Trento: l’amore in chat, poi stupri e botte

TRENTO – Si sono conosciuti in rete, tramite un’amica comune, dopo sei mesi la convivenza, poi botte e violenza sessuale ripetuta sono state l’epilogo. La vicenda riguarda una donna intorno ai 40 anni, separata e con un figlio adolescente, originaria di un Paese dell’Europa dell’est e residente a Trento e un connazionale, coetaneo, che all’epoca del contatto in rete viveva nel Paese d’origine. Il caso, come riportano i quotidiani locali trentini, ora è finito in Tribunale.

 

Sei mesi di chat, da fine 2014, sono bastati a fare innamorare la donna di quello che si presentava come un attento corteggiatore. Tanto che lei gli ha pagato il viaggio per arrivare in Italia e avevano iniziato a convivere da subito. Un mese insieme, tra botte, rapporti sessuali ottenuti con la violenza e insulti, l’ha costretta invece poi a denunciare l’uomo. Da subito aveva preso ad accompagnarla al lavoro, a impedirle di uscire sola e a picchiarla, fino alla querela. L’udienza è prevista per febbraio prossimo.




PISA, BOTTE E PAROLACCE AI BAMBINI DELL'ASILO: ARRESTATA EDUCATRICE SCOLASTICA

Redazione

Pisa – I carabinieri del nucleo investigativo di Pisa hanno arrestato un'educatrice scolastica, in servizio presso un nido d'infanzia comunale del capoluogo, responsabile di maltrattamenti in danno di nove bambini di eta' compresa tra gli anni 1 e 3. La donna, 58 anni, e' la decana delle educatrici del nido. L'ordine di cattura è stato emesso dal gip del Tribunale di Pisa, Giuseppe Laghezza. La donna è ritenuta responsabile di maltrattamenti aggravati.

Determinanti per circoscrivere gli episodi si sono rivelate le intercettazioni video-ambientali, disposte dall'autorità giudiziaria, i cui esiti restituivano le drammatiche sequenze delle vessazioni fisiche e morali inferte ai piccoli malcapitati, delle violenze inflitte attraverso schiaffi al volto ed alla testa, sculacciate, forzando, in talune circostanze, i bimbi a mangiare fino a provocarne il pianto, che hanno indotto il gip ad emettere la misura custodiale agli arresti domiciliari. Gli investigatori hanno inoltre appurato volgari e ingiuriose le frasi verso i piccoli, del tipo "rincoglionito, oggi ti faccio del male, sciocco stai zitto, ti metto fuori al freddo, sei duro come il muro, a te oggi niente frutto, levati di torno te. boia!, vai a piangere in bagno con te non ci parlo". L'arrestata è stata associata presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari

Le indagini, avviate nel novembre dello scorso anno, dirette dal procuratore della Repubblica reggente Alessandro Crini e dal sostituto Aldo Mantovani, prendevano spunto da alcune segnalazioni pervenute circa presunti abusi commessi in un nido d'infanzia del capoluogo, che venivano vagliate attentamente dagli inquirenti. Le telecamere e le microspie installate dagli investigatori, hanno verificato che l'educatrice, attraverso l'uso sistematico della violenza e delle vessazioni come ordinario trattamento del minore, procurava ai piccoli frequentatori del nido una condizione di soggezione psicologica e di sofferenza, costituenti fonte di disagio continuo. Per il gip, siamo di fronte a "una condotta abituale chiaramente indicativa dell'esistenza di un programma criminoso animato da una volontà unitaria di vessare i soggetti passivi e, in particolare, di sottoporre consapevolmente questi ultimi, piccoli in tenerissima età, a una duratura condizione di soggezione psicologica e di sofferenza". "La pericolosità dell'indagata è resa evidente, in particolare, dalla pervicacia con cui infierisce nei confronti delle persone offese mediante le suindicate condotte vessatorie, le quali sono chiaro indice di una personalità sprezzante delle più elementari regole di comportamento".




PRATO: BOTTE E MALTRATTAMENTI AI GENITORI PER AVERE I SOLDI PER LA DROGA

Redazione

Carmignano (PO) – Ieri mattina i Carabinieri della Stazione di Carmignano (PO), in collaborazione con i colleghi di Poggio a Caiano (PO), in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Prato, hanno tratto in arresto un 29enne residente a Carmignano, pluripregiudicato, tossicodipendente, ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni, atti persecutori ed estorsione.

I militari hanno accertato che l’uomo, mediante condotte reiterate nel tempo, molestava, ingiuriava e percuoteva i propri genitori, al fine di ottenere il denaro necessario per l’acquisto di stupefacenti, rendendo la situazione insostenibile per la propria famiglia.

La denuncia presentata dalle vittime e la segnalazione fatta alla magistratura, che ha condiviso le risultanze investigative degli uomini dell’Arma, hanno portato all’emissione del provvedimento che è stato prontamente notificato ed eseguito a carico dell’interessato.

L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato associato alla locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.