TARQUINIA, AUTOSTRADA TIRRENICA: INIZIATA LA MARCIA IN MUTANDE SULL'AURELIA DI BERNARDO PODDA

Redazione

Tarquinia (VT) – "Il 17 Dicembre l'azienda di Patrizio e Bernardo Podda è stata rasa al suolo dalla SAT, per realizzarci una devastante ed inutile autostrada. – Commenta Bernardo Podda in una nota – Le aziende chiudono, – conclude –  senza risarcimenti" 

Bernardo Podda ha iniziato la marcia in mutande grazie a SAT, i cittadini che da anni si battono per il loro diritto alla mobilità, per una viabilità alternativa all'autostrada che è inesistente, sosterranno la protesta di Bernardo Podda, marciando in mutande con lui a partire da domani.

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TARQUINIA, BERNARDO PODDA: “PRONTO A MARCIARE IN MUTANDE SULL’AURELIA.”

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Tarquinia (VT) – “Farò una marcia di protesta sull’Aurelia con quello che Sat mi ha lasciato. Quindi in mutande”.  Così si esprime Bernardo Podda, uno dei due fratelli proprietari del chiosco di formaggi all’incrocio dell’Aurelia con l’autostrada Roma – Civitavecchia, nel territorio di Tarquinia (VT), che ieri è stato raso al suolo dalle ruspe della Sat, la società autostrada tirrenica che vuole realizzare l’autostrada Civitavecchia – Livorno. L’imprenditore si è fatto fotografare in mutande sopra le macerie del suo punto vendita.
Il casotto è stato demolito dopo che è trapelata la notizia che il  Tar del Lazio aveva rigettato il ricorso d’urgenza presentato dai legali dei fratelli Podda.
Ma a tutt’oggi la sentenza del tribunale amministrativo non è stata ancora pubblicata!

Non ha avuto esito positivo nemmeno l’incontro, organizzato dal Sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola, tra i legali dei Podda e quelli della Sat per trovare una collocazione alternativa per l’attività commerciale dei due fratelli. L’unico impegno assunto dagli avvocati della Sat è stato quello di incontrare di nuovo i legali dei Podda, ma senza mettere nulla per iscritto e senza fissare una data per il futuro incontro.

Intanto, salgono a sei i dipendenti dei fratelli Podda che hanno perso il lavoro dopo la rimozione del chiosco. Alle tre donne licenziate ieri si aggiungono tre operai che lavoravano nell’azienda agricola dei Podda e che sicuramente trascorreranno un brutto Natale.