Covid, tasso di positività cala al 14,4%. Brusaferro: “La curva epidemica si è appiattita”

In Italia ci sono 74.350 nuovi casi di coronavirus a fronte di 514.823 tamponi processati (mentre il giorno prima l’incremento era stato di 73.195 contagi con 486.813 test).

 Nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 154 decessi (contro i 159 di giovedì). Il tasso di positività si attesta al 14,4%, in calo rispetto al 15% del giorno precedente. In terapia intensiva ci sono 476 pazienti (+8) mentre nei reparti ordinari i ricoveri salgono a 9.981 (+83). I guariti sono 82.443.

I dati

 I ricoverati con sintomi, secondo il bollettino quotidiano del ministero della Salute, sono 9.981. Gli ingressi del giorno in terapia intensiva sono 47. In isolamento domiciliare ci sono 1.261.030 persone mentre gli attualmente positivi nel nostro Paese 1.271.487. I casi totali, dall’inizio dell’emergenza, salgono a 14.719.394. 

Brusaferro: “Curva epidemica appiattita”  

“Nell’ultimo periodo la curva epidemica si è appiattita, un dato confermato dall’incidenza in lieve calo. Lo scenario europeo conferma il trend, anche se in alcuni Paesi c’è ancora una crescita, in altri si iniziano a vedere delle decrescite”. Lo dice Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di Sanità. “Nelle fasce di età più giovani c’è un decremento dei nuovi casi, mentre in quelle più avanzate c’è ancora un lieve incremento”, afferma.

“Epidemia in evoluzione”

 L’epidemia di Covid, comunque, “è in evoluzione: la trasmissibilità continua a essere al di sopra della soglia epidemica ma si osserva una stabilizzazione dell’incidenza, e c’è un aumento dei ricoveri in area medica e terapia intensiva. Si raccomanda dunque di continuare a rispettare rigorosamente le misure comportamentali”, ha aggiunto Brusaferro.




Covid, cala il tasso di positività. Brusaferro: “Primi segnali di stabilità”

Sono 179.106 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 188.797. Le vittime sono invece 373, mentre ieri erano state 385.

Sono 1.117.553 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute.

Ieri erano stati 1.110.266.

Il tasso di positività è al 16%, in lieve calo rispetto al 17% di ieri. Sono 1.707 i pazienti in terapia intensiva, 9 in più nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 148. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 19.485, ovvero 174 in meno rispetto a ieri. 

“Cresce ancora anche se meno velocemente il tasso di incidenza di casi di Covid nel nostro paese che raggiunge ormai quota 2.011 casi per 100 mila abitanti. Per l’Rt siamo in leggere flessione a 1,3. Soprattutto per quello che riguarda l’area medica siamo al di sopra della soglia critica con diverse regioni oltre soglia anche per la terapia intensiva”. Lo spiega il direttore della prevenzione del ministero della salute nel video che accompagna il monitoraggio settimanale sui casi Covid in Italia.

“Dopo 12 settimane di crescita continua dell’epidemia di Covid-19 si osservano questa settimana dei segnali di stabilizzazione dell’incidenza, della trasmissibilità dei casi e dell’occupazione dei posti letto in terapia intensiva. L’utilizzo dei servizi ospedalieri resta però importante ed è necessario non incrementare ulteriormente questo impegno”. Così il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, commentando il monitoraggio settimanale Iss-ministero Salute. “Sapendo che Omicron è largamente dominante, è fondamentale il rispetto rigoroso delle misure comportamentali e garantire la copertura vaccinale”.

“Negli ultimi 7 giorni vediamo che comincia una decrescita dei casi più marcata nella fascia 20-29 anni ma i casi rimangono in crescita nella fascia di età 0-9 anni. L’incidenza dei ricoveri in tale fascia è contenuta nei numeri ma i ricoveri ci sono e questo ci ricorda l’importanza della vaccinazione anche per i bambini”. Così il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, in un video di commento al monitoraggio settimanale Iss-ministero Salute.

“Data l’estrema diffusione e soprattutto la grande contagiosita’ della variante omicron che e’ ormai largamente dominante nel nostro paese e’ bene continuare ad avere dei comportamenti ispirati alla prudenza e soprattutto completare il ciclo vaccinale con una dose di richiamo anche per evitare la congestione delle strutture ospedaliere”. Lo ha detto il direttore della prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza nel video che accompagna il monitoraggio settimanale sui casi Covid.

Continuano a crescere velocemente, trainati dalla variante Omicron, i casi di Covid-19 tra medici, infermieri e altri lavoratori della sanità. Negli ultimi 30 giorni sono stati 47.607 a fronte di 3.412.930 casi complessivi di infezione da Sars-Cov-2 in Italia. E’ quanto emerge dai Dati della Sorveglianza integrata Covid-19 in Italia, a cura dell’Istituto Superiore di Sanità, aggiornati al 20 gennaio. I dati di una settimana fa, aggiornati al 13 gennaio, riportavano 2.432.925 casi totali nella popolazione registrati nei 30 giorni precedenti e, di questi, 34.446 tra gli operatori sanitari.

L’incidenza settimanale nazionale si è stabilizzata mentre cala l’indice di trasmissibilità Rt. L’incidenza è pari a 2011 ogni 100.000 abitanti (14/01/2022 -20/01/2022) rispetto a 1988 ogni 100.000 abitanti (07/01/2022 -13/01/2022) della scorsa settimana. Nel periodo 22 dicembre 2021 – 4 gennaio 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,31 (range 1,00 – 1,83), in calo rispetto alla settimana precedente, quando era pari a 1,56. Varie Regioni hanno però avuto problemi nell’invio dei dati e potrebbe esserci una sottostima. Lo evidenzia il monitoraggio Iss-ministero della Salute.

Resta stabile il tasso di occupazione in terapia intensiva: è al 17,3% (rilevazione giornaliera del Ministero della Salute al 20 gennaio) rispetto al 17,5% della rilevazione al 13 gennaio. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 31,6% (rilevazione giornaliera del Ministero della Salute al 13 gennaio) contro il 27,1% del 13 gennaio.

Rimane stabile il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (658.168 vs 649.489 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in leggero aumento (15% vs 13% la scorsa settimana). È in diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (41% vs 48%) mentre aumenta la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (44% vs 39%).




Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto andranno in zona bianca. Brusaferro: “Il trend di decrescita continua a confermarsi”.

Da lunedì 7 giugno Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto passeranno in zona bianca. Il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà in giornata una nuova Ordinanza sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di regia. Prosegue intanto il calo dell’indice di contagio Rt, sceso a 0,68 dello 0,72 della settimana scorsa.

“La curva sta decrescendo a livello europeo e il dato italiano mostra anche una decrescita e il numero di caso è in diminuzione. L’incidenza è di 32 casi su 100mila abitanti e tutte le regioni sono sotto il valore di 50 casi su 100mila abitanti”.

Lo ha detto il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa al ministero della Salute sull’analisi dei dati del monitoraggio settimanale della Cabina di Regia. Il trend di decrescita “continua a confermarsi”.