Roberta Bruzzone e il suo ex Marco Strano: due appuntamenti in tribunale per la bella criminologa

La bagarre tra Roberta Bruzzone e Marco Strano è finita al tribunale di Genova in un processo che vede la bella e bionda criminologa accusata del reato di diffamazione aggravata nei confronti del suo ex compagno, il poliziotto Marco Strano. Il prossimo 2 luglio è fissata la seconda udienza dopo che a novembre 2017 c’è stato un difetto di notifica alla difesa di Bruzzone dell’avviso conclusione indagini preliminari.
Come riportato in una nota dell’avvocato Elena Fabbri, legale di Strano, l’accusa mossa alla bellissima e celebre criminologa, spesso ospite di Porta a Porta, riguarda “condotte perpetrate , in tesi di accusa , in un arco temporale , nel quale la stessa imputata avrebbe insistentemente propalato – mediante messaggi veicolati tramite il notissimo social network Facebook, così contemplandosi la specifica circostanza aggravante dell ‘utilizzo di un mezzo di pubblicità offensivi apprezzamenti nei confronti del Dott . Marco Strano nonché della sua fidanzata , ad oggi legittima consorte, giovane e bellissima modella di provenienza dell ‘est”.

Lo stesso legale di Strano fa sapere alla nostra redazione de L’Osservatore d’Italia che il prossimo 11 di luglio a Savona ci sarà l’udienza preliminare di un altro procedimento penale , sempre a carico della di Bruzzone e con Marco Strano in veste di persona offesa e “costituenda” parte civile per il reato di diffamazione aggravata a mezzo stampa tramite internet , in relazione ad articoli nei quali Bruzzone asseriva che il funzionario di Polizia la perseguitava da anni ed affermava di averlo ripetutamente denunciato proprio per questi motivi.
La del legale dell’ex fidanzato di Bruzzone prosegue: “Tuttavia , le denunce sporte dalla Dott.ssa Bruzzone trattate negli articoli di stampa ed internet di cui al capo di imputazione sono state oggetto di archiviazione , mentre il Dott . Strano è ad oggi persona offesa in due procedimenti a carico della Bruzzone e non vi è stato alcun rinvio a giudizio per i fatti all’epoca denunciati da quest ‘ultima. Infine , con specifico riferimento all ‘esigenza manifestata dalla stessa Bruzzone , a mezzo di comunicato-stampa a firma dei propri legali del 5 febbraio 2015, di vedere nel suddetto processo per diffamazione l ‘occasione a lungo attesa per dimostrare all’Autorità Giudiziaria di essere vittima di una campagna persecutoria , si auspica vivamente che la Dottoressa voglia rinunciare alla prescrizione , che vanificherebbe la predetta opportunità da tempo attesa dalla medesima”.




BRUZZONE RINVIATA A GIUDIZIO PER DIFFAMAZIONE: INTERVISTA AL GENERALE LUCIANO GAROFANO

di Chiara Rai

“Oggi mi è stata finalmente restituita parte della mia onorabilità gratuitamente calpestata. Il G.I.P. del Tribunale di Genova ha rinviato a giudizio Roberta Bruzzone per diffamazione aggravata a seguito delle gravissime offese fatte nei miei riguardi in una lettera aperta pubblicata sul suo blog il 14 gennaio 2013”. Questo il messaggio scritto dal Generale Luciano Garofano su Facebook. Per saperne di più abbiamo contattato il dottor Garofano, stimato biologo italiano e Generale in congedo dell'Arma dei Carabinieri

Generale in che modo Roberta Bruzzone l’avrebbe diffamata?
È successo a gennaio del 2013 a seguito di un mio messaggio di solidarietà allo stimatissimo collega di Polizia Marco Strano. Devo dedurre che la dottoressa Bruzzone equivocando il contenuto di quel messaggio, che non faceva alcun riferimento alla sua persona, si è sentita chiamata in causa dalle mie parole di solidarietà nei confronti di Strano e si è espressa sulla rete con dei toni nei miei riguardi assolutamente fuor di luogo e fortemente oltraggiosi e irriguardosi.

E quali epiteti le avrebbe rivolto?
Si tratta di una lettera aperta pubblicata sul suo blog dai contenuti inenarrabili mi creda, arrivando persino ad affermare che era felice (la Bruzzone) che un soggetto come me non “potrà mai più disonorare una divisa” e non vado oltre perché preferisco risparmiare la ripetizione di queste parole che hanno profondamente leso la mia persona.

Quando la prima udienza?  Il 7 aprile di quest’anno a Genova

Si ritiene soddisfatto?
Non si può essere soddisfatti di nulla però, come ho scritto, mi è stata restituita parte della mia onorabilità e ritengo sia già un risultato importante che il pm e il Gip abbiano ritenuto che sia giusto andare a processo perché ritengono la fondatezza della diffamazione aggravata nei miei confronti.



Ha la stima di migliaia di persone, che cosa sente di dire a chi calpesta con parole diffamanti l’onorabilità altrui?
Vorrei che la rete recuperasse rispetto ed educazione e quindi biasimo personalmente tutti coloro che assumono atteggiamenti denigratori gratuiti e li diffondono sulla rete come se nulla fosse. Bisognerebbe anche pretendere il rispetto della professionalità e dell’onorabilità di ciascuno. Io mi sono guadagnato il rispetto sul campo e la divisa la porterò sempre con profonda dedizione. E’ davvero triste notare che persone che nemmeno ti conoscono, non sanno nulla delle tue competenze ed esperienze, si permettano di offenderti liberamente e senza limiti.