ANGUILLARA, CENTRO PROFUGHI: ALLARME SICUREZZA INASCOLTATO

di Simonetta D'Onofrio

Anguillara (RM) – Ci risiamo, eccoli nuovamente in quel posto,  ci dicono alcuni cittadini che abitano nelle vicinanze del centro “CARA”, in via di Tragliatella, a quasi tre chilometri dall’incrocio con via di Santo Stefano, punta estrema del servizio di trasporto pubblico gestito dall’Atac (con la linea periferica 030).

Nella struttura (ex- agriturismo “La Vignarella”), che già negli scorsi anni è stata destinata all’alloggio di profughi provenienti dalle zone di guerra, sono presenti da alcune settimane  diversi rifugiati. Sono molto preoccupati  i residenti del quartiere: “Ogni giorno queste persone percorrono via di Tragliatella e nelle specifico ogni mattina stazionano sulla suddetta via altezza via Albucceto in barba ad ogni norma di sicurezza.

"Qualcuno in attesa magari di mezzi di trasporto ne approfitta per fare i bisogni fisiologici all'aria aperta e sotto gli occhi increduli di noi cittadini, qualcun'altro invece cerca di prendere al volo un passaggio su mezzi privati stile autostop ma in modo a dir poco barbarico, gettandosi praticamente sui mezzi in transito…” . Noi siamo costretti tutti giorni a  transitare in quella strada di passaggio per recarci a Roma" ci riferiscono alcune persone del luogo.

Tutto questo accade in concomitanza con il passaggio dello scuolabus, che quotidianamente è addetto a prendere i ragazzi per portarli a scuola, nel centro di Anguillara. Inquietudine e sconforto per la situazione che si avverte ogni giorno per quanto concerne i problemi di sicurezza e di ordine pubblico. I residenti chiedono un’appropriata vigilanza, tutt’oggi assente, affinché si possa sopportare la convivenza con maggiore civiltà. 

Il centro di accoglienza, negli anni scorsi, ha visto una gestione non coordinata con l’Ente comunale, cosa che ha determinato una serie di incomprensioni tra il sindaco e l’associazione che gestiva il servizio di accoglienza per i profughi. Durante lo scorso mese di dicembre, durante un convegno organizzato con l’associazione “3 ottobre”, nata dopo il naufragio di Lampedusa che provocò quasi quattrocento morti, l’assessore ai Servizi Sociali di Anguillara, Pierluigi Mochi, dichiarò che l’amministrazione aveva fornito la disponibilità a ospitare alcuni profughi, e che l’unica struttura nel territorio comunale idonea era proprio il centro di via Tragliatella.

A parte il riconoscimento del Comune, però, nulla è cambiato rispetto agli anni passati. I rifugiati ospitati nel centro si trovano comunque in una condizione disagiata. Per poter arrivare a Roma (dove si devono recare per i permessi, per mettersi in contatto con le famiglie, per una serie di servizi) devono percorrere via di Tragliatella, che per oltre metà del percorso (da Ponton dell’Elce fino al CARA) non ha marciapiedi, mettendo a rischio la loro sicurezza e quella degli automobilisti che percorrono questa strada.

Probabilmente, per evitare di creare una situazione di possibile attrito tra profughi e cittadini, sarebbe opportuno però collocare i rifugiati in un luogo dove ci sono più servizi, oppure fare in modo di portare questi servizi nel posto dove queste persone sono ospitate.  "Non vorremo rivedere i riflettori puntati delle telecamere della televisione, – ci dicono i cittadini –  che come in passato, hanno riportato all’attenzione della cronaca italiana il centro “Cara” di Anguillara Sabazia".