ROMA, FRANCESCO TAGLIENTE: GRANDE SUCCESSO PER IL LIBRO DEDICATO AL "PREFETTO DI FERRO DAL CUORE D'ORO"

Redazione

Per il Prefetto Francesco Tagliente: "la strategia dell'inchiostro vince su quella del manganello"

Roma – Grande successo di presenze, venerdì scorso a Roma,  presso la Federazione Nazionale della Stampa in Corso Vittorio Emanuele II n. 349 , a Roma, per la presentazione del libro "Buone pratiche a Palazzo Medici – Il Nuovo passo della Prefettura". Si è parlato di Francesco Tagliente già Questore di Firenze, Questore di Roma e Prefetto di Pisa definito "Il Prefetto di ferro dal cuore d'oro", "facilitatore",  promotore  di un nuovo diverso rapporto di intesa con la società civile.

Roberto Bernabò, direttore editoriale del Gruppo Espresso, aprendo i lavori per la presentazione del libro "Buone pratiche a Palazzo Medici -Il Nuovo passo della Prefettura" scritto dalla giornalista de il Tirreno Candida Virgone ha esordito con questa massima coniata  da Francesco Tagliente per caratterizzare  la sua  strategia di gestione delle manifestazioni di piazza. 

"Meglio l'inchiostro del manganello perché produce maggiore consapevolezza,  più efficacia deterrente e ha anche una più efficace funzione rieducativa ", confidò un giorno Tagliente a un veterano cronista romano Massimo Giraldi . Era una giornata difficile, quella che si trovavano a commentare: una delle tante proteste di piazza, in una delle tantissime città italiane teatro delle contestazioni degli anni passati, sfociata tristemente in guerriglia urbana.

"Meglio l'inchiostro del manganello" è rimasto, da allora, uno dei pilastri fondamentali  della sua strategia per la gestione dell'Ordine Pubblico.  

Ed e' stata proprio questa sua certezza ad indurlo nel 2003 – allora Presidente dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive – a chiedere con forza l'introduzione nel nostro ordinamento dell'istituto dell'arresto in  "flagranza differita" per i reati commessi in ambito di manifestazioni sportive, quando non sia possibile procedere immediatamente all'arresto per ragioni di sicurezza. 

La determinazione di Tagliente ad incidere sul piano normativo per ridurre le occasioni di incidenti  – con la conseguente necessità di utilizzo di lacrimogeni e manganelli – e' stata poi ricordata dal Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro che ha fatto riferimento a Tagliente anche nella veste di estensore della normativa antiviolenza. 

Ed e' proprio questa convinzione che porta Tagliente, appena assunto la direzione dell'Ufficio Ordine Pubblico del Ministero, a preparare una lettera circolare indirizzata a tutte le Questure relativa all’uso dei lacrimogeni e dei manganelli sfollagente nei servizi di ordine pubblico.

Tagliente nel corso della sua esperienza territoriale a Roma  aveva constatato che  non sempre l’uso di artifici lacrimogeni e dello sfollagente era apparso adeguato alle circostanze.

Con la circolare vengono  quindi fornite istruzioni di carattere generale: l’impiego di sfollagente e lacrimogeni deve essere ordinato in termini chiari ed espliciti dal dirigente del servizio ed in particolare il lancio di lacrimogeni, per il forte impatto che provoca sulla folla e per lo scalpore che suscita nell’opinione pubblica, deve essere considerato rimedio estremo volto a fronteggiare situazioni di particolare gravità non altrimenti gestibili.

Tagliente prima di essere chiamato al Vertice dell'Ufficio Ordine Pubblico  aveva maturato una significativa esperienza sul campo prima come Dirigente delle Volanti e della Sala Operativa della Questura di Roma poi per 7 anni Capo di Gabinetto con  quattro diversi  Questori ( Sucato, Pagnozzi, Monaco e La Barbera).

Di Tagliente Questore di Roma, la cronaca romana ricorda la capacita' di dialogo, la fermezza e la strategia nella gestione delle manifestazioni di Piazza. Con Tagliente  i  derby sono stati fatti giocare anche di sera e con i bambini sugli spalti. La sua strategia di "privilegiare l'inchiostro ai lacrimogeni e ai manganelli" ha premiato tifosi e forze di polizia: all'Olimpico si ricordano due anni senza incidenti e, in tre circostanze, durante le partite della Roma, con la polizia impegnata lontano dello stadio.

La strategia di Tagliente per la gestione della sicurezza delle masse e' finita inevitabilmente con il diventare preludio di una serata che ha ricostruito le tappe di un'esistenza dedicata alla Repubblica, casa di tutti.

L'occasione è stata la presentazione del libro nella sede della Federazione Nazionale della Stampa Italiana.

Sono oltre sessanta le testimonianze, raccolte  Candida Virgone e da altri 15 cronisti delle 5 testate pisane (Ansa,Tirreno, La Nazione, Telegranducato e 50 Canale) che mettono in luce le politiche gestionali che il prefetto Tagliente e' riuscito a mettere in campo nell’interesse della collettività. Si parla di un modello largamente esportabile.

Si è partiti dalla lotta alla criminalità e dalla tutela della sicurezza passando attraverso il monitoraggio dell’usura e delle infiltrazioni mafiose per arrivare fino alle politiche di ascolto, all’imprenditoria in crisi, alle strategia di tutela e valorizzazione del territorio. Il tutto dando, di volta in volta, voce ai cittadini e alle loro storie, agli amministratori, alle istituzioni universitarie o alle realtà sportive. 

Dopo i saluti  di Romano Bartoloni, di Franco Siddi, Roberto Bernabò ha dato  la parola al sottosegretario all’Interno Domenico Manzione, al prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, al sindaco di Pisa Marco Filippeschi, al segretario dell'Associazione Funzionari di Polizia (ANFP) Lorena La Spina e al presidente dell'Associazione  dei Prefetti (ANFACI ) Bruno Frattasi.  Hanno concluso gli interventi  il consigliere di Stato prefetto Carlo Mosca e l’autrice Candida Virgone.

Tutti i relatori – ed alcune delle persone intervenute molte delle quali venute da Pisa e da Firenze –  hanno commentato e integrato le testimonianze raccolte nel libro mettendo in luce le politiche gestionali di un Prefetto determinato e promotore di un nuovo diverso rapporto d' intesa con la società civile che si e' messo al Servizio dei cittadini pisani. Per questo definito Prefetto di Governo e dei Cittadini  con diverse declinazioni: Prefetto "facilitatore", "Prefetto di ferro dal cuore d'oro", "Sarto istituzionale".

Claudio Pugelli, presidente della Fondazione Pisa ha sottolineato  che "In un' azienda privata il ruolo che ha assunto a Pisa in questi anni il prefetto Francesco Tagliente è quello che viene definito di 'facilitatore' ".  definizione  ripresa più volte durante la serata prima da Roberto Bernabò e poi dal  Consigliere di Stato  Carlo Mosca che ha definito Tagliente anche  «sarto istituzionale».

E' stato ricordato che Tagliente e' riuscito a farsi apprezzare muovendosi su due fronti: quello decisionista e quello del cuore tanto da essere definito da alcuni il "prefetto di ferro dal cuore d'oro" come ha scritto Marco Gasperetti sul  Corriere della Sera .

"È strano di questi tempi – scrive infatti Gasperetti  – che una figura istituzionale, neppure eletta dal 'popolo della Repubblica, riesca a fare breccia anche sui sentimenti della gente…".

Tra le iniziative di Tagliente – attento alle esigenze dei cittadini – e' stata ricordata quella dello spegnimento di quasi tutti gli autovelox fissi installati in provincia di Pisa, che avevano originato nel 2013 oltre 45.000 multe con contestazione differita.

Il Prof Pietro Pietrini dell'Università di Pisa co-protagonista  del  "Servizio di ascolto e sostegno …" volto a prevenire tragedie familiari di imprenditori colpiti dalla crisi  economica "  istituito da Tagliente a Pisa , ha ricordato l' importanza  dei risultati ottenuti dall'iniziativa del Prefetto nella trattazione dei casi sottoposti all'attenzione del "Servizio".

Il prof. Francesco Leccese della Scuola di Ingegneria dell’Energia, dell’Università di Pisa ha ricordato  che  Tagliente e’ stato anche antesignano della “Spending Review”, avviando e portando avanti sin dal 2007 , prima a Firenze, poi a Roma e infine a Pisa , attività importanti per il contenimento dei costi di gestione, anche con la dismissione degli immobili adibiti a servizi istituzionali in locazione passiva in favore di quelli demaniali, nonché un protagonista della politica del risparmio energetico.

Durante la presentazione del libro di Candida Virgone alcuni  hanno evidenziato – come testimoniato nel libro- che nella città della Torre Tagliente ha focalizzato l’attenzione anche sulla problematica del degrado e dei danni, spesso irrisolti, ai monumenti storici evidenziando come il Prefetto  sia intervenuto – facendo appello al volontariato sociale specializzato – istituendo nell’ambito degli “Amici dei Musei”, una task force volontaria di esperti per tutelare il patrimonio monumentale della città.

Dalla difesa del patrimonio culturale, alla tutela della legalità, con un occhio sempre vigile aperto sui più deboli, sui meno fortunati. Una vita vissuta intensamente, quella di Francesco Tagliente. 

Il sottosegretario Domenico Manzione ha ringraziato il prefetto Tagliente per per aver rappresentato il Governo territoriale con alto senso dello Stato. 

Il Prefetto Bruno Frattasi ha dato lettura di una nota scritta dall'ex Ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri con la quale ricorda Tagliente come suo punto di riferimento per le questioni relative alla gestione delle manifestazioni sportive anche negli ultimi anni nella veste di Ministro. Da presidente dell'associazioni dei Prefetti Frattasi ha ringraziato Tagliente per l'attività svolta a Pisa anche con la comunicazione, che ha contribuito a far conoscere ai cittadini la complessità e l'importanza del ruolo del Prefetto.

Pecoraro, che ha condiviso con Tagliente momenti importanti al Ministero e a Roma, ha ricordato Tagliente estensore della normativa antiviolenza negli stadi.

Il segretario nazionale dell'associazione dei funzionari di polizia, Lorena La Spina, ha voluto sottolineare che il Prefetto Tagliente – in perfetta continuità rispetto all'esperienza maturata da Questore di Firenze e Roma – ha saputo rendere protagoniste le diverse componenti della realtà sociale, dimostrando che la sicurezza è un bene che si può e si deve costruire insieme.

Chi ha avuto la fortuna di assistere alla presentazione del libro,  di leggere alcune testimonianze dei cittadini, e sentire gli interventi dei relatori e soprattutto lo spessore delle conclusioni fatte dal consigliere di Stato Carlo Mosca –  già Capo di Gabinetto di più Ministri dell'Interno e Prefetto di Roma – ha ora una consapevolezza in più: che un altro mondo è possibile.




ROMA: "BUONE PRATICHE A PALAZZO MEDICI", UN LIBRO CHE PARLA DI FRANCESCO TAGLIENTE

di Chiara Rai

Che mi avesse dato l’idea di essere un “prefetto di ferro dal cuore d'oro” non lo nego, la ebbi sin dal primo momento che lo incontrai. Parlo in prima persona perché è sempre un onore e un privilegio poter scrivere di Francesco Tagliente già Questore di Firenze, Questore di Roma e, appunto,  Prefetto di Pisa. Il prossimo venerdì 5 dicembre alle ore 16:00 presso la Federazione Nazionale della Stampa in Corso Vittorio Emanuele II n. 349 , a Roma, viene presentato il libro "Buone pratiche a Palazzo Medici – Il Nuovo passo della Prefettura". Si parla di Francesco Tagliente definito "Il Prefetto di ferro dal cuore d'oro", "facilitatore",  promotore  di un nuovo diverso rapporto di intesa con la società civile.

Nell’approfondire il tema del libro e i vari tributi ad esso dedicati, tutti fedeli e che ritraggono il Prefetto Tagliente con singolare realtà, vorrei, sul quotidiano che mi pregio di dirigere, lasciare quella che è stata la mia impressione di Tagliente.

All’epoca scrivevo, come anche oggi, per la cronaca di Roma de Il Tempo. A Velletri si verificavano diversi furti, anche nel centro storico e allora feci un articolo, come anche i miei colleghi del Messaggero, descrivendo la situazione di agitazione a causa di questi episodi di criminalità.

L’allora Questore di Roma Tagliente come un vero e proprio ciclone si presentò personalmente al commissariato di polizia di Velletri (ricordo come la città fosse blindata e l’attenzione alta per la sua venuta) e riunì i suoi uomini, i rappresentanti dei commercianti, il sindaco Fausto Servadio, il dirigente di polizia. In quell’incontro ebbe la capacità e fermezza di coinvolgere tutti: i commercianti sentirono vicine le istituzioni e percepirono quella sicurezza che era mancata fino a quel momento. Il lavoro di squadra e le segnalazioni dei cittadini, a stretto giro, riuscirono ad assicurare alla giustizia i furfanti.

La Polizia di Stato era riuscita ad essere vicinissima a tutti perché il Questore Tagliente non è mai stato una figura lontana dal cittadino ma vicina ad esso. Devo dire che Francesco Tagliente conquistò subito la mia ammirazione e questo, chi mi conosce, sa bene che non accade spesso. Lo rividi in Questura ad un incontro con il Rotary Club, essendo stata nominata socio onorario. E anche lì, l’ impressione fu la stessa. Fino a pochi secondi prima di parlare al convegno, il Questore stava ricevendo dei cittadini che si erano rivolti spontaneamente a lui. Insomma Tagliente è un grande uomo che ha saputo rivoluzionare la sua maniera di operare grazie alla vicinanza, coinvolgimento e partecipazione agli accadimenti della società civile.

Da Prefetto di Pisa la stessa cosa: è stato presente, un vulcano nel perseguire gli obiettivi ì, risolvere i problemi, dirigere la Prefettura con autorevolezza e comprensione, con presenza fisica in tutte le occasioni senza risparmiare un attimo le proprie infinite energie.

Dunque, il mio un tributo come altri milioni. Ma ho avuto il piacere di scriverne.

Perché, è doveroso non trascurare questo particolare, non e' solo la società civile pisana ad apprezzare la gestione di Tagliente.

Nel  2010 a Firenze –  dove il Funzionario per oltre 3 anni ha esercitato le funzioni di Questore,  il giornalista Sandro Addario ha pubblicato un volume “Fiorentini e Polizia : Cronache di una intesa" che ripercorre le tappe della politica del partenariato voluta fortemente da Tagliente  per la sicurezza dei fiorentini.

Di Tagliente Questore di Roma, la cronaca riporta la sua capacita' di dialogo e la fermezza nella gestione delle manifestazioni di Piazza. Due anni di derby serali fatti giocare anche con i bambini sugli spalti, senza incidenti, e in tre circostanze con la polizia lontano dello stadio.

Curiosando sugli tabella pubblicati su Francesco Tagliente, ne abbiamo trovato uno,  scritto sul Corriere della Sera  il 24 febbraio scorso da Marco Gasperetti , che definisce  Tagliente già Questore di Firenze e di Roma " Il prefetto di ferro dal cuore d'oro".

E’ strano –   scrive Gasperetti  del Corriere –  di questi tempi che una figura istituzionale, neppure eletta dal «popolo della Repubblica»,  riesca a fare breccia anche sui sentimenti della gente. Il prefetto Tagliente  ci è riuscito muovendosi su due fronti: quello decisionista e quello del cuore"

 

Torniamo alla presentazione del libro a lui dedicato che si terrà a Roma il prossimo venerdì 5 dicembre.

Tra le riforme annunciate nel piano di riassetto della pubblica amministrazione c'’è anche la riorganizzazione delle prefetture. La giornalista de "Il Tirreno' Candida Virgone, insieme ad un gruppo di colleghi, ha voluto approfondire come i cittadini, le istituzioni e gli operatori economici percepiscano il ruolo dell'istituzione prefettizia rispetto alle dinamiche della vita quotidiana.

Oltre sessanta testimonianze sono state raccolte in una pubblicazione in cui emergono le politiche gestionali del Prefetto Francesco Tagliente rappresentante del Governo a Pisa  negli ultimi anni.

Si parte, ad esempio, dalla lotta alla criminalità e dalla tutela della sicurezza passando attraverso il  monitoraggio di usura e infiltrazioni mafiose per arrivare fino alle politiche di ascolto all’imprenditoria in crisi o alle strategia di tutela e valorizzazione del territorio. Il tutto dando, di volta in volta, voce ai cittadini e alle loro storie, agli amministratori, alle istituzioni universitarie o alle realtà sportive.

Particolarmente interessanti sono alcune storie pubblicate:  dai familiari di una madre di famiglia, Roberta Ragusa, scomparsa nel nulla, che hanno trovato nella prefettura un orecchio istituzionale attento a quelle degli imprenditori rimasti a vario titolo vittime della crisi.

Nel lavoro si illustra così il doppio impegno di un' istituzione: da una parte l'essere punto di riferimento ed interlocutore privilegiato per la comunità nell’intero ambito provinciale, dall’altra  ma allo stesso tempo  una struttura di governo che, nelle iniziative discrezionali ed autonome che l'ordinamento le riserva, si identifica direttamente nella figura del Prefetto, che ne è l'immagine ed il centro propulsivo. Ne sono un esempio i contributi del presidente del Tribunale di Pisa, in ambito istituzionale, e del presidente del comitato Vecchio cuore nerazzurro, per quanto concerne la società civile.

Al Prefetto ed alla sua figura l'autrice, poi, riserva un' interessante introduzione dal titolo Uno di noi, nella quale dopo aver descritto Francesco Tagliente come un uomo delle istituzioni, uno sportivo, un giornalista e un cittadino, insomma quello della porta accanto, prosegue affermando che per il mondo della comunicazione (…) Tagliente è stato un perfetto compagno di viaggio.

Il programma prevede il saluto introduttivo del Presidente del Sindacato Cronisti Romani,  Romano Bartoloni e dell'Editore pisano  Pierfrancesco  Pacini

A seguire e' previsto l'intervento del Sottosegretario al Ministero dell'Interno Domenico  Manzione, dell'ex Ministro dell'Interno  Anna Maria Cancellieri, dell'On Emanuele Fiano , del Prefetto di  Roma Giuseppe Pecoraro, del Presidente dell'Associazione  nazionale dei Prefetti ( Anfaci) Bruno Frattasi, del Segretario Nazionale dell'Associazione Funzionari della Polizia di Stato (Anfp) Lorena La Spina e il Sindaco di Pisa on.  Marco Filippeschi. Concluderanno l'autrice Candida Virgone e il Consigliere di Stato Prefetto Carlo Mosca

Dalla lettura delle  testimonianze raccolte dei cronisti pisani ne abbiamo trovato alcune che  riassumono la personalità  –  professionale e umana – e la politica gestionale del Prefetto Tagliente e non potevamo non regalare ai nostri lettori il piacere di leggere i vari tributi dedicati a questa grande personalità

 

Salvatore Lagana', Presidente del Tribunale:

"Mi sono imbattuto in una vera e propria 'forza della natura' come Francesco Tagliente, capace di ascoltare tutte le esigenze della collettività ed intuirne altre senza neppure necessità di una loro preventiva rappresentazione, ed è in grado di coordinare, ai fini della loro risoluzione, tutte le forze attive del territorio, esaltandone le specifiche competenze, smussando le reciproche diffidenze, e realizzando una sinergia unica e per certi aspetti sorprendente tra organi che magari non si erano mai parlati che hanno scoperto, grazie alla forza trascinante del prefetto, di essere complementari di poter concorrere tutti insieme alla risoluzione del problema.

'Coinvolgimento' e 'partecipazione', unitamente alla circolarità delle informazioni e dei saperi specifici, rappresentano, a mio parere, i termini più significativi  dell'azione il prefetto Tagliente, coniugati con la già ricordata disponibilità e con una capacità di 'non mollare la presa', derivante forse dalle giovanili esperienze di lottatore greco-romano, ma che, nell'azione di rappresentante del Governo, si traducono in una ferma volontà di stimolare, controllare, sollecitare, richiamare, ritornare sui problemi finché gli stessi non siano risolti. (Pag39)

 

Marco Sbrana Confesercenti:

"Lotta al degrado, all'usura, assistenza gli imprenditori in difficoltà. Sono questi tre filoni che hanno visto la Confesercenti di prefetto Francesco tagliente camminare fianco a fianco". (Pag 37) …

Sabrina Busato presidente Comitato Cambiacentro:

"Mi ha colpito in Tagliente questa lettura della città e mi ha sorpreso che un funzionario abituato a gestire emergenze e pericolo andasse anche oltre la propria porta". (pag 31) …

 

Marco Filippeschi sindaco di Pisa:

"Diversi casi delicatissimi, fonti di disperazione per imprenditori in difficoltà, sono stati risolti concretamente grazie ad un lavoro condiviso con il prefetto Tagliente, evitando ulteriori drammi e dando il senso delle istituzioni. È stato fatto con la forza di volontà, superando le barriere burocratiche – non solo quelle delle istituzioni pubbliche – che a volte acuiscono i problemi o ne creano di superflui".( pag 26) …

 

Masi Giotto titolare di un mobilificio distrutto da in incendio:

"Grazie all'interessamento del prefetto, anche tramite l'ordine degli avvocati, la situazione si è finalmente sbloccata. Con uno degli istituti di credito è intervenuta anche l'associazione bancaria, così mi hanno rinnovato il mutuo. Mi sento fortunato. Se non mi fossi rivolto al Servizio ( di ascolto e sostegno istituito dal Prefetto) non so cosa ci sarebbe stato della mia famiglia e di quelle dei  miei dipendenti"(pag 18)

Gladio Romano Cirini, allevatore di cavalli da corsa, pignorato:

"Finalmente il ministero dell'agricoltura ha iniziato a  pagarmi. Con un credito vantato verso il ministero dell'agricoltura e un'esposizione debitoria di € 30.000 con Equitalia, se non  si fosse interessato il prefetto, avrei perso anche i cavalli. Ci sono stati momenti in cui, guardando al futuro, vedevo nero, ora spero solo di potermi risollevare"(pag17)

 

Giovanna Temperanza moglie di un imprenditore suicida vittima della crisi economica:

"Il Prefetto Tagliente 'mi ha dato il coraggio di non mollare'. Nella disgrazia ho avuto la chance di incontrare delle istituzioni che mi hanno ascoltato con sensibilità e umanità, perché a volte basta una parola per non precipitare nel baratro. Da Francesco Tagliente ho ricevuto quell'aiuto che mi è stato negato da chi invece avrebbe dovuto essere più vicino: lui mi ha spinto a lottare, sono state fatte qui delle cene di solidarietà e tanta gente, quella che meno ti sarei aspettata, è venuta a trovarmi."(pag14)

 

Petronilla Carbone ristoratrice di Montecatini Valdicecina:

"Devo ringraziare il dottor Tagliente che mi ha invitato a non gettare la spugna. L'acqua è tornata miracolosamente… non credevo che le istituzioni potessero interessarsi di singoli casi ed ho trovato nel prefetto Tagliente quello che si trova in un amico fidato, come mi avevano detto tutti".(pag 16) …

 

Federico Cortesi giornalista

"Fin dai primi tempi del suo soggiorno pisano, il prefetto Francesco Tagliente ha manifestato il proprio costante impegno per garantire puntuali risposte alle esigenze degli enti locali, delle categorie economiche e, in generale, delle  varie espressioni della comunità provinciale, mettendo in luce le sue doti di persona infaticabile e tenace, ma sempre di più disponibile al dialogo e al confronto con tutti gli interlocutori".(pag. 7) ….

 

Domenico Laforenza presidente Area della Ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche:

"Il prefetto Tagliente non si è limitato alla consueta e doverosa corrispondenza scritta tra enti ed istituzioni bensì ha voluto incontrare ed ascoltare viva vox quali erano le problematiche, le aspettative, gli orizzonti delle iniziative messe in campo, nel nostro caso, dal Consiglio  Nazionale delle Ricerche". (Pag 78) …

 

Carlo Ragusa cugino di Roberta l'imprenditrice scomparsa da Gello di San Giuliano:

"Il primo orecchio, per così dire, istituzionale, che si è fatto carico di fornire qualche informazione che non fosse vincolata dalla stampa e basta. Questo ha rappresentato per noi la prefettura in occasione della dolorosa e oscura vicenda che a colpito la nostra famiglia". (Pag 45) …

 

Ugo Adinolfi Procuratore capo della Repubblica:

"Ma il dinamismo del prefetto Tagliente è stato inesauribile: ha anche offerto l'opportunità di avere a disposizione gratuitamente uno speciale georadar che ha consentito un più approfondito controllo e la successiva esclusione  dall'indagine di siti che potevano essere ritenuti interessanti". ( pag46) …

 

Gianluca Federici Cisl :

" …ho conosciuto il piglio è la determinazione di una rappresentante del governo capace di reggere a riunioni fiume, di ben navigare in incontri affollati, di ascoltar tutti e, infine, di prendere una decisione"(pag.19) …

Claudio Pugelli ,presidente della Fondazione Pisa "In una azienda privata il ruolo che ha assunto a Pisa in questi anni il prefetto Francesco Tagliente è quello che viene definito di 'facilitatore' ".

 

Saverio Di Folco Assistente capo della Polizia di Stato "Alle persone che seleziona usa spesso dire: 'benvenuto a bordo'. Aggiungendo però: 'porta con te le pillole per il mal di mare, i primi mesi potrebbero servirti'. Ti mette alla prova, ti lancia nella mischia, se dimostri di saperci fare, sei arruolato nel suo team".(pag.91) …

 

Fabio Beltram direttore della Scuola Normale Superiore:

"I problemi legati alla riqualificazione e messa in sicurezza dello stabile, lo stesso assetto istituzionale della Domus (mazziniana) sono stati condivisi personalmente dal prefetto che non ha mai fatto mancare il suo sostegno e il suo consiglio".(pag30) …

 

Federico Pieragnoli Confcommercio:

" …un uomo dalla grande energia e dalla generosa disponibilità".(pag.13) …

 

Gianfranco Francese Cgil :

"… Tagliente ha saputo inserirsi nella rete esistente diventandone una rilevante nodo nel raffreddamento e nella gestione dei conflitti".

"La ricerca della condivisione con le parti in causa e il costante richiamo alla necessità di fare sistema nell'ottica della comune assunzione di responsabilità di chi svolge ruoli istituzionali o di rappresentanza sono stati in questi gli elementi distintivi e tratti peculiari dell'azione del prefetto Tagliente, insieme ad una forte carica umana capace di immedesimarsi nelle problematiche degli interlocutori". ( pag 23) …

 

Vittorio Gabbanini sindaco di San Miniato:

Il lavoro svolto in questo periodo insieme a Francesco Tagliente ha visto realizzarsi una serie di incontri con le forze sociali, categorie economiche, organizzazioni sindacali e tutte le realtà associative per una condivisione dei problemi che in varia misura interessano i nostri cittadini e noi dobbiamo creare il 'sistema' per cercare risposte e soluzioni adeguate". ( pag.20) …

 

Eleonora Mancini giornalista:

"Ci ha ridato l'orgoglio di essere italiani" (pag 32) …

 

Maria Giulia Burresi storica dell'arte:

Nessuno si era mai chiesto con tanta curiosità quale fosse la storia del posto in cui ha avuto il privilegio di vivere. Questo particolare ha generato il legame profondo ed immediato che si è creato fra Tagliente e le istituzioni culturali che di arte si occupano".(pag 81)

 

IN ALLEGATO ALL'ARTICOLO IL PROGRAMMA DELLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO