WASHINGTON: HACKER ATTACCANO UFFICI FEDERALI

di A.B.
 
Washington – Alcuni hacker sono entrati nei sistemi informatici degli uffici federali americani. Washington sta lavorando per capire i danni causati dal violento attacco. Secondo indiscrezioni, l’azione sarebbe stata compiuta da hacker cinesi. L’azione risalirebbe a dicembre ma è stata resa nota soltanto adesso. Ha interessato in particolare l’ufficio federale per la gestione del personale e  potrebbe aver danneggiato e compromesso dati che appartengono a quattro milioni di dipendenti di diverse agenzie federali.
 
La Cina intanto si è dichiarata irresponsabile degli attacchi ai sistemi americani, un portavoce del ministero degli Esteri cinese, Hong Lei, ha dichiarato “Sappiamo che gli attacchi degli hacker vengono fatti in modo anonimo, transnazionale, e che è difficile risalire alla fonte” aggiungendo poi che “è  irresponsabile e poco scientifico fare asserzioni false e congetturali senza un'indagine approfondita” e aggiunge che si auga che gli Stati Uniti siano “meno sospettosi e la smettano di fare affermazioni non verificate, ma dimostrino una maggiore fiducia e partecipino maggiormente alla cooperazione”. 



L'AMERICA VUOLE FORNIRE ARMI DIFENSIVE ALLE FORZE ASSEDIATE A KIEV

di Chiara Rai

Con gli attacchi pressanti dei separatisti russi in Ucraina, il comandante della NATO militare, il generale Philip M. Breedlove, ora intende supportare la fornitura di armi difensive e di attrezzature alle forze assediate a Kiev, e una serie di amministratori e funzionari militari sembrano volersi spingere verso questa posizione

Il presidente Obama ha ancora preso alcuna decisione ufficiale in merito alla fornitura di tale "assistenza letale". Ma dopo una serie di capovolgimenti sorprendenti che le forze ucraine hanno subito e sofferto nelle ultime settimane, l'amministrazione Obama sta seriamente riconsiderando sotto una nuova ottica la questione degli aiuti militari.

Intanto il segretario di Stato John Kerry, che ha in programma di visitare Kiev il prossimo giovedi, è aperto a nuove discussioni sulla fornitura di armi difensive, così come il generale Martin E. Dempsey.

I civili sono da domenica in fuga dalla città ucraina di Debaltseve, che è quasi circondata da combattenti ribelli. "E 'solo un orrore vivere qui", ha detto una donna,mentre cercava di salire su un autobus.

Negli ultimi mesi, secondo quanto asserito da alcuni funzionari a stelle strisce, Susan E. Rice, consigliere per la sicurezza nazionale di Obama, ha resistito alle proposte di fornitura di armi di difesa. Ma un funzionario vicino alle opinioni di Rice invece insiste nel sostenere il fatto che la signora Rice è ormai pronta a riconsiderare la questione.