NCC, INCHIESTA: LE AUTO A NOLEGGIO DALLE UOVA D’ORO PRONTE A SBARCARE SUL MERCATO CAPITOLINO

Chiara Rai

Campodimele (LT) – Nel paese della longevità in provincia di Latina si vive a lungo e bene non soltanto per l’aria fine e il cibo genuino. C’è una delibera numero 22 del 2009 [ CLICCARE QUI PER LEGGERE LA DELIBERA ] da molti considerata emblema della liberalizzazione che  sostanzialmente permette che si riversino nelle casse del piccolo Comune, che conta circa ottocento residenti, generose somme di denaro, che non sono altro che gli introiti derivanti dal canone annuale di concessione del famigerato posteggio comunale dedicato alle auto da noleggio Ncc che si trova niente di meno che presso un benzinaio, definito dagli amministratori “punto rimessa”.

 La delibera approva e quindi riconferma il regolamento comunale secondo il quale non è previsto un limite massimo di rilascio di licenze Ncc, bensì come evidenziato nel verbale di consiglio dalL'allora sindaco Roberto Zannella, “non sussistendo previsione normativa che limiti il numero di licenze, la previsione regolamentare relativa alla mancanza di un numero massimo di licenze, risponde alla necessità di garantire entrate per l’Ente”.

Circa 90 licenze (o per chi ama fare distinzioni che non cambiano la sostanza “autorizzazioni”) sono state rilasciate. Ogni Ncc paga all’incirca 600 euro l’anno per  un totale di quasi oltre 50 mila euro l’anno per il parcheggio comunale: “Se me ne chiedono mille – ha asserito l'allora vicesindaco Paolo Zannella alle telecamere del programma Rai – gliele dò, questa è l’Europa”.

Il deposito autonoleggio dov’è? Perché non si vedono in giro auto Ncc a Campodimele? Può un comune così piccolo rilasciare un numero illimitato di licenze? Il benzinaio ha asserito a Ballarò di non averne mai viste posteggiate. E’ uguale alla storia “dell’elefante” di Nemi che ha una rimessa stretta, stretta e che anziché parcheggiarvi dentro ha parcheggiato sul posto dedicato ai disabili? E dunque? 

Dunque il Comune di Campodimele in provincia di Latina non solo non ha fatto i bandi pubblici per il rilascio di licenze ma continua a beneficiare ogni anno degli introiti derivanti dalle auto noleggio in virtù delle licenze/autorizzazioni rilasciate. Questa questione, tra l’altro, è stata denunciata, nel 2011, in Procura a Latina. Ora, diverse associazioni di taxi romane che fanno capo all’Ugl sono, infatti, in attesa di sviluppi a breve termine.

E Roma si riempie sempre di più di Ncc che partite da Campodimele che rilascia le licenze (secondo le testimonianze dei cittadini che di autonoleggio non ne vedono neppure l’ombra in giro), e con sede del vettore a Roma, rimangono a esercitare nella città eterna. E quindi, ecco l’ennesima conferma di ciò che continuiamo a sostenere, cioè che “gran parte delle licenze portano a Roma”. Oppure dovremmo pensare che i circa 800 residenti di Campodimele utilizzano con frequenza il centinaio di auto Ncc per andarsene a spasso e che questi mezzi, fanno regolare ritorno al punto rimessa ogni qualvolta terminano un servizio?

 Ci sono state innumerevoli volture a seguito del rilascio “facile” delle licenze. Un facile business visto che una licenza Ncc sul mercato romano può arrivare a costare anche 80 mila euro. 

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Chiara Rai

Il Comune di Casarano ha revocato l’autorizzazione all’esercizio di attività Ncc ad una società per le seguenti motivazioni: l’assenza dei requisiti concernenti rimessa e sede perché, contrariamente a quanto previsto dalla normative vigente, non sarebbero rinvenibili o comunque situate nel territorio del Comune di Casarano.

Spieghiamoci bene: dato che il Comune non è riuscito ad individuare l’autorimessa nella strada indicata ne tantomeno la sede del vettore” ha pensato bene di revocare senza se e senza ma l’autorizzazione all’esercizio all’attività Ncc.

Dunque, quello che già avevamo asserito con novizia di dettagli è semplicemente ciò che recita la legge, sì perché il Tar di Lecce, ha ritenuto bene di rigettare il ricorso promosso da una società Ncc per l’annullamento della determina comunale con la quale si revocava l’autorizzazione all’esercizio di autonoleggio.

Quindi il Tar non ha fatto altro che applicare la legge vigente. Così come la applicata il Comune. [ CLICCARE QUI PER VISIONARE LA SENTENZA DEL TAR ]

E certamente, l’Ente, avrà verificato attraverso commissione tecnica se i requisiti (sede e rimessa che si devono trovare nel Comune dove viene rilasciata l’autorizzazione) dichiarati dalla società fossero conformi alla normative vigente.

Non trovando sede legale e rimessa,  ha revocato autorizzazione. Tutti i pareri, postille, merito e non meriti, differenze tra autorizzazione e licenza alla fine dei conti non contano. La legge parla chiaro e in questo caso abbiamo anche il precedente del Tar di Lecce, gentilmente fornito da un nostro ben informato lettore: la rimessa deve espletare effettivamente il suo compito di accogliere il mezzo e deve trovarsi nel Comune che rilascia l’autorizzazione così come la sede legale della società Ncc.

La chiave è nel Decreto legge numero 27 del 2008 che ha esteso i requisiti della sede legale e della rimessa anche alle autorizzazioni già rilasciate prima del 2008, che per  essere conservate (o meglio mantenute), dovevano adeguarsi alla nuova normativa, pena il ritiro delle medesime: i due requisiti debbono sussistere in via cumulativa e non in via alternativa. Così, tornando alla nostra inchiesta sulle auto Ncc, torniamo ad interrogarci sull’applicazione o meno della legge nei casi da noi monitorati.

Che abbiamo monitorato? 

Guardando gli scudetti, posti nella parte posteriore dei vari autoveicoli Ncc, che riportano il Comune che ha rilasciato l’autorizzazione, abbiamo visto molti NCC autorizzati dal Comune di Roma, o da altri Comuni della provincial di Roma (Genzano di Roma, Rocca di Papa, Frascati), mentre altri fanno riferimento a Comuni di altre province e regioni, quali Campodimele a Latina o del Comune di Milazzo (Sicilia), da Loreto Aprutino (Abruzzo), da Manoppello (Abruzzo). Che dire poi delle autorizzazioni NCC rilasciate dai Comuni di Cicala (Calabria), di San Michele Salentino (Puglia) e da Castel di Sangro (Abruzzo). Tutte queste autorizzazioni rilasciate a ciascuna differente società o ditta individuale o cooperativa, risultano avere la sede legale nel Comune di Roma. 

A proposito, ricordate la storia dell’elefante che non riesce ad entrare nella tana del topo, in quel di Nemi? Beh, La società ha sede legale esattamente a Roma 

Allora ci chiediamo se la legge è uguale per tutti o se il Comune di Casarano è un universo a parte, lontano da tutto questo caos di autorizzazioni, sedi legali lontane dal comune che rilascia l’autorizzazione o a volte vacanti e inesistenti e rimesse decisamente poco accoglienti. 

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