BRACCIANO, CUPINORO: VOLUMETRIE AUTORIZZATE ESAURITE. LA BRACCIANO AMBIENTE CHIUDE LA DISCARICA IN ATTESA DELL'AMPLIAMENTO

Redazione

Cerveteri (RM) – Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata dai Comitati di Cerveteri in data odierna al Sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci.


Al Sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci

Egregio Sindaco,
è notizia di questi giorni che la Società Bracciano Ambiente S.p.A. ha inviato una comunicazione al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, all'Assessore Regionale Michele Civita e a tutti i Sindaci dei Comuni che conferiscono i propri rifiuti a Cupinoro, nella quale si comunica che il 31 di questo mese scadrà la proroga di tale conferimento a causa dell'esaurimento delle volumetrie autorizzate e che, in attesa dei provvedimenti richiesti, volti all'ampliamento dell'attuale discarica e alla realizzazione di un nuovo invaso (il cosiddetto "Vaira 1"), dal 1 febbraio pv. la discarica del comprensorio verrà chiusa.

Ci appare evidente, dalla lettura di questo documento, che la B.A. sta comunicando che se i Comuni vorranno conferire ancora, onde evitare di ritrovarsi i rifiuti in strada, sarà indispensablile ampliare la discarica, ipotesi contro la quale i cittadini, i comitati e lo stesso Comune di Cerveteri hanno risposto con più di un ricorso al TAR.

Questo meccanismo ci è già noto. E' lo stesso che ha prodotto l'emergenza decennale di Roma che, come risulta dai verbali dei carabinieri, fu creata in modo artificioso per scopi illeciti a favore di un solo soggetto privato, senza che nel frattempo venissero messe in atto tutte quelle azioni virtuose finalizzate all'unica, vera soluzione del problema dei rifiuti nel Lazio: La Raccolta Differenziata Porta a Porta. Qui non parliamo di una gestione privata, bensì pubblica, ma la sostanza non cambia.

I Comitati del territorio impegnati su questo tema, Le chiedono di non cedere a questa logica e a questo ricatto, contro i quali Le chiediamo una ferma presa di posizione, di avviare una seria ricerca di soluzioni per gestire la fase di transizione e di accelerare il più possibile l'iter di assegnazione del bando per la Raccolta Differenziata Porta a Porta a Cerveteri.

Vorremmo vedere questo Comune divenire capofila, tra i Comuni del comprensorio, di una politica di gestione dei rifiuti virtuosa, a tutela della salute del territorio e dei cittadini.

I Comitati e i cittadini, come avvenuto per la centrale a biogas di Pian della Carlotta, non esiteranno a manifestare il proprio dissenso in tutte le forme consentite e a ricorrere a tutte quelle azioni legali che potranno impedire lo scenario che si sta profilando, a partire dal ricorso presso la Procura competente.

Siamo certi che questa Amministrazione prosegiurà nel percorso intrapreso con il ricorso al TAR, a fianco dei cittadini e dei Comitati.

Cerveteri 26.01.14

Coordinamento Rifiuti Zero per il Lazio
Comitato No Discarica Cerveteri
Comitato No Biogas al Sasso
Comitato Terra Nostra
Comitato di Zona Borgo San Martino
Comitato Liberi Cittadini per la Difesa del Territorio
Salviamo il Paesaggio Roma Nord
Associazione Terrattiva "I Terzi"
Associazione Scuola Ambiente
Associazione Rifiuti Zero Valcanneto

[ CLICCARE QUI PER LEGGERE IL DOCUMENTO DELLA BRACCIANO AMBIENTE ]




BRACCIANO, CUPINORO: ECCO PERCHE' NON DEVONO ESSERE REALIZZATI IMPIANTI INDUSTRIALI

di Antonio Turri Presidente Nazionale dell'Associazione  "I CITTADINI CONTRO LE MAFIE E LA CORRUZIONE"

Bracciano (RM) – Facciamo nostra la relazione della Dott.ssa Elena Felluca riguardo il pregio e la potenzialità dell’area ricadente intorno la discarica di Cupinoro dal punto di vista archeologico. Ribadiamo la netta contrarietà della nostra Associazione a che il sito di Cupinoro venga ancora utilizzato come discarica e che sui terreni circostanti la stessa venga realizzato un sito per trattamento dei rifiuti urbani provenienti dalla Capitale o da altri centri della regione. Restiamo altresì convinti che per l’alto valore paesaggistico dell’intera area che da Cerveteri conduce a Bracciano non debbano essere realizzati impianti industriali comunque incompatibili con la vocazione turistica e agricola del territorio. Scempi ambientali e paesaggistici sono stati ampiamenti compiuti negli ultimi quarant’anni sull’intero territorio ed è ora di cambiare le politiche di gestione nell’interesse pubblico. 

Considerazioni archeologiche e storiche dell'area circostante la località Cupinoro,
Si desidera porre all'attenzione della competente Soprintendenza la località denominata Cupinoro e l'interesse archeologico, storico, storico-artistico e paesaggistico dell'intera area circostante. Cupinoro rientrava nelle terre degli Orsini, è infatti menzionata in una mappa del Ducato di Bracciano del XVII secolo: la nobile famiglia possedeva tutta la zona del lago di Bracciano, fino a Formello e La Storta, i territori del viterbese fino all'altezza di Vejano e la fascia fino al mar Tirreno compresa tra S. Severa e Palo. Cupinoro si trova nei pressi dall'antica Caere tra due strade costruite dagli antichi romani nel III secolo a.C. a seguito della sottomissione dell'Etruria meridionale a Roma, ovvero la via Clodia e la via Aurelia, a circa metà strada tra il lago di Bracciano, in antichità Lacus Sabatinus e il mar Tirreno. La via Clodia, relativamente breve, ricalcava un tracciato etrusco preesistente, venne sfruttata principlamente per i traffici mercantili tra alcune delle principali città etrusche, essa lambiva la sponda sud-occidentale del lago di Bracciano e raggiungeva alcune note località termali quali Vicarello e Stigliano. Era fornita di diverticoli che collegavano i centri dell'Etruria meridionali e le principali arterie tra loro, quali la Cassia, nell'entroterra, e l'Aurelia che correva parallela sul
litorale tirrenico toccando altri centri etruschi costieri.

Tutta l'area che comprende i laghi di Bracciano e di Martignano, accanto a quelli prosciugati di Lagusiello, Stracciacappe e Baccano, fino a giungere alla costa del mar Tirreno ha da sempre attratto gruppi umani per le risorse naturali che offre la terra a partire almeno dal Neolitico Antico testimoniato dall'insediamento perilacustre, oggi sommerso, de “La Marmotta” ad Anguillara Sabazia, proprio nei pressi dell'Arrone, unico emissario del lago di Bracciano e via di comunicazione che sfocia presso Fregene. Sono segnalati in vari punti resti di frequentazione umana durante tutta l'età del Bronzo. L'epoca etrusca è ben documentata a Caere e negli scali marittimi di Alsium, Pyrgi e Punicum. Sono noti ritrovamenti anche presso i Monti della Tolfa, ricchi di giacimenti minerari. Caere era un centro molto potente che nel VII e VI secolo a.C. crebbe condizionando l'Etruria meridionale, come testimoniano, ad esempio, i ritrovamenti presso Trevignano Romano, benchè
le necropolidell’VIII-V secolo a.C. ivi rinvenute abbiano restituito una cultura materiale mista essendo tra l'area falisca, veiente e cerite, mostrando rapporti di scambi conomici e culturali. Colà doveva sorgere un importante centro legato all’estesa necropoli. A Bracciano, invece, un acquedotto di epoca etrusca scavato nella roccia tufacea al di sotto del centro storico del paese fa supporre l'esistenza di un abitato di certo in contatto sia con quello vicino di Trevignano sia con Caere. Nel III secolo a.C. l'intera area venne assoggettata a Roma: lungo la costa vennero fondate le colonie di Castrum Novum (Santa Marinella), Pyrgi (Santa Severa), Alsium (Palo), Fregenae (Fregene) spesso su abitati precedenti; mentre nell'entroterra conosciamo soprattutto resti di edifici identificati come ville di età romana tardo-repubbicana o primo imperiale. Intorno al lago di Bracciano le tracce consistenti di una frequentazione di epoca romana si hanno soprattutto a Forum Clodii, centro abitato sviluppato probabilmente nel II secolo a.C. e sede della praefectura Claudia durante il periodo di Augusto; Vicarello, ove era un impianto termale. Un'importante testimonianza è data anche dall'acquedotto voluto dall'imperatore Traiano nel 109/110 d.C. per sopperire alle pessime condizioni idriche della decima quarta regione (Vaticano e Gianicolo), ripristinato successivamente da Paolo V nei primi anni del XVII secolo. È ipotizzabile anche l'esistenza di una via silice strata perilacustre individuata solo a tratti e tramite basoli scalzati in epoche recenti. Durante le invasioni barbariche molti centri abitati vennero abbandonati e gli antichi edifici
trasformati in cave, da lì, nella memoria collettiva, il ricordo di insediamenti si è annebbiato fino a scomparire nel tempo lasciando solo labili tracce materiali. Tuttavia, nel 313 la comunità cristiana di Forum Clodii appare ben organizza con un suo episcopus, ma dal VII secolo appare unita alla vicina diocesi di Manturanum (l'attuale Monterano) nota a partire dal 649 fino all'alto medioevo. Sicuramente il complesso delle Mura di S.Stefano, ad Anguillara Sabzia, rappresenta un esempio tra i più interessanti di architettura fortificata, di quel tipo di insediamento rurale noto nel Lazio tra l'VIII e il IX secolo come domuscultae, cioè grandi tenute agricole amministrate dal papato. Tra il XIII e il XIV secolo troviamo alcuni territori dell'area in questione nelle vicende tormentate di espansione dei Prefetti di Vico. Poi, nel corso del XV e del XVI secolo il tutto venne riunito sotto il controllo della famiglia Orsini. Nel 1560 papa Pio IV accordò a Bracciano il titolo di ducato, nominando primo duca Paolo Giordano Orsini. Gli assoggettaò Campagnano, Anguillara, Galera, Scrofano, Trevignano, Monterano, Cantalupo, Bardella, S. Gregorio, Saracinesco, l'Isola, Palo, Cerverteri, Vicovaro e volle che ogni primogenito del duca di Bracciano portasse il titolo di marchese dell'Anguillara. Negli anni Sessanta del Cinquecento troviamo Pio V alle prese con la progettazione di un sistema di difesa costiero dello Stato Pontificio consistente di torri di controllo: allora Torre Flavia e Palo rientravano nel Ducato di Bracciano.  Alla fine del XVII difficoltà economiche portarono gli Orsini a vendere le proprie terre, quindi il ducato venne frammentato e acquistato da varie famiglie nobili dell'epoca.
 
Il breve riassunto mira a risaltare la zona circostante il lago di Bracciano e il litorale tirrenico corrispondente. Purtroppo le indagini archeologiche e lo studio dei documenti storici hanno riguardato parzialmente solo alcuni centri, mentre la fascia intermedia ove è collocata la località di Cupinoro, a parte Caere, non è mai stata interessata da indagini sistematiche ed approfondite, ma non per mancanza di dati: non dobbiamo pensare ad un territorio vuoto dal momento che sono molte le segnalazioni di ritrovamenti casuali di frammenti di manufatti antichi di epoche diverse effettuati durante semplici lavori agricoli nei terreni circostanti a partire da Castel Giuliano e solo malamente o per nulla segnalati alle autorità. Le testimonianze frammentarie risalgono soprattutto all'epoca etrusca e romana, periodi di maggior frequentazione sia del suddetto lago sia dei Monti della Tolfa che del litorale tirrenico. È un territorio che meriterebbe una speciale tutela di conservazione volta ad evitare qualsiasi provvedimento dannoso per le vestigia del passato poco note e ancora da scoprire.
 
Si invita la competente Soprintendenza a verificare la portata culturale della zona circostante Cupinoro sia in quanto area di interesse archeologico sia in quanto area intermedia tra due aree di notevole interesse archeologico, storico, storico-artistico, paesaggistico ed ambientale, quindi turistico.




BRACCIANO, DISCARICA CUPINORO: COLPO DI SCENA, IL MINISTERO CHIEDE AL COMUNE DI RITIRARE IL PERMESSO DI COSTRUIRE

di Luca Pagni

Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo si è espresso in modo contrario con la soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistiche per le province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo, con atto recante il protocollo 33958 del 26 novembre 2013 presso gli uffici del Comune di Bracciano.

Il Ministero chiede al Comune di ritirare il permesso a continuare le opere che attuano di fatto l’ampliamento della discarica di Cupinoro gestita dalla Bracciano Ambiente.

Tra i permessi da ritirare anche il rilasciato permesso di costruire n. 02/2013 del 10.01.2013 n. 844 del Comune di Bracciano a favore della Bracciano Ambiente SPA.

La soprintendenza ha effettuato un sopralluogo nella Discarica di Cupinoro con il “Reparto Operativo- Sezione Archeologia del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale", per la verifica dello stato dei luoghi.

La verifica è stata implementata da un sopralluogo presso gli uffici della Bracciano Ambiente con il neo Amministratore Unico, Avv Marcello Marchesi, che ha visto la consegna presso l’Ente della documentazione.

La soprintendenza ricorda che le terre su cui insiste la discarica sono tutte di proprietà dell'Università Agraria e che ricadono in “ambiti paesaggistici sottoposti a tutela ai sensi degli artt n. 134 e 142, comma 1 (aree di interesse archeologico già individuato) e D.Lgs. 22 gennaio 2004 n.42 e s.m.i. (Università agrarie e uso civico).

Tra le considerazioni leggiamo le affermazioni che riferiscono non solo il non chiedere da parte dell’amministrazione accettante il progetto di ampliamento, del sopralluogo e del parere delle autorità responsabili di tali ambiti territoriali, ma anche il netto contrasto con quanto disposto dall’art 145, ovvero “senza prescritta autorizzazione paesaggistica”.

Ìl Ministero ha chiesto all’amministrazione vigente del Comune di Bracciano di annullare il permesso di costruire n. 02/2013 del 10/01/2013 con protocollo n. 844 concesso alla Bracciano Ambiente, a prescindere dall'esistenza e dal ritrovamento o meno, nelle aree interessate, di reperti archeologici…”

I cittadini in movimento che hanno reperito il documento e quelli contro le mafie e la corruzione dimostrano ancora una volta di avere occhi ed orecchie ben aperti sulla vicenda, aupicando che l'amministrazione comunale inizi a fare scelte nella direzione del bene comune, sollecitato da molti cittadini. che continuano ad inviare istanze a tutela del diritto alla salute.

Intanto il Sindaco di S. Marinella è indagato per omesso controllo su Ecocentro e si stringono le maglie anche su Bracciano.

Di questo e di tanto altro si parlerà oggi in un' assemblea generale, organizzata dal Comitato Bracciano Stop Discarica,  dei cittadini di BRACCIANO e CASTEL GIULIANO, CERVETERI, I TERZI, BORGO SAN MARTINO, VALCANNETO, CERI, MANZIANA, ORIOLO, CANALE MONTERANO, LADISPOLI, ANGUILLARA, TREVIGNANO dalle ore 19.00 in poi, presso l’Oratorio di piazza don Cesolini, a Bracciano.

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CERVETERI, DISCARICA CUPINORO: I COMITATI DIMOSTRANO L'ESTREMA PERICOLOSITA' E PARTONO ALL'ATTACCO

Redazione

Cerveteri (RM) – Il Consiglio ha visto 18 interventi dei vari comitati che hanno portato il loro contributo fornendo dati, informazioni e analisi dimostrando l’estrema pericolosità dell’intera operazione che con un’abile azione di disinformazione e mistificazione in realtà nasconde la volontà di fare di Cupinoro una seconda Malagrotta.

Il Consiglio comunale ha votato a maggioranza, l’ODG presentato dall’amministrazione e integrato dalla mozione Bibbolino–De Angelis, un documento di contrarietà allo scellerato progetto industriale della Bracciano Ambiente che prevede anche il ricorso al TAR, oltre alla versione presentata dalla minoranza. Il
Consiglio ha inoltre espresso un secco NO all’ampliamento della discarica e l’auspicio di una chiusura in tempi brevi.

"Il nostro comitato ha preso atto di quanto approvato in consiglio e lo considera un importante passo nella direzione auspicata. – Dichiarano dal Coordinamento Rifiuti Zero per il Lazio – Adesso però, e lo diciamo con chiarezza, – proseguono nelle dichiarazioni – la battaglia è appena iniziata:  oggi stesso chiederemo al sindaco un nuovo immediato incontro per avere un calendario degli interventi concreti da mettere subito in atto: dal patrocinio del ricorso al TAR sulla VIA regionale, alla verifica dell’accantonamento delle risorse economiche per gestire la fase del post mortem, dalle verifiche ambientali sulla discarica, all'avvio della raccolta differenziata porta a porta su tutto con un progetto intercomunale per economizzare tempi e costi".

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BRACCIANO, DISCARICA CUPINORO: CONTESTANO CON FIALETTE PUZZOLENTI IN CONSIGLIO COMUNALE

Luca Pagni

Bracciano (RM) – Si è tenuto il tanto atteso Consiglio Comunale di Bracciano in cui è stato nominato Amministratore Unico della Bracciano Ambiente l'Avv. Marcello Marchesi, nonostante le proteste dell'opposizione e di alcuni cittadini che hanno gettato fialette puzzolenti in sala.

Alcuni cittadini insieme all'opposizione hanno chiesto a gran voce di valutare altri nomi, in quanto giudicano negativamente la gestione della Bracciano Ambiente

Marco Tellaroli, rappresentante del Movimento Cinque Stelle ed altri cittadini hanno animatamente esternato la propria disapprovazione per la scelta di accentrare nelle mani di una unica persona tanto potere, soprattutto dopo che l'opposizione ha elencato una lista di intenti che secondo i consiglieri di minoranza non sarebbero stati realizzati dal presidente Marcello Marchesi.

Parole di fuoco espresse a caldo dal Movimento dei Cittadini i cui membri hanno significato indignazione e amarezza per la presunta incapacità dell'amministratore di udire la voce del popolo, nonché delle 21 famiglie licenziate.

Quando si è parlato di eleggere l'Amministratore Unico della Bracciano Ambiente, Il presidente del consiglio comunale di Bracciano Maurizio Capparella non ha permesso che venissero scattate foto o registrato alcun video, nonostante il Consiglio Comunale fosse aperto e con un nutrito numero di cittadini presenti, di cui alcuni hanno contestato le scelte dell'amministrazione.
.

Visto il clima teso e la presenza di Carabinieri e Polizia Municipale, si è optato per abbassare la telcamera.

Ma torniamo al Consiglio Comunale dove il figlio del defunto ex Sindaco Enzo Negri, ha contestato il Sindaco Giuliano Sala, ricordando che suo padre nel 2002 aveva firmato un "Contratto con il territorio di Bracciano" evidenziando che "L'ambiente ed il territorio del Comune di Bracciano sono fonte di sostentamento e salute per tutti i cittadini, presenti e futuri" e che "l'ambiente e la bellezza del territorio sono valori da tutelare e proteggere come bene prezioso per tutti i cittadini" che "la salute e la tutela dei cittadini di Bracciano passano soprattutto tramite la salvaguardia della qualità dell'aria, delle acque, del paesaggio e della natura", ed infine che "qualsiasi forma di aggressione ai beni naturali, paesaggistici ed ambientali è da considerarsi un'offesa diretta alla salute dei cittadini, al loro stile di vita, alle loro speranze ed al loro futuro".

 

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BRACCIANO, DISCARICA CUPINORO: CONSIGLIO COMUNALE INFUOCATO

Redazione

Bracciano (RM) – "Riteniamo a dir poco vergognoso il comportamento tenuto ieri in Consiglio Comunale dal sindaco di Bracciano Giuliano Sala. – Dichiarano in una nota dal Comitato Bracciano Stop Discarica – Abbandonare la seduta e dichiararla conclusa, – prosegue la nota – lasciando inevase tutte le domande poste sul tavolo, è inaccettabile in un momento delicato come quello attuale, in cui i dubbi della cittadinanza riguardano non soltanto il destino della discarica di Cupinoro e della Bracciano Ambiente, ma anche quello di 21 famiglie del nostro comune.

Rinunciare così facilmente al proprio diritto di replica, negare così gratuitamente il diritto dei cittadini ad essere informati, sottrarsi così precipitosamente al dovere di fornire spiegazioni in quanto sindaco del Comune di Bracciano e socio unico della Spa Bracciano Ambiente, senza nemmeno una sospensione momentanea del Consiglio Comunale, è un atto contrario ad ogni logica di perseguimento dell’interesse comune.

Il sindaco Sala si rifiuta così di far chiarezza sull’operazione in atto, lasciando sul tavolo tutte le domande presentate ieri dalla minoranza. Come comitato che vuole assicurarsi che il futuro di Bracciano non sarà quello di diventare la discarica di Roma, né che le sorti del paese siano per sempre legate a quelle della discarica di Cupinoro, riteniamo questa chiusura il sintomo grave di un male ancora maggiore che rischia di investire tutto il territorio: la programmazione di un avvenire che, impossibile da confessare, è bene che rimanga il più possibile nascosto.  – La nota del Comitato Bracciano Stop Discarica conclude – Democrazia e partecipazione sono concetti, quindi, che questa giunta non può più permettersi? Se è così, è bene che si cambi al più presto rotta e che si dimetta il sindaco e tutto il cda della Bracciano Ambiente".

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BRACCIANO, DISCARICA CUPINORO: I CITTADINI DICONO NO A UNA MALAGROTTA BIS

Redazione

Bracciano (RM) – "Non ci sarà una nuova Malagrotta, non a Bracciano". Erano almeno 200 persone questa mattina poco dopo l'alba nel sito della discarica di Cupinoro a Bracciano per dire "no" a 20 mila tonnellate di rifiuti romani. Ma soprattutto per dire "no" ad una Malagrotta bis nel territorio braccianese.

Per partecipare al sit- in, sono accorsi da Cerveteri, Ladispoli, Manziana ed Anguillara, cittadini e rappresentanti dei diversi comitati. A protestare c'era anche don Luigi Bergamin, parroco della frazione dei Terzi, il quale chiede a gran voce che siano effettuate tutte le verifiche sulla regolarità della concessione degli invasi a beneficio dei rifiuti di Roma. La paura di tutti è che il sito Bracciano arrivi a stoccare fino a 450mila tonnellate.

Inoltre,  a poca distanza dalla discarica, sono situate le falde acquifere che alimentano gli acquedotti del litorale. I residenti si sono trovati dall'oggi al domani con l'ombra di una mega – discarica a Cupinoro: Lo scorso 30 agosto la Bracciano Ambiente pubblica un bando per la vendita di parte della discarica a privati. Poco dopo, con un decreto il commissario ai rifiuti Goffredo Sottile ha disposto che ventimila tonnellate di rifiuti trattati di Roma, Fiumicino, Ciampino e Città del Vaticano vengano portati nella discarica di Cupinoro a Bracciano fino al 31 dicembre 2013.

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BRACCIANO, CUPINORO: MATTEO NEGRI RISPONDE A SEL RIGUARDO L'OPERATO DELL'EX SINDACO DI BRACCIANO ENZO NEGRI

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Matteo Negri – figlio di Enzo Negri che fu sindaco di Bracciano dal 2002 fino al 2006 anno in cui fu stroncato da un infarto – in risposta al comunicato di SEL Lago di Bracciano pubblicato su questo quotidiano il 2 ottobre 2013. [ BRACCIANO, CUPINORO. SEL: "SPUNTA IL LUNGO NASO DEL SINDACO PINOCCHIO" ]

 

Ecco la nota di Matteo Negri>

Nel comunicato stampa del Circolo del Lago di Sinistra Ecologia e Libertà, pubblicato il 2 ottobre 2013 da L'osservatore laziale, [ 02/10/2013 BRACCIANO, CUPINORO. SEL: "SPUNTA IL LUNGO NASO DEL SINDACO PINOCCHIO" ] vengono riportati dei passaggi di un comunicato stampa del  30 gennaio 2006 a firma di Giuseppe Girardi, allora Delegato Ambiente e sviluppo sostenibile del Comune di Anguillara Sabazia, a sostegno della tesi secondo cui l’apertura della discarica di Cupinoro al conferimento dei rifiuti di Roma dello scorso 1° ottobre sarebbe in continuità con un’iniziativa tentata nel 2006 dall’allora sindaco Enzo Negri, a capo di una giunta di centro destra, riguardante il protocollo d’intesa fra AMA Servizi s.r.l., Comune di Bracciano e Bracciano Ambiente S.p.A.

Tale Protocollo d’Intesa, che aveva ottenuto il visto dal Commissario Delegato per l’emergenza ambientale nel Territorio della Regione Lazio, non prevedeva alcun ipotetico scempio ambientale bensì la realizzazione di un impianto di preselezione sulla Via Settevene Palo: un presidio, cioè, dove selezionare e avviare a recupero i rifiuti. Il tutto, come sottolineato dal dott. Girardi nel 2006, lasciando al Comune di Bracciano la maggioranza assoluta del capitale dell’organismo che avrebbe gestito l’accordo (discarica e tutto quanto collegato) e, quindi, alla cittadinanza di Bracciano.

Il Sindaco  Negri  deve essere ricordato a Bracciano per due avvenimenti epocali per la nostra cittadina.

La prima riguarda la sottrazione, prima volta in Italia, alla gestione privata di quella discarica di Cupinoro che era ormai diventata una concreta, imminente e potenzialmente devastante minaccia per l’intero comprensorio e per i suoi abitanti, mentre chi l’aveva preceduto, per ben due consiliature successive, l’aveva ignorata.
La seconda attiene all’altrettanto concreto rischio della costruzione di una seconda discarica a Bracciano, già autorizzata dalla Regione Lazio all’epoca governata da una giunta di centro destra: il sindaco Negri si oppose fermamente a tale tentativo, promuovendo e vincendo un ricorso al T.A.R., contro una decisione della sua stessa area politica, restituendo tranquillità all’intera cittadinanza braccianese.

Enzo Negri ha lavorato coraggiosamente per il bene della cittadinanza e di Bracciano ed i fatti lo dimostrano ampiamente. La precisazione era d’obbligo per smentire l’ipotesi di un continuum nella gestione di Cupinoro, pur condividendo le perplessità e le critiche sollevate nel comunicato di Sel per quello che riguarda gli ultimi accadimenti.

Matteo Negri

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BRACCIANO, CUPINORO. SEL: "SPUNTA IL LUNGO NASO DEL SINDACO PINOCCHIO"

Riceviamo e pubblichiamo da SEL Lago di Bracciano

Bracciano (RM) – Finalmente si avvia, seppure in tono apparentemente dimesso, il piano scellerato da sempre voluto dal Sig. Sala e da questa amministrazione sedicente di centro sinistra; i nodi sono venuti al pettine, e tutti i veli sono caduti: Bracciano si appresta, finalmente, ad accogliere i rifiuti di Roma.
E’ un piano – ripetiamo, scellerato – che nei fatti è in continuità con una iniziativa tentata nel 2006 dall’allora sindaco Negri, a capo di una amministrazione di centro destra, con la firma di un protocollo d’intesa fra AMA Servizi s.r.l., Comune di Bracciano e Bracciano Ambiente S.p.A.; obiettivo era costituire un “polo” dei rifiuti di valenza regionale, realizzando un grande impianto di preselezione dei rifiuti.

Già allora fu lanciato l’allarme: << in una situazione in cui la raccolta differenziata nella nostra zona era mediamente attestata su livelli risibili, Cupinoro si apprestava ad accogliere grandissime quantità di rifiuti indifferenziati, con ciò attuando un vero e proprio boicottaggio alle politiche – che seppure faticosamente iniziano a farsi strada – di raccolta differenziata a monte e raccolta spinta del tipo “porta a porta” >>.

Fu posto, oltre alla questione di merito sulla gestione dei rifiuti, un altro punto che ha a che fare con il “buon governo” e la “buona politica”: << la necessità di attivare una sede di confronto ed elaborazione in cui tutti coloro che avevano “interessi” e ruolo nella vicenda – associazioni di cittadini e movimenti organizzati, amministratori, forze politiche e sindacali – potessero partecipare alle scelte: fu indicato il FORUM di Agenda 21 >>.

Oggi si parla di conferire a Cupinoro rifiuti – seppure trattati – in quantità assai limitata (20.000 tonnellate) in un tempo anch’esso limitato (entro la fine del 2013); e il Sig. Sala ci propina il solito fiume di parole assicurando che mai Cupinoro diventerà un’altra Malagrotta.

A parte il fatto che le leggi non consentono più di realizzare simili mostri, la nostra accusa al pinocchio nostrano è stata ed è un’altra: non credeva e non crede nella logica della raccolta differenziata, sposò – di fatto – il piano Polverini (volto a “risolvere il problema” riempiendo il Lazio di impianti di selezione di rifiuti indifferenziati, puntando a tante discariche e all’incenerimento), e lanciò – novello Caligola – attraverso il suo avvocato di fiducia nominato presidente della Bracciano Ambiente, l’idea di realizzare un grande impianto (per 130.000 tonnellate di rifiuti l’anno) di selezione dei rifiuti indifferenziati provenienti da tutto il Lazio (si parlò di grande realtà industriale di valenza regionale, e forse oltre), segnalando la possibilità di conferire a Cupinoro rifiuti trattati per 1 milione e mezzo di metri cubi. Una vera pazzia, segno di totale inadeguatezza tecnica e manageriale.

A questa si aggiunge un’altra accusa: perseverare nella gestione proprietaria e personale del potere, deridendo chi chiede di attivare il << Comitato della Trasparenza e Partecipazione che consenta ai cittadini di essere, ora, attori responsabili di scelte così importanti ed esercitare, poi, una funzione di “controllo democratico” accedendo ai dati tecnici e di gestione >>.
Non basta: il Sig. Sala è responsabile del disastro – da tempo annunciato – della società Bracciano Ambiente, che sta smembrando, svendendo e privatizzando: una follia all’ennesima potenza, evitabile se solo fosse sceso dal suo piedistallo dorato e avesse ascoltato chi, come noi, proponeva un dettagliato piano di ristrutturazione e rilancio

Non ci racconti frottole, e abbia il coraggio delle sue azioni; il piano è svelato: non è fare cassa subito (circa 1 milione e 200 mila euro a fronte delle 20.000 tonnellate di rifiuti romani) per sanare il buco di bilancio della Bracciano Ambiente, dovuto peraltro ai crediti della società nei confronti dello stesso Comune di Bracciano, attraverso una iniziativa limitata nello spazio e nel tempo peraltro spacciata come “solidarietà verso la capitale in emergenza”. Il piano è realizzare a Bracciano un grande polo dei rifiuti laziale, o forse anche oltre, approfittando della crisi di Roma e guardando ben oltre la fine di quest’anno; e lo vogliono fare senza idee, senza soldi: smembrando, svendendo, privatizzando, e mandando a casa lavoratrici e lavoratori.

CHIEDIAMO
CHE LA BRACCIANO AMBIENTE VENGA RAPIDAMENTE COMMISSARIATA, AFFIDANDONE LA GESTIONE A PERSONE CAPACI E MOTIVATE, CHE NON SIANO PRIGIONIERE DI CONFLITTI D’INTERESSE E SIANO MOSSE DAL SOLO OBIETTIVO DI GUARDARE ALL’INTERESSE DEI CITTADINI.
CHE SIA COSTITUITO IL COMITATO DELLA TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE CHE CONSENTA AI CITTADINI DI ESSERE, ORA, ATTORI RESPONSABILI DI SCELTE COSÌ IMPORTANTI ED ESERCITARE, POI, UNA FUNZIONE DI “CONTROLLO DEMOCRATICO” ACCEDENDO AI DATI TECNICI E DI GESTIONE.

INVITIAMO
CITTADINI, ASSOCIAZIONI, FORZE POLITICHE E SINDACALI AD OPPORSI A QUESTA INCREDIBILE DERIVA CON TUTTI I MODI DEMOCRATICI POSSIBILI.
 

AUSPICHIAMO
CHE A QUESTO ENNESIMO ATTO SCELLERATO DA PARTE DEL SINDACO SALA REAGISCANO ANCHE LE VOCI DISSIDENTI DEL PARTITO DEMOCRATICO LOCALE CHE DA ANNI PER SPIRITO DI PARTITO TACCIONO. OGGI CREDIAMO CHE È IL MOMENTO DI USCIRE ALLO SCOPERTO E FINALMENTE PRENDERE CON CORAGGIO LE DISTANZE DA QUESTA RAPPRESENTAZIONE DELLA POLITICA CHE SVILISCE IL CONCETTO DI DEMOCRAZIA, SVUOTA LA PARTECIPAZIONE, SNATURA I VALORI DELLA SINISTRA.

 

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BRACCIANO, DISCARICA: VECCHIE E NUOVE SU CUPINORO…

Luca Pagni

Bracciano (RM) – E’ ormai noto a tutti il documento del Ministero dell’Ambiente con cui il Commissario di Malagrotta Goffredo Sottile ha disposto "in via immediata e urgente l'utilizzo fino al 31 dicembre 2013 dello spazio di conferimento disponibile presso la discarica di Bracciano, località Cupinoro, nel limite della volumetria massima di 20.000 tonnellate per lo smaltimento dei rifiuti urbani trattati provenienti dai comuni di Roma Capitale, Fiumicino, Ciampino e Stato Città del Vaticano".

Il Sindaco di Bracciano Giuliano Sala ha subito tentato di rassicurare la popolazione locale anche con questa dichiarazione postata sul proprio diario Facebook “Vedo un rincorrersi di comunicazioni, preoccupazioni o peggio non verità che si danno in pasto su fb, per cercare, come al solito, di screditare gli altri. La mia preoccupazione è quella che le notizie corrano in maniera inesatta. E, seppur argomento complesso, cerco di fare una sintesi di quanto successo questa mattina. La Bracciano Ambiente Spa ha, nel pieno della autonomia gestionale del Cda, messo a bando pubblico l'utilizzo di una spazio pari a 20.000 mc a privati, dove è possibile conferire rifiuti "trattati", escluso quindi il cosiddetto rifiuto indifferenziato (quello per capirci che proviene dai comuni del bacino conferente). La prima gara è andata deserta e la seconda ha scadenza il giorno 4 ottobre. Il "Commissario per il superamento della situazione di grave criticità dei rifiuti urbani nel territorio della Provincia di Roma", delegato dal Ministero per l'Ambiente, venuto a conoscenza della volumetria disponibile, ha emesso un decreto di requisizione, acquisendo i 20.000 mc messi a bando, da utilizzare per conferire rifiuto trattato avente codice CER 191212 (rifiuto rigenerato proveniente dal trattamento meccanico di rifiuti urbani non pericolosi), quindi esattamente in linea con le procedure di gara previste nell'avviso della BA. Il conferimento sarà "nei rigorosi limiti della volumetria e della capacità disponibile pari a 20.000 tonnellate". Così recita il Decreto del Commissario, così prevede l'avviso della BA. Nessuna vendita a privati della Bracciano Ambiente, nessuna vendita di terreni a privati e rispedisco al mittente o ai mittenti, la tesi che Cupinoro sia il sito alternativo a Malagrotta. Cerchiamo di far parlare i fatti, senza fare ipotesi irrealistiche o peggio mistificando la verità contenuta in atti istituzionali. Roma, Fiumicino, Ciampino e lo Stato Città del Vaticano producono 1.800.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati all'anno, 700.000/800.000 tonnellate di rifiuto proveniente da trattamento meccanico e biologico. La Bracciano Ambiente ha messo a bando la concessione di uno spazio di mc.20.000 per il conferimento di rifiuto trattato. I calcoli e le deduzioni le faccio fare a chi legge.”

I cittadini di Bracciano  non sono affatto soddisfatti ne rassicurati da questa dichiarazione, e chiedono notizie sulla richiesta di una V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale) presentata con deliberazione del Consiglio Comunale del 10/010/2012, “relativa  al progetto di realizzazione di un nuovo invaso di conferimento dei soli rifiuti trattati, adiacente all’attuale discarica in via di esaurimento,  per una volumetria di mc 450.000, con costo di circa 3.000.000, 00 Euro”. Sul sito della Regione Lazio è visibile a tutti la “Sintesi degli elaborati progettuali” per la realizzazione di un lotto funzionale di discarica per rifiuti non pericolosi – VAIRA 1 – in loc. Cupinoro – proponente BRACCIANO AMBIENTE SPA – data 31/10/2012.

Se i rifiuti che arriveranno a Cupinoro dovranno essere trattati, quali ditte si occuperanno del trattamento per rendere i rifiuti realmente corrispondenti a quelli classificati con il codice CER   191212 ?

Al 1 aprile 2013 la discarica di Cupinoro presentava una situazione di equilibrio ambientale soddisfacente, nei limiti del possibile per un sito di questo tipo. Dalle analisi, infatti, risultava che non vi fossero tracce d’inquinamento delle acque o dell’aria da parte della discarica”. In caso di attuali e future richieste di monitoraggio ambientale, l’ARPA troverà le analisi già fatte utili per un confronto diretto di dati, con un’immediata constatazione di eventuali variazioni in peggio o in meglio. 

Quale impatto ambientale avrà l’ampliamento della discarica di Cupinoro ?

Nel corso del 2013 è stato cooptato un partner finanziario e tecnologico di primaria rilevanza sul piano nazionale, come Siena Ambiente SpA, società mista pubblico/privato, al fine di realizzare l'impianto de quo, per mezzo di una società di scopo, la cui costituzione era espressamente prevista nel bando di gara, a cui parteciperà anche il socio finanziatore. Della società di scopo, che realizzerà e gestirà l'impianto di trattamento della FORSU, Bracciano Ambiente avrà la maggioranza delle quote, dei
consiglieri in CdA, nominerà l'amministratore delegato e si è riservata la gestione operativa e del personale, come previsto dalla procedura ad evidenza pubblica citata.

Anche la Siena Ambiente sarà dunque nelle mani decisionali del Comune di Bracciano!

E’ bene ricordare che la municipalizzata è di proprietà dei cittadini perciò è implicito che il Comune ed il Cda della municipalizzata stessa, agiscano in comunione d’intenti a garanzia della tutela di un bene collettivo, quale è la discarica di Cupinoro. Ne consegue che l’autonomia gestionale del Cda della Bracciano Ambiente e le volontà del Comune di Bracciano  debbano essere coincidenti e rappresentativi della volontà dei cittadini, in caso contrario gli interessi degli stessi non sarebbero garantiti. A conferma di quanto detto è sufficiente visionare l’organigramma della Bracciano Ambiente per constatare che vede nel consiglio direttivo capiarea del Comune. Infatti il consigliere Biancamaria Alberi è anche Capo Area in “AREA DI STAFF – Ufficio di Gabinetto del Sindaco – Statistica e Formazione”ed il consigliere Antonio Bucefalo  è anche Capo Area in “AREA Pubblica Istruzione” del Comune di Bracciano. Il tutto deliberato il 10/10/2012 in attuazione al decreto “Spending Review” e dando mandato al Sindaco di procedere alla loro nomina. Se il Consiglio Comunale è “deputato ad assumere le determinazioni in materia di indirizzi da dettare al consiglio d'amministrazione della società pubblica” dov’è la “autonomia gestionale del Cda” ?
Gli attori in campo sono ormai  tanti, tante figure si muovono intorno a Cupinoro,
quale sarà il ruolo del “popolo sovrano” ?

DOCUMENTI ALLEGATI ALL'ARTICOLO:

1.    ISTANZA VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE
2.    DECRETO MINISTERO AMBIENTE
3.    REGIONE LAZIO SINTESI NON TECNICA
4.    REGIONE LAZIO PLANIMETRIA GENERALE

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Luca Pagni
 
Bracciano (RM) – “Cupinoro non è il sito alternativo a Malagrotta. Non c’è stata nessuna vendita di terreni a privati”. E’ quanto precisa oggi il sindaco di Bracciano Giuliano Sala per chiarire la situazione che si è venuta a determinare a causa di un decreto del Commissario per il superamento della situazione di grave criticità dei rifiuti urbani nel territorio della Provincia di Roma  Sottile emesso oggi con il quale è stata requisita una volumetria di 20mila metri cubi destinata ad abbancare rifiuti esclusivamente trattati, escludendo pertanto il cosiddetto rifiuto indifferenziato.
 
“Si tratta – precisa ancora il sindaco Sala – di una volumetria già oggetto di un bando di gara emesso dalla Bracciano Ambiente. La prima gara è andata deserta, la seconda gara scade il 4 ottobre prossimo. Il decreto di requisizione del Commissario Sottile risulta essere in linea con le procedure che erano state avviate già da tempo dalla Bracciano Ambiente nel pieno della sua autonomia gestionale. La tipologia di rifiuto che potrà essere abbancata, nell’area residuale di Cupinoro, deve avere infatti il codice CER 191212 (rifiuto rigenerato proveniente dal trattamento meccanico di rifiuti urbani non pericolosi), lo stesso già previsto dal bando. Nel decreto – osserva ancora Sala – si stabilisce inoltre che il conferimento avverrà “nei rigorosi limiti della volumetria e della capacità disponibile pari a 20.000 tonnellate”.La dimostrazione che Cupinoro non sarà una seconda Malagrotta – ci tiene a precisare il sindaco di Bracciano – sta nei numeri. 20mila metri cubi infatti sono ben piccola cosa se si pensa che complessivamente Roma, Fiumicino, Ciampino e lo Stato Città del Vaticano producono 1.800.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati all'anno, 700.000/800.000 tonnellate di rifiuto proveniente da trattamento meccanico e biologico.
 
E’ necessario inoltre sottolineare che la volumetria residua dell’ invaso  attuale di Cupinoro  è  riservata esclusivamente ai 27 Comuni che già conferiscono  e che, a seguito della recente circolare del Ministro dell’Ambiente Orlando, l’abbancamento del cosiddetto “rifiuto tal quale” sarebbe inibito, in quanto deve essere, prima del conferimento in discarica, tritovagliato e stabilizzato. Come già in passato – conclude Sala – ribadiamo che Bracciano non sarà la discarica di Roma e che  Roma Capitale dovrà autonomamente risolvere nel proprio ambito, anche territoriale, la propria emergenza rifiuti”.

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