Anguillara, atti vandalici: presi i responsabili grazie a un video postato in rete

ANGUILLARA (RM) – Nella notte del 6 gennaio, ignoti vandali avevano danneggiato il presepe allestito sul Pontile di Anguillara, gettando alcune statuine nel lago e scaraventando a terra l’icona del Bambino Gesù. Al termine di laboriose indagini, due ragazzi romani, di 16 e 18 anni, sono stati denunciati a piede libero dai Carabinieri della Stazione di Anguillara, dopo essere stati identificati quali autori del brutto gesto, con le accuse di danneggiamento e offese a confessione religiosa mediante il danneggiamento.

Le ricerche dei responsabili sono scattate subito dopo l’evento e l’attività investigativa ha consentito di  identificare rapidamente i due giovani grazie anche al monitoraggio dei più comuni social networks.  In particolare, i sospetti sono ricaduti su di loro quando i Carabinieri di Anguillara sono riusciti a rintracciare in “rete” un filmato amatoriale che li ritraeva proprio nel momento in cui stavano rompendo la statuina del Bambino Gesù.




Anguillara, ancora atti vandalici: alcuni testimoni identificano gli autori

ANGUILLARA (RM) – A poche ore dalla pubblicazione del nostro articolo, sono tornati in azione con danneggiamenti al presepe e alle decorazioni natalizie

Ha destato notevole interesse il nostro ultimo articolo in cui abbiamo parlato di alcuni episodi di vandalismo che hanno colpito le installazioni natalizie di Anguillara (presepi, pupazzi di neve), e altri manufatti di Anguillara Sabazia. Una recrudescenza di un fenomeno presente prevalentemente nel periodo estivo, che ha visto un picco in queste vacanze natalizie. Un malcostume che non si ferma quando la società civile inizia a parlarne e a cercare soluzioni, anzi, alza la testa, nel tentativo di dimostrare che la propria dabbenaggine sia superiore alla voglia di normalità di tutto il resto della città. Proprio la scorsa notte, a poche ore dalla pubblicazione dell’articolo, questi spavaldi ragazzotti sono tornati all’azione, vandalizzando il presepe, i pupazzi di neve, le decorazioni, sollevando ulteriormente l’indignazione di molti. Questa volta, da quanto siamo riusciti a comprendere, alcune persone sono riuscite a identificare gli autori dello scempio, sembra che le forze dell’ordine si siano attivate, speriamo che sia possibile porre un freno a tanto degrado.

Durante la giornata, alcuni volontari hanno recuperato alcune parti del presepe lanciati dai vandali nel lago, per riposizionarli nel loro posto

L’amministrazione comunale ha condannato gli episodi avvenuti, a voce della Presidente del Consiglio Comunale, Silvia Silvestri, che ha dichiarato: “In merito agli atti vandalici avvenuti in questi giorni, non è possibile devastare il paese per noia o bravate, perché il popolo di Anguillara è sempre stato attivo per rendere accogliente e viva questa città ed in maniera indefessa. Queste sono vere cattiverie ai danni di un intera comunità. L’educazione e il rispetto parte dalle famiglie. La nostra Amministrazione ha dedicato attenzione anche al tema della videosorveglianza e tra poco verranno installate le fototrappole acquistate perché i responsabili vengano individuati”.

“Una scena riprovevole – dichiara l’Assessore alla Cultura e al Turismo Dott.ssa Viviana Normando – quella a cui abbiamo assistito in queste feste ad Anguillara, frutto della sconsideratezza di alcuni, che ledono le tradizioni, l’impegno, la buona volontà di una comunità intera, dell’Amministrazione Comunale con la Pro Loco Anguillara Sabazia, che ha dedicato tempo e risparmi per l’organizzazione di un Natale buono e bello per la cittadinanza ed i turisti. Svegliarsi a natale con una bottiglia di birra al posto della testa di Gesù Bambino o con i pupazzi di neve divelti fatti dal Rione S. Francesco è davvero sconfortante e devastante, come questi gesti, che fanno solo male e spazzano via ogni cosa. Prepararsi all’animazione del villaggio di babbo Natale in piazza del molo per accogliere nel giorno dell’Epifania la Befana con le famiglie ed i bambini e scoprire che ancora una volta è stato distrutto tutto, è davvero disarmante. Gli amici del Presepio hanno organizzato eventi di solidarietà per acquistare le statuine per adornare il Molo, come i ragazzi del liceo, per posizionare il presepe in resina dove mancano dita o il bastone di S. Giuseppe, hanno lavorato oltre l’orario scolastico con gioia ed entusiasmo e non ci sono le temperature giuste ora perché la resina possa essere risistemata. Per non parlare dei furti nelle Chiese, davvero allarmanti e pericolosi. Il senso civico non può avere abbandonato i nostri ragazzi, forse le loro famiglie si. Sono state sempre tempestivamente avvisate le forze dell’ordine preposte e si visionano i filmati delle telecamere a piazza del molo. Verranno presi i necessari provvedimenti attendendo di potere posizionare le opportune telecamere nei luoghi strategici della città, come da bando apposito vinto dalla nostra Amministrazione. Nel frattempo invitiamo tutti ad un senso di responsabilità ancora più forte e a denunciare con forza i vandali ed i loro atti vandalici, a favore di tutte quelle persone per bene, dei lavoratori, dei giovani, degli entusiasti che credono nella bellezza, nel decoro e nello spirito del Natale! «Potranno recidere tutti i fiori ma non potranno fermare la primavera», come scriveva Pablo Neruda. Vi aspettiamo dunque numerosi a visitare i presepi, al presepe vivente nei giardini del torrione con il nuovo percorso del corteo dei figuranti ed animali dal santuario della Madonna della Rena fino al Comune alle 15 oggi e domani, alla mostra di Agnese Di Venuto in Aula Consiliare, al Concerto di Entropie Armoniche nella Chiesa di Regina Pacis domani alle 19.30, alla lotteria della Befana con la tenacia e la generosità che contraddistingue Anguillara e tanto divertimento!”.

Silvio Rossi




Anguillara: città in preda ai vandali per le festività natalizie

ANGUILLARA (RM) – Le festività natalizie a Anguillara sono state caratterizzate da un considerevole numero di episodi di vandalismo, che hanno interessato diverse iniziative. Sono stati colpiti il bambinello del presepe costruito sul pontile a Piazza del Molo, i nevicchi, pupazzi di neve realizzati con copertoni riciclati, che adornano le strade del quartiere San Francesco, nell’omonima chiesa sono state trafugate anche alcune ostie, elemento che ha fatto pensare anche a un episodio legato a riti satanici.

Non si fermano qui le bravate commesse nella cittadina lacustre

Nei pressi del centro storico due ulivi che sono stati piantati per abbellire il giardino sopra le rupi, sono stati strapiantati per ben due volte, dopo che al primo episodio alcuni volontari hanno nuovamente scavato le buche per sistemare gli alberelli. Non è esente da questi episodi il rione stazione, dove in un giardino pubblico è stato fatto saltare un cestino con un petardo, nel piazzale della chiesa Regina Pacis è stato danneggiato un camino utilizzato nelle feste.

I vandali sembra si siano spinti anche nel quartiere periferico di Ponton dell’Elce

Un presepe realizzato da alcuni volontari del quartiere è stato profanato con immagini di zombie messe a sostituire le icone della Sacra Famiglia. Sui pupazzi di San Francesco sembra poi che l’attenzione di chi ha forse poco sale in zucca da comprendere come tali azioni non portino nulla di positivo alla propria causa, è stata particolare. Sono stati numerosi gli episodi di danneggiamento, alcuni realizzati in pieno pomeriggio, quando la strada dove sono posizionati difficilmente è deserta.

Un fenomeno, quello del vandalismo, che non può certo definirsi una novità ad Anguillara

Ma se normalmente gli episodi erano circoscritti e prevalentemente limitati al periodo estivo, quando facilmente adolescenti con poco controllo da parte dei genitori dimostrano tutta la propria immaturità facendosi notare per il mancato rispetto altrui, in questo periodo ha effettuato un salto di qualità preoccupante. Il trafugamento delle ostie, anche se come sembra affermare la curia, le stesse non erano consacrate, quindi non utilizzabili per i riti satanici, è indicativo di come i vandalismi abbiano aumentato il livello di pericolosità. Per giungere a tale risultato bisogna forzare l’ingresso della chiesa, che seppure potrebbe non essere particolarmente resistente agli attacchi, rappresenta qualcosa di diverso rispetto alla rottura del pupazzi di neve o di un secchio. È un qualcosa che deve allarmare tutti, dal sindaco, ai consiglieri comunali, alle forze dell’ordine presenti sul territorio, alla società civile, commercianti, professionisti, compresi noi organi di stampa, che dobbiamo realizzare un controllo del territorio più capillare, più attivo, che si realizza non solamente con la sorveglianza, ma elevando l’attenzione alla cultura nel territorio, per rendere più comunemente accettata l’idea che chi fa un danno a un bene pubblico, danneggia tutti noi.

Silvio Rossi




ANGUILLARA, BULLISMO E VANDALISMO: DISAGIO AMBIENTALE, FAMILIARE ED ESISTENZIALE

di Emanuel Galea

Anguillara Sabazia (RM) – Giungono ancora notizie di bullismo da giovani in ogni parte dell’isola. Il vandalismo, senza doverlo descrivere, è di fronte gli occhi di tutti: mura imbrattate, aiuole rasata a suolo, vetri delle sale d’aspetto, di alcune stazione ferroviarie, rotte. staccionate divelte, fontanelle distrutte e non solo. Nell’articolo a mia firma intitolato “Basta poco che ce vò” pubblicato su questo giornale lo scorso 26 agosto, l’unica intenzione era mettere sotto i riflettori il fenomeno del bullismo e del vandalismo, credendo di rendere un servizio “in primis” ai genitori, agli amministratori ed ai servizi d’ordine, Un fenomeno non da sottovalutare perché, fra i più giovani, ha sempre favorito l'accrescimento della violenza.

I commenti sul social Fb all’articolo di cui sopra sono stati tanti e molto dibattuti. Mi rincresce però, che quasi tutti i partecipanti al dibattito abbiano sorvolato diplomaticamente sull’argomento incriminato.

Qualcuno ha tentato un cenno, dicendo di aver notato anche lui “ fenomeni di bullismo giovanile, sia maschile sia femminile, alla stazione di Anguillara Sabazia”, e il discorso è finito lì. Qualcun altro ha invocato “un po' di educazione e senso civico” ed è già qualcosa! C’è stato qualcuno che ha riportato la propria esperienza parlando di “un ubriaco che dava in escandescenze nella stessa piazza “Largo Baden Powell di Anguillara Sabazia.

Ahimè, nessuno ha voluto, oppure si è sentito di scavare in fondo al problema. C’è stato un tentativo di centrare positivamente il tema , facendo riferimento al degrado morale ed etico e soprattutto alla mancanza di rispetto per il bene comune. Non ci si spiega il perché è stato fatto cadere l’intervento anziché svilupparlo ulteriormente. Da un altro gruppo del social Facebook è arrivato un commento, pieno di contenuti, in parte condivisibili, in parte non. Quest’ultimo invitava ad approfondire le cause che portano i giovani a essere a rischio e da un’altra parte invitava tutti ad affrontare insieme la questione politica nazionale e locale denunciando tutto il menefreghismo della società rispetto ai giovani. Un fortissimo impegno è quello che si chiede.

Ho molto riflettuto su quanto appena scritto e mentre riflettevo, mi tornavano in mente le parole di Papa Francesco che esortava tutti ad andare verso la periferia, quella urbana e geografica, ma anche quella spirituale ed esistenziale. Sorvolo sulla periferia spirituale onde evitare di entrare in sterili polemiche con chi non crede nello spirituale. Trovo il terreno comune nella periferia esistenziale. E’ proprio qui che si può ricercare la soluzione al problema.

La microcriminalità, e mi limito al bullismo e al vandalismo, è effettuata da minori, portatori di problemi e trovandosi in condizioni di disagio familiare e ambientale, cercano il calore di “una famiglia” riunendosi in bande, in gruppi, per condividere tra di loro il disagio esistenziale. E’ ugualmente effettuata da minori appartenenti a famiglie agiate ma portatori di disagio esistenziale anche loro come i primi. Triste costatare che il menefreghismo di tutta la società rispetto ai giovani, spesso ha origine nella famiglia e perciò è da lì che si deve iniziare il percorso.
Si deve arrivare in periferia esistenziale di questi giovani, scoprendo il loro habitat familiare, i rapporti affettivi, se esiste la presenza costante e vigile dei genitori.

Affrontiamo insieme la questione, certamente! Facciamoci portatori sani della questione giovanile. Certamente! A qualcuno le telecamere non vanno a genio. Benissimo!
 Il gruppo oppure la banda si sposta altrove perché in molti paesi, oltre alle sale giochi, per i giovani non esiste niente. Non a caso in quell’editoriale del 26 agosto, facendo riferimento ad Anguillara Sabazia, si è fatto cenno alla piscina che aprirà sempre “domani” e, alla sala cinematografica che rimane un mistero. Giusto pure, chiedere a questi giovani cosa si offre in alternativa alla strada.

A questo punto è d’obbligo ridimensionare il fenomeno. Il tutto si ascrive a un gruppetto di ragazzi/ragazze che si possono contare sulle dita delle mani. Chi sono? A quali famiglie appartengono? Sono orfani? Sono ragazzi/ragazze del posto o vengono da fuori? Le telecamere non piacciono. Chi è che deve individuare chi sono per avvicinarli e cercare di capire da cosa dipende il loro malessere?
 
Perché non responsabilizzare, aiutare i loro genitori a recuperarli dalla strada anziché lasciarli vagare di notte nel vuoto della città? Sono sicuro che la società locale sia più che pronta a cooperare, una volta che i diretti responsabili si muoveranno in prima persona.
In parallelo l’amministratore locale ha il dovere di prendersi carico anche di questa “periferia” della società e non deve risparmiarsi dal cercare di offrire ai giovani, meno sale giochi in cambio di sani luoghi d’incontro, per imparare a socializzare e usufruire di sani divertimenti e attività socio culturali.

E’ obbligo dei genitori richiamare dalla strada questi giovani; dovere dell’amministratore provvedere loro l’alternativa.

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