NEMI, CASO ILCESA: LA SOCIETA' PRESENTA RICORSO E NAUFRAGANO LE BUONE INTENZIONI DELLA GIUNTA DI ALBERTO BERTUCCI

Redazione

Nemi (RM) – La società ILCESA ha presentato ricorso al Consiglio di Stato l’ultimo giorno utile contro la sentenza del Tar Lazio che ha condannato il Comune di Nemi al pagamento di 300 mila euro per aver “limitato l’utilizzazione edificatoria” alla società attraverso varianti al piano regolatore.

Infatti, di recente, Il Comune di Nemi è stato condannato dal Tar Lazio al risarcimento di 300 mila euro alla società ILCESA, Impresa Laziale Costruzioni Edili Stradali Appalti a r.l.

L’amministrazione Bertucci, ha ritenuto di dover iscrivere immediatamente la somma come debito fuori bilancio e dichiarare di voler liquidare la società con la quale tra l’altro avrebbe raggiunto un accordo.

A differenza di quanto fatto dalle precedenti amministrazioni dunque, Alberto Bertucci , mediante un Consiglio comunale straordinario, annunciava che la chiusura di questa vicenda con un aggravio di spese notevoli causate dai precedenti amministratori.

Una storia iniziata diciotto anni fa che ha coinvolto la giunta di centrosinistra di Vairo Canterani il quale governò negli anni ’90 e che con la sua politica di tutela dell’ambiente, attraverso delle varianti al piano regolatore, bloccò la realizzazione di un complesso edilizio in zona protetta da vincoli archeologici.

Ora, con il ricorso al Consiglio di Stato intentato da ILCESA si capisce chiaramente che le intenzioni di Alberto Bertucci sono naufragate e che adesso l’Ente si trova in una posizione di difesa piuttosto che di attacco.

Ad evidenziare questa infausta dinamica è proprio l’ex sindaco Vairo Canterani, il quale non manca di evidenziare questa e altre questioni che sommate assieme non attribuiscono un giudizio edificante nei confronti dell’operato della giunta di Alberto Bertucci.

ILCESA in primis e poi, sostanzialmente una “politica fatta di forma, di eventi e feste ma sostanzialmente di mancanza di programmazione, manutenzione cura del quotidiano”.

E anche un appello alle Consigliere di opposizione (Cinzia Cocchi e Stefania Osmari) di cogliere questi aspetti evidenziati dallo stesso Canterani e portarli in Consiglio, qualora ritenuti interessanti.

Buona visione dell’intervista video a Vairo Canterani [ PER VEDERE LA VIDEO INTERVISTA A VAIRO CANTERANI ANDARE IN FONDO A QUESTA PAGINA OPPURE CLICCARE QUI ]

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NEMI, L’AMMINISTRAZIONE BERTUCCI SI AGGRAPPA ALLA BANDIERA ARANCIONE E STANZIA LA FANTASTICA CIFRA DI 500 EURO PER I TERREMOTATI

Un blog locale ‘parziale’, (nonché un altro sito di notizie dei Castelli su cui evitiamo commenti perché è stato promotore di una fitta campagna elettorale di Alberto Bertucci e continuamente al servizio di notizie di cui spesso non viene verificata la veridicità della fonte),  perché con a capo un esponente di un partito politico, coglie la palla al balzo per cercare di screditare la nostra redazione e il nostro giornale, regolarmente registrato in Tribunale e diretto da una giornalista senza tessere di partito in tasca. Il blog, che ogni giorno incassa critiche per la sua ‘parzialità’ fa autogol e si porta appresso il Comune di Nemi.

 

Angelo Parca

“Il Touring Club Italiano, reputando di pregio la programmazione turistico-culturale approntata dall’amministrazione per il 2012/2013, ha confermato al comune di Nemi il marchio conferitogli tramite Bandiera Arancione, fino al 31/12/2014. Il vicesindaco, nonché assessore alla cultura, Edy Palazzi, a tal proposito precisa: ‘Il Comune ha già preso contatti con il Touring Club Italiano al fine di partecipare agli eventi del 2013, così da valorizzare il territorio nemese, naturalmente ricco di bellezze storiche e archeologiche, con lo scopo di dargli adeguata visibilità e di attirare il maggior numero di turisti. Inoltre il comune di Nemi, come paese Bandiera Arancione, ha accolto l’invito del Touring Club Italiano a contribuire alla ricostruzione dopo il terremoto dell’Emilia, stanziando la cifra di 500 €.” Questo il comunicato ‘piazzato’ in  bellavista sulla home principale del sito del Comune di Nemi, nonché ripreso con eco strombettante dal blog di un esponente Fli.

Un blog locale (e il sito di notizie dei castelli) riprendendo il comunicato si lascia andare a sterili e pretestuosi commenti reputando grave il fatto che abbiamo diffuso una nota senza verificare accusandoci di esserci ispirati alla parzialità.  L’autore di questo commento si firma 'redazione', perché evidentemente ispirandosi al partito che rappresenta, non ama ‘metterci la faccia’ firmando una simile ‘bufala’ con nome e cognome. Egli fa un chiaro riferimento all’articolo pubblicato in data 18 ottobre su questo quotidiano intitolato “NEMI, SI RISCHIA DI PERDERE IL MARCHIO DI QUALITA’ TURISTICA BANDIERA ARANCIONE RILASCIATA DAL TOURING CLUB SIN DAL 2004”. Nel nostro articolo diffondevamo una nota di “Insieme per Nemi” in cui si affermava la verità, cioè che la “giunta Bertucci, non ha partecipato alla "giornata bandiere arancioni” indetta per il 14 ottobre 2012.” La nota di “Insieme per Nemi” inoltre invitava  “l’assessore alla Cultura a non trascurare questo valore che finora è stato custodito con costanza e dedizione senza disperderlo.” Siamo quindi non solo lieti che l’assessore alla Cultura non sia rimasto inerte al fine di non perdere il prestigioso riconoscimento che, tra l’altro, tra i requisiti per ottenerlo, il Touring Club indica la necessità da parte del Comune di avere un punto informativo funzionante e con orari ben esposti all’esterno.  Detto cio’ l’autore senza volto della ‘grande bufala’  scritta sul blog (tra l’altro ci sorprende ancora la doppia faccia del leader del blog che in una occasione a Castel Gandolfo la scorsa primavera, si è complimentato con il direttore de L’osservatore laziale proprio per l’imparzialità del nostro giornale chiedendoci al contempo di accogliere le note Fli sul nostro quotidiano) farebbe bene a rileggere la nota che abbiamo pubblicato e verificato in quanto è assolutamente veritiero il fatto che sia nel 2011 (ma è comprensibile perché c’era il commissariamento ) e sia nel 2012 (con la giunta Bertucci) Nemi non ha partecipato alla giornata delle bandiere arancioni, quindi si è creata preoccupazione di fronte questa prolungata assenza da una attività così importante del Touring Club. La notizia che l’amministrazione Bertucci non ha partecipato alla "giornata bandiere arancioni” indetta per il 14 ottobre 2012 è quindi non solo fondata ma è stata attentamente verificata dalla nostra redazione. Quindi rispediamo al mittente, che si considera leader locale di un partito politico nazionale,  tutte le affermazioni riportate nella fallita operazione del blog e del suo ignoto ma notissimo parziale autore. Chiudiamo con una riflessione sul blog in questione: Sappiamo, come sanno molti attenti lettori,  che il blog che ha tentato il ‘grande bluff’ è una creatura malfatta partorita da un esponente del partito che negli anni ha cambiato gabbana molteplici volte e ogni volta tenta di rinnovarsi. Questa volta si è mischiato con il partito dei ‘casini’, che guarda caso vede un esponente in maggioranza nel paese delle fragole. Quando si sguazza nel fango ci si aiuta tra compari.  Noi  a differenza del blog non abbiamo padroni e i lettori ci ripagano ogni giorno per il nostro costante lavoroportato avanti con dedizione e professionalità. Riguardo il paese delle fragole, mesi fa abbiamo dato apertamente un giudizio negativo sulla giunta Bertucci, quindi di certo non ci nascondiamo dietro acrobatici e ridicoli tentativi di far passare un messaggio per asettico. La nostra conoscenza del territorio ci ha fatto prendere una netta e irreversibile posizione e i fatti degli ultimi mesi stanno confermando le nostre asserzioni. Tant’e’

tabella PRECEDENTI:

18/10/2012 NEMI, SI RISCHIA DI PERDERE IL MARCHIO DI QUALITA’ TURISTICA BANDIERA ARANCIONE RILASCIATA DAL TOURING CLUB SIN DAL 2004


     
 




NEMI, VALLE PETRUCOLA ABBANDONATA AL DEGRADO E SENZA SICUREZZA

Qualche anno fa  l’attuale consigliere di maggioranza Gianni Ibba raccolse addirittura le firme per chiedere all’allora amministrazione di installare i dossi artificiali. Ma dopodiché su Valle Petrucola è sceso il silenzio e l’incuria.

 

C. R.

Valle Petrucola a Nemi può definirsi quartiere autogestito? In parte sì, e a confermarlo è più di un residente del popoloso quartiere, soprattutto quando si tratta di potare vegetazione non propria. “L’erba è alta e non viene tagliata dal Comune – osserva Giovanni Mattei, residente. –  La vegetazione è invasiva e i terreni comunali sono in abbandono”. Infatti, l’assurdo, è che diversi residenti tagliano l’erba di propria iniziativa, parliamo di potature e vegetazione selvaggia, per non avere uno spettacolo di degrado vicino casa, un ambiente che dovrebbe apparire quantomeno dignitoso se non accogliente. Giovanni, ricorda che uno degli obiettivi della nuova amministrazione Bertucci consisteva nella volontà di voler rilasciare ai privati una sorta di concessione gratuita dei terreni in cambio di una costante manutenzione e cura. Un po’ come è successo a Grottaferrata dove i privati hanno adottato aiuole e piccoli spazi verdi , compresa la rotatoria a Squarciarelli. Eppure i fili d’erba a Valle Petrucola crescono numerosi, tanto che nell’unico parco pubblico della zona intitolato allo scrittore danese Andersen, i genitori con carrozzina al seguito sprofondano nella vegetazione. E tra palizzate in legno buttate da una parte e lampioni mozzati, finisce anche il divertimento dei bambini perché se il parco non è in sicurezza le mamme non si sentono tranquille. Un altro residente, fa notare che in via di Valle Petrucola dimora da circa un anno una transenna che delimita una frana. Quella stessa strada che accoglie l’ennesimo pericolo è priva di segnaletica verticale, a parte lo sbiadito ricordo di uno “stop” impresso sull’asfalto non c’è nulla. E qui le macchine sfrecciano come stessero su una pista di formula uno. Anche la doppia curva a seguire è priva di dossi. Qualche anno fa  l’attuale consigliere di maggioranza Gianni Ibba raccolse addirittura le firme per chiedere all’allora amministrazione di installare i dossi artificiali. Ma dopodiché su Valle Petrucola è sceso il silenzio e l’incuria.