BRACCIANO: IL COMUNE CAPOFILA DEL PROGETTO “PACE O GUERRA: IL 1914 I DILEMMI DEL NOVECENTO”

Redazione
Bracciano (RM) – Atmosfere ed immagini dalla “Grande Guerra” a Bracciano in occasione della mostra organizzata dalla prestigiosa Associazione Fotocineamatori Bracciano nell’ambito del progetto culturale “Pace o Guerra: il 1914 I Dilemmi del Novecento”, la manifestazione finanziata dalla Regione Lazio ai sensi della legge regionale n. 6 del 7 agosto 2013 che vede interessati i comuni di Anguillara, Bracciano, Campagnano Romano, Cerveteri, Formello, Mazzano Romano, Oriolo Romano, Tolfa, la Soprintendenza Archivistica del Lazio, l’Istituto Luce e l’Istituto Storico per il Risorgimento.

Un progetto che vede come capofila il Comune di Bracciano.  Un racconto per immagini quello proposto dai Fotocineamatori Bracciano che richiama le atmosfere dei primi decenni del Novecento profondamente segnati dagli eventi bellici. La mostra che apre il prossimo 23 aprile, è allestita presso il Chiostro del Convento degli Agostiniani in via Umberto I e resterà aperta fino al 1° maggio. Si approfondiscono i temi legati a quell’epoca già oggetto nelle settimane scorse di incontri didattici e proiezioni, a cura di Patrizia Cacciani e Letizia Contini, mirati all’alfabetizzazione dei linguaggi fotografici e cinematografici che a Bracciano, oltre che ad Anguillara e Cerveteri, hanno interessato le scuole coinvolgendo circa 450 studenti.  La mostra “La Grande Guerra” resterà aperta con i seguenti orari: Martedì-Venerdì 10-13, Giovedì 16-19, Sabato e Domenica 10-18.
 
Associazione Fotocineamatori Bracciano: Nel 1972 un gruppo di giovani appassionati di fotografia, staccatosi dal “Circolo Aurora” fonda l’A.F.Bc. che si iscrive alla Federazione Italiana Associazioni Fotografiche (F.I.A.F.), organizza il “Concorso fotografico Lago di Bracciano” prima regionale poi nazionale con cinque edizioni consecutive; seguono “Estemporanee Fotografiche” e la prima Mostra Retrospettiva “C’era una volta Bracciano”. Fiore all’occhiello dell’attività del primo decennio è il Concorso Internazionale “Fotografia e Meteorologia” nel 1980, cui fa seguito uno scambio di visite e mostre con un club fotografico di Viroflay, cittadina francese gemellata con Bracciano. La ricerca fotografica “Le acque nel Braccianese”, con la partecipazione della Forum Clodii, l’itinerario turistico-culturale “Riviviamo il centro storico”, con mostre e proiezioni, la “Passione di Cristo” e il “Presepe Vivente”, la partecipazione al nuovo concorso fotografico nazionale “Riscopriamo l’Italia”. Intensa anche l’attività amatoriale che si concretizza nella mostra “La campagna romana di Sandro Becchetti” (1986), nella partecipazione al Foto Roma Show dal 1990 al ’98 e alle mostre FIAF in tutta Italia. Il 1995 segna tra i Fotocineamatori l’avvento della multivisione. Seguono le mostre “Il ’900 a Bracciano”, “Bracciano negli anni 2000”, la mostra del trentennale e la “Festa della fotografia” per il 35° anniversario. Varie le edizioni del Premio di Fotografia Estemporanea Digitale “Lago di Bracciano”, il “Centenario della Fondazione dell’Associazione Sportiva Calcio Bracciano 1910”, varie edizioni del progetto sovracomunale “Essere insieme”, in collaborazione con la Asl. Ad oggi l’A.F.Bc. rappresenta orgogliosamente la memoria storica del territorio. Importanti le pubblicazioni: i tre volumi di “Ritratto di Paese” (il 1° “un secolo di fotografia”, il 2° “Bracciano com’era”, il 3° “Bracciano…per sempre”), quindi “Vagabondando…con la macchina fotografica”, Trent’anni di AFBc (1972-2002), 40 anni di fotografia (1972-2012).
 




BRACCIANO: SI FUMA UNA SIGARETTA NELL'OSPEDALE PADRE PIO

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Redazione
Bracciano (RM)
– Fuma all'interno dell'ospedale Padre Pio di Bracciano in barba alla legge e ai nuovi obiettivi per proteggere la salute fissati con l’entrata in vigore del Dlgs. n. 6/2016.

E la cosa appare ancora più grave se a trasgredire le regole risulti essere una dipendente di una struttura sanitaria. Questo il quadro che emerge dalle foto immortalate dal nostro quotidiano la mattina di mercoledì 13 aprile che ritraggono un'infermiera all'interno dell'ospedale di Bracciano fumarsi una sigaretta nel nosocomio. Eppure tra i principali divieti, introdotti con il decreto di recepimento della direttiva Ue sul tabacco entrati in vigore lo sorso 2 febbraio 2016, figurano il divieto di fumare in auto in presenza di minori e di donne in gravidanza e divieto di fumare nelle vicinanze di strutture universitarie ospedaliere, presidi ospedalieri, Istituti di ricerca scientifica, Istituti di cura pediatrici. Divieto di fumare anche presso le pertinenze esterne dei reparti di ginecologia e ostetricia, oltre che di neonatologia e pediatria delle strutture universitarie ospedaliere e dei presidi ospedalieri e degli IRCCS.

Forse sarà il caso, da parte di chi dovrebbe vigilare sulla salute pubblica, di attivare maggiori controlli al fine di far osservare le regole. Dare il buon esempio non è solo eticamente opportuno ma diventa un obbligo perché la legge parla chiaro
 




BRACCIANO: ARMANDO TONDINELLI REPLICA ALL'EX VICE SINDACO GIANPIERO NARDELLI

Red. Politica

Bracciano (RM) – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di replica all'articolo intitolato “Bracciano: l’ex vice sindaco Nardelli punta i fari su Tondinelli, Cupinoro e … la Bracciano Ambiente" pubblicato su questo quotidiano in data 11 aprile 2016,  ricevuto dall'ufficio stampa di "Patto di Bracciano" lista Armando Tondinelli.

Ecco la replica:

L’ex vice sindaco vorrebbe “puntare i fari” su Cupinoro e la Bracciano Ambiente e sull’operato del sottoscritto: la verità è che sono anni che voglio accendere i riflettori sulle stesse vicende ma mi viene impedito.

L’ex politico, che si dichiara oggi semplice cittadino e che, per quello che si legge, era anche lui presente tra quei cittadini intervenuti, si stupisce della presenza all’inaugurazione di “varie associazioni” e di “amministratori di pagine facebook” e “molte persone che hanno dato battaglia, attraverso varie manifestazioni, per la chiusura definitiva di Cupinoro”, sebbene molti di quei soggetti non appartengano di certo all’area di centro destra in cui lui colloca la lista “Patto per Bracciano”.

Evidentemente gli stessi, al di là delle loro idee politiche personali, appartengono a quei cittadini “indignati” che, come l’ex politico, sono intervenuti all’inaugurazione – ma loro a testa alta – ben individuando, a differenza dell’ex vice Sindaco, l’indipendenza della lista “Patto per Bracciano” rispetto a qualsiasi schieramento  politico. Queste persone possono essere orgogliose di aver contribuito a portare alla luce la mala gestione dell’ex Giunta, avendo denunciato e comunicato con i mezzi a loro disposizione gli illeciti appena gli stessi emergevano, a differenza dell’ex vice sindaco che solo ora “ricorda” asserite violazioni che, se vere, avrebbe dovuto invece denunciare prontamente dal maggio 2007.

Tra l’altro, la giunta a cui apparteneva l’ex vice sindaco aveva speso proprio per la Bracciano Ambiente un’ingente somma di denaro pubblico per verifiche amministrativo/contabili sulla partecipata, affidando l’incarico all’Università della Tuscia. Da quella Relazione erano emersi risultati che evidentemente lo stesso Nardelli aveva ritenuto non essere meritevoli di denuncia.

Quindi, Nardelli o oggi ricorda male oppure nel 2007 ha omesso di denunciare circostanze di cui era a conoscenza, continuando per dieci anni una gestione in maniera evidentemente non corretta, visto che oggi ha portato al licenziamento collettivo di oltre 20 lavoratori, alla richiesta di fallimento della Bracciano Ambiente, al recupero di circa 900 mila euro di danno erariale da parte della Corte dei Conti a carico del Sindaco, ai numerosi provvedimenti di messa in mora da parte dell’autorità giudiziaria contabile e alle numerose indagini penali, fra cui una riguarda direttamente il Sindaco, con il coinvolgimento di molti personaggi della sua giunta.
In quelle indagini non c’è il mio nome né quello di altri componenti della Giunta Negri, né tanto meno risulta che i veri indignati – e non quelli dell’ultim’ora – siano stati coinvolti nelle numerose indagini contabili e penali che hanno travolto la giunta Sala.

Per quanto riguarda l’AIA, Nardelli ricorda veramente male, perché nel maggio del 2007 il Comune era rappresentato dal Commissario prefettizio, che a differenza di oggi, era subentrato trovando un bilancio in attivo e senza indagini dell’autorità giudiziaria per associazione per delinquere nei confronti del Sindaco, vice sindaco e vertici comunali. E tra l’altro dimentica che il sottoscritto si era dimesso ancora prima della caduta della giunta presieduta dalla Riccioni, a seguito della morte del Sindaco Negri, proprio perché non condivideva alcune scelte politiche sulla Bracciano Ambiente.

Riguardo poi all’insussistenza della malversazione e le responsabilità della “passata gestione” (quale? Quella della giunta Negri o della SEL ?), invito il vice sindaco a mettere a disposizione dei cittadini gli atti a cui si riferisce, in modo che tutti possano capire di cosa parla e farsi un’idea oggettiva, perché a volte quello che la magistratura non considera come reato non è detto che corrisponda ad una legittima e corretta gestione dei soldi pubblici e non abbia creato danno ai cittadini.

L’ex vice sindaco, invece di partecipare in incognito alle manifestazioni politiche della lista civica da me rappresentata, e scrivere inesattezze con evidenti vuoti di memoria, aderisca all’invito da anni richiesto dai cittadini indignati di un confronto pubblico con documenti pubblici alla mano (se non ne fosse in possesso, provi a chiederli al comune, chissà se questa volta, a differenza di quanto accadeva spesso con la giunta Sala, i documenti saranno messi a disposizione interamente) per poter meglio apprezzare la coerenza e la trasparenza del sottoscritto riguardo i problemi di Bracciano.

In quella stessa sede l’ex vice sindaco potrà dimostrare ai cittadini la sua coerenza e trasparenza nell’essere stato allo stesso tempo professionista e vice sindaco del Comune di Bracciano e nel tutelare il pubblico interesse nei processi penali contro i funzionari imputati.  

Riguardo, infine, Cupinoro e a Bracciano Ambiente, innanzitutto occorrerà tenere conto di quanto stabilirà la magistratura ordinaria e contabile sui disastri economici, ambientali e per la salute, nonché riguardo traffico illecito di rifiuti, ma sicuramente sarà per prima cosa garantito l’incolumità della salute pubblica e il rispetto dell’ambiente, cercando di fronteggiare e risolvere tutte le problematiche ereditate dalla precedente giunta che, voglio ricordare, nei suoi passati programmi elettorali aveva preannunciato la chiusura della discarica senza mai attuarla. Sempre nell’auspicato incontro, e ad onore della trasparenza invocata, l’ex vice sindaco potrà finalmente fare chiarezza circa i rapporti economici e i contenziosi esistenti fra il Comune, la Bracciano Ambiente e la Regione Lazio che hanno creato solo danno ai cittadini.

A quell’incontro spero aderiscano tutti gli “indignati”, e non quelli dell’ultim’ora che in tema di coerenza hanno avuto solo il buon gusto di dimettersi.
 




BRACCIANO: L'EX VICE SINDACO NARDELLI PUNTA I FARI SU TONDINELLI, CUPINORO E… LA BRACCIANO AMBIENTE

Red. Politica

Bracciano (RM) – L'Ex Vicesindaco di Bracciano con la giunta di Giuliano Sala, Gianpiero Nardelli, interviene sulla candidatura a sindaco di Bracciano di Armando Tondinelli con la lista 'Patto per Bracciano'. "Premetto subito che per le prossime elezioni non mi candiderò in nessun modo, – puntualizza Nardelli sul proprio profilo Fb – così come avevo anticipato su facebook all’indomani delle dimissioni dell’amministrazione di cui facevo parte".

L'ex vicesindaco dichiarandosi quindi 'semplice elettore', specificando il fatto che quest'ultima condizione non significa essere 'apartitico o apolitico' entra nel merito dell'inaugurazione, avvenuta lo scorso sabato, della sede della lista rappresentata dal candidato sindaco di centrodestra, o per meglio dire fa alcune considerazioni riguardo la presenza di alcuni personaggi al debutto ufficiale di Tondinelli alla corsa elettorale per la poltrona di sindaco di Bracciano. "Ieri – sabato 9 aprile 2016 ndr. –  è stata inaugurata la sede di Patto per Bracciano, – scrive Nardelli – capitanata dal candidato Sindaco ed ex consigliere, nonché ex assessore ai lavori pubblici con la giunta Negri , Armando Tondinelli, colui al quale va dato il merito, così come dichiarato dallo stesso in più occasioni ed anche ieri, di aver mandato “definitivamente a casa le persone che fino a oggi hanno male amministrato la città. Molte quindi le persone presenti all’inaugurazione, volti più o meno noti, che si accingono a supportare l’indiscusso paladino della legalità di Bracciano. Tra queste persone abbiamo scorto – evidenzia l'ex vice sindaco – anche rappresentanti di varie associazioni e amministratori di pagine facebook, apartitiche si intende!, che in questi ultimi 7-8 anni sono stati la grancassa delle gesta e delle denunce portate avanti dall’ex consigliere Tondinelli: ma tutto questo (dobbiamo riconoscerlo e chi non lo fa è in malafede), è avvenuto ovviamente con “smisurata” obiettività ed in linea con le regole anglosassoni dello stile giornalistico. Tra le persone presenti all’inaugurazione – prosegue – anche molte persone che hanno dato battaglia, attraverso varie manifestazioni, per la chiusura definitiva, senza se e senza ma, del sito di Cupinoro.

Tra i presenti anche vari dipendenti della Bracciano Ambiente che, ricordiamolo, fu costituita nel 2004 proprio da quell’amministrazione Negri nel quale, l’attuale candidato sindaco Tondinelli, ricopriva il ruolo di assessore ai lavori pubblici. Sarebbe a questo punto interessante conoscere dal sig. Tondinelli qual è la sua posizione riguardo il sito di Cupinoro. – evidenzia Nardelli – A me pare di ricordare che, – prosegue ancora – oltre ad aver contribuito alla costituzione della Bracciano Ambiente nel 2004 con procedure più che trasparenti (soprattutto nell’individuazione del personale dipendente), nell’AIA (autorizzazione integrata ambientale) rilasciata dalla Regione Lazio nel maggio del 2007, erano già stati inseriti gli impianti di TMB (trattamento meccanico biologico) che adesso le frange più intransigenti che appoggiano il neo candidato, aborrano totalmente (in ogni caso nelle elezioni del 2012 la lista Bracciano é Tua era favorevole alla realizzazione dell'impiantistica). – Lista rappresentata alle comunali del 2012 da Armando Tondinelli ndr. – Mi pare anche di ricordare che, – scrive ancora Nardelli – in fase di acquisizione del vecchio invaso gestito dalla società privata SEL, l’allora amministrazione non chiese le necessarie garanzie per gestire il post mortem. Anzi, mi pare di ricordare che fu addirittura versato a SEL (che fallì nel 2006) l’ammontare di ben € 145.000,00, come indennizzo per aver realizzato i fabbricati funzionali alla gestione della discarica. Mi rendo conto che la situazione è un po’ complicata e confusa. Infatti nel 2008 l’allora Sindaco Sala ed il presidente della Bracciano Ambiente fecero presente alla Regione, al Prefetto ed alla Provincia, che la Bracciano Ambiente non poteva gestire il post mortem del vecchio invaso e sostituirsi alla società SEL ed alla Regione. Ma nonostante ciò, – puntualizza l'ex vice sindaco – guarda caso, l’ex Sindaco Sala ricevette come regalo ed a seguito di varie denunce fatte da non si sa chi, un’indagine per malversazione, poi archiviata recentemente dal PM perché 'il fatto non sussiste'. Anzi lo stesso PM dice che la responsabilità di tutto questo è da attribuirsi alla precedente gestione… Forse ho un po’ divagato, me ne rendo conto. Ma una risposta sul futuro di Cupinoro e della Bracciano Ambiente il neo candidato Tondinelli dovrebbe darla. Se non altro – conclude – per darci modo di apprezzare la sua trasparenza e la sua indiscutibile coerenza".




BRACCIANO, INAUGURATA LA SEDE DI "PATTO PER BRACCIANO"

di Silvio Rossi

Bracciano (RM) – A Bracciano molte persone hanno fatto da cornice all’inaugurazione della sede del comitato elettorale della lista “Patto per Bracciano”, nei locali di via San Francesco d’Assisi 14.

Assieme ad Armando Tondinelli, leader del movimento, c’erano diversi amici, persone che hanno sostenuto le iniziative dell’ex consigliere comunale nelle sue battaglie per la legalità, e molti cittadini che hanno ritenuto degna di attenzione l’iniziativa.

Non ci sono state sfilate di politici, frasi di convenuto, discorsi lunghi. La cerimonia è stata caratterizzata dalla sobrietà e dalla promessa di impegnarsi per portare il Patto a conquistare la vittoria alle elezioni di giugno. “Abbiamo avuto un’ottima risposta da parte dei cittadini – afferma il leader della lista “Patto per Bracciano”, Armando Tondinelli – che hanno compreso lo sforzo che abbiamo messo in atto – prosegue Tondinelli – per mandare definitivamente a casa le persone che fino a oggi hanno male amministrato la città. È la prima volta che a Bracciano avviene un coinvolgimento simile. – Aggiunge Tondinelli – Sono venuti molti sostenitori che appartengono a diversi settori della società civile, coinvolti da un progetto che ha come elemento fondante la trasparenza e la condivisione delle scelte. Da oggi la struttura è a disposizione di tutti i cittadini che vogliono impegnare il proprio tempo e mettere in comune le proprie esperienze. Bracciano ha bisogno di un cambiamento radicale, – evidenzia il candidato a sindaco – perché la politica cittadina non può più rimanere schiava di chi, fino a ora, ha anteposto i propri interessi a quelli collettivi. Nella nostra sede sono bene accette tutte le proposte, le iniziative, volte a coinvolgere la cittadinanza, perché la politica deve essere vicino ai braccianesi, e non essere vista come un elemento estraneo alla vita delle persone. Dobbiamo riportare nelle piazze, – conclude Tondinelli -nei negozi, tra i bar, la voglia di parlare del nostro futuro. Per questa ragione è nato il nostro slogan: "Gli indignati abBRACCIANO il cambiamento".




BRACCIANO, ELEZIONI: ARMANDO TONDINELLI SCENDE UFFICIALMENTE IN CAMPO

Red. Politica

Bracciano (RM) – Armando Tondinelli, candidato a sindaco di Bracciano alla prossima tornata elettorale per la lista "Patto per Bracciano", da il via alla campagna elettorale e lo fa inaugurando, il prossimo sabato 9 aprile, alle ore 18, la sede elettorale in via San Francesco D’Assisisi 14, della lista civica. 

“Ho deciso di rompere gli indugi, dichiara Tondinelli – di presentare la mia candidatura – prosegue – per costruire a Bracciano un futuro diverso dallo squallore in cui è stata trascinata la città dalla giunta Sala, dove in questi nove anni il degrado ha raggiunto livelli mai visti.   Ci prendiamo l’impegno, in tempi brevi, – prosegue il candidato a sindaco di Bracciano –  di restituire il benessere economico e sociale perso negli ultimi anni, per colpa delle inefficienti amministrazioni Sala, legate a vecchi schemi e a logiche dei partiti di riferimento, che non hanno saputo valorizzare le risorse del territorio e sono state capaci solo a garantire i propri interessi a scapito della collettività, come le inchieste giudiziarie che ci hanno portato, purtroppo, all’attenzione della cronaca nazionale”. "Abbiamo individuato una squadra capace –  aggiunge Tondinelli – preparata dal punto di vista delle competenze, determinata a prendersi le responsabilità, di analisi e di elaborazione per trasformare il Paese. Ma non solo. Ciò che conta di più è che amano Bracciano, il loro paese, la loro terra, il loro lago. Sono persone che non sopportano più l’idea di vedere la cosa pubblica lasciata in mano a chi ne ha fatto scempio. Si sono indignati quando hanno scoperto la grave situazione cittadina, hanno deciso di trasformare questo malcontento in una spinta positiva, per costruire insieme una realtà nuova, concreta, ispirata al cambiamento. Una lista civica indipendente e che non appartiene o aderisce a nessun partito politico”.

La campagna elettorale del leader della lista “Patto per Bracciano”, parte dal distacco rispetto a quanto si è visto fino a oggi a Bracciano. Tondinelli ha fatto poi riferimento alle "battaglie di legalità portate avanti in questi anni, – dichiara ancora il candidato a sindaco- con scontri duri che dimostrano come sia possibile portare la trasparenza legata certamente a una radicale trasformazione della macchina amministrativa. Il nostro territorio ha grandi potenzialità, – ha evidenziato Tondinelli – che sono state per troppo tempo inespresse. Bracciano può e deve diventare un polo turistico d’eccellenza, bisogna però offrire servizi migliori, fare "sistema". Un’amministrazione illuminata deve coinvolgere le attività produttive del territorio, le associazioni, i cittadini. Nulla di tutto ciò è stato fatto fino a oggi. Per questo motivo e per le grandi responsabilità che hanno le persone che fino a ieri hanno guidato la città, – conclude Armando Tondinelli – abbiamo deciso di condurre la campagna elettorale puntando fortemente sul rinnovamento, a partire dal nostro slogan "Gli indignati abBRACCIANO il cambiamento"”.
 




BRACCIANO: IL MOVIMENTO CINQUE STELLE "PRENDE PER LA GOLA" TUTTI

Redazione

Bracciano (RM) – La squadra pentastellata di Bracciano che si presenta con il candidato a sindaco Marco Tellaroli continua ad autofinanziarsi la campagna elettorale tra cene ed iniziative che coinvolgono i cittadini e li rendono partecipi nella stesura del programma elettorale: “concertato e condiviso”.

Dunque prosegue la corsa elettorale ma anche gli eventi: “Il M5S di Bracciano – dice Barbara Fortunati – non è finanziato con i soldi pubblici dei cittadini, ma si autofinanzia attraverso iniziative, come questa organizzata in occasione dell'inaugurazione del nostro Infopoint M5s ‘L’attivista ti serve’”. E in fondo è poi la sostanza del Movimento: i cittadini servono affinché tornino essi stessi al centro della politica per una città migliore




BRACCIANO ELEZIONI. MARCO TELLAROLI (M5S): ECCO PERCHÈ MI CANDIDO A SINDACO

di Ivan Galea

Bracciano (RM) – Marco Tellaroli è il candidato sindaco a Bracciano sostenuto dal Movimento 5 Stelle, alle prossime elezioni comunali. Tellaroli si presenta all'appuntamento con L'Osservatore d'Italia insieme a parte della sua squadra, infatti tiene a precisare che ci sono molte giovani quote rosa.
Insieme a lui cittadini ognuno con le sue professionalità che andranno ad arricchire la squadra di governo. Durante l'intervista si è avuta una panoramica sulle molteplici problematiche che attanagliano la città di Bracciano ormai commissariata e con le tasche comunali "in rosso". Un compito non facile, quindi, quello dei pentastellati, qualora dovessero sedersi a palazzo comunale.
 




BRACCIANO, ALTRA DOCCIA FREDDA PER L'EX SINDACO PD: GIULIANO SALA E 2 EX ASSESSORI RINVIATI A GIUDIZIO

Red. Cronaca

Bracciano (RM) – L'ex sindaco PD di Bracciano Giuliano Sala e due ex assessori, Ivano Michelangeli (Lavori Pubblici) e Claudio Ciervo (Bilancio) sono stati rinviati a giudizio.

La Procura della Repubblica del  Tribunale di Civitavecchia questa volta contesta loro le “false dichiarazioni con le quali i tre negavano di non aver mai commissionato i lavori pubblici elencati nella fattura n.11 del 14.8.2014, che la ditta Lisii Pietro aveva emesso a carico del Comune” (art.479 del c.p) per un importo di oltre 120.000 euro, mai saldata. Inoltre si legge nel dispositivo: “nelle rispettive qualità di Sindaco e Assessori del Comune di Bracciano,  procuravano intenzionalmente un ingiusto profitto a Lisii  Pietro, incaricandolo verbalmente … dell’esecuzione dei lavori pubblici…, in violazione della normativa” (Art. 323 del c.p.).

Pare che i lavori siano stati commissionati a voce, addirittura con procedura per “somma urgenza”. La legge vuole che, se le opere sono eseguite in assenza di impegno contabile, le paga colui che le ha commissionate. Il rischio per i cittadini è che questa spesa possa finire tra i debiti fuori bilancio e potrebbe costituire inoltre ipotesi di danno erariale.

Il consigliere di opposizione Tondinelli ha fatto sapere che dopo aver effettuato alcune verifiche negli uffici del Comune di Bracciano, che hanno dato esito negativo, è scattata la denuncia penale che ha dato il via alle indagini della magistratura. "E come mai la fattura in questione, anziché riportare l’indirizzo della ditta Lisii, riporta l’indirizzo della residenza del consigliere Ivano Michelangeli (stessa via, diverso numero civico)?  Semplice refuso?" Hanno commentato dall'Associazione Salviamo Bracciano  

Queste ultime imputazioni si aggiungono quindi a quelle che hanno già colpito l'ex primo cittadino Giuliano Sala e parte delle sue ultime due giunte, Ciervo e Michelangeli compresi. Senza contare  gli avvisi di garanzia per associazione a delinquere, ai quali si sommano i rinvii a giudizio di altri tre dipendenti per le false dichiarazioni rese al PM nella vicenda del Protocollo  generale; le ipotesi di falso contestate dalla Procura ad altri due dipendenti; la situazione dell’ex Comandante della Polizia Locale imputato per non avere denunciato gli abusi accertati;  il disastro della Bracciano Ambiente Spa con i vertici rinviati a giudizio, disastro per il quale la Corte dei Conti ha condannato l’ex sindaco PD di Bracciano a risarcire 900 mila euro al Comune per i danni provocati alla cittadinanza.

Intanto in questi giorni  c'è attesa per la conferma della sentenza sull’istanza di fallimento della partecipata del Comune e nel frattempo, aumentano le preoccupazioni, da parte della cittadinanza, per il rischio di disastro ambientale che incombe sull’area di Cupinoro.  I tre imputati per la vicenda Lisii dovranno presentarsi in tribunale il 15 aprile prossimo.
 




ANGUILLARA, BRACCIANO E TREVIGNANO, GIORNATA DELLA MEMORIA: CHE COS'È?

di Silvio Rossi

Nel ricordo di una tragedia universalmente riconosciuta, le istituzioni, a tutti i livelli, si stringono per mantenere viva la memoria, per non dimenticare, per far si che certe tragedie non si ripresentino.Dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, dal Presidente del Senato, Pietro Grasso, fino al sindaco del più piccolo paese d'Italia, tutti dovrebbero partecipare alla commemorazione, alla condivisione dell’esperienza.

Non tutte le amministrazioni sono però attente nel dare la giusta importanza all’evento, alcuni Comuni non si impegnano per ricordare ai propri concittadini da quale parte si deve sempre schierare l’autorità.

Nel Lazio Comuni come Formello, Canale Monterano, Manziana, nelle rispettive pagine dei portali istituzionali, vedono i sindaci richiamare l’impegno a non far cadere nell’oblio la tragedia. Altre amministrazioni comunali organizzano eventi, pubblicizzati sulle pagine Facebook dei vari primi cittadini, come nel caso di Alessio Pascucci a Cerveteri.

Duole invece notare che per quanto riguarda le tre cittadine che si affacciano sulle sponde del lago di Bracciano la memoria sembra merce rara. Nessuna delle amministrazioni comunali dei tre paesi, Bracciano, Anguillara e Trevignano, ha infatti scritto qualcosa in merito: né il commissario di Bracciano, Alessandra De Notaristefani Di Vastogirardi, né tantomeno i sindaci di Trevignano e Anguillara, riepsttivamente Massimo Luciani e Francesco Pizzorno.

Se però, nel caso del Comune sotto il castello Odescalchi, un commissario straordinario in genere si occupa di ordinaria amministrazione e difficilmente effettua iniziative che hanno comunque una decisa valenza politica, non si può certamente accettare il silenzio dei due sindaci lacustri.

Parlando di Anguillara, non è certo il primo anno che la giornata della memoria viene dimenticata. Lo abbiamo già sottolineato da queste pagine. Sorprende il fatto che la delega alla cultura sia affidata ad una storica come la consigliera Roghi, che conosce bene l’argomento, ma che probabilmente, a differenza di quanto potrebbe avvenire nelle lezioni universitarie o nelle conferenze, non riesce a coinvolgere i suoi colleghi di maggioranza all’interesse per l’argomento.

Deve essere veramente frustrante non poter dare prova delle proprie capacità, oltretutto in un’azione che non prevede costi per l’amministrazione. Sempre che la consigliera Roghi si batta per far celebrare queste ricorrenze e non sia caduta in una melancolica apatia come il resto dei suoi colleghi.

Scrisse Primo Levi, scrittore sopravvissuto ai lager nazisti: “Un popolo senza memoria è un popolo senza futuro”. Effettivamente, non solo per via delle mancate commemorazioni, sono in pochi a scommettere sul futuro della giunta Pizzorno.




BRACCIANO, BUFERA GIUDIZIARIA DISCARICA CUPINORO: COLPO DI SCENA. COINVOLTI ANCHE GLI EX AMMINISTRATORI?

di Ivan Galea

Bracciano (RM) – Nella bufera giudiziaria della discarica di Cupinoro sarebbero coinvolte anche le ex amministrazioni che hanno preceduto l’amministrazione di Giuliano Sala.

Solo qualche giorno fa è stato chiesto il rinvio a giudizio per concorso in traffico illecito di rifiuti a tre ex dirigenti della 'Bracciano Ambiente', rispetto alla gestione della discarica chiusa ormai da tempo. In particolare il pm Silvia Santucci, ha chiesto il processo per Marcello Marchesi, amministratore unico dal novembre 2013 al gennaio 2014 della "Bracciano Ambiente", Andrea Riccioni, direttore generale dal luglio 2007 al gennaio 2014, e Marco Sanna, responsabile tecnico dell'impianto dal luglio 2004 al dicembre 2013. I tre manager, secondo l'accusa, "cedevano – si legge nel capo di imputazione – ricevevano, trasportavano, esportavano, importavano o comunque gestivano abusivamente, cioè in mancanza della prescritta autorizzazione paesaggistica e del parere vincolante del soprintendente, ingenti quantitativi di rifiuti urbani indifferenziati prodotti dalla raccolta differenziata urbana di 25 comuni".

Ma il presunto coinvolgimento di ex amministratori è un vero e proprio colpo di scena che l’Osservatore d’Italia ha inteso commentare con Marco Tellaroli, candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle che da sempre si occupa della questione.

Tellaroli, questa è una storia che inizia da lontano e che voi avete denunciato più volte?
Gli atti depositati presso la Commissione bicamerale d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e sugli illeciti ambientali correlati dal comandante della provinciale della Guardia di Finanza di Viterbo, colonnello Giosuè Colella come depositati anche presso le procure della Repubblica, danno ragione alle denunce e interrogazioni degli attivisti del  Movimento 5 stelle di Bracciano, le quali si basavano su ammanchi partiti dalla nascita della Bracciano Ambiente Spa, ovvero dal 2004

Dunque ancora una volta i pentastellati possono affermare “l’avavamo detto”
Avrei voluto smetterla di poter tirar fuori la verità della vicenda dei fondi distratti di Cupinoro, ma la disonestà ha sempre preso il sopravvento a Bracciano, come nel resto dell'Italia sostituendo la vera informazione.

Dunque a questo punto l’audizione in commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti diventa un documento fondamentale?
Secondo il nostro parere, la vicenda condivide pienamente il rapporto fatto dal Comandante Giosuè Colella come  quando quest'ultimo afferma nel resoconto stenografico, dopo la domanda del Presidente Alessandro Bratti –  Il sindaco è sempre lo stesso per quello che vi risulta? GIOSUÈ COLELLA:  "Non so risponderle su chi sono le persone, se cioè siano le stesse o altre. Penso che siano cambiate perché il periodo è abbastanza lungo".

Quindi non solo l’ex sindaco Sala in questa storia?

Ciò che si evince dagli atti è che dal 2004 al 2013, sono intervallate tre amministrazioni. E mi pare che l’audizione parli chiaro

Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti Resoconto stenografico Seduta n. 61 di Mercoledì 30 settembre 2015

IL PRESIDENTE Bratti Alessandro, della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, ascolta in Audizione del comandante provinciale della Guardia di finanza di Viterbo, colonnello Giosuè Colella, sulla discarica di Cupinoro presso il Comune Di Bracciano

Il Presidente Bratti domanda: Mi scusi, è una condanna in primo grado o definitiva quella del pagamento di 900.000 euro ? "Nei confronti del Sindaco Giuliano Sala"

– GIOSUÈ COLELLA, Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Viterbo; risponde: ". In primo grado, presidente. Sulla base di questa vertenza, l'attività svolta dalla compagnia della Guardia di finanza di Civita Castellana è attualmente al vaglio della magistratura contabile. Riguarda, sostanzialmente, due fattispecie. La prima è l'utilizzo del fondo cosiddetto post mortem, che descrivo brevemente. Quelli post mortem sono fondi costituiti per sostenere gli oneri futuri necessari per il ripristino, la riconversione e la riqualificazione delle aree interessate dalla discarica, e comprendono anche i costi per la gestione post-operativa dell'impianto. In sintesi, quando la discarica non viene più utilizzata per lo smaltimento dei rifiuti, ha inizio la gestione post-operativa, detta anche gestione post mortem. In questa fase il gestore della discarica svolge le attività necessarie per mantenere i requisiti di sicurezza ambientale, come richiesto dalla normativa vigente, il decreto legislativo n. 36 del 2003, ovvero il mantenimento in efficienza delle reti e delle apparecchiature degli impianti e dei presìdi, i controlli per garantire la sicurezza dell'impianto nel suo complesso, il monitoraggio e la sorveglianza degli aspetti ambientali correlati all'impianto.

Il decreto legislativo richiamato impone, quindi, obbligatoriamente, di accantonare una quota parte dei ricavi di gestione in un fondo per il ripristino ambientale e per la gestione trentennale post-esercizio. A tal fine, la tariffa applicata per i conferimenti in discarica è comprensiva di una quota che va ad alimentare il fondo di accantonamento, che vede quindi pagato, in via definitiva, tale fondo da chi conferisce nella discarica. Gli accertamenti esperiti hanno consentito di evidenziare che all'atto della chiusura della discarica, verificatasi in data 31 gennaio 2014, la disponibilità finanziaria del fondo post mortem era la seguente: totale accantonamenti per il periodo 2005-2013, 14,5 milioni circa; disponibilità al 5 marzo 2014, 1.797.000 euro circa, quindi con una differenza in negativo di circa 12 milioni 795.000 euro. L'utilizzo della quasi totalità del fondo per scopi diversi è stato motivato dalla perdurante carenza di liquidità in cui versava la società sin dalla data di costituzione, determinata in primo luogo da una sottoscrizione con il socio unico, il comune di Bracciano, come già detto all'inizio, di una serie di contratti per servizi con corrispettivi nettamente inferiori rispetto ai costi sostenuti; in secondo luogo, dal sostenimento di ingenti costi di gestione collegati al mantenimento e alla manutenzione dell'intero sito, dalla cui volumetria totale, pari a circa 2 milioni 600.000 metri cubi, già i due terzi, pari a circa 1,8 milioni di metri cubi, dall'anno 2004 erano occupati per conferimenti effettuati durante la precedente gestione. In sostanza, la Bracciano Ambiente Spa, all'atto Pag. 7dell'assunzione della gestione del sito di Cupinoro, si è assunta la cura e la manutenzione di un'area precedentemente gestita dalla Sel, Servizi ecologici laziali, società consortile a responsabilità limitata, già satura per i suoi due terzi. Ciò ha comportato che, alla data del 31 gennaio 2014, per un totale complessivo di rifiuti conferiti in discarica pari a circa 2 milioni 400.000 metri cubi, la società ha percepito ricavi per i conferimenti pari solo a 825.900 metri cubi circa, quindi, un terzo. Di contro, essa ha dovuto contestualmente provvedere alla messa in sicurezza, manutenzione e smaltimento del percolato dell'intera area. In sostanza, la società ha garantito la gestione della discarica sostenendone, in luogo del precedente gestore, il 100 per cento dei relativi costi di post-gestione, ma con ricavi generati da meno di un terzo dell'area. Inoltre, per i lotti del sito di propria competenza, quindi quelli autorizzati dalla Regione Lazio, per un terzo, con decreto AIA n. 46 del 2007, modificato nel 2008, la Bracciano Ambiente Spa ha regolarmente prestato le garanzie finanziarie a favore dell'ente regionale per la fase operativa e il costo operativo della discarica. La quantificazione degli importi a garanzia è stata determinata sulla base delle volumetrie della discarica ancora disponibili al tempo della stipula delle polizze medesime. Il sistematico ricorrere a detti fondi è stato oggetto di segnalazione da parte nostra alla magistratura contabile in relazione all'eventuale danno patrimoniale. Le condotte descritte sono state comunicate per le valutazioni di competenza anche all'autorità giudiziaria ordinaria e alla procura della Repubblica presso il tribunale di Civitavecchia, che ha aperto un procedimento penale, n. 4036 del 2004, allo stato ancora pendente. Per tali fattispecie i soggetti coinvolti sono il consiglio d'amministrazione e il collegio sindacale della Bracciano Ambiente Spa. Altra fattispecie di questa vertenza riguarda il mancato versamento dei tributi spettanti alla regione Lazio, l'ecotassa. A decorrere dal 1o gennaio 1996 è stato istituito il tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi. Tralascio i riferimenti normativi. Soggetto passivo dell'imposta è il gestore dell'impresa di stoccaggio, con obbligo di rivalsa nei confronti di colui che effettua il conferimento. Il tributo deve essere pagato alle regioni entro il mese successivo alla scadenza del trimestre solare in cui sono state effettuate le operazioni di deposito, ed è determinato sulla base del quantitativo espresso in chilogrammi per rifiuti conferiti. Dall'attività di indagine svolta è emerso che la Bracciano Ambiente Spa ha un debito contabile verso la Regione Lazio, per il periodo 2004-2013, pari a 17.833.767 euro. Tale debito è stato pagato per 7.371.368 euro, con un saldo contabile a debito di 10 milioni 462.000 euro ancora da pagare. Per il recupero del debito spettante, la Regione Lazio, direzione regionale programmazione economica e bilancio demanio e patrimonio, ha emesso entro i termini di prescrizione previsti appositi atti di accertamento e contestuale erogazione di sanzioni. Tali condotte sono state comunicate per le valutazioni di competenza all'autorità giudiziaria ordinaria presso la procura della Repubblica di Civitavecchia. Tale comunicazione è confluita nello stesso procedimento prima citato, allo stato ancora in corso. Tali condotte sono altresì al vaglio attualmente della magistratura contabile. Anche in questo caso i soggetti coinvolti sono i componenti del consiglio d'amministrazione e il collegio sindacale della Bracciano Ambiente Spa. Infine, abbiamo la quarta vertenza, n. 944 del 2015, anche questa attualmente ancora al vaglio della magistratura contabile. Gli accertamenti hanno evidenziato un importante decremento del patrimonio netto della Bracciano Ambiente Spa, che ha comportato una conseguente considerevole diminuzione del valore della partecipazione sociale del socio unico nella partecipata per un 1.271.409 euro. Tale decremento è stato rilevato dall'esame dei bilanci della società, che evidenziano al 31 dicembre 2011 una partecipazione sociale con un valore di 3,2 milioni di euro, che invece al 31 dicembre 2012, dopo un anno, viene ridotta a 1,9 milioni. Questo disvalore è Pag. 8pari a circa 1,2 milioni di euro. Anche quest'evidenza veniva sottoposta al vaglio della magistratura contabile e veniva sottoposta, quindi, al vaglio la condotta del sindaco del comune di Bracciano nella sua qualità di rappresentante legale del socio unico, cioè del comune, della partecipata Bracciano Ambiente Spa. Sostanzialmente, la condotta sottoposta al vaglio riguarda la mancata attivazione delle necessarie azioni per la tutela del patrimonio sociale e l'aver trascurato la vigilanza sull'amministrazione dei beni comunali, consentendo in tal modo il dissipamento delle partecipazioni sociali nella partecipata. Fondamentalmente, queste sono le attività svolte dalla compagnia della Guardia di finanza di Civita Castellana nei confronti della Bracciano Ambiente Spa e, di conseguenza, del comune di Bracciano. Come detto, le prime due vertenze hanno avuto una definizione con atto di citazione e con una sentenza, che deposito agli atti. Le ultime due sono al vaglio della magistratura contabile."

PRESIDENTE. La prima vertenza inizia nel 2007: nel 2015 gli amministratori sono sempre gli stessi ? Il sindaco è sempre lo stesso per quello che vi risulta ?

GIOSUÈ COLELLA, Comandante provinciale della Guardia di finanza di Viterbo. Non so risponderle su chi sono le persone, se cioè siano le stesse o altre. Penso che siano cambiate perché il periodo è abbastanza lungo.