CASTELLI ROMANI E COLLI PRENESTINI: PARTE LA CAMPAGNA “ETERNITY, UN AMIANTO E’ PER SEMPRE”.

di Cinzia Marchegiani

Castelli Romani / Colli Prenestini – La campagna sensibilizzatrice che ha appena lanciato il Comitato di Difesa del Territorio Colli Prenestini e Castelli Romani è rivolta ai quei cittadini che quotidianamente vivono le proprie realtà territoriali.

L’associazione di Difesa del Territorio Colli Prenestini e Castelli Romani, infatti, invita il cittadino a diventare protagonista del proprio futuro, e quindi a segnalare loro, foto e esatta ubicazione delle zone delle discariche abusive di amianto.

Parliamo di un rifiuto altamente pericoloso, appunto l’amianto e non è un caso che la campagna sia stata intitolata, “Eternity, l’amianto è per sempre!” Lasciato bivaccare in discariche abusive, rappresenta oltre un grave pericolo ambientale e di salute pubblica per le comunità limitrofe, oltre un grave segno di inciviltà e di incapacità degli stessi comuni di fare una campagna tesa al ritiro di questo materiale che spesso, troppo spesso viene smaltito illegalmente per costi eccessivi delle ditte, non sapendo che la sola manipolazione, frantumazione per il trasporto di questo elemento mette a serio rischio la salute del cittadino che se ne sbarazza furtivamente, o di ditte che passano per il ritiro e poi invece di smaltirlo con tutte le procedure richieste, se ne sbarazzano cercando luoghi isolati.

Tutte le segnalazioni pervenute, contribuiranno alla creazione della mappa dei “Luoghi Senza Cuore”, Siti di Poco Interesse Comunale, utili per capire l’esatta dimensione del fenomeno e, soprattutto, per chiedere soluzioni che permettano uno smaltimento corretto e che non gravi solo sulle spalle dei cittadini. Ci si può rivolgere al seguente indirizzo comitatodifesaterritoriale@gmail.com

SCHEDA TECNICA DELL’AMIANTO
Innanzitutto, occorre precisare che, anche se è ormai acclarata la cancerogenicità dell’amianto, legata soprattutto all'inalazione delle sue fibre, ciò che è meno conosciuto è il fatto che il periodo di latenza tra l’esposizione iniziale ad amianto e l’insorgenza di malattie ad esso correlate è estremamente lungo, infatti il picco massimo in Italia di casi di malattie asbesto-correlate (cioè patologie associate all'esposizione ad amianto), è atteso tra il 2015 ed il 2025.

STORIA
L’Italia è stata fino agli anni ‘90 tra i maggiori produttori mondiali di amianto, fino a quando, con Legge n. 257 del 27/3/1992, ha stabilito il divieto di estrazione, importazione, esportazione, commercializzazione e produzione di amianto, di prodotti di amianto e di prodotti contenenti amianto. Questa Legge però non impone l’obbligo di dismissione di tale sostanza o dei materiali che la contengono, pertanto ancor oggi risultano numerosi i siti contaminati da bonificare e rilevanti sono i quantitativi dei Rifiuti Contenenti Amianto da smaltire. Dagli studi effettuati dall’INAIL DIPIA (Dipartimento Installazioni di Produzione e Insediamenti Antropici), aggiornati a giugno 2013 e volti a creare una prima mappatura degli impianti di smaltimento che accettano Rifiuti Contenenti Amianto, è emerso che, a fronte degli elevati quantitativi di RCA ancora da smaltire, sul territorio nazionale non vi è un sufficiente numero di discariche per accogliere tale tipologia di rifiuti e quelle in esercizio non riescono a gestire la mole di RCA prodotti e producibili annualmente nel nostro paese, inoltre otto Regioni (tra cui il Lazio) non sono dotate di una discarica propria (ne è previsto alcun progetto suppletivo), e che le volumetrie residue vanno sempre più affievolendosi.

PREZZI PER LO SMALTIMENTO
Per quanto riguarda i prezzi di smaltimento invece, negli studi si segnala che in Italia essi sono piuttosto alti rispetto agli altri paesi europei e spesso i RCA prodotti dal nostro paese vengono, nel migliore dei casi, smaltiti all’estero. Ciò comporta attività di trasporto di RCA attraverso il territorio nazionale, spesso complesse e pericolose. Nel peggiore dei casi essi finiscono, come abbandoni impropri di rifiuti, costituendo un serio pericolo per la salute pubblica e deturpando il paesaggio urbano e naturalistico italiano, considerato a livello internazionale di pregio.

AGEVOLAZIONI PER I CITTADINI
Finalmente giunge, dopo anni di silenzio, di inerzia e di assenza, l'iniziativa statale volta ad incentivare il cittadino per un corretto smaltimento dell'amianto. Infatti con il decreto legge 63/2013, convertito con modificazioni dalla L. 03 agosto 2013, n 90, a partire dal 1 gennaio 2014 sono state estese le agevolazioni già esistenti per le ristrutturazioni e l' efficientamento energetico, anche agli interventi di rimozione e bonifica dell'amianto dagli immobili.

Il Comitato Difesa del Territorio Colli Prenestini e Castelli Romani, infine, si augura che con questa nuova campagna di informatione e sensibilizzazione, possa partire una partecipazione ad ampio raggio, affinché sia forte la volontà di ridurre e prevenire i rischi di abbandono illecito di amianto.




PARCO CASTELLI ROMANI: DISCARICA ABUSIVA CON TANTO DI AMIANTO CRESCE INDISTURBATA

Redazione

Parco Castelli Romani (RM) – Il Comitato di Difesa del Territorio Colli Prenestini Castelli Romani, nell’ambito dell’azione condotta a tutela del territorio dei Colli Prenestini e Castelli Romani,  nel mese di luglio 2013 inviava al Parco dei Castelli Romani, al Comune di Rocca Priora e al Corpo Forestale, a mezzo Posta Elettronica Certificata, la segnalazione di una discarica abusiva sita nel Parco Regionale dei Castelli Romani, località bosco di Colle di Fuori (Rocca Priora). Nella segnalazione si evidenziava la presenza di residui inerti, mobili, copertoni di vetture, batterie d’auto, finestre, vetri rotti e, soprattutto si rendeva nota la presenza di amianto.

Si chiedeva pertanto un intervento urgente per la rimozione della discarica, sottolineandone la pericolosità  per la salute degli studenti dell’Istituto Comprensivo D. Cambellotti, situato in prossimità del bosco in oggetto; per il rischio di possibili ferite riportate dalla fauna selvatica presente nel bosco e per  la pratica abituale della raccolta dei funghi che crescono spontaneamente in prossimità dei rifiuti inquinanti, da parte di gruppi di amatori.

Da un secondo sopralluogo effettuato nel mese di ottobre, risultava tutto nelle medesime condizioni, se non peggiorato con il ritrovamento di ulteriori rifiuti, con l’unica variante costituita dalla delimitazione, mediante nastro segnaletico, dell’area interessata dall’amianto.
Nel mese di gennaio 2014, effettuato un terzo sopralluogo, si deve constatare non solo che da ottobre a tutt’oggi nulla è cambiato, ma si evidenzia la ulteriore presenza di amianto in luoghi non delimitati da segnaletica, pertanto il Comitato ha provveduto ad inviare, il giorno 29 gennaio, una seconda segnalazione agli stessi

Soggetti interessati dalla prima, portandone a conoscenza anche la Asl RmH e la Stazione dei Carabinieri di San Cesareo.

Nello specifico viene richiesto:
di essere portati a conoscenza delle misure intraprese per  la corretta risoluzione del problema,
di avere, ai sensi della legge D.L. 241/90 e d.lgs. 33/2013, i riferimenti degli atti in cui tali misure vengono adottate,
la bonifica dell’area,
l’adozione di strategie atte alla prevenzione del fenomeno.

 




CASTELLI ROMANI, I RISCHI DELL'AMIANTO AL CENTRO DEL MIRINO

E.G.

L' Associazione Dei Nuovi Castelli Romani ha di recente affrontato nella cornice dell'Abbazia di San Nilo a Grottaferrata la questione del rischio da Amianto. L'Evento è stato realizzato con il patrocinio della Regione Lazio e dell'Asl RmH. In rappresentanza dell'Azienda Sanitaria Locale c'era il Dott. V. Amedeo Cicogna, Direttore Sanitario che, è intervenuto prima dell'inizio dei lavori. Il problema dell'Amianto, tematica molto attuale per il rischio alla nostra salute, è stato studiato in tutti i suoi aspetti coinvolgendo medici e professionisti che quotidianamente si confrontano con il tema oggetto del Convegno Regionale che ha visto tra le istituzioni intervenute prima dei relatori il Comandante Gruppo Carabinieri di Frascati Col. Rosario Castello, l'Archimandrita Esarca del Monastero Padre Emiliano Fabbricatore e il presidente dell'Agenzia Trapianti del Lazio Prof Carlo Umberto Casciani. L’iniziativa è stata anche un momento di riflessione sulla legge regionale proposta dal consigliere regionale On.le Luigi Abate, Presidente della Commissione Sicurezza e Prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro della Regione Lazio presente a Grottaferrara per l'occasione. Gli aspetti generali e sanitari sull'Amianto, dagli effetti sulla salute alla storia dell'impiego attuale ed in passato dello stesso, sono stati affidati al Prof. Agostino Messineo, Direttore del Dipartimento Prevenzione dell'Asl RmH. Il Dott. Fulvio Cavariani del Centro Regionale Amianto Asl Viterbo ha portato la sua esperienza nella gestione quotidiana del rischio da amianto, mentre il Dott. Claudio Denon del progetto S.E.N.E.C.A si è soffermato sulle tecniche di bonifica. L'aspetto giudiziario della questione è stato affrontato dall'Avv. Alessandro Bianchini e quello medico e delle patologie connesse al rischio Amianto al dott. Luca Perrone, medico radiologo dell'Ospedale Cristo Re di Roma.
“Siamo stati fortemente motivati come Associazione ad affrontare una tematica così importante come l'Amianto. – ha dichiarato il Presidente di NCR Ettore Pompili – Infatti è interesse di NCR quello di impegnarsi a sostegno della prevenzione e della cura della salute delle famiglie e parlare di Amianto significa continuare in questa direzione a servizio della comunità. Ringrazio le istituzioni  che presenzieranno l'evento e la Regione Lazio per il patrocinio concesso e l'Ing. Abate che ha accolto il nostro invito a parlare anche sul territorio dei Castelli Romani della proposta di legge regionale sull'argomento”.
“Lo smaltimento dei rifiuti contenenti amianto – è intervenuto l’On. Abate – oltre ad essere un problema per la salute dei nostri cittadini, rappresenta un costo oneroso per le imprese che devono smaltirlo addirittura fuori dai confini nazionali. La proposta di legge che ho presentato a luglio, come primo firmatario e congiuntamente con altri colleghi consiglieri regionali è una risposta concreta al problema dello smaltimento dell’amianto.”