Roma Capitale: I revisori bocciano il bilancio 2016

ROMA – L’organismo di revisione economica e finanziaria ha bocciato il bilancio consolidato di Roma Capitale. In particolare nel parere, reso noto oggi, l’Oref “non ritiene che le risultanze esposte in bilancio rappresentino in modo veritiero e corretto la reale consistenza economica, patrimoniale e finanziaria del gruppo amministrazione pubblica di Roma Capitale”. Quindi “esprime parere non favorevole all’approvazione del bilancio consolidato di esercizio 2016”. Inoltre invita il Comune ad “adottare i provvedimenti di competenza potenziando le strutture preposte al controllo e alla verifica dei rapporti con le società partecipate”.

“La nostra amministrazione approverà il Bilancio consolidato 2016 di Roma Capitale – replica l’assessore capitolino al Bilancio Gianni Lemmetti – E non si farà fermare da chi approfitta del suo ruolo tecnico per esprimere giudizi politici che non gli competono. Giunta e maggioranza M5S andranno avanti compatti nel dare via libera al Bilancio consolidato entro la scadenza di legge del 30 settembre anche se l’Oref, l’organismo di revisione economico-finanziaria del Campidoglio, ha espresso un parere negativo nei confronti del documento. Un parere non richiesto, visto che la normativa prevede che sul consolidato i revisori rilascino solo una relazione”. “Ancora una volta, dunque, l’organo di revisione utilizza la valutazione di un documento contabile del Comune per ritagliarsi uno scampolo di protagonismo che esula dal suo ruolo istituzionale – aggiunge – Così come esula dai compiti dei revisori rilasciare interviste ai giornali su temi sensibili dell’amministrazione, cercando di dettare la linea sulle politiche di bilancio in spregio delle regole deontologiche della professione di revisore contabile. L’Oref esprime dunque pareri politici. Ma se i revisori vogliono fare politica devono candidarsi e ottenere il consenso dei cittadini.

Altrimenti devono attenersi alla loro funzione e lasciare ai portavoce dei romani, legittimamente eletti, il compito di compiere le scelte per il futuro della Capitale. Noi riteniamo che il Bilancio consolidato sia costruito in maniera corretta, grazie a un grande lavoro svolto dalla ragioneria comunale, e fotografi in modo veritiero la situazione economica-finanziaria di Roma Capitale e delle sue partecipate. Una situazione che, tra l’altro, ereditiamo da un passato fatto di debiti e ruberie. Per questo lo approveremo e non consentiremo che venga ostacolato il percorso di un’amministrazione che, dopo decenni, ha ristabilito la legalità nei conti di questa città”.




ROMA CAPITALE: APPROVATO BILANCIO 2014

di Maurizio Costa

Roma Capitale – Il bilancio di previsione per l'anno 2014 è stato approvato dalla Giunta capitolina. La manovra appena votata in Campidoglio terrà conto di tutte le spese e di tutte le entrate del Comune di Roma. Ignazio Marino, Sindaco della Capitale, ha stretto i tempi e, in pochi giorni, ha fatto approvare il bilancio che, insieme al decreto "Salva Roma", porterà un'aria di rinnovamento e razionalizzazione della spesa nella Capitale. Il piano finanziario ha un valore di 6,5 miliardi di euro, con un risparmio, rispetto al 2013, di 117 milioni di euro. Le entrate verranno incrementate di 244 milioni di euro e l'erogazione di beni e servizi aumenterà di 2,7 miliardi.

Ignazio Marino è stato molto chiaro: "530mila famiglie saranno esentate dal pagamento dell'Irpef comunale e, inoltre, la Tasi si attesterà al 2,5 per mille, esattamente come la quota statale." Riguardo alla tassa di soggiorno, il primo cittadino è stato chiaro: "Il contributo passerà da 55 milioni di euro a 90 milioni e pagheranno soprattutto gli hotel di lusso. I soldi che guadagneremo" – ha aggiunto Marino – "li utilizzeremo per contrastare l'abusivismo del settore e per la promozione turistica."

La manovra – Saranno molti i settori toccati, in positivo e in negativo, dal bilancio del 2014. Prima di tutto aumenteranno i costi per l'occupazione del suolo pubblico: i camion bar pagheranno 30 euro al giorno (invece di 3 euro), mentre i banchetti di souvenir sborseranno 4 euro invece di uno.
Aumenterà anche la tassa di soggiorno: per gli hotel a 5 stelle sarà di 7 euro al giorno, 6 euro per i 4 stelle, 4 euro per i 3 stelle e 3 euro per gli alberghi da 2 e una stella.
Un altro settore colpito sarà quello delle strisce blu: nel centro storico costeranno un euro e cinquanta all'ora. Anche i permessi per entrare nella ZTL costeranno di più: 1.016 euro per le auto con 19 cavalli, 1.216 euro per quelle tra i 20 e i 23 cavalli e 1.416 per valori superiori, con una validità, per tutte le cilindrate, di 5 anni.

209 milioni di euro saranno destinati ai servizi sociali essenziali. 1.072 alloggi popolari, destinati ad oltre 3mila persone, verranno costruiti in 18 mesi, mentre 1,5 milioni di euro saranno stanziati per il buono casa. Per razionalizzare la spesa, verranno affidati a associazioni di volontariato 10 musei civici, con un risparmio di 1,2 milioni di euro.

Inoltre, le società partecipate di secondo livello verranno liquidate e verranno incrementati anche i posti negli asili nido, che toccheranno la quota di 400 nuovi posti.

Sarà una manovra difficile; molti saranno i tagli ma aumenteranno anche alcuni servizi per i cittadini, come le case popolari e l'incentivo per l'acquisto di un'abitazione. Verranno tassati maggiormente tutti coloro che occupano il suolo pubblico e finalmente si arresterà l'ascesa della Tasi. Tutto questo migliorerà la situazione della Capitale?




ROMA CAPITALE, BILANCIO 2013: DICHIARATI ILLEGITTIMI GLI ORDINI DEL GIORNO E L'OPPOSIZIONE SI IMBAVAGLIA PER PROTESTA

di Maurizio Costa

Roma – Dopo la lettera del Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, che ha prorogato il termine ultimo di presentazione del bilancio 2013 di altri 20 giorni, cioè fino al 23 dicembre, non sembra terminato il caos in Campidoglio nell'Aula Giulio Cesare.
Gli emendamenti e gli ordini del giorno presentati nelle ultime settimane dall'opposizione per cercare di rallentare l'iter di approvazione del bilancio, sono stati quasi tutti dichiarati illegittimi dal Presidente Coratti. Il numero di questi emendamenti era molto alto, quasi 150'000, e adesso è sceso a 720 unità. La Lista Marchini è quella che ha ricevuto il colpo più duro (96'000 odg bocciati). Quelli ammessi, invece, appartengono al Consigliere di Fratelli d'Italia, Dario Rossin, all'ex Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, a Sveva Belviso del Nuovo Centrodestra e a Giordano Tredicine del PDL.

Pochi istanti sono passati dal niet del Presidente che l'opposizione si è subito scaldata e ha cominciato a protestare contro questa decisione. Sono apparsi subito dei bavagli intorno alle bocche dei Consiglieri di opposizione, a simboleggiare l'atteggiamento di imporre il silenzio da parte della maggioranza. Molti gli striscioni esposti tra gli scranni del Consiglio Comunale che recitavano: "Aula Giulio Cesare occupata" e "Bilancio 2013, bocciati emendamenti e odg."

La parte più calda della protesta è stata quella eseguita da Fratelli d'Italia, che dopo aver occupato la sala, ha cominciato a urlare cori contro la maggioranza, esponendo uno striscione con su scritto "Bilancio illegale, commissario subito".

Sono molte settimane ormai che la situazione è molto instabile in Campidoglio. La prova di rallentare l'approvazione del bilancio può dichiararsi terminata, anche perché se il Consiglio non producesse questo documento entro il 23 dicembre, subentrerebbe un commissario ad acta con conseguente inizio della procedura di scioglimento.

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