VITERBO: ARRESTATO IL PLURI RAPINATORE CAMPANO CARLO DE ROSA.

Redazione

Viterbo – Nella giornata di giovedì 28 novembre 2013, i carabinieri dell’aliquota operativa della compagnia di Ronciglione, in esecuzione di un mandato di arresto europeo, emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Viterbo il 18 ottobre del 2006, traevano in arresto per il reato di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine aggravate (a mano armata) ai danni di istituti di credito un noto pluripregiudicato campano, De Rosa Carlo,  estradato in Italia da Autorita’ Iberiche e detenuto presso istituto penitenziario di Roma Rebibbia.
L’attivita’ di polizia giudiziaria scaturiva da rapina aggravata commessa in Oriolo Romano il 9 settembre 2005, ai danni della filiale dell’Istituto di Credito Cooperativo di Capranica e Bassano Romano. nell’occorso i rapinatori si impossessavano della somma contante di € 87.000,00.
Successiva attivita’ tecnica, permetteva di raccogliere significativi indizi di colpevolezza nei confronti di sodalizio composto da pluri pregiudicati dediti alla commissione di rapine in danno di istituti di credito dislocati su intero territorio nazionale e segnatamente: Oriolo Romano, Scalea (Cosenza), Maratea (Cosenza), Diamante (Cosenza), Tortora (Cosenza), Belvedere Marittimo (Cosenza), San Marco Argentano (Cosenza) ed altri luoghi, fino al 9 settembre 2005. Tali indagini si concludevano nel 2006 con l’emissione di 12 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal GIP di Viterbo, per associazione a deliquere finalizzata alla commissione di rapine a mano armata, nell’operazione all’epoca denominata “Red Light”.
il De Rosa, capo del sodale, a seguito di ulteriore rapina commessa in San Marco Argentano (Cosenza) il 9 febbraio 2006, si rendeva immediatamente latitante, trasferendosi in Spagna.
Pertanto vennero attivate opportune ricerche in ambito internazionale finalizzate alla cattura del ricercato. dopo alcuni anni venne, quindi, rintracciato in Malaga (Spagna) sotto false generalita’.
In particolare il malvivente era stato tratto in arresto da polizia spagnola per associazione a deliquere finalizzata alla commissione di rapine presso istituti di credito iberici, e condannato alla pena di anni dodici dai tribunali di Madrid – Granada – Malaga e Alicante.