ANGUILLARA, 2 SI PER L’ACQUA BENE COMUNE: UN ANNO DOPO

Forse ad Anguillara si potevano raccogliere delle firme per tentare una “class action” verso l’Ente gestore (il Comune), quantomeno al fine di ottenere riduzioni sulla bolletta dell’acqua “avvelenata”. I motivi per i quali questo non è stato fatto, per lo meno fino ad oggi, lo potrebbe spiegare il movimento civico che dell’“acqua bene comune” ne ha fatto il proprio vessillo.

 

Emanuel Galea

Lo scorso 14 luglio, pubblicavamo l’articolo intitolato “LAZIO EMERGENZA ARSENICO, APPELLO AI COMUNI: SE ADERITE AL NUOVO RICORSO SONO POSSIBILI 1.500 EURO A FAMIGLIA” dove si parlava di un’azione giudiziaria collettiva promossa dal Codacons, gratuita per tutti i propri iscritti con la quale si chiederà il risarcimento di 1.500 euro, calcolato in via equitativa, per ciascun aderente e la riduzione della tariffa idrica applicata dalle relative Ato che distribuiscono acqua “avvelenata”. Sono stati inoltre indicati, tra gli altri, i Comuni dell'hinterland e dei Castell Romani che  possono aderire al ricorso fino alla data del 31 agosto: Aprilia, Albano, Ardea, Ariccia, Genzano, Lanuvio, Lariano, Velletri, Castel Gandolfo, Ciampino, Castelnuovo di Porto, Trevignano Romano, Tolfa, Bracciano, Sacrofano, Formello, Civitavecchia, Santa Marinella, Anzio, Nettuno, Campagnano di Roma, Magliano Romano, Mazzano Romano. Grande assente, non elencato tra i possibili aderenti al ricorso, risulta essere il Comune con la situazione più critica: Anguillara Sabazia, non aderente Acea.

Sempre nell’articolo del 14 luglio, per chi tiene a cuore gli interessi della cittadina lacustre, venivano date due notizie sicuramente importanti: La prima notizia è che Anguillara, ed in particolare i residenti di Ponton dell’Elce e quelli di Colle Biadaro, si trovano in una situazione discriminante rispetto i residenti dei 23 comuni che potranno aderire alla class action promossa dal Codacons, infatti i cittadini di Ponton dell’Elce e di Colle Biadaro, probabilmente perchè non essendo il Comune aderente Acea, ne rimarrano esclusi.

Forse ad Anguillara si potevano raccogliere delle firme per tentare una “class action” verso l’Ente gestore (il Comune), quantomeno al fine di ottenere riduzioni sulla bolletta dell’acqua “avvelenata”. I motivi per i quali questo non è stato fatto, per lo meno fino ad oggi, lo potrebbe spiegare il movimento civico che dell’“acqua bene comune” ne ha fatto il proprio vessillo.

Altra notizia importante e che non può passare certamente in sordina è quella denunciata dallo stesso assessore Enrico Stronati. La situazione dei parametri dell’arsenico (e anche del fluoruro n.d.r) nell’acqua, di questi quartieri di Anguillara, preoccupa l’Assessore. E i cittadini non si sono certamente tranquillizzati leggendo nell’articolo dello scorso 14 luglio l’appello di Stronati all’assessore regionale all’ambiente Marco Mattei: “Ci auguriamo che la Regione capisca la nostra emergenza e riconsideri la copertura finanziaria in sede di assestamento di bilancio del finanziamento di circa 450 mila euro promessi da oltre un anno dall'assessore Mattei. Con i fondi non solo potremmo realizzare subito uno dei due impianti necessari ma riusciremmo ad evitare la possibile sanzione che oscillerà tra 10 e i 15 milioni di euro che la Corte di Giustizia Europea potrebbe comminare alle amministrazioni locali”. Ad Anguillara ci manca solo una simile iattura della Corte di Giustizia Europea per farla sprofondare completamente nel fondo insondabile del suo lago.
Se i movimenti hanno delle proposte sarebbe ora di metterle sul piatto e chi è preposto a provvedere prepari il piano “B”,  tante le volte la Regione non dovesse capire. Non si può tenere sotto la spada di Damocle un’intera cittadina.

tabella PRECEDENTI:

14/07/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, APPELLO AI COMUNI: SE ADERITE AL NUOVO RICORSO SONO POSSIBILI 1.500 EURO A FAMIGLIA
03/07/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: L’ASSESSORE MATTEI MANTENGA LE PROMESSE FATTE IN CAMPAGNA ELETTORALE
28/06/2012 ANGUILLARA, ACQUA ALL’ARSENICO È SEMPRE EMERGENZA
27/06/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: LA FONTE CLAUDIA E’ LA SOLUZIONE
11/06/2012 ANGUILLARA E' ALLARME FLUORO: LA SALUTE NON PUO’ ASPETTARE.
26/05/2012 ANGUILLARA, LA SALUTE NON E’ IN VENDITA
06/03/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, IN PROVINCIA DI ROMA ANGUILLARA HA SITUAZIONE CRITICA