BRUXELLES: ELEZIONI "INSANGUINATE"

di Giuseppa Guglielmino

Bruxelles – Un vero e proprio attentato antisemita alla vigilia delle elezioni. Tre persone sono morte e una è rimasta gravemente ferita in una sparatoria a Bruxelles. La strage è avvenuta nel quartiere del Sablon, nei pressi della sinagoga e dal museo ebraico della capitale. Il ministro degli Affari esteri, Didier Reynders, ha scritto su Twitter dicendo di "pensare alle vittime". Al momento della tragedia, si trovava vicino al luogo dell'attentato. Una persona sospetta con possibili collegamenti con l'attentato è stata fermata, secondo quanto scrive la Dernière Heure online citando "fonti sicure": non si prescisa però se si tratti di di uno dei due autori della sparatoria. Il presidente del Consiglio, in queste ore preelettorali davvero frenetiche si sofferma a spendere parole di denuncia, somento e condanna per la violenza, ma anche di solidarietà al premier belga: "E' inaccettabile – sostiene – che una simile barbarie avvenga nel cuore dell'Europa in un momento così delicato per il nostro progetto comune. Questa furia assassina riversata al Museo Ebraico è una ferita aperta per noi europei, un monito a tenere alta la guardia contro l'odio e la violenza che covano". Secondo il sindaco di Bruxelles, Yvan Mayeur, la sparatoria "è probabilmente un atto terroristico", come ha detto alla televisione Rtl aggiungendo che "la polizia è su una pista che ci sembra seria". Alcuni testimoni, riportano altri media belgi, hanno annotato il numero di targa della vettura da cui sono scese le due persone, una delle quali ha poi aperto il fuoco sui passanti. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, a sparare sarebbero state due persone arrivate a bordo di un'Audi nei pressi del museo ebraico in Rue des Minimes, nel quartiere centrale del Sablon. Dopo aver parcheggiato in seconda fila, il passeggero e il conducente sarebbero usciti dalla macchina e uno dei due avrebbe aperto il fuoco sui passanti prima di rimontare sulla vettura e darsi alla fuga. Il ministro Reynders, che era per caso sul posto, racconta: "Ho sentito i colpi d'arma da fuoco. Mi sono precipitato lì e ho visto i corpi in terra" ha detto, secondo quanto riportato dei media belgi. Il presidente del concistoro ebraico belga, Julien Klener, ha riferito che "non ci sono state minacce recenti al museo ebraico". Le elezioni si aprono oggi con il sangue di un atto barbarico e terroristico. L’Italia si prepara a votare i loro rappresentanti in Europa.