Guidonia Montecelio, zona industriale: ancora degrado nonostante gli annunci

GUIDONIA MONTECELIO (RM) – Insiste lo stato di degrado e incuria a Guidonia Montecelio nella zona industriale a ridosso della Tiburtina tra Albuccione e Setteville dove è presente un insediamento abusivo con una quindicina di camper e decine di auto e furgoni parcheggiati che occupano lo spazio di manovra dedicato ai grandi autotreni diretti nella zona. E dove gli spazi su cui in precedenza stazionavano i mezzi e le scarpate oggi appaiono ricolmi di spazzatura nauseabonda e rifiuti di ogni genere. Una vera e propria discarica a cielo aperto quella che appare percorrendo le varie arterie del comprensorio dove sono evidenti spazzature di ogni tipo: da vecchi televisori ai calcinacci, alla plastica, oltre alle immancabili cassette per l’ortofrutta che la Teckneco non accoglie.

Il video del vice sindaco di Guidonia Montecelio

“Era il 12 giugno scorso – racconta la Consigliera comunale della Lega Giovanna Ammaturo – quando con un video il vice sindaco Russo, si compiaceva dello sgombero in atto nella zona industriale della terza Città del Lazio e confermava: “Sono qui con i Carabinieri, la Polizia Locale e i servizi sociali per effettuare lo sgombero già programmato da settimane.” Dopo una settimana dall’annuncio del vice sindaco Ammaturo testimoniava con un video che nulla era accaduto. “E il vice sindaco – ricorda Ammaturo – si affrettò a lanciare una nota stampa in cui si additava di diffondere odio.”

Ancora degrado con variante nonostante le assicurazioni del vice sindaco

“Sono trascorse altre 8 settimane – prosegue la Consigliera della Lega – e l’insediamento abusivo è ancora lì sebbene le assicurazioni del vice sindaco ma con una variante: mentre prima una quindicina di camper e decine di auto e furgoni erano parcheggiati lungo un paio di arterie adesso occupano lo spazio di manovra dedicato ai grandi autotreni diretti nella zona. Segni di inciviltà – prosegue la Consigliera della Lega – ma anche di scarsa attenzione di questa Amministrazione al degrado urbano ed alla cura della Comunità. Durante le ferie più di qualche imprenditore è ritornato quotidianamente insieme ai collaboratori per controllare gli stabilimenti chiusi. Basterebbe un Daspo oltre il buon senso e due telecamere, quelle per cui da maggio abbiamo chiesto con interrogazione al Sindaco Barbet il mancato funzionamento, per rendere più sicura la zona e sorvegliare due tra i beni più preziosi della Comunità: l’ambiente e la proprietà. Se poi il vice sindaco intende traccheggiare mentre trova un percorso di integrazione, lo faccia, anche se non prima per tutti i disoccupati e i neo diplomati di quest’anno nel Comune. È evidente – conclude Ammaturo – la necessità se non l’obbligo a pulire quello che è stato insozzato. Il territorio appartiene a tutti e non si debbono creare zone off – limits antesignane dei ghetti”




Guidonia, la denuncia di Ammaturo (Lega) e Cacioni (FdI): “Zona industriale traformata in accampamento nomadi tra rifiuti e degrado nonostante le rassicurazioni del vice sindaco”

GUIDONIA (RM) – La denuncia di Giovanna Ammaturo (Lega) e di Arianna Cacioni (FdI) consiglieri d’opposizione al Comune di Guidonia Montecelio. 

Il 10 maggio conferma Ammaturo c’erano 9 roulotte mentre ad oggi – 11 giugno – ben 19 caravan e decine di auto nelle strade appena costruite e pagate con i soldi della Comunità nel Pip 2, l’area industriale di Guidonia Montecelio a ridosso della Tiburtina tra la Pista d’Oro e Setteville, in mezzo a decine di stabilimenti.

Uno spettacolo di inciviltà e contrario ad ogni tipo di sussidiarietà

“Lì i Rom mangiano, fanno il bucato e i loro bisogni a cielo aperto senza nessun tipo di controllo e sicurezza per tutti”. Affermano Ammaturo e Cacioni. “200 persone stazionano da giorni, – proseguono le due consigliere di Guidonia – occupano strade pubbliche, mentre le Istituzioni latitano. Eppure avevamo avuto rassicurazioni dal vice Sindaco Russo che telefonicamente aveva garantito fin da lunedì 14 maggio che ci sarebbe stato l’intervento della Polizia Municipale e della Polizia di Stato. Sono trascorsi trenta giorni con il risultato che la popolazione dei camminanti si è più che raddoppiata. Debbono esserci controlli sui mezzi e sulle persone. Sappiamo di almeno due richieste regolarmente protocollate agli uffici del Sindaco Barbet ( M5S) senza nessun esito apparente da parte degli industriali della zona che sono esasperati e intimoriti. Il Sindaco per altri motivi, leggi donna violentata sulla 28 bis, si è incontrato con la Comitato Sicurezza della Prefettura ma si è ben guardato dal chiedere ed ottenere ciò che per Legge è dovuto. Fa effetto – conferma la consigliera Cacioni – camminare tra fili di bucato stesi, bambini ignudi e coperte lungo le strade appena asfaltate occupate dai Rom. È necessario intervenire per evitare che i terreni adiacenti non diventino vespasiani all’aperto e il diffondersi di questi accampamenti abusivi che sono vietati dalle leggi e per controllare chi e perché ha scelto questa zona a ridosso di centinaia di aziende manifatturiere e di stoccaggio di merci di vario genere. Il controllo del territorio è tra i compiti dell’Amministrazione Barbet il cui fine è di assicurare gli interessi della Comunità ma è evidente che una volta eletti si dimenticano del Popolo e delle istanze.”