ATAC: IL VIDEO DELLA VERGOGNA. BUS ELETTRICI FERMI, SENZA BATTERIE E GUASTI

Redazione
Atac – “Ci domandiamo se valga la pena sprecare carta e soldi pubblici per fare campagne di sensibilizzazione da parte del sindaco Marino mediante il Dipartimento Mobilità e i Trasporti di Roma Capitale e l’Agenzia della Mobilità con il fine di disincentivare l’uso del mezzo privato e favorire la mobilità sostenibile, se poi è la stessa amministrazione capitolina a dar prova di incapacità nel gestire nei fatti le risorse e i mezzi ecologici a disposizione. Non basta una settimana di eventi locali a far dimenticare ai romani i gravi disservizi quotidiani” lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio a conclusione della settimana europea della mobilità sostenibile e che questa mattina si è reso protagonista di un blitz al deposito parco auto ecologico Atac in viale Trastevere dove file di  bus elettrici sono fermi perché senza batterie.

“Attraverso questo blitz documentato con un video visionabile al seguente link https://www.youtube.com/watch?v=ykJPIGlJBmA&feature=youtu.be ho voluto constatare con i miei occhi questa vergogna attestata anche dalla rimozione dall’ingresso del deposito di un cartello, senza dubbio presente mesi fa al nostro primo sopralluogo, in cui veniva specificato che la ristrutturazione del parco di mezzi elettrici era stata finanziata per milioni di euro dalla Comunità Europea. Proseguendo è evidente che anche gli ambienti sovrastanti dove si trovano gli impianti per caricare le batterie delle vetture ecologiche sono completamente inutilizzati. Su circa 60 vetture disponibili solo 20 attualmente sono utilizzate e il taglio delle corse ecologiche nel centro storico sono il frutto di tale gestione dissennata che conferma l’incapacità di questa giunta” conclude Santori.
 




ATAC: CONCLUSA OPERAZIONE DECORO SU 175 AUTOBUS

Redazione

Roma – Si è conclusa l’operazione decoro su 157 bus modello Citaro interurbano che ha comportato la sostituzione di circa 7.400 sedili in stoffa con altrettanti in resina, meno soggetti ad usura, resistenti al fuoco e agli atti di vandalismo e in grado di garantire maggiore igiene e comfort di viaggio per la clientela.

L’intera fornitura è costata circa 470 mila euro e gli interventi di sostituzione sono stati effettuati, a cura di personale aziendale, nelle rimesse di Acilia, Magliana e nelle officine centrali di via Prenestina.

L’intervento sui 157 bus Citaro interurbani si somma alle iniziative per il miglioramento della flotta Atac, che ha portato alla messa in esercizio di 337 nuovi bus Serie Roma (206 da 12 metri e 131 da 18 metri), tutti in servizio da inizio anno.

Interventi che l’azienda ha fortemente voluto, nonostante la grave situazione economica in cui versa, consapevole dell'importanza di migliorare gli standard di viaggio per la propria clientela.




ATAC: CONTROLLI AI CONDIZIONATORI DEI BUS

Redazione

Roma – Tutti i bus in servizio sono dotati di aria condizionata. Nel dettaglio si tratta di oltre 2.000 mezzi dotati di impianti di condizionamento o climatizzazione.

Le attività di manutenzione degli impianti di aria condizionata hanno avuto inizio a partire da fine gennaio, in anticipo di tre mesi rispetto al 2013, e sono state eseguite con risorse interne, realizzando un risparmio di un milione di euro rispetto agli anni precedenti, in cui le attività erano svolte da ditte esterne.

Tale attività ha consentito di abbattere l'incidenza dei guasti all’aria condizionata che, sulle vetture già vagliate dalla manutenzione, circa l’85% del totale, si è collocata all'8% del totale (circa 125 mezzi). Guasti sui quali le squadre di tecnici sono intervenuti per la risoluzione del problema.

Per migliorare l'attuale situazione di criticità e velocizzare la manutenzione sul parco bus non ancora controllato, inoltre, sono state implementate ulteriori squadre che interverranno sulle rimesse con maggior numero di guasti.

Riguardo ai tram, Atac ricorda che solo i tram di nuova generazione, quindi la serie Roma 1 e Roma 2 che pesa circa il 50% del parco tranviario, è fornita di aria condizionata, al contrario dei tram delle serie Stanga e Socimi che, essendo di vecchia generazione, non possono essere attrezzati con un sistema di aria condizionata.

Stante la situazione attuale del parco tranviario, quindi, Atac fa tutto quanto nelle sue possibilità per garantire un servizio di qualità. E' evidente che, in mancanza di investimenti sui mezzi non sarà possibile fare di più.

La stessa constatazione vale per i mezzi a disposizione della linea B della metropolitana e della ferrovia Roma Lido. I treni della metro B in gran parte sono di vecchia generazione, e quindi non condizionati né condizionabili, come anche i treni della ferrovia Roma-Lido.

I problemi di temperatura che si registrano durante il periodo estivo, quindi, potranno risolversi in maniera strutturale solo una volta che le vetture saranno sostituite. Quindi, in particolare sulla metro B, già a partire dall'anno prossimo, quando arriveranno i nuovi convogli acquistati da Roma Capitale.

Sulla ferrovia Roma-Lido, in assenza di investimenti da parte della proprietà, la situazione potrà migliorare solo parzialmente. A tal proposito Atac ricorda che è in corso un progetto che prevede la climatizzazione dei rotabili tipo MA200. Il primo di questi convogli entrerà in servizio alla fine di giugno, aggiungendosi ai cinque treni CAF attualmente disponibili e già climatizzati.

 

Atac sottolinea inoltre che, nonostante le gravi difficoltà che il deficit di finanziamenti pubblici ha provocato, sta facendo ogni sforzo per garantire i necessari livelli di manutenzione sul parco mezzi esistente.




ATAC, ASSOTUTELA: TAGLI SELVAGGI, CAOS IN CITTÀ E PERDITA DI UTENTI

Redazione

Roma – “Non pensavamo si arrivasse a tanto ma, dopo le linee di bus tagliate in periferia, lasciando ai margini la popolazione più svantaggiata, ora si procede con la seconda tranche di soppressioni di mezzi pubblici. Una ristrutturazione dagli effetti devastanti per Roma”. Lo sostiene Michel Emi Maritato che continua: “La cosiddetta seconda fase di razionalizzazione del servizio, altro non è che un razionamento, una vera e propria mannaia che si abbatte sui già tanto tartassati e svantaggiati romani. Il debito contratto per ‘parentopoli’, sperperi e una gestione dissennata, come sempre si scarica sui cittadini. Linee essenziali, bus veloci e forse gli unici efficienti – come il 20 e il 40 ma anche il 412, il 105, il 310, il 451 e la linea H che collega l’ospedale San Camillo alla stazione Termini – saranno soppresse. E sul fronte della lotta all’evasione – continua Maritato – le idee sono più confuse che mai. I ‘portoghesi’ non si combattono con la repressione, fra l’altro avendo pochissimi controllori a disposizione. Chi viaggia gratis, magari per poche fermate, forse un biglietto graduato a una cifra più bassa di 1 euro e 50 cent lo farebbe. E che dire della metropolitana, per cui il ticket è valido per una sola corsa e non i 100 minuti concessi per la rete di superficie? Non ci siamo – incalza il presidente – togliamo la gestione dalle mani di personaggi non in grado di assicurarla. AssoTutela – conclude – sta valutando se non sia configurabile, con i nuovi tagli, l’interruzione di pubblico servizio”.

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ROMA, LICENZIAMENTI ATAC: RISCHIO DI MAXI RISARCIMENTI. L'ESPOSTO ALLA CORTE DEI CONTI

Redazione
Roma / Licenziamenti Atac
–  "La procedura di mobilità ex 223/91 appare nella sostanza illegittima ed economicamente dannosa, sia per le azioni prodromiche effettuate che per quelle conseguenti. Con queste motivazioni la battaglia per la salvaguardia occupazionale di Atac prosegue, con l’obiettivo di tutelare la dignità di tutti i dipendenti e le casse dell’azienda e dell’Amministrazione comunale contro la sciagurata procedura attivata dalla dirigenza. Di fronte a consulenze esterne dorate, un numero di dirigenti esorbitante, nomine che vanno contro quanto previsto dalla spending review, demansionamento di quadri, troviamo assurdo che oggi Atac voglia mandare a casa impiegati che percepiscono poco più di mille euro al mese”, così dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e componente della commissione Mobilità, nell’annunciare ad ore la presentazione di un esposto alla Corte dei Conti per richiedere di revocare l’apertura formale della procedura di licenziamento avvenuta con lettera a firma dell’Amministratore Delegato di Atac Broggi il 9 aprile scorso.

“L’esposto, che segue quelli già presentati presso la Procura della Repubblica di Roma, il Ministero del Lavoro e la Direzione Territoriale del lavoro, chiede di revocare la procedura per numerose violazioni di legge che vengono delineate nel documento che verrà consegnato alla Magistratura contabile e di condannare, in caso di accertamento della responsabilità per colpa grave o dolo, il Sindaco, la Giunta di Roma Capitale, l’amministratore delegato di Atac Spa a rifondere il danno subito e subendo al Bilancio dell'Ente pubblico e al bilancio dell’azienda del trasporto pubblico romano Atac spa. Si tratta di contenuti che sono già all’attenzione dei vertici Atac e anche del sindaco Marino e dell’Assessore Improta. Qualsiasi decisione che verrà assunta dall’azienda, in base a una procedura fallata, sarebbe soggetta a una serie di ricorsi e richieste di risarcimenti che di fatto andrebbero ad incidere sulle casse aziendali e quindi sull’erario pubblico e dunque direttamente sulle tasche di chi ha deciso”, conclude Santori.
 




COTRAL BILANCIO IN UTILE: A RIMETTERCI E' ATAC

Redazione

Lazio – "Apprendiamo da agenzie stampa dell'approvazione nel cda di Cotral del bilancio 2013, che per la prima volta, come riportato nella nota, chiuderebbe in utile. Da quanto si evince sempre dal comunicato, tutto ciò sarebbe 'il frutto di una azione di risanamento che ha visto mettere in campo cospicui investimenti da parte della regione Lazio'. Se ciò corrispondesse a verità, sarebbe un fatto gravissimo utilizzare due pesi due misure, e per la precisione dare cospicui finanziamenti a Cotral e tagliarne altrettanti ad Atac: azienda che a differenza della prima gestisce circa il 60% dell'intero trasporto pubblico regionale". Lo dichiara il consigliere di Forza Italia della Regione Lazio Antonello Aurigemma.

"Quindi, se per Cotral possiamo essere soddisfatti, seppur solo in parte, visti i numerosi tagli alle linee e ai depositi, dall'altro siamo molto preoccupati della situazione finanziaria di Atac – continua – Azienda, questa, che effettua il servizio di trasporto pubblico non solo per i cittadini della capitale, ma anche per tutti i cittadini della Regione che ogni mattina vengono a lavorare a Roma. Non riusciamo a capire perché il presidente Zingaretti si comporti in modo incoerente, finanziando con cospicue risorse una azienda (Cotral) a discapito di una azienda altrettanto importante come Atac, che ad oggi è a rischio fallimento. Basti pensare che sui 575 milioni che la regione Lazio ha destinato al trasporto pubblico regionale, neanche il 20% viene destinato ad Atac che è una azienda, ripetiamo, che effettua il 60% dell' intero trasporto regionale".

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ROMA ATAC: IL BILANCIO 2013 FA EMERGERE UN BUCO DI 219 MILIONI

di Maurizio Costa

Roma Capitale – Non sembrano finiti i problemi per l'Amministrazione del Comune di Roma. L'ATAC S.p.a. ha approvato il bilancio 2013 e i numeri sono incredibili: la perdita di esercizio della società partecipata è di 219 milioni di euro, in aumento di 62,3 milioni rispetto all'anno precedente. Le cifre sono altissime ma l'azienda dichiara che per il 2014 è previsto un netto miglioramento della gestione, anche perché il Comune di Roma dovrà razionalizzare queste spese per poter accedere ai fondi che stanzierà il decreto "Salva Roma".

Sebbene questa perdita porti molte preoccupazioni ai vertici societari, ci sono dei miglioramenti all'interno di qualche settore: i ricavi tariffari sono aumentati di 18 milioni di euro, il costo del personale è diminuito di 5 milioni, i costi dei servizi e dei materiali sono scesi di 20 milioni circa e il contratto di servizio è calato di 11 milioni a causa dei tagli amministrativi.

L'ATAC fa sapere dal proprio sito che questa perdita è dovuta a fattori diversi, come i vari pagamenti a favore dei fornitori e il piano di razionalizzazione previsto per il Piano di rientro triennale che porterà ai fondi del "Salva Roma". Inoltre, non sono stati ancora trasferiti 100 milioni di euro dalla Regione Lazio al Comune di Roma per risanare le casse della municipalizzata.

Questo buco, inoltre, risente di maggiori spese a carico dell'ATAC: 11 milioni di euro sono stati elargiti ai lavoratori per il riconoscimento della una tantum prevista dai sindacati, 2,4 milioni sono stati spesi per la rimodulazione dell'indebitamento bancario e 2 milioni per il leasing finanziario per l'acquisto dei nuovi autobus.

Non tutte le colpe vanno imputate ai vertici dell'ATAC; sebbene ci sia un debito nei confronti delle banche che ammonta a 300 milioni di euro, la municipalizzata romana è creditrice nei confronti della Regione Lazio di circa 400 milioni di euro.

Si sta toccando veramente il fondo e i cittadini non ne possono più. La società, però, non perde le speranze e fa sapere che per il prossimo anno ci saranno dei miglioramenti: verranno diminuiti i dirigenti e verrà razionalizzata la rete di superficie. Intanto, per altri dodici mesi, il segno rosso accompagnerà i bilanci della società.




COTRAL E ATAC: IN AUMENTO LA VENDITA DEI TITOLI DI VIAGGIO

Redazione

Roma – “E’ stato impiegato un numero maggiore di risorse di personale addetto alla verifica sia della Cotral SpA che di Atac SpA per il monitoraggio nelle corse più ad alta frequenza, quelle del mattino e della sera, nei maggiori nodi di scambio della Capitale. Una sinergia quella con l’Azienda capitolina del trasporto pubblico che continua a dare risultati positivi e incoraggianti. Il primo dato che emerge è un forte incremento delle corse Cotral controllate nei primi tre mesi del 2014” – spiega il consigliere di amministrazione di Cotral Spa e coordinatore dell'iniziativa, Paolo Toppi.

“Dal mese di gennaio al mese di marzo,  sono state controllate più di 17 mila corse dell’azienda regionale, mentre diminuisce il numero delle multe elevate e aumenta il numero di vendita dei titoli di viaggio. Da questa mattina parte una nuova iniziativa sempre congiunta con la società di trasporto capitolina nel nodo di scambio di SaxaRubra, che permetterà di estendere nuovamente i controlli nella parte nord della città. Questa azione sinergica di controlli tra le due società di trasporto sarà destinata a produrre ancora maggiori risultati ed è per tale ragione che la campagna di sensibilizzazione sarà rivolta anche nelle scuole, attraverso iniziative rivolte alla penetrazione di un concetto semplice e fondamentale: il corretto uso del mezzo pubblico, inteso come bene della collettività” – conclude Paolo Toppi, consigliere di amministrazione Cotral SpA.

L’attività di controlleria congiunta ha visto un notevole impegno di Atac che ha incrementato significativamente la presenza di agenti accertatori nei nodi di scambio oggetto di attenzione. Nello specifico, nei nove giorni complessivi di attività che si sono svolti nel corso del mese di marzo, sono stati impegnati in totale oltre 70 verificatori, che hanno controllato oltre 8.000 passeggeri sulle linee di competenza di Atac.

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ROMA ATAC: L'OMBRA DEI LICENZIAMENTI SUI 300 DIPENDENTI IN MOBILITA'

di Maurizio Costa

Roma – Il decreto "Salva Roma" impone un regime di razionalizzazione delle municipalizzate e di mobilità interaziendale per diminuire gli esuberi. Per questo motivo, l'Assessore alla Mobilità del Comune di Roma, Guido Improta, in un'intervista ai microfoni di "Radio Radio", ha affermato che sono state spedite oltre trecento lettere di mobilità ai dipendenti amministrativi dell'Atac. Le comunicazioni sono partite questa mattina e lo stravolgimento riguarderà 300 dipendenti di Atac, 8 di Atac Patrimonio e 3 di Ogr.

"Non vogliamo licenziare questi dipendenti" – ha affermato Improta – "ma cercheremo di far svolgere a questi lavoratori amministrativi compiti più utili dello stare in un ufficio. Considerando che il decreto "Salva Roma" prefigura anche una mobilità interaziendale," – ha continuato l'Assessore – "io mi accontenterei che queste persone accettassero di cambiare lavoro rimanendo comunque in Atac, ricoprendo compiti di controllori sugli autobus o di vigilantes nelle stazioni della metropolitana."

In Atac ci sono più di 1.190 amministrativi e la situazione è ipertrofica. Con questa mossa l'Amministrazione comunale cercherà di redistribuire meglio i dipendenti sul territorio, ricoprendo delle falle e liberando gli uffici dai troppi dipendenti.

Sicuramente questi dipendenti non andranno a fare i bigliettai sugli autobus; infatti Improta ha dichiarato che: "La funzione del bigliettaio non è al passo coi tempi." Per ovviare al problema, si potrebbe ricorrere alle nuove tecnologie: "Potremmo mettere in corrispondenza delle porte di accesso degli autobus dei sensori che rilevino se il passeggero sia dotato del biglietto oppure no."

Inoltre, Improta esprime un giudizio sull'ipotesi di privatizzare il servizio di trasporti della Capitale: "Una gara per privatizzare l'Atac avrebbe bisogno di un'Amministrazione comunale in grado di garantire il corrispettivo del contratto per un certo numero di anni. Le gare fatte a Torino o a Parma sono andate deserte. E' un'opzione che non può essere attuata."

L'Assessore, infine, ha affermato che per combattere l'inquinamento a Roma non sia utile ricorrere alle targhe alterne: "La soluzione è quella di ridurre il traffico privato e aumentare quello pubblico, utilizzando anche l'alternativa del car sharing."

Ben venga l'utilizzo dei dipendenti in maniera differente all'interno dell'Atac. Il problema che si pone è il seguente: questa mobilità porterà ad un vero riutilizzo dei lavoratori oppure è un modo per portare al licenziamento questi dipendenti Atac?




COTRAL, PATANE’ (PD): “MANAGEMENT PRENDA ATTO DEL DISASTRO”

Redazione

Roma – “Il disastro finanziario di Cotral è ormai sotto gli occhi di tutti, e le sue conseguenze si stanno allargando a macchia d’olio anche verso le aziende fornitrici, che vantano crediti superiori agli 80 milioni di euro. Dall’altra parte i debitori, con Atac che da sola dovrebbe versare a Cotral 30 milioni di euro, tergiversano contribuendo a rendere sempre più insostenibile la situazione”.Lo afferma in una nota Eugenio Patanè, presidente del Pd Roma. “Sarà importante adesso porre un rimedio a questa situazione – continua – garantendo per l’immediato le risorse per evitare disastri peggiori, con il management dell’azienda che dovrebbe prendere atto di aver fallito nel proprio compito e farsi da parte. Per il futuro – conclude Patanè – sarà importante che la nuova amministrazione regionale sappia creare le condizioni per risanare i conti di un’azienda che non può essere utilizzata come serbatoio di assunzioni clientelari, ma deve tornare a operare nell’interesse dei cittadini del Lazio”.

tabella PRECEDENTI:

22/12/2012 LAZIO, COTRAL. DE VINCENZI – TOPPI (PD): “CHIEDIAMO LE DIMISSIONI DELL’AD”
21/11/2012 LAZIO, TRASPORTO PUBBLICO: COTRAL E LA SINDROME DEL TERSICOREO
19/11/2012 LAZIO COTRAL, 500 MILIONI DI EURO DA AVERE DALLA REGIONE: DISSERVIZI AL CAPOLINEA
12/11/2012 SERMONETA, DISAGI COTRAL: IL SINDACO SCRIVE AL PRESIDENTE PALOZZI
06/11/2012 RIETI DISSERVIZI COTRAL, LODOVISI (PD): "SI CONVOCHI URGENTEMENTE ASSEMBLEA AZIONISTI"
03/11/2012 RIETI, COTRAL: VIAGGIANO MEGLIO GLI ANIMALI DA MACELLO O I PENDOLARI?
07/10/2012 LAZIO PISANOPOLI E COTRAL: I CITTADINI HANNO CAPITO TUTTO SULLA NOMINA “INCOMPATIBILE” DEL PRESIDENTE PALOZZI AL COTRAL
02/10/2012 NEMI DISAGI COTRAL, PUNTUALIZZAZIONI DI GIOVANNI LIBANORI
02/10/2012 NEMI TRASPORTO PUBBLICO, GIOVANNI LIBANORI: "IO HO RESO UN BUON SERVIZIO AI CITTADINI DI NEMI" (DICHIARAVA AD APRILE 2012)
26/06/2012 NEMI, DOPO LA "PROVA GENERALE" DOMANI SI BISSA COL CONSIGLIO COMUNALE: BUONA LA SECONDA….FORSE!
25/05/2012 COTRAL: ECCO GLI STIPENDI DEL CDA



ROMA VIALE MARCONI, AUTISTA 39 ENNE ROMANO UBRIACO ALLA GUIDA DI UN AUTOBUS DI LINEA

Redazione

E’ stato fermato ieri sera alle 22:00 in viale Marconi.

L’uomo, 39enne romano, stava effettuando il turno di servizio serale al volante di una vettura dell’ATAC, la linea 170.

Un passeggero però, “spaventato” dal modo di guidare dell’autista, è sceso alla prima fermata utile, fermando immediatamente una pattuglia della Polizia.

L’uomo ha “chiesto” ai poliziotti di fermare quell’autobus, in quanto l’uomo alla guida non era assolutamente in grado di guidare.

Raggiunto, l’autobus è stato fermato in viale Marconi all’altezza della via del Mare.

Già alla vista degli agenti, l’uomo è apparso in uno stato psico-fisico alterato; evidenze poi suffragate dall’alcol-test hanno evidenziato un tasso alcolemico di 2,30g/l.

All’interno di un vano porta oggetti, accanto al posto di guida, gli agenti hanno anche trovato due bottiglie di birra vuote.

All’uomo, dopo essere stato accompagnato negli uffici di Polizia, è stata ritirata la patente, ed è scattata la denuncia per guida in stato di ebbrezza alcolica.

Nei suoi confronti, l’azienda di trasporti, ha avviato un procedimento disciplinare, oltre alla sospensione immediata dal servizio.