"BUNGA, BUNGA", CASO RUBY: AL VIA PROCESSO DI SECONDO GRADO PER MORA, MINETTI E FEDE

Redazione

Milano – Se prima erano di più a ballare "il bunga bunga" adesso sono in tre ad affrontare un processo dopo la clamorosa assoluzione di Silvio Berlusconi. Con la relazione dei giudici della terza Corte d'Appello di Milano che hanno ricostruito le indagini e il primo grado, si e' aperto il processo di secondo grado a carico di Lele Mora, Nicole Minetti ed Emilio Fede. Presente l'ex talent scout, condannato con l'ex direttore del Tg4 a sette anni di carcere, il quale ha dichiarato in aula di non voler rendere dichiarazioni spontanee ai giudici, ma si e' 'concesso' a telecamere e taccuini, soffermandosi in particolare sull'assoluzione di Silvio Berlusconi nell'altro processo che prende il nome dalle rivelazioni della giovane marocchina. "Sono due processi totalmente diversi, anche se il fine e' uno solo, ma sono contento per l'assoluzione di Berlusconi, la trovo una cosa giusta, perche' ognuno a casa sua puo' fare quello che preferisce. "Arcore – ha aggiunto – non era una casa di tolleranza, quelle ragazze non erano prostitute ma al massimo amanti e un'amante al suo uomo puo' chiedere quello che vuole".
Mora ha spiegato che tra un anno finira' il suo percorso di affidamento ai servizi sociali dopo il patteggiamento per la bancarotta della sua Lm Management. "Ora lavoro nella societa' di pubblicita' di mio figlio, faccio lo stagista in pratica – ha spiegato – e lui e' il mio datore di lavoro e poi faccio molto piu' di due ore al giorno di lavori sociali nella comunita' di Don Mazzi e sono sereno". Nel processo d'appello, Fede sara' difeso dall'ex parlamentare del Pdl Maurizio Paniz: "Ormai la mia attivita' politica fate del passato. Io alla Consulta? Mi fa piacere che sia stato fatto il nome e che andrebbe bene a tutte le forze politiche, ma ho gia' detto di no, non ho nessuna intenzione di appendere la toga al chiodo".
Paniz ha sottolineato che quello che vede imputato Fede e' un "processo bellissimo" ed e' convinto che portera' all'assoluzione il giornalista. Quanto all'assoluzione di Berlusconi e alla convinzione in buona fede dell'ex premier che Ruby fosse parente di Mubarak, Paniz ha detto: "io gia' l'avevo dichiarato in lungo e in largo che sarebbe andata cosi' e quanto detto da me in Parlamento sulla parentela e' stato sostenuto anche dall'avvocato Coppi nella sua arringa e la Corte d'Appello l'avra' valutato". Il processo e' stato aggiornato al 10 ottobre quando il pg Antonio De Petris svolgera' la requisitoria, mentre la sentenza per Fede, Mora e Minetti (condannata a 5 anni in primo grado) potrebbe arrivare il 13 novembre.




UN ALIENO IN POLTRONA E’ QUELLO CHE CI SERVE

Chiara Rai

Una barcaccia alla deriva. Una misera, flatulenta, rabbrividevole, miserrima, burlesca barcaccia alla deriva. Mentre il Commissario Bondi detta da Roma la linea a tutto il Paese per una vera e propria dismissione della sanita' pubblica, per passare probabilmente al sistema delle assicurazioni e della sanita' integrativa, mentre il cavaliere ha ufficializzato il “bunga, bunga” come ha detto il Bild con la sua fidanzata Francesca Pascale di 27 anni, mentre Montezemolo, Riccardi e Casini premono sull’acceleratore per portarsi via Monti in cabrio e fare centro alle politiche, mentre nessun sindaco della Provincia di Roma ha alzato la manina ed espresso considerazioni rispetto al processo in corso di costituzione della Città Metropolitana soltanto perché la Polverini, poco prima di dimettersi, ha impugnato il decreto di fronte alla Corte Costituzionale. La barcaccia sta andando a sfracellarsi contro il muro dell’umiliazione. Se all’inerzia risponde solo la crisi e non c’è nessuno in grado di dirci dove andare a sbattere la testa allora è meglio tenere ben saldi i piedi per terra e dire l’Ave Maria prima di mettere la nostra croce sulle schede elettorali.

Chi si candida oggi? Chissà. Sarebbe meglio che ci corresse incontro Babbo Natale annunciando la candidatura, lui sì che l’Imu la saprebbe abbattere con un bel colpo di corna di renne. Il capolinea è superato da un pezzo e adesso il paniere delle proposte sta iniziando a crescere a dismisura ma la scarpetta la si è fatta da un pezzo. Prendiamo un Paese che funziona, come ad esempio la Finlandia e cloniamolo. Solo questo possiamo augurarci dal basso delle nostre tasche vuote.

Se domani si candidasse un alieno a presidente del consiglio è sicuro che saprebbe governare meglio di quanto si è fatto finora. Adesso spira l’aria montiana, noi poveri disgraziati che abbiamo collezionato sacrifici per la gioia della Fornero ci siamo auto convinti che Monti ha fatto il nostro bene e che è meglio continuare a sguazzare nella crisi piuttosto che auto infliggersi pene già scontate. Un alieno in poltrona è quello che ci serve, ci darebbe lezioni di come si campa anche se senza il consenso dell’Europa. Noi che di nostrano c’è rimasto ben poco, aspettiamo un supplizio che durerà il tempo di una supposta. L’ordine dei giornalisti ci fa sapere che Monti ha rimandato la conferenza stampa…prende tempo e noi festeggiamo con un quarto di panettone. Poi campagna elettorale lampo e il punturone sarà indolore.




IL CONSENSO A MONTI… EGLI, "SALVATORE" DELL'ITALIA, MA DI QUALE ITALIA STIAMO PARLANDO?

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Ninnj Di Stefano Busà

Il consenso frettoloso quanto inspiegabile di Mario Monti è certamente il risultato  di un rigetto viscerale alla politica berlusconiana, una sorta di esorcizzazione e di riadattamento all'idea di poter contare su una politica seria del  -fare-  tanto ventilata e opportunamente motivata da Berlusconi (prima versione).

L'Italia avverte un grandissimo bisogno di adeguarsi alle riforme, di  realizzare misure di emergenza che mantengano l’allineamento all'Europa, ha l'esigenza  di un nuovo riscatto morale e istituzionale, di un salto di qualità, di una marcia in più che possa riscattare la politica divenuta marcia e collusa, dopo l'afflosciamento e il galleggiamento degli ultimi tempi dell'esecutivo Berlusconi.

Pur di mandare il Cav. a casa, i partiti di sinistra e la stessa destra del buon Fini avrebbero venduto l'anima al diavolo. Oggi, bisogna leggere in chiave di avvicendamento fisiologico: l'entrata in scena di Monti è una sterzata a sinistra per evitare il vecchio governo, ma bisognerà valutarlo nei fatti, non nella speranza, giudicarlo dalle azioni di governo e non mi sembrano mosse ben azzeccate, sin dal suo primo esordio parlamentare.

Intanto, l'esecutivo Monti, con tutto il suo enturage riflette un atto di illealtà verso il popolo italiano, verso l'elettorato che si era democraticamente espresso,  il cui voto già espropriato del suo diritto di scelta, da un metodo poco ortodosso di veti incrociati, di congreghe tra capi-gruppo, arbitri decisionali degli eletti e di sotterfugi interscambiabili e di malapolitica perpetrati ai danni del popolo come quello del sistema di voto: "porcellum" definito così perfino dal suo stesso firmatario, si è visto ora espropriato del suo sacrosanto diritto di eleggere per scelta e non per imposizione.

La ragione per cui Monti ha tutto questo credito tra il popolo italiano è soprattutto di ordine psicologico. Dopo quasi un ventennio di berlusconismo portato alle sue estreme conseguenze, soprattutto negli ultimi tempi, da un ostruzionismo di carattere patologico e spesso esacerbato da contrasti, quanto inficiato nelle forme di legalità istituzionali, (inammissibili da parte di un alleato come Fini).

L'esecutivo di Berlusconi navigava in brutte acque, sul "filo del voto", ormai impossibilitato a svolgere le sue funzioni di rafforzamento alla spesa pubblica, tagli, riforme richieste dalla U.E, disoccupazione alle stelle, quindi esigenza di modifiche strutturali per la crescita e la riforma sul lavoro, per il sistema pensionistico etc. era divenuto una roccaforte contro il giustizialismo forsennato della magistratura di sinistra, inceppato già dai mille divieti di Bossi, che nutriva una coalizione d'interesse esclusivamente federalistica,  in funzione del voto della prossima campagna elettorale che gli avrebbe fruttato altri voti, non poteva più reggere.

Il rutto condito con l'odio viscerale verso il cittadino di status mediocre, (borghese di ceto medio: Berlusconi che, dal  -nulla-  si era catapultato alle altissime vette, fino ad essere il 2° uomo più ricco d'Italia avevano ingenerato calunnie, malumori, invidie, polemiche a mai finire. Tutti sappiamo quanto l'odio sia meschino e crudele, mai obiettivo nei confronti di un uomo che, seppure impedito nell'espletamento del suo ruolo, tuttavia in tempi non sospetti, aveva dato il meglio di sé.

Ma tant'è, si è portati a considerare solo il brutto degli ultimi tempi…

Ora si inneggia al tecnocrate Monti quale "salvatore" dell'Italia, ma di quale Italia stiamo parlando? Allo stato dei fatti, sta facendo le medesime mosse. Non porta avanti nulla dei tagli alla politica capitalistica e onerosa e alla spesa pubblica; ha escluso, eluso, volutamente “glissando sulla patrimoniale”, (anzi non l'ha posta tra le priorità del governo), non effettua la strategia di mercato nell’interesse dell’introito economico, utilizzando l'etere come deterrente: i canali di trasmissioni televisivi vengono dati gratuitamente e distribuiti tra Mediaset e Rai; non colpisce le fasce alte dei redditi o patrimoni immobiliari megagalattici, non fa pagare l'ICI al megastratosferico patrimonio immobiliare di proprietà della Chiesa. Senza pensare che poteva colpire il reato di tentativo di frode fiscale nei riguardi dei “Furbastri” di turno, il che, se andava bene, avrebbero occultato ingenti ricchezze, (tentativo di furto ai danni dello stato) passibile di galera… Poteva, ipso facto, con un decreto-legge “lampo” portare il rientro dei capitali dall'estero e tassarlo al  5/6%, invece  che all’ 1,1/5%, ma  se è egli stesso un magnate, come può colpire i suoi simili? Tassa il popolo e i pensionati, strozza la povera gente, i cassaintegrati, gli operai…a quelli sì, è facile prelevare gli ultimi spiccioli per il latte e il pane, i magnati se lo divorerebbero, perciò li teme. Intanto, aumentano le accise della benzina e lui resta inerte. In poche parole, sta facendo tutto quello che avrebbe potuto fare Berlusconi, Dov'è la differenza?  quest’ultimo (se non avesse dovuto scontrarsi  Fini e coi veti di Bossi, (il quale vede il territorio come terreno di caccia al voto, sperando di giungere al tanto sospirato "federalismo"), anche Berlusconi avrebbe potuto operare in tal verso e lo avrebbe fatto, se avesse avuto ancora  la maggioranza, questo ricordiamocelo quando si voterà…

Dunque, apriamo gli occhi, guardiamo la realtà, che è quella di voler vedere a tutti i costi il bicchiere "mezzo pieno", perché assediati da una sete irrefrenabile, che è quella della speranza, dettata da fiducia cieca ed esasperata in "qualcuno o qualcosa" che ci dia una mano a salvarci dal baratro.

Ma non sarà Monti, per quanto si cerchi di farlo passare per un governo tecnico, tale da non essere costretto a passare sotto la mannaia dell'elettorato, a fare il miracolo e…allora non potremo più fare la battaglia dell'odio personale per il ricco, ma solo per la nostra inadeguatezza a capire.

Calunnie a mai finire. So per certo che Berlusconi ultima maniera si era afflosciato, quasi snaturato, estraniato dal suo fervore iniziale. Ma sfido chiunque nei suoi panni: con le sentenze passate ingiudicate presso le preture di mezza Italia, con la giustizia che le dà la caccia come a un malfattore o un criminale, chiunque si sarebbe arenato nelle strettoie e nei labirinti subdoli di un potere occulto pronto a denigrarlo, a fare carte false per distruggerlo nella sua integrità morale, e istituzionale. Berlusconi, è vero, colpe ne ha a iosa. Non sarò qui a difenderlo, avrebbe dovuto avere più coraggio, più fiuto e non imbarcare un camicia nera che poi si è trasformato in un serpente "rosso". Col senno del "poi"…anche noi scorticheremo Monti, che non sarà affatto diverso dal precedente premier, se non nel fatidico "bunga bunga" e nella gogna mediatica che lo ha travolto.

Monti non è un Santo, non sta realizzando nulla per la povera gente, non mettiamolo sull'altare, prima di constatarne la validità dell’operato e mi pare che come inizio non c'è malaccio…tutte tasse, sacrifici per il popolo e nulla in corrispettivo per i più abbienti.  Se questo doveva essere il suo rimedio, mi pare siamo messi piuttosto male. Non solo non rimedierà nulla, ma peggioreranno molte, troppe cose, perché il buon giorno si vede dal mattino, e sotto la pelle dell'orso quasi mai si ritrova l'agnello. Non dimentichiamo che proviene dall'elite, è anch'egli uno che si schiera per le fasce alte… non difenderà mai i deboli della società, perché le sue motivazioni sono connaturate con lui e non sono certamente di ceto basso…