I vigili del fuoco, dopo aver rimosso e tagliato le travi che impedivano il passaggio, sono riusciti ad estrarla poco fa. Sotto le macerie dell'hotel Roma ci sono sicuramente altri due corpi che sono stati gia' individuati.




Amatrice: manette per coppia di "sciacalli" rumeni

Red. Cronaca

AMATRICE (RI) – Continua senza sosta lo sforzo dell’Arma dei carabinieri messo in atto allo scopo di prevenire e reprimere il fenomeno dello sciacallaggio a seguito del forte sisma che ha colpito i comuni di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto e relative frazioni lo scorso 24 agosto. Una pattuglia del nucleo radiomobile di Roma, di rinforzo al personale presente in provincia, nella tarda mattinata odierna, nella frazione di “Preta” del comune di Amatrice, hanno sorpreso un uomo ed una donna  rispettivamente di 44 e 45 anni, che a bordo di un’autovettura Wolkswagen Passat con targa tedesca, avevano commesso poco prima, alcuni furti nelle abitazioni distrutte dal terremoto.  La coppia è stata quindi perquisita e a bordo della   Wolkswagen Passat, sono stati trovati svariati capi di abbigliamento, alcuni oggetti domestici, la somma contante di oltre 300 euro, una pistola giocattolo sprovvista del “tappo rosso” ed alcuni arnesi da scasso. I due "sciacalli", entrambi di nazionalità rumena e con numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio, sono stati quindi arrestati dai militari dell'Arma con l’accusa di furto aggravato e trattenuti nelle camere di sicurezza, in attesa della relativa convalida da  parte dell’Autorità Giudiziaria.
Tutto il bottino ritrovato dai carabinieri è stato sequestrato in attesa di definirne la reale provenienza per poterlo quindi restituire agli aventi diritto.
 




Amatrice: economia agricola in ginocchio

 

Red. Cronaca


AMATRICE (RI)
– Ad Amatrice il 90% delle stalle sono danneggiate con crolli che hanno provocato molte morti tra gli animali in un territorio dove vivono 2800 pecore e 3000 mucche che ora hanno bisogno di un riparo ma sono anche necessari per sopravvivere acqua potabile, mangimi, generatori di corrente, refrigeratori, carrelli per la mungitura, pali e filo elettrificato per le recinzioni. E’ quanto è emerso dal monitoraggio realizzato dalla Coldiretti in occasione degli incontri sull’emergenza terremoto che ha interessato un area dove sono presenti quasi mille aziende agricole ed allevamenti tra le campagne del Lazio, dell’Umbria e delle Marche. Lo stress provocato dalle scosse ha causato un crollo della produzione di latte.  Non solo stalle ma anche fienili e casolari sono lesionati o distrutti con gli allevatori che non li possono abbandonare e c’è bisogno di roulotte e tende per stare vicini agli animali che – sottolinea la Coldiretti – devono mangiare tutti i giorni e le mucche vanno munte due volte al giorno. Ma si temono anche – precisa la Coldiretti – furti ed abigeato nelle campagne isolate dove piu’ difficile è l’attività di controllo della forza pubblica.

 

Economia agricola in ginocchio Grave è anche il problema della conservazione del latte con l’energia elettrica in tilt e le frane e smottamenti e strade rurali distrutte che impediscono la consegna con migliaia di litri che sono stati buttati in una situazione in cui – continua la Coldiretti – la produzione è calata anche a causa dello stress provocato negli animali dalle scosse continue. “Ammontano a milioni di euro i danni provocati dal sisma nelle campagne dove è necessario far ripartire l’attività in un territorio a prevalente economia agricola” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “si tratta di una risorsa imprescindibile per contrastare lo spopolamento e l’abbandono e dare un futuro alla popolazione. A sostegno della solidarietà tra agricoltori sul territorio con l’impiego di trattori e ruspe aziendali, la Coldiretti ha attivato una Unità di crisi per aiutare le aziende agricole colpite con la collaborazione dell’Associazione Italiana Allevatori (AIA) ma anche il cibo garantire l’alimentazione degli animali con l’aiuto dei Consorzi Agrari d’Italia (CAI). Per consentire ad agricoltori, cittadini, strutture economiche e cooperative lungo tutta la Penisola di collaborare in questa azione di solidarietà è stato aperto uno specifico conto corrente denominato “COLDIRETTI PRO-TERREMOTATI” (IBAN: IT 74 N 05704 03200 000000127000) dove indirizzare la raccolta di fondi.
 




Terremoto: ecco le prime misure messe in campo dalla Regione Lazio

Red. Cronaca

REGIONE LAZIO – TERREMOTO – Terremoto, ecco cosa sta facendo la Regione Lazio dalle prime ore dell’emergenza. Tutte le forze dell'ordine sono mobilitate per questa incredibile catastrofe. Da ieri il servizio Ares 118 Lazio ha trasportato 372 pazienti negli ospedali di Roma e Lazio, 36 fuori regione. 29 pazienti sono stati trasportati con eliambulanza negli ospedali di Roma e Lazio e 9 fuori Regione, Ascoli Piceno e L’Aquila. In azione ci sono 70 ambulanze e 8 elicotteri e sono stati coinvolti nelle operazioni di pronto soccorso 12 ospedali del Lazio.

I soccorsi. Il 118 ha messo a disposizione i mezzi per l’allestimento di 4 punti medici avanzati: uno già attivo ad Amatrice e uno in procinto di installazione ad Accumoli. Altre due strutture sono pronte per essere allestite in relazione alle necessità. Sin dalle prime ore del mattino di ieri sono operative dedcine di associazioni con centinaia di volontari nelle zone colpite dal sisma. Operativi anche i mezzi della colonna mobile inviata dalla protezione civile della Regione Lazio: 12 pick-up, 2 stralis, 2 polisoccorso, 2 bob-cat, 2 rimorchi torre-faro con gruppo elettrogeno e 2 cucine da campo. In aggiunta alla Colonna mobile sono a disposizione e operativi anche ulteriori 9 bob-cat, 2 mini pala, 3 mini escavatore, 2 camion con braccio, 1 terna, 1 faro con gruppo elettrogeno e 11 unità cinofile. Partita anche la colonna mobile regionale composta da 4 cucine da campo, 20 macchine movimento terra e 71 tende con circa 500 posti letto disponibili.

L’intervento della protezione civile. Sono operative circa 150 associazioni e 374 volontari, impegnati nei vari campi di accoglienza, che hanno assistito fino ad ora 435 persone di giorno e 270 di notte. Nello specifico ad Amatrice sono 157 i volontari che hanno assistito 300 persone di giorno e 160 di notte; ad Accumoli 132 volontari che hanno assistito 95 persone di giorno e 95 di notte; ad Illica 85 volontari che hanno assistito 40 persone di giorno e 15 di notte. Sono state allestite, con la protezione civile nazionale, aree accoglienza per 1.550 posti, di cui 500 della regione che aumenteranno nelle prossime ore. 45 mezzi operativi messi a disposizione: con la colonna mobile partiti 14 pickup, 2 stralis (camioncini), 2 polisoccorso, 2 bob cat, 2 rimorchi torre-faro con gruppo elettrogeno e con 6 torri-faro, 2 cucine da campo. in aggiunta alla colonna mobile, abbiamo a disposizione e operativi ulteriori 11 bob cat, 3 minipala, 3 miniscavatore, 2 camion con braccio, 1 terna e un faro con gruppo elettrogeno. Presenti anche 11 unità cinofile.

In collaborazione con Save the Children si stanno attrezzando nei campi due Spazi a Misura di Bambino,
luoghi sicuri, gestiti da educatori appositamente formati ed esperti che hanno già lavorato in situazioni simili, in occasione dei terremoti di Ferrara e L’Aquila. In questi spazi bambini e ragazzi riceveranno supporto e potranno svolgere attività psico-educative come disegni e giochi di ruolo. L'obiettivo è quello di aiutarli a recuperare al più presto un senso di normalità in seguito all’evento sismico e sopratutto elaborare il trauma subito, esprimendolo in ogni modo possibile. Lo Spazio di Amatrice sarà operativo già domattina, mentre quello di Accumoli nel fine settimana.

Mezzi e uomini Astral. Astral, l’azienda strade Lazio, immediatamente dopo l’evento sismico, ha richiamato sui luoghi della catastrofe le imprese che abitualmente lavorano nella provincia di Rieti per il servizio di sorveglianza stradale, in particolare c’è stato un grossissimo lavoro che ha riguardato la sr 260 Picente che attraversa la Valle dell'Aterno nel tratto tra L'Aquila Aamatrice, e le infrastrutture viare del comune di Accumoli.

5 milioni di euro per finanziare questa prima fase di soccorsi
, integrando la disponibilità ordinaria di risorse della protezione civile.Anche il consiglio regionale ha deciso di destinare specificamente ai comuni del terremoto lo stanziamento di 1.2 milioni di euro originariamente previsto per i comuni del Lazio.

Supporto alle popolazioni colpite: proroghe, sospensioni di termini, esenzioni, gratuità tariffarie, verifiche nei luoghi colpiti. Gli assessori, ognuno secondo le sue competenze, stanno verificando quali atti amministrativi saranno necessari nei prossimi giorni o settimane per consentire alle popolazioni dei comuni interessati e della provincia di Rieti per un ritorno alle minime condizioni di normalità dei cittadini.

Come aiutare?

Donare il sangue, disposta l'apertura straordinaria dei centri trasfusionali di Roma e Rieti per far fronte all'esigenza di sangue dopo il terremoto. Chi è in possesso dei requisiti per donare il sangue è invitato a recarsi nei centri che saranno aperti in via straordinaria senza limiti di orario, in particolar modo quello dell'ospedale di Rieti San Camillo de Lellis, in viale J.F. Kennedy, 1. Già oltre 1.500 le donazioni che sono arrivate fino a questo momento, una grande dimostrazione di solidarietà. Qui tutti i punti dove è possibile donare il sangue. In queste ore drammatiche tanti stanno chiedendo cosa possono fare per dare un aiuto alle popolazioni colpite dal sisma. Per questo abbiamo attivato un conto corrente dove puoi fare una donazione, anche piccola.
– Chi vuole aiutare le popolazioni colpite con mezzi e materiali, può scrivere a: sismarieti@regione.lazio.it
– Se non strettamente necessario, evitare di percorrere la via Salaria così da agevolare il transito dei mezzi di soccorso impegnati tra Roma e Rieti.
– Se vi trovate nelle zone colpite dal sisma, toglire la password WiFi al  modem e permettettere ad altre persone di accedere ad internet così da alleggerire le reti telefoniche cellulari.


Quali i numeri da contattare in caso di emergenze?

Sono attivi i numeri del contact center della Protezione Civile: 800840840

E della sala operativa della Protezione Civile Lazio: 803555

La Asl di Rieti ha attivato un numero dove puoi chiedere informazioni su parenti e amici e sui ricoveri. Puoi chiamare lo 0746-278019




Terremoto, solidarietà: “Un’Amatriciana per Amatrice”: nei ristoranti un primo piatto

 

Red. Cronaca


Amatrice (RI)
– L’iniziativa di solidarietà Confesercenti e di Associazione Città del Vino. Tra il 12 e l’18 settembre chi ordina una amatriciana in un ristorante aderente contribuisce alla ricostruzione. Un’amatriciana per sostenere la ricostruzione. Anche i ristoratori si impegnano nella solidarietà: nella settimana tra il 12 ed il 18 settembre, in tutta Italia offriranno nel loro menu, in un giorno a loro discrezione, una amatriciana per la ricostruzione.

 

Tutti i clienti che in quella giornata ordineranno il piatto, contribuiranno indirettamente a sostenere la ripartenza delle imprese delle zone colpite: l’importo pagato, infatti, verrà devoluto interamente dai ristoratori in un fondo (IBAN IT 23A 03127 03200 000000015000) finalizzato alla ricostruzione e al sostegno delle attività della ristorazione, del commercio e della ricettività dei comuni di Amatrice, Accumuli, Arquata del Tronto e Pescara del Tronto. E’ questo l’obiettivo di “Un’Amatriciana per Amatrice” (#UnAmatricianaPerAmatrice), il progetto di solidarietà messo in campo dagli imprenditori di Confesercenti in collaborazione con l’Associazione Nazionale Città del Vino, che riunisce i 450 comuni a vocazione enogastronomica del nostro Paese, per dare un contributo concreto alla ripartenza delle attività del territorio colpito dal sisma, dalle cui tradizioni è nato uno dei piatti più noti e rappresentativi della cultura e sapienza enogastronomica italiana. L’auspicio è di arrivare a servire oltre 100mila amatriciane. L’iniziativa è aperta a tutti i ristoratori, non solo italiani. Per aderire sarà sufficiente registrarsi online su www.unamatricianaperamatrice.it per ottenere le locandine ed il materiale informativo relativo alla procedura da adottare, in italiano e presto anche inglese.
“Il sisma ha danneggiato centinaia di ristoranti e attività commerciali e ricettive. Spesso piccole e medie imprese storiche, di assoluta rilevanza culturale: la pasta all’amatriciana non è solo il simbolo di Amatrice, ma uno dei piatti più popolari al mondo, che è nato proprio dal saper fare secolare di questo territorio”, spiega Massimo Vivoli, Presidente di Confesercenti Nazionale. “Per questo, insieme a Città del Vino, abbiamo ritenuto che ben rappresentasse lo spirito del progetto, che vuole affiancarsi alle tante iniziative di solidarietà arrivate da tutto il mondo dando un contributo mirato al sostegno degli imprenditori dei comuni colpiti e alla tutela delle tradizioni di cui sono interpreti”. “Siamo vicini agli abitanti di Amatrice, Accumoli, Arquata, Pescara del Tronto e delle altre zone colpite dal sisma – commenta il presidente di Città del Vino, Floriano Zambon -. Insieme a Confesercenti stiamo organizzando questa iniziativa di raccolta fondi attraverso una ricetta simbolo del made in Italy: l’Amatriciana, un piatto famoso in tutto il mondo, fortemente identitario, capace di esprimere la cultura di un territorio con la stessa forza evocativa di un vino. L’obiettivo è di sviluppare un progetto nel campo della ristorazione e della gastronomia per ricreare occupazione e dare speranza alla popolazione dei territori colpiti, partendo dall’esperienza positiva del polo agroalimentare del Parco del Gran Sasso, che aveva sede proprio ad Amatrice”.
 




Amatrice: primo arresto per sciacallaggio

 

Red. Cronaca

AMATRICE (RI) – I carabinieri del comando provinciale di Rieti, nell’ambito dei servizi messi in atto al fine di reprimere il fenomeno dello sciacallaggio a seguito del forte sisma che ha colpito i comuni di amatrice, Accumoli E Arquata del Tronto e relative frazioni, hanno arrestato un pluripregiudicato napoletano M. M. di quarantacinque anni. Una delle pattuglie poste in campo e composta dal comandante della stazione di Leonessa e da un militare dipendente dello stesso reparto, coadiuvati da militari del 7° Rgt Laives, nel pomeriggio di giovedì, nella frazione “Retrosi” del comune di Amatrice, hanno colto all'improvviso il pluripregudicato napoletano, nel tentativo di forzare con un cacciavite, la serratura di un’abitazione colpita dal sisma e disabitata.

Sorpreso ad Amatrice in flagranza di reato ingaggia colluttazione con i Carabinieri I militari lo hanno sorpreso alle spalle e l’uomo, vistosi braccato, ha tentato di divincolarsi ingaggiando con i militari, una violenta colluttazione, ferendo con il cacciavite, uno dei militari. I Carabinieri, al termine della breve colluttazione, sono riusciti a immobilizzarlo e ad ammanettarlo, ponendo fine alla condotta criminale. I militari dopo averlo disarmato, lo hanno accuratamente perquisito rinvenendo nella tasca dei pantaloni, un biglietto ferroviario datato 24 agosto 2016 tratta Napoli – Roma, confermando la tesi degli stessi, che il pregiudicato, era giunto sul luogo del sisma, con l’intento di far razzie all’interno delle abitazioni delle malcapitate persone colpite dall’evento tellurico.

L'uomo, gravato da numerosi precedenti penali per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione e porto abusivo di armi e’ stato tratto in arresto con l’accusa di rapina impropria e lesioni personali e tradotto presso la casa circondariale di Rieti a disposizione dell’Autorita’ giudiziaria locale. I Carabineiri, ricorsi alle cure mediche da parte dei sanitari presenti nel campo allestito per le vittime del sisma, sono stati giudicati guaribili in sei giorni.