MILANO: ABBANDONANO I FIGLI A CASA E VANNO AL BINGO, ARRESTATI

Angelo Barraco

Milano –  Roald Dahl scrisse: “La vita è più divertente se si gioca”, questa frase è stata presa alla lettera da una coppia milanese, titolari di una piccola attività, che abbandonavano sempre i tre figli a casa, figli piccoli di 6, 10 e 11 anni e si recavano al bingo per giocare, dove vi rimanevano fino a tarda notte oppure fino alle prime ore del mattino. I bambini venivano minacciati e picchiati, tali violenze si riversavano in particolare al figlio di 10 anni della coppia che spesso veniva rinchiuso in una stanza e lasciato senza cibo. Le indagini che hanno portato all’arresto della coppia con l’accusa di maltrattamenti gravi nei confronti dei figli e sequestro di persona. La grave storia è venuta fuori grazie alle maestre che hanno appreso la grave situazione dai piccoli alunni che avevano confessato la grave situazione che stavano vivendo. Gli inquirenti, dopo la segnalazione, hanno fatto indagini serrate e non appena hanno appurato che la situazione era grave, intorno alla mezzanotte sono andati a prelevare i genitori dei dalla sala giochi della zona. La coppia inizialmente ha fatto finta di nulla ma non appena è giunta a casa non ha potuto negare lo stato dei fatti. Ai piccoli veniva impedito il contatto con l’esterno e venivano rinchiusi. Sono stati affidati ad una comunità che si prenderà cura di loro e cercherà di togliere in loro la paura creatagli da genitori che dovevano proteggerli ma che li hanno abbandonati, per i genitori invece sono scattate le manette ai polsi. 



NAPOLI PROCURA: MALAVITA, TURISMO, SALE SCOMMESSE E BINGO: SEQUESTRO DI BENI PER OLTRE 60 MILIONI DI EURO

Redazione

Napoli – L'attività delle forze di polizia, coordinata dal Sostituto Procuratore Dott. Antonio Ardituro della D.D.A. di Napoli, ha preso avvio dall'operazione "game over", dello scorso luglio che porta all'arresto di 6 persone ed al sequestro di beni per oltre 60 milioni di euro.

L'operazione consente di mettere in luce la convergenza di interesse di tutte le organizzazioni malavitose nel tessuto sano dell'economia nazionale, con particolare riferimento a società operanti nei settori economici attinenti il turismo, la gestione delle scommesse e delle sale Bingo, nonché l'organizzazione di convegni ed eventi.

L'infiltrazione della criminalità organizzata è stata posta in essere mediante l'abile e spregiudicata acquisizione, attraverso la fattiva opera di un commercialista locale, di quote societarie di importanti aziende operanti nei predetti settori economici in ambito nazionale.
Le indagini hanno permesso di individuare il soggetto al quale venivano intestate le quote societarie da parte delle associazioni criminali nonché altri soggetti che si sono resi responsabili dei reati di reimpiego di proventi illeciti, di trasferimento fraudolento di valori e di intestazione fittizia di beni, aggravati dal vincolo associativo e dal fine di agevolare le attività delle stesse organizzazioni mafiose.

I successivi accertamenti della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza di Frosinone hanno interessato anche i nuclei familiari degli indagati ed una rete di "prestanomi" appositamente costituita, riuscendo altresì ad individuare beni detenuti per il tramite di società fiduciarie.

I sequestri hanno riguardato 4 aziende con sede a Roma ed in Provincia di Firenze, nonché beni immobili, autovetture di lusso ed oltre 50 posizioni bancarie (conti correnti, libretti di deposito e cassette di sicurezza) ad esse riconducibili.

L'attività congiunta della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza attraverso l'aggressione patrimoniale ha consentito il recupero di ingenti capitali da parte dello Stato con conseguente indebolimento e danno economico della criminalità organizzata e quindi del relativo potere di incisione nell'economia del Paese.