ANGUILLARA: NEGOZI DESERTI NONOSTANTE L'APERTURA DEI SALDI

di Silvio Rossi

Anguillara (RM) – Sabato 3 gennaio, nella maggior parte delle regioni italiane, sono iniziati i saldi invernali, occasione attesa da molti commercianti per incrementare le vendite, da alcuni anni in contrazione per via della crisi economica che non incoraggia certamente le spese. L’apertura dei saldi è probabilmente il giorno di maggior afflusso nelle vie dello shopping nelle città grandi e piccole, e nei centri commerciali, vere cattedrali del consumo. Molte persone fanno letteralmente “la fila” per accaparrarsi l’occasione a un prezzo più basso rispetto a quanto era possibile trovare fino a pochi giorni prima. La città di Anguillara però sembra restare immune dalla febbre dei saldi. O meglio, i negozi hanno esposto nelle vetrine la dicitura “SALDI” accompagnata dalle cifre delle percentuali di sconto applicate rispetto ai prezzi di listino. L’euforia però non ha coinvolto i potenziali acquirenti che hanno disertato gli esercizi cittadini, che erano nel pomeriggio di sabato 3 gennaio desolatamente vuoti.

Abbiamo provato ad ascoltare Giorgio, un commerciante che è stato tra i promotori della recente campagna informativa dell’Associazione Commercianti, per contrastare l’impoverimento dell’offerta nel territorio.

Ha trovato un aumento dei clienti coi saldi?

Devo dire che io non partecipo in questa “orgia” dei saldi. La mia politica è quella di tenere i prezzi bassi tutto l’anno, perché mi spieghi, che significato ha fare dei saldi di fine stagione quando, a parte quest’anno, il freddo deve ancora arrivare, oppure per i saldi estivi dai primi di luglio, quando la gente ancora non è andata in vacanza?

La gente però oggi sente parlare di saldi e si muove comunque.

Sì, comunque nel mio locale oggi c’è qualche persona più di ieri, ma in linea di massima il flusso di persone è abbastanza costante, non c’è un “effetto saldi”.

Quella di Giorgio però è un’eccezione rispetto al desolante quadro offerto dalle vetrine di Anguillara. Negli altri negozi di abbigliamento e accessori, che sono i generi più marcatamente coinvolti nel fenomeno dei saldi, i clienti erano quasi del tutto assenti. Certamente la mancanza di una zona commerciale, dove è possibile fare due passi e trovare numerosi negozi, rappresenta un limite per le attività commerciali della città.

"Non mancano solo i negozi, è assente un’idea stessa di città, intesa come luogo di condivisione, d’incontro". Ha commentato un residente.