Sicilia, emergenza maltempo. Orlando: “Il governo nazionale dichiari lo stato di emergenza”

PALERMO – “Dopo il disastro che si è abbattuto, in molte regioni d’Italia e in particolare nella nostra Isola, che ha pagato un prezzo altissimo in termini di vite umane e di danni alle infrastrutture, che in molti casi risultano danneggiate in maniera irreparabile – dichiarano Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale di AnciSicilia- chiediamo, ai Governi nazionale e regionale, un intervento immediato che sostenga e supporti economicamente gli amministratori siciliani nella messa in sicurezza del territorio e nel ripristino dei collegamenti stradali resi impraticabili dai violentissimi temporali dei giorni scorsi”.

“Chiediamo al Governo, di concerto con l’ANCI, che ha già predisposto una nota, inviata a tutti i sindaci delle zone colpite, che dà indicazioni chiare per l’utilizzo dell’istituto della somma urgenza (disciplinato dall’ art. 163 del D.Lgs 50/2016) in caso di calamità naturali – conclude il presidente Orlando – di provvedere immediatamente alla dichiarazione di stato di emergenza per tutti i territori coinvolti e al Governo regionale di intervenire con azioni concrete a sostegno dell’agricoltura, messa in ginocchio dalla straordinarietà degli eventi climatici di questi ultimi giorni e delle attività economiche danneggiate”.




Sicilia, l’ARS dice no a terzo mandato per i sindaci dei comuni fino a 3000 abitanti: tuona Leoluca Orlando

PALERMO – “L’AnciSicilia esprime la propria contrarietà rispetto alla decisione assunta dalla I Commissione all’Ars di bocciare, senza un adeguato confronto, la norma che prevede la possibilità anche per i sindaci siciliani di comuni con popolazione fino a tremila abitanti di svolgere il terzo mandato”. Lo ha detto Leoluca Orlando, presidente dell’Associazione dei comuni siciliani.

“Come è noto nel resto d’Italia – ha aggiunto il segretario generale dell’Associazione, Mario Emanuele Alvano – i sindaci possono essere eletti per tre mandati consecutivi, così come previsto dall’art.1 comma 138 della legge 56/2014 (Legge Delrio)”. “Quanto avvenuto oggi all’Ars – ha concluso Orlando – non tiene in considerazione il ruolo istituzionale dei comuni. E’ utile ricordare al legislatore regionale che alcune limitazioni nei confronti dei sindaci non hanno eguali per altre cariche istituzionali e che nelle piccole realtà, dove talvolta vi è una forte carenza di candidati a sindaco, esistono persone che decidono di sacrificarsi per i propri comuni accettando pesanti responsabilità per assicurare una continuità istituzionale e per garantire, con il proprio contributo, professionalità e competenza”




Sicilia, crisi finanziaria Enti intermedi: a villa Niscemi l’AnciSicilia chiede l’intervento regionale

PALERMO – Problematiche normative e crisi finanziaria degli enti intermedi: questi i temi affrontati durante l’incontro svoltosi oggi pomeriggio a Villa Niscemi, che, organizzato dall’AnciSicilia, ha visto la partecipazione dei segretari generali e dei ragionieri generali delle Città metropolitane e dei Liberi consorzi, di Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale dell’Associazione dei comuni siciliani, e di Bernadette Grasso, assessore regionale alle Autonomie locali

Durante l’incontro l’AnciSicilia ha presentato un documento, poi approvato integralmente dai partecipanti, in cui ha evidenziato:

• la crisi degli Enti di Area Vasta è una crisi di sistema e che va affrontata nel confronto istituzionale tra Regione e Enti locali;
• la mancata attuazione di una compiuta riforma regionale ha prodotto la condizione di perdurante sofferenza finanziaria;
• non è stata data concreta attuazione alle norme previste dalla L. 190/2014 in materia di personale;
• tale situazione è stata evidenziata al Ministro dell’interno, on. Marco Minniti, in una nota congiunta a firma del Coordinatore delle Città Metropolitane e del Presidente dell’Anci nella quale veniva evidenziato che la gravissima difficoltà in cui versano gli enti intermedi è stata determinata dal fatto che, pur avendo subito integralmente i tagli degli scorsi anni, sono stati esclusi dal riparto dei contributi correnti nazionali e non hanno beneficiato del trasferimento da parte della Regione di adeguate risorse compensative, nonostante gli accordi via via intervenuti in tal senso.

L’Associazione dei comuni siciliani ha, quindi, espresso, fortissima preoccupazione in merito a:

• la concreta prospettiva di chiudere i rendiconti 2017 in disavanzo;
• l’impossibilità di approvare il bilancio 2018/2020;
• l’impossibilità, da parte della Città Metropolitana di Catania di approvare il bilancio 2017;
• l’impossibilità di svolgere i servizi sulle scuole secondarie e sulle strade provinciali;
• l’impossibilità, in assenza degli strumenti finanziari, di realizzare gli investimenti di cui sono destinatarie sia per strada che per scuole.

“Alla luce di quanto evidenziato – hanno concluso il presidente Orlando e il segretario generale Alvano – abbiamo deciso di chiedere al Governo regionale di individuare, in sede di legge di bilancio 2018, soluzioni strutturali che consentano di superare le cause di tale crisi finanziaria attraverso la neutralizzazione del contributo alla finanza pubblica e l’attuazione della legge regionale 15/2015”




Caltanissetta, minacce all'assessore Micciché: solidarietà dall'Anci Sicilia

Redazione

CALTANISSETTA – Una busta con 4 cartucce calibro 38 indirizzata all'assessore regionale al Lavoro Gianluca Miccichè è stata rinvenuta sabato scorso nella buca delle lettere della segreteria politica in via Angelico Lipani a Caltanissetta. La missiva conteneva il messaggio: "Questo è il tuo regalo di nozze. Con i prossimi ti centriamo in pieno".
L'episodio è stato denunciato alla polizia. A Caltanissetta, si è riunito il comitato per l'ordine e la sicurezza che ha deciso di assegnare la tutela all'assessore.


“Esprimiamo la nostra solidarietà all’assessore regionale al lavoro, Gianluca Miccichè per vile atto intimidatorio e per le minacce ricevute”. Hanno dichiarato Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale di Anci Sicilia apprendendo la notizia relativa alla busta, contenente 4 cartucce e un messaggio minatorio, indirizzata all'assessore regionale al lavoro, Gianluca Miccichè, rinvenuta, sabato scorso, nella buca delle lettere della sua segreteria politica.
“Siamo certi – continuano Orlando e Alvano – che l’Assessore Miccichè saprà portare avanti il suo incarico con l’identico impegno dimostrato fino ad ora e auspichiamo che le forze di polizia facciano al più presto luce sui responsabili dell’ignobile atto”.