REGIONE LAZIO, PRIMAVERA LAZIALE: ONTA E MACERIE

Per Bersani sono necessarie trasparenza e riduzione dei costi della politica. A forza di ripetere questo binomio, trasparenza e riduzione dei costi della politica, li hanno logorati da renderli completamente senza alcun significato.

Casini va dalla Polverini e chiede dignita' e responsabilità. La responsabilità è come il coraggio ed Il coraggio, chi non ce l'ha non se lo può dare (Manzoni) Lo sapeva questo Casini?

Alfano ha convocato i vertici Pdl del Consiglio Regionale e ha avvertito che  non deve accadere “mai più” quanto successo “nel Lazio“. Bravo Angelino. Siete contenti? Così sistema le cose Alfano.

Per Napolitano bisogna risanare la politica.  Bella scoperta!

 

Emanuel Galea

L’implosione della Regione Lazio non l’ha certamente causata la raccolta firme del Pd. E non è stata causata da qualche spontanea iniziativa della ex presidente. Con tutto il merito che gli è dovuto non è stato neanche l’effetto della manovra dei consiglieri regionali Radicali. Il “palazzo“ è collassato su se stesso. E’ stata la corruzione, il marciume. Il comportamento deplorevole e vergognoso dei gruppi consiliari  che ha eroso le fondamenta della “morale e dell’ etica”, ha svilito le istituzioni e dato il colpo di grazia  alla figura patetica dell’uomo politico. Dalle rovine di quel palazzo echeggiano ancora le reciproche accuse e giungono segnali di resistenza, volontà da parte della casta di perseverare e di rimanere attaccata alle poltrone come telline agli scogli. Ormai la gente lo sa,  i partiti sono restauratori del “vecchio”. Sale la protesta per ribadire ancora che le Regioni sono un corpo  estraneo nell’amministrazione italiana e vanno abolite. Si sa che non è un’operazione da farsi fra l’oggi ed il domani. Ripetiamo quanto già abbiamo scritto, [PROVINCIA O REGIONE: UNA DELLE DUE E' DI TROPPO] in attesa di una soluzione definitiva, sarebbe auspicabile il ridimensionamento dei costi delle Regioni attraverso un forte intervento legislativo non lineare. La soluzione ottimale sarebbe il ridimensionamento dei consigli regionali e la trasformazione ad organi composti da rappresentanti locali (comuni) e cittadini a rotazione con un simbolico rimborso spese.

Pensavo e riflettevo sulle ambigue dichiarazioni rilasciate dai diversi politici all’indomani della miserevole faccenda della Pisana. Quanta miseria nei palazzi del potere! Quanta vergogna in quel palazzo! Festini in costume, ostriche, champagne, “magnate” a Rocca di Papa, mentre fuori aumenti, disoccupazione, suicidi, chiusura negozi, famiglie senza reddito.  Mi sono ritornati in mente i versi di uno stornello della Roma antica, che recitava : “Se pensi ar male che jè stato fatto non c’hai più voja manco de cantà” E’ così!  Se pensiamo al male che hanno fatto a Roma, all’Italia, ad ognuno di noi, viene il mal di stomaco. La cosa più  triste è che gli apparati politici stanno aggiungendo la beffa alle ferite già inflitte con la loro assurda ambiguità. Dopo la Primavera Araba ci tocca assorbire la  Primavera Laziale con tutto quello che c’è intorno. Sono state alienate delle ingenti risorse. Chi le ha utilizzate per mangiate d’ostriche e bevute di champagne, chi per metri cubi di  manifesti, tanti manifesti da tappezzare gran parte di Roma, chi dice di averle adoperate per attività politiche, per congressi, addirittura c’è chi dice di volerle donare in beneficenza. Un carosello, un ventaglio di usi e consumi di nostri contributi. Una corsa a chi arriva prima a raccontare la più grossa fandonia al primo che passa.  Molto ambigua è questa “primavera laziale”. Secondo taluni quelli che hanno intascato i soldi e li hanno adoperati per ostriche e champagne sono più colpevoli, moralmente parlando, di quelli che li hanno adoperati per chilometri di  manifesti, e via dicendo. Non è in discussione in questo contesto come sono stati spesi quei soldi. Questo aspetto, se riterrà, lo potrà verificare la magistratura. Di sua iniziativa senza dotti suggeritori. Senza trascurare il fatto che quei soldi sono proventi di una indebita forma di finanziamento pubblico. Sono perciò risorse dei contribuenti . E’ denaro espropriato dalla sua giusta destinazione, sono soldi sottratti ai servizi pubblici. Ambiguo è "quello che può venire inteso in vari modi o prestarsi a diverse interpretazioni, dando luogo di conseguenza a dubbi, incertezze o confusione".

In questi giorni siamo assistendo ad un tentativo meschino di rendere la gente incapace di distinguere tra ciò che si dice e ciò che realmente è avvenuto. Si vuole appunto creare confusione, dubbi ed incertezze. Si vuole convincere la gente che un gruppo di consiglieri sia stato più corretto istituzionalmente da un altro. Non è così. Parlando della Pisana tutti i gruppi sono stati scorretti istituzionalmente. Hanno tutti accettato, partecipato alla grande spartizione. Poi, c’è stato qualcuno che non era presente al voto, Sel e Radicali.  Questo è vero. La coppia Radicale Rossodivita e Berardo “hanno fatto scoppiare il “quarantotto”. Giusto pure questo. Però, intorno al tavolo per la divisione del malloppo ci sono stati tutti e gli elettori del Lazio, per le prossime elezioni è giusto che questo lo sappiano. Sarebbe bene che imparino a conoscere i nomi di ognuno di questi signori.  La preoccupazione della gente è una: “passata la festa, gabbato lo santo”. Ed il santo, strano a dirlo, è il Popolo Italiano. La politica si auto-assolve, è bravissima nell’arte parolaia,  cerca di confondere e creare confusione. Renata Polverini ha escluso una sua ricandidatura alla Regione Lazio. E vorrei proprio vedere! Con quale coraggio oserebbe ripresentarsi? Per Bersani sono necessarie trasparenza e riduzione dei costi della politica. A forza di ripetere questo binomio, trasparenza e riduzione dei costi della politica, li hanno logorati da renderli completamente senza alcun significato. Casini va dalla Polverini e chiede dignita' e responsabilità. La responsabilità è come il coraggio ed Il coraggio, chi non ce l'ha non se lo può dare (Manzoni) Lo sapeva questo Casini? Alfano ha convocato i vertici Pdl del Consiglio Regionale e ha avvertito che  non deve accadere “mai più” quanto successo “nel Lazio“. Bravo Angelino. Siete contenti? Così sistema le cose Alfano. Per Napolitano bisogna risanare la politica.  Bella scoperta! Ha aggiunto poi il presidente che quelli di questi giorni sono stati scandali vergognosi . Siamo in piena sintonia con il presidente e ci permettiamo aggiungere che gli scandali di ieri, dell’altro ieri e quelli di pochi giorni fa erano vergognosi anche loro. C’era una volta un Presidente, ex magistrato che toccata la sua dignità  ha reagito vigorosamente affermando “ Io non ci sto” Oggi la gente ripete con lui che anche loro non ci stanno, no, non ci stanno, a questa onta, a questa vergogna non ci stanno.

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   30/09/2012 REGIONE LAZIO, ALLE URNE ENTRO IL 2012?

  29/09/2012 ROMA, STEFANIA PRESTIGIACOMO DISGUSTATA DAL PDL SALUTA E SE NE VA

  28/09/2012 LAZIO PISANOPOLI, PARRONCINI (PD): “COME FA L’EX ASSESSORE BIRINDELLI A USARE ANCORA UOMINI E MEZZI DELLA REGIONE?”
27/09/2012 LAZIO REGIONE, SU NOMINE DIRETTORI E' SUBITO POLEMICA. VERDI: "IL GRANDE BLUFF DELLA POLVERINI"
  26/09/2012 LAZIOGATE, MARCO PANNELLA CHIEDE LE SCUSE PUBBLICHE A SILVIO BERLUSCONI
  25/09/2012 PISANOPOLI, MARIO PERILLI (PD): DOPO 3 ANNI DI PARALISI OCCORRE RILANCIARE IL LAZIO.
  25/09/2012 PROVINCIA O REGIONE: UNA DELLE DUE E' DI TROPPO
  25/09/2012 RIETI, LA BUFERA DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO. LA NOTA DI GIORDANI (SABINA RADICALE)
  25/09/2012 REGIONE LAZIO, MARUCCIO (IDV): AL PIU' PRESTO AL VOTO
  24/09/2012 REGIONE LAZIO, PISANOPOLI: ANCHE LA CHIESA DECISIVA PER LE DIMISSIONI DELLA POLVERINI
  24/09/2012 LAZIO PISANOPOLI, RENATA LASCIA LO SCRANNO
  24/09/2012 REGIONE LAZIO, "PISANOPOLI": L'UDC NON FA NE IL BELLO NE IL BRUTTO TEMPO
  24/09/2012 LAZIO PISANOPOLI, MANCIURIA (UDC): “CHI SI DIMETTE NON SI RICANDIDI”
  24/09/2012 LAZIO PISANOPOLI: PARRONCINI (PD) INVITA L'UDC A FARE UN PASSO INDIETRO
  23/09/2012 LAZIO SCANDALO PISANOPOLI: POLVERINI "GO HOME"
23/09/2012 LAZIO PISANOPOLI, LODOVISI (PD): SOLO NUOVE ELEZIONI POSSONO SALVARE IL LAZIO DAL TRACOLLO
  22/09/2012 LAZIO PISANOPOLI, AL VIA LA CORRIDA
21/09/2012 LAZIO PISANOPOLI, LA POLVERINI NON SI E' DIMESSA.
20/09/2012 LAZIO PISANOPOLI, CHE MUOIA SANSONE CON TUTTI I FILISTEI
  20/09/2012 LAZIO, PISANOPOLI: DIMESSO IL CAPOGRUPPO PDL FRANCESCO BATTISTONI. DOMANI L'ORA DELLA VERITA'
18/09/2012 LAZIO "PISANOPOLI": FASTI E BAGORDI NELLA REGGIA DELLA DIVA RENATA
18/09/2012 REGIONE LAZIO, POST "PISANOPOLI": L'UFFICIO DI PRESIDENZA PROCEDE A FORMALIZZARE TAGLI A SPESE AL CONSIGLIO
  17/09/2012 REGIONE LAZIO, LA POLVERINI CHIEDE SCUSA MA NON SI DIMETTE
  17/09/2012 LAZIO, "PISANOPOLI": TRA POCHI MINUTI INIZIA IL CONSIGLIO STRAORDINARIO DELLA "VERITA'"
  17/09/2012 LAZIO, "PISANOPOLI": RENATA AI "BOTTI" FINALI
  15/09/2012 LAZIO, "PISANOPOLI" ROSSODIVITA/BERARDO: "COME STANNO DAVVERO LE COSE"
  15/09/2012 LAZIO, "PISANOPOLI": I CITTADINI CHE NON ARRIVANO ALLA FINE DEL MESE SONO NAUSEATI DA QUESTO SCEMPIO
  14/09/2012 LAZIO, PDL "PISANOPOLI": GLI AVVOCATI DEL CAPOGRUPPO PDL FRANCESCO BATTISTONI METTONO IN GUARDIA GLI ORGANI DI STAMPA
  14/09/2012 LAZIO, SCANDALO FONDI PDL: BLITZ DELLA GUARDIA DI FINANZA IN REGIONE
  14/09/2012 ROMA, BUFERA NEL PDL PER SPESE PAZZE CON FONDI REGIONALI: BATTISTONI CONTRO FIORITO E FIORITO CONTRO TUTTI
  23/08/2012 LAZIO REGIONE, PRESTO IL "CAMBIO DELLE PORTE"…. GIREVOLI E BEN OLIATE?

 




LATINA, "ATREJU 2012": IL RESOCONTO DELLA GIOVANE ITALIA

Redazione

Si è conclusa domenica 16, la festa nazionale della Giovane Italia, movimento giovanile del PDL, tenutasi a Roma nella storica location al fianco del Colosseo. Cinque giorni di alta politica determinati da incontri ravvicinati con importanti esponenti di tutta la classe politica nazionale,  dell'attuale Governo e più in generale della società civile. All'ordine del giorno discussioni di proposte, idee e aspettative del mondo giovanile. Tutto ciò accompagnato da ricchi momenti di aggregazione e goliardia tra gli stand rappresentativi di molte realtà regionali d'Italia. E'tempo di bilanci per i ragazzi della Giovane Italia della provincia di Latina da sempre nell'organizzazione di questa manifestazione. Atreju è la nostra speranza, – spiegano Carola Latini, Edoardo Baldo e Alberto Ceri-  rispettivamente Dirigente Nazionale e responsabili della Giovane italia provinciale ,verso una politica che può tornare ad essere ancora di più partecipata e vicina ai bisogni della gente. Molti  i dibattiti, e diversi i contenuti: economia, scienza, legalità, politica. E Il premiu "Atreju" che ogni sera ha visto la partecipazione di personalità emergenti della società civile,tra cui Valentina Vezzali. Non solo molti ragazzi presenti ma anche molti amministratori locali, tra cui il Sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi chiamato a relazionare sulla propria esperienza amministrativa insieme ad altri giovani sindaci. L'ultimo giorno ha visto il segretario nazionale Angelino Alfano a confronto con il movimento giovanile e Giorgia Meloni ex ministro della gioventu' e presidente nazionale Giovane Italia, molte le proposte avanzate dai militanti, come l'esigenza delle primarie anche nel PDL,l'introduzione delle preferenze nella nuova legge elettorale, il bisogno di un'europa piu politica e meno finanziaria. Cè molta soddisfazione per questa edizione di Atreju spiegano i ragazzi, "Si ritorna nelle nostre realtà locali con maggiore consapelovezza nelle nostre forze e nelle nostre capacità e con la certezza che non siamo soli, ma che cè una comunità di ragazzi in tutta Italia che ogni giorno si spende per una gestione piu sana e responsabile della cosa pubblica".
 




VITERBO, SESTILI SCRIVE AD ALFANO PER CHIEDERE LO SCIOGLIMENTO DEL COORDINAMENTO PROVINCIALE PDL

Redazione

“Situazione strana quella delle trattative per le prossime elezioni amministrative da parte del PDL, tutto si svolge nel più totale silenzio”. Lo ha dichiarato Luciano Sestili (Pdl). “Per come sta evolvendo in maniera quantomeno incomprensibile – ha proseguito – una situazione in particolare merita attenzione: quella di Tarquinia. Dopo che in un primo momento i vertici provinciali (???) del PDL avevano deciso di non dare il simbolo a nessuno – spiega – in un secondo momento hanno cambiato idea, dando il simbolo ad una parte di PDL che appoggia il candidato sindaco dell’UDC. Tralasciando tutte le considerazioni di tipo politico che si potrebbero fare in merito – ha detto Sestili – vorrei porre qualche domanda al coordinatore provinciale, Giulio Marini, dal momento che dallo scorso anno non si riunisce il direttivo provinciale e, quindi, non è possibile discutere e confrontarsi all’interno del partito come sarebbe stato più naturale e produttivo fare. Ovvero: è a conoscenza Marini che esistono dei consiglieri di minoranza uscenti, iscritti prima a FI ed AN e poi confluiti nel PDL, che hanno fatto cinque anni di onorata opposizione?”, chiede Sestili. E ancora: “Marini è a conoscenza che gli stessi hanno, a più riprese, richiesto il simbolo del partito anche per avere un minimo di riconoscimento dell’attività svolta? Su quali basi è stata presa un'altra decisione e con il coinvolgimento di chi? Così facendo – ha proseguito – non si fa altro che disperdere ancor di più quella militanza storica che molto ha dato – prima a FI e AN, oggi al PDL – quando invece ci sarebbe bisogno di valorizzare tutti quelli che hanno contribuito alla crescita del nostro partito, soprattutto in questi momenti di difficoltà. Dal momento che il congresso provinciale e’ stato rinviato e, secondo il regolamento per le incompatibilità, l’attuale coordinatore e relativo vice sarebbero incompatibili – ha affermato Sestili – forse sarebbe stato meglio prendere tali decisioni con il coinvolgimento della classe dirigente provinciale, senza lasciare che prevalessero le solite logiche di parte. Per quello che mi riguarda – ha sottolineato l'esponente Pdl – esprimo tutta la mia solidarietà e amicizia a Fiaccadori, Minniti ed Olmi; ringraziandoli per quello che hanno fatto in questi anni, annunciando che gli sarò vicino, per quello che conta, anche in questa battaglia amministrativa. Con un gruppo di amici ed amministratori – ha aggiunto – stiamo preparando una lettera da inviare al segretario Alfano, in cui chiederemo di abolire il coordinamento provinciale di Viterbo, visto che dal suo insediamento si e’ riunito pochissime volte senza peraltro essere coinvolto in questioni importanti. La seduta più accesa – ha ricordato Sestili – è stata quella della crisi in Provincia per la questione della rielezione del presidente del consiglio provinciale. Ma di amministrative ed altre questioni mai parlato. Quindi a cosa serve?”.