FIUMICINO, 17 DICEMBRE 1973 ATTENTATO ALL'AEROPORTO: DOPO 40 ANNI ARRIVA IL MONUMENTO ALLE VITTIME

Redazione

Fiumicino (RM) – Martedì 17 dicembre, l’amministrazione comunale di Fiumicino inaugurerà un monumento alle vittime dell’attentato avvenuto all’aeroporto di Fiumicino quaranta anni fa, il 17 dicembre 1973. L’appuntamento è alle 12,30 presso la rotatoria di via di Villa Guglielmi, angolo via Giuseppe Fontana.
Saranno presenti l’assessore ai Lavori Pubblici Angelo Caroccia e l’assessore ai Servizi Sociali e alla Scuola Paolo Calicchio.

Il fatto:

La strage di Fiumicino avvenne il 17 dicembre 1973 a seguito di un attentato terroristico palestinese che colpì l’aeroporto Leonardo da Vinci, uccidendo trentadue persone e ferendone oltre quindici.
Terroristi arabi si diressero verso un aereo della Pan Am e vi gettarono all’interno due bombe al fosforo uccidendo 30 passeggeri. Tra cui 4 italiani: l’ing. Raffaele Narciso, Giuliano De Angelis, la moglie Emma Zanghi in De Angelis e la loro figlioletta Monica De Angelis. Uccisero inoltre il militare della Guardia di Finanza Antonio Zara che aveva tentato di opporre resistenza.

Si impadronirono poi di un aereo Lufthansa, facendovi salire alcuni ostaggi tra cui sei guardie di Pubblica Sicurezza. Costrinsero quindi l’equipaggio, che già era a bordo, a far decollare il velivolo. A bordo dell’aereo della Lufthansa uccisero il tecnico della società Asa, Domenico Ippoliti che venne abbandonato sulla pista di Atene dove l’aereo aveva fatto scalo. Molti aeroporti rifiutarono l’atterraggio, alla fine l’aereo si fermò all’aeroporto di Kuwait City.

L’incubo terminò nella tarda serata del giorno successivo al Kuwait International Airport dove vennero liberati gli ostaggi e arrestati i terroristi che verranno consegnati all’OLP. Di loro, compresa l’identità, non si seppe mai nulla. I terroristi erano uomini di “Settembre Nero”, poi dimostratasi parte dell’OLP di Arafat e Abu Mazen.