ASTEROIDE 2012 DA 14: SFIORA LA TERRA ALLE 20.25 ORA ITALIANA DEL 15 FEBBRAIO 2013

Redazione

Alle 20.25 ora italiana è apparso come un trattino luminoso l’asteroide 2012 DA14 che ha sfiorato la Terra alla distanza record di 27,600 chilometri, senza colpirla, passando all'interno della fascia dei satelliti geostazionari. L’asteroide è passato all’interno dell’orbita della Luna alla velocità di 7,8 chilometri al secondo, sorvolando l'Oceano Indiano, passando al di sopra di Sumatra. Si è trattato del corpo celeste di maggiori dimensioni ad essersi avvicinato così tanto al nostro pianeta senza recare alcun danno. Resterà nel sistema Terra-Luna circa 33 ore e lo lascerà il 16 febbraio, alle 13 ora italiana. La Nasa ha seguito il passaggio collegandosi in diretta con l’osservatorio astronomico australiano più vicino all’asteroide, che ha appunto immortalato il piccolo trattino luminose sfrecciare nel cielo. E si guarda già al futuro. “È possibile, – spiega lo scienziato Paul Chodas, – che ci sia un nuovo passaggio nel corso del 2046, senza conseguenze per la Terra. L’orbita dell’asteroide è talmente conosciuta che è possibile fare delle proiezioni per tutto il XXI secolo. Adesso stiamo esaminando la remota possibilità che colpisca il nostro pianeta nel corso del 2080. Aspettiamo che si allontani, per stare tranquilli per un lungo periodo.”  Se un asteroide di dimensioni simili dovesse colpire il nostro pianeta, le conseguenze sarebbero devastanti. Nel 1908, a Tunguska, in Siberia, si ipotizza che sia caduto un asteroide, più piccolo di DA14, ma che fu capace di radere al suolo più di 1.200 chilometri quadrati di foresta.

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Un asteroide dal diametro di 50 metri sfiorerà la Terra il prossimo 15 febbraio e sarà visibile anche dall’Italia. Si chiama ‘2012 DA14’, pesa 130.000 tonnellate, e passerà a circa 27mila chilometri dal nostro pianeta.

L’asteroide attraverserà il cosiddetto ‘anello satellitare’, quella zona di spazio dove orbitano i satelliti per le telecomunicazioni. E non si esclude un possibile impatto con qualcuno di questi ultimi. “Non vi sarà alcun pericolo di impatto con il nostro pianeta – ha dichiarato l’astrofisico Gianluca Masi, curatore scientifico del Planetario di Roma e responsabile del Virtual Telescope, – ma si tratta di un passaggio quasi epocale perché è raro che un asteroide passi così vicino alla Terra, circa un decimo della distanza lunare, basti pensare che i satelliti geostazionari, come Meteosat sono più lontani, si trovano a 36.000 chilometri di distanza.

Si vedrà benissimo dall’Italia anche con un piccolo binocolo nelle prima fasi di avvicinamento e nelle fasi successive con telescopi amatoriali anche modesti di 60 millimetri di diametro” L’astrofisico ha inoltre affermato che passaggi così ravvicinati permettono di valutare quale è l’effetto che la Terra ha sulle orbite di questi asteroidi durante i loro avvicinamenti. Per meglio comprendere le dimensioni di ‘2012 DA 14’ si può immaginare mezzo campo di calcio.

Intanto la Nasa ha emesso un secondo comunicato nel giro di 10 giorni per tranquillizzare gli animi. In questo caso la vicinanza è davvero notevole, ma la dimensione dell’asteroide non è un pericolo per gli esseri umani, nel caso in cui dovesse cadere sulla superficie. Quest’ultima ipotesi è stata assolutamente negata dalla Nasa: “Non c’è davvero nessuna possibilità che l’asteroide colpisca la Terra e c’è una probabilità molto piccola che possa colpire qualche satellite artificiale”, ha dichiarato l’agenzia spaziale in un comunicato.

L’asteroide è stato scoperto da un gruppo di astronomi spagnoli presso l’osservatorio La Sagra nel sud della Spagna. Il corpo viaggia molto velocemente e quindi sarà difficile tenere traccia della sua traiettoria.

Un oggetto delle dimensioni di '2012 DA 14' colpì la Terra il 30 giugno 1908. Si tratta del cosiddetto ‘evento Tunguska’. Un oggetto di circa 30 o 40 metri è sceso nell’atmosfera terrestre ed è esploso sugli alberi della foresta siberiana, bruciando istantaneamente oltre 2000 km quadrati di foresta.

L’asteroide ‘2012 DA 14’ tornerà nel 2020, e in quella data potrebbe diventare una minaccia per la Terra, dipendentemente da quale sarà la traiettoria di allontanamento dal nostro pianeta.

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