Migranti: bloccato nuovo sbarco a Cagliari

CAGLIARI – Un nuovo tentativo di sbarco di migranti è stato bloccato dagli uomini del Reparto operativo aeronavale della Guardia di finanza di Cagliari. Ieri pomeriggio un elicottero delle Fiamme gialle ha avvistato un barchino con a bordo 12 persone a circa 12 miglia dall’isola del Toro, nel Sud ovest della Sardegna. Il natante è stato raggiunto dal Guardiacoste G208 Casotti. I migranti sono stati trasferiti sul mezzo del Roan, mentre l’imbarcazione è stata sequestrata.
Gli stranieri, portati a terra, una volta identificati e visitati sono stati trasferiti nel centro di accoglienza di Monastir (Cagliari). Sono tutti uomini di nazionalità algerina.




Orrore a Cagliari: strangola la moglie e poi si suicida

Ha ucciso la moglie e poi si è tolto la vita. È accaduto questa mattina a Senorbì, nel Sud Sardegna, a circa 40 chilometri da Cagliari. La vittima è Paola Sechi, 51 anni casalinga. La donna – secondo quanto appreso – sarebbe stata strangolata dal marito Carlo Cincidda, 62 anni, ex dipendente della cantina sociale, che è stato poi trovato cadavere proprio vicino alla cantina sociale del paese. Sul posto stanno operando i carabinieri che hanno avviato le indagini per ricostruire tutta la vicenda.

Si è tolto la vita lanciandosi nel vuoto Carlo Cincidda, il 62enne che questa mattina ha ucciso la moglie Paola Sechi, 51 anni, nella loro abitazione di via Brigata Sassari a Senorbì, paese della Trexenta ad una quarantina di chilometri da Cagliari. Secondo i primi rilievi effettuati dai carabinieri della compagnia di Dolianova, l’uomo avrebbe strangolato la moglie, poi è uscito di casa e si è suicidato. L’allarme è scattato intorno alle 10, quando al 112 è arrivata la segnalazione da parte dei vicini di casa dei coniugi. Sul posto sono subito arrivati i militari dell’Arma che aperta la porta dell’abitazione hanno trovato la donna priva di vita. Circa 50 minuti dopo è stato trovato anche il cadavere di Cincidda, non troppo distante dalla cantina sociale in cui aveva lavorato per tanti anni. Da quanto si apprende all’origine dell’omicidio-suicidio ci sarebbero alcuni dissidi tra i coniugi, che negli ultimi tempi si sarebbero accentuati.




Cagliari, bimbo cade da scale: ora è in ospedale

CAGLIARI – Un bambino di due anni è stato trasportato con l’elisoccorso regionale all’ospedale Brotzu di Cagliari a seguito di un incidente domestico avvenuto ad Arbus, nel Medio Campidano. Il piccolo è caduto dalle scale all’interno dell’abitazione di famiglia, battendo la testa.
I familiari hanno immediatamente fatto scattare l’allarme.
Sul posto sono arrivati i medici del 118 e, successivamente, è stato richiesto l’intervento dell’eliambulanza che ha trasportato il bambino in ospedale a Cagliari per un sospetto trauma cranico. Le sue condizioni non sono gravi, il trasporto è stato deciso in via precauzionale.




Cagliari, sgominata banda di rapinatori: erano il terrore dei negozianti

CAGLIARI – Dalle prime ore di oggi la polizia di Cagliari ha fatto scattare un’operazione mirata a sgominare un gruppo criminale specializzato nelle rapine nei negozi del capoluogo e dell’hinterland. Almeno cinque le persone catturate.
Il blitz ha interessato sia Cagliari che alcuni paesi dell’area metropolitana.




Cagliari, “Al di là di noi – il segreto delle anime”: l’esordio letteraio di Rita Piras

Cagliari – “Al di là di noi – il segreto delle anime” è il titolo dell’esordio letterario di Rita Piras, classe 1973 e originaria di Cagliari, dove vive ancora oggi.

Piras coltiva la passione per la scrittura sin da bambina, dove sostituisce le bambole con la scritture e trascorre le sue giornate scrivendo poesie e leggendo libri; travasava i suoi pensieri e le sue emozioni in fogli di carta che trovati sparsi per casa e che assumevano pian piano forme e colori attraverso contenuti sempre diversi, oppure faceva scivolare i suoi occhi tra le righe battute a macchina dei  libri che leggeva e che narravano storie, volti e personaggi che si sostituivano a quelle bambole tanto belle quanto ormai, divenuti ornamento da salotto. Negli anni ha collaborato con giornali e riviste dove ha pubblicato poesie, riscuotendo molto successo, è nota per essersi occupata di guarigioni spirituali e medicina alternativa. Un libro che nasce dal profondo, che porta il lettore lungo il percorso di vita dei protagonisti, attraverso prove d’ amore e di dolore si arriverà a capire chela vita è perfetta così com’è, che niente è sbagliato. Tutto porta a una evoluzione e a una crescita interiore se siamo in grado di accettare tutto, anche le sofferenze, come occasione di crescita. Il libro è un viaggio, un cammino lungo la strada della consapevolezza e l’accettazione della perfezione della vita in ogni sua sfumatura.

Il libro è stato presentato il 21 dicembre scorso, con la partecipazione esclusiva di un’attrice che ha letto una poesia scritta dall’autrice e dal titolo “Restare”: “Lasciatemi dormire. Non e’ tempo. Non e’ tempo per me. M’infastidisce la luce. Spegnetela. Fate silenzio. State urlando troppo e c’e’ chiasso. Non sono abituata,io. Ma non mi avete ascoltata e all’improvviso, io e te, mamma abbiamo chiuso gli occhi e ce ne siamo tornate lassu’. Lontane da tutto siamo rimaste sospese interminabili attese per scegliere se vivere. Tu che volevi rimandare laggiu’ me ed io che volevo rimandare te. Vinsi io quando vidi accanto a te i due volti di chi ancora dovevi tessere dentro te stessa. Ti rimandai giu’ perche’ potessi un giorno far nascere loro. Hai aperto gli occhi,mentre io li chiudevo per sempre. Ma tu non hai accettato a te mi hai stretto a te mi hai richiamato. La forza del tuo cuore mi ha tirata di nuovo giu’. Ho pianto. Ho aperto gli occhi. Ho conosciuto la vita. Siamo rimaste, mamma. Per loro che poi sono nate per noi che non potevamo dividerci perche’ dovevamo,un giorno, imparare ad amarci”.

Noi abbiamo intervistato direttamente l’autrice Rita Piras e ci ha parlato dell’opera.

Come nasce il libro e perché?

Questo libro nasce dal mio desiderio di comunicare un messaggio. “Al di là di noi” è un titolo che ho scelto nella piena consapevolezza di portare il lettore al di là di se stesso, dei propri sensi terreni, al di là dell’ idea che ci siamo fatti della vita, al di là delle barriere che la nostra mente, offuscata e confusa, ci impone. “Al di là di noi” è un libro che vuole spegnere i riflettori artificiali sul mondo e, per un attimo, illuminarlo di consapevolezza e di quella luce interiore che ognuno di noi possiede dentro se stesso. L’ intento di inviare un messaggio così forte giunge dal più intimo di me stessa quando, dopo aver superato prove dolorose a causa della malattia, mi rendo conto che non esiste niente che deve essere combattuto ma, piuttosto, soltanto accettato e compreso. Da questa nuova consapevolezza nasce il desiderio di diffondere il messaggio che anche la sofferenza, accolta come occasione di crescita interiore, abbia un profondissimo senso nel corso della nostra esistenza.

Chi sono i personaggi?

I personaggi di questo libro sono pochi fondamentali protagonisti. Sono giunti in silenzio nella mia vita, uno dopo l’altro, fino a poterne vedere perfino i contorni fisici. Ognuno di loro porta con se il proprio personale messaggio sulla Terra e, ognuno rigorosamente impegnato nel proprio ruolo, intrecceranno le loro esistenze per dare vita ad un mosaico perfetto al quale tutti avranno partecipato e contribuito con la propria personale esperienza. Non si collocano in nessuna precisa epoca storica, ne sappiamo dove hanno luogo le loro vicissitudini. Non esistono descrizioni geografiche o temporali, come ad insegnare che certe dinamiche si possono manifestare in ogni luogo ed ogni periodo storico. I personaggi restano piuttosto impressi per i loro sentimenti, gli stati d’animo, le gioie e le sofferenze che vivranno nei loro giorni terreni. Ma ognuno porta, inconsapevolmente con se, un dono per l’altro. Scelte che prendono vita durante una ipotetica esistenza precedente alla loro nascita. Queste scelte porteranno i protagonisti a compiere ognuno la propria personale missione, fino al completamento del disegno finale.

Cosa significa la frase riportata sul retro della copertina?

E’ autobiografica. Sono nata morta, estratta con il forcipe dal ventre di mia madre dopo una lunga sofferenza in cui avevo già perso la vita. Morì anche mia madre e per un attimo infinito noi tornammo a casa. Poi scelsi di rimandare giù lei per i compiti che ancora doveva svolgere, fra questi far nascere le mie sorelle. Io decisi che potevo non esserci, ma che lei doveva restare. Ma poi mia madre mi tirò giù e improvvisamente ci ritrovammo vive, entrambe, pronte per iniziare il nostro difficile cammino insieme. (Allego una poesia autobiografica sulla mia nascita.

Esiste un paragrafo che tu chiami “Ventuno”: Cosa significa?

Il paragrafo “Ventuno” inizia così: “Ventuno grammi e’ il peso dell’ anima. Quando si cessa di esistere su questa Terra, il corpo pesa improvvisamente 21 grammi in meno. E’ l’ anima che se ne va. Nel 1907 un medico statunitense, MacDougall, fece numerosi esperimenti nell’ intento di misurare il peso dell’ anima. Pesava i corpi in vita e poi li ripesava subito dopo il loro decesso. Il risultato era sempre lo stesso, pesavano sempre 21 grammi in meno. Si attribuì, pertanto, da quel momento questo ipotetico peso all’ anima. Studi scientifici dimostrano che l’ anima pesa 21 grammi ma in realtà quanto e’ più pesante l’ anima nell’ esistenza di noi tutti? Quanto ascoltiamo la parte più intima e vera di noi stessi? Quanti grammi in più di questi ci portiamo addosso senza mai dare loro il giusto peso? L’ anima è quanto possediamo di più grande e di autentico e la trascuriamo per occuparci, troppo spesso, di cose prive di senso, dimentichi totalmente di quale grande ruolo siamo chiamati a svolgere e di quanto sia grande la nostra interiorità.

C’è una frase molto significativa alla fine del secondo capitolo: “Sai mamma, non sempre le cose che desideriamo sono le migliori per noi e a volte il dono migliore che possiamo ricevere e’ che non ci vengano recapitate.” Cosa significa?

Credo che, piuttosto che ringraziare per quanto abbiamo, perdiamo molto più tempo a lamentarci di ciò che non abbiamo. Facendo questo perdiamo di vista la realtà e il valore della nostra esistenza con la sua essenzialità. Vogliamo sempre di più, desideriamo sempre di più ,spesso trascurando che tutto ciò che non ci giunge in dono potrebbe essere addirittura il nostro più grande miracolo! Ma non voglio svelare troppo su questo argomento perchè andrei ad anticipare e a svelare un passo importante del libro che porterà da solo alla comprensione di questa frase. Credo soltanto che, semplicemente, ognuno debba accettare se stesso cosi som’e’ e amare se stesso nei limiti delle proprie capacità e amare questi limiti benedicendoli e traendo da essi vantaggi e benefici, trasformandoli addirittura in occasioni di miglioramento personale e facendo di questi ipotetici limiti perfino occasione di crescita per il prossimo.

Tratti un altro argomento molto impegnativo: Il perdono. Che cos’è per te il perdono?

Tutti noi nella vita siamo incastrati in dinamiche in cui proviamo risentimenti o rancori, siano essi dettati da contrasti più o meno impegnativi con le persone con cui entriamo in contatto. Ma il perdono è un fardello enorme che grava solo ed esclusivamente sulle spalle di chi non lo concede. Perdonare significa liberarsi, lasciar cadere quel peso dalle proprie spalle e avere la capacità di non voltarsi mai più indietro. Perdonare è una parola composta da due parole: “Per” e “donare”. Pertanto “perdonare” altro non significa che “donare” a se stessi, farsi un dono per vivere una vita migliore.

Angelo Barraco




Cagliari, anonimo segnala resti umani. Torna a galla un grande giallo dell’81

CAGLIARI –  “In un terreno di Macchiereddu ci sono i resti di una persona scomparsa molti anni fa”. Questo il tenore della segnalazione anonima ricevuta oggi dai carabinieri del comando provinciale di Cagliari. L’informazione farebbe riferimento a un uomo sparito decine di anni fa nel capoluogo sardo. I militari hanno avviato gli accertamenti in tutto l’agglomerato industriale di Macchiareddu, nel comune di Assemini, ma al momento non hanno trovato riscontro alla segnalazione. Tra i ‘gialli’ irrisolti in Sardegna, spicca la misteriosa scomparsa negli anni ’80 dell’avvocato cagliaritano Gianfranco Manuella. Tutto ebbe inizio il 22 aprile 1981. Sulle prime, gli inquirenti seguirono una pista di traffici illeciti legati alla base Nato di Decimomannu, poi vi fu una svolta improvvisa, grazie alle dichiarazione di un “pentito”: Sergio Piras.

L’avvocato Gianfranco Manuella fu ucciso e fatto sparire perchè conosceva la verità sul giallo di Ustica. Questa la sconvolgente ipotesi avanzata circa due anni fa dalla trasmissione “Chi l’ha visto?” sul più grande mistero di cronaca della storia cagliaritana.

L’avvocato Manuella era in confidenza con diversi militari della base di Decimomannu, dove ad esempio avrebbe spesso acquistato alcolici ed elettrodomestici  a prezzi decisamente favorevoli, quelli dello spaccio della base.

Ma proprio nei giorni prima della sua scomparsa, nel 1981, diverse persone misteriose bussarono nella casa di Manuella, come racconta il figlio alla trasmissione Rai. L’avvocato civilista cagliaritano proprio in quel periodo sarebbe venuto a conoscenza di notizie molto scottanti sul caso del Dc9 Itavia partito da Bologna e diretto a Palermo con 81 persone a bordo, e quasi certamente abbattuto da un missile. Non finisce qui: il giorno della strage di Ustica, secondo il giornalista Ottavio Olita, i radar a Decimo erano misteriosamente spenti. Manuella entrava e usciva liberamente dalla base militare che a quei tempi “era invalicabile, come fuori dai confini della nazione”.

Ma ci sono anche altre ipotesi. Per anni si era parlato di traffici di droga, di affari economici internazionali, ma niente è stato provato e l’altra vera vittima di questa storia resta l’avvocato Aldino Marongiu, morto di leucemia pochi mesi dopo la liberazione da Buoncammino: fuori dal carcere centinaia di persone in festa per l’uscita di un innocente rimasto due anni in cella ingiustamente e scagionato da una sentenza. Fu uno dei primi grandi processi mediatici della storia italiana, telecamere puntate su un tribunale, quello di piazza Repubblica, al centro dei riflettori. Erano gli anni d’oro di due giovani avvocati che diventarono tra i migliori dell’Isola, Luigi Concas e Franco Luigi Satta.

Il caso che sconvolse la Cagliari degli anni Ottanta si porta ancora addosso una scia gialla. A cominciare dall’auto di Manuella che fu ritrovata in via Abruzzi, lasciata aperta, come se qualcuno volesse simulare un suicidio. A cominciare dal corpo che non fu mai trovato, tanto che non sono pochi a ipotizzare ancora oggi che Manuella in realtà sia vivo, semplicemente scappato all’estero. Magari-come insinua Chi l’Ha Visto?- proprio a bordo di uno di quei caccia che si esercitavano sulla pista di Decimomannu. Perchè lui, l’avvocato Manuella, spesso ostentava con gli amici il fatto che se avesse voluto, sarebbe potuto saltare su uno di quegli aerei per volare nella penisola o in Germania. “Credo che una volta ci fosse salito davvero, su uno di quegli aerei tedeschi, per andare a Roma”, racconta l’amico di sempre, Carlo Onnis.

Chi venne a prendere Manuella in quella maledetta mattina del 22 aprile 1981, accanto all’auto lasciata a due passi dal cimitero di San Michele? Chi l’Ha Visto ieri ha intervistato  Carlo Onnis, la moglie di Manuella, e i giornalisti Andrea Frailis e Ottavio Olita che con grande prefessionalità hanno ripercorso le tappe della vicenda. Quella di un omicidio senza un cadavere. Quella che colpì al cuore la Cagliari bene. “Negli atti non c’è nulla che colleghi la storia di Manuella ad altre vicende, come fatti di droga”, spiega il giornalista Olita. E c’è un altro particolare, quei cento milioni di lire che furono consegnati a Manuella qualche giorno prima della sua sparizione, soldi scomparsi casualmente insieme all’avvocato. “Qui a Cagliari in molti mi sparano in faccia la voce che Gianfranco sia ancora vivo e io conosca la verità, ma non è così”, giura la moglie. “Nel giugno del 1980 c’è la strage di Ustica- ricorda Olita- e quando vennero fatte le indagini, si scoprì che i radar della base di Decimo quel giorno erano spenti”.

Qualche giorno prima dell’addio, Manuella raccontò ai familiari di essere in possesso di notizie sconvolgenti. Che potevano davvero essere legati alla strage del Dc9 a Ustica. Nessuno ha mai indagato a fondo sui rapporti tra Manuella e Decimo: “In quei giorni il magistrato Carlo Palermo che indagava sui traffici internazionali di armi aveva inserito la base Nato tra i possibili crocevia, l’indagine durò appena 44 giorni. Io ipotizzo che Manuella sia stato prelevato in via Abruzzi, portato alla base di Decimo e fatto sparire”, conclude Olita. E la moglie insiste: “Qualcuno ha creduto che lui sapesse qualcosa di troppo, è per questo che è stato ammazzato”




Cagliari, inchiesta Igea su truffe gestione miniere: pm, 71 rinvii a giudizio

CAGLIARI – Un anno e otto mesi dopo la chiusura delle indagini preliminari su Igea (la società in house della Regione Sardegna che ha il compito di gestire la messa in sicurezza delle aree minerarie) e completati i lunghi riscontri legati agli interrogatori dai 95 indagati, il pm Marco Cocco ha chiesto il rinvio a giudizio di 71 persone coinvolte nell’inchiesta “Geo&Geo”. Stralciata e proposta al Gip l’archiviazione per 24 indagati, mentre agli altri sono state confermate, a vario titolo, le contestazioni di truffa, peculato, abuso d’ufficio, turbativa d’asta e voto di scambio.
Nessuna novità tra i nomi eccellenti dell’inchiesta: andranno davanti al Gup del Tribunale che dovrà decidere sul rinvio a giudizio sollecitato dal pm Cocco l’ex presidente della società Giovanni Battista Zurru, l’ex sindacalista Marco Tuveri, la dipendente Daniela Tidu, il consigliere regionale Giorgio Oppi (Udc) e il nipote Enrico. A gennaio dello scorso anno la Procura di Cagliari aveva chiuso le indagini sull’Igea iniziate nel 2012.

Era stata denominata “Geo & Geo” l’inchiesta sull’Igea, chiusa dalla Procura. Le indagini, condotte dai carabinieri della Compagnia di Iglesias, e coordinate dal sostituto procuratore Marco Cocco, erano scattate nel 2012, arrivando all’apice a dicembre del 2014 con gli arresti. Gli investigatori avevano portato alla luce il cosiddetto “Sistema Igea“. Dall’azienda spariva carburante, attrezzature e materiali della società. Ma il sistema era molto più ampio. Secondo gli investigatori venivano truccati gli appalti e si davano in cambio contratti a termine o lavori di “somma urgenza”, e come contropartita arrivavano pacchetti di voti.

Un sistema circolare che permetteva il controllo economico e politico del territorio attraverso la gestione illecita dell’azienda, la gestione illegale di beni e risorse pubbliche, gli appalti truccati con dismissione illegale di beni della società e il controllo dei flussi di denaro pubblico arrivati nel Sulcis Iglesiente, che finivano sempre nelle tasche degli stessi imprenditori.

Il sistema si occupava anche delle assunzioni a tempo determinato o concessioni di beni al fine di ottenere voti alle elezioni. Tra gli indagati a cui oggi è stato notificato l’avviso di chiusura indagini c’è il consigliere regionale Giorgio Oppi; il nipote Enrico Oppi, il candidato sindaco alle ultime elezioni comunali di Iglesias, Gian Marco Eltrudis, l’ex commissario straordinario di Iglesias Antonello Ghiani. Inoltre altri politici candidati a Iglesias e Assemini, Marco Zanda, Gigi Rubiu, Francesco Pissard, il sindacalista Mario Cro, gli imprenditori Riccardo Putzolu, Umberto Gian Luca Giganti, Agostino Tolu, Francesco Furia.




Cagliari: al via i cimiteri 2.0 con i totem elettronici

CAGLIARI – Da oggi i cagliaritani e i visitatori che desiderano salutare con un fiore un proprio caro o conoscente defunto risparmieranno giri a vuoto.
Totem elettronici all’ingresso dei cimiteri di Cagliari

Da oggi al cimitero monumentale di Bonaria e in quelli di san Michele e di Pirri non si vagherà più inutilmente alla ricerca delle sepolture dei propri cari. Basterà digitare nome e cognome del defunto che si intende trovare e in pochi istanti sulla schermata video dei nuovi “totem elettronici” installati nei rispettivi ingressi e apparirà la data e luogo di nascita, quella del decesso e la posizione esatta in cui si trovano i suoi resti.

Ad annunciare l’esordio ufficiale delle mappe digitali è la vicesindaca e assessora Luisa Anna Marras lo lo ha definito “un intervento importante per la vita quotidiana dei cittadini”. Perché, risparmio di tempo ed energie a parte, da la misura della sensibilità dell’Amministrazione comunali rispetto soprattutto alle “esigenze e alle difficoltà delle persone anziane e disabili”.

L’idea che sta alla base del sistema sviluppato dal Comune, che già è disponibile sul Portale internet istituzionale www.comune.cagliari.it (sezione “Servizi online”, alla voce “Ricerca sepolture”), permette con pochi “clic” di visualizzare 85mila schede (65mila tumulazioni a san Michele, 15mila a Bonaria, 5mila a Pirri), è insomma quella di far risparmiare giri a vuoto a cagliaritani e visitatori che desiderano salutare con un fiore un proprio caro o conoscente defunto.

Al medesimo obiettivo puntano anche le 71 nuove targhe direzionali, e la nuova toponomastica, collocate lungo i vari percorsi al Cimitero di san Michele. E considerata la sua estensione, non c’è da dubitare che saranno più che utili per orientarsi al meglio. I nomi dei viali, delle logge e dei campi sono stati scelti grazie ad una consultazione a cui hanno partecipato quasi 1800 cittadini che in maggioranza si sono espressi per l’indicazione di nomi di venti, piante e fiori.

Un’iniziativa, dunque, innovativa, ma soprattutto utile. Basti pensare che “sono 180mila le persone che in un anno si recano al Cimitero di San Michele. Di queste, circa il 10% (18mila) arrivano all’ingresso senza conoscere quella che è l’esatta ubicazione della tomba”, ha detto l’assessore Danilo Fadda. Per orientarsi, non restavano loro che i metodi tradizionali: rivolgersi agli uffici del Comune, oppure, i fine settimana quando gli uffici sono chiusi, far da se rischiando magari di “peregrinare” nel Campo Santo.

Almeno fino ad oggi. È stato sufficiente un investimento di soli 6mila euro, ha spiegato il rappresentante della Giunta Zedda titolare degli Affari generali, “a dimostrazione che non sempre è necessario spendere ingenti risorse per ridurre i disagi dei cittadini. A volte è sufficiente ascoltare le loro richieste e i suggerimenti degli operatori che nei cimiteri ci lavorano”.

Le novità sono state salutate favorevolmente anche dalla Municipalità di Pirri, a voce dal presidente del Consiglio, Paolo Secci.

Apprezzamenti sono arrivati anche dal consigliere Roberto Tramaloni. Durante la l’incontro di stamani con i giornalisti svoltosi al Cimitero di San Michele, il presidente della Commissione Affari generali ha evidenziato che “il livello di civiltà di una città lo si misura anche da queste scelte che sono tutt’altro che secondarie”.

Tra le azioni che l’Amministrazione comunale sta portando avanti in questo settore, ha concluso Fadda, c’è anche la realizzazione del nuovo forno crematorio, prevista nei primi mesi dell’anno venturo, l’ampliamento del Cimitero di Pirri (1400 loculi, e manutenzione per circa 2milioni di finanziamento), riapertura del Cimitero Monumentale di Bonaria e la vendita di oltre 200 colombari, oltre che la sua riqualificazione.




Cagliari, grande successo per il convegno "Dietro La Maschera – Le voci del Silenzio"

 
di Angelo Barraco – Paolino Canzoneri

GALLERY IN FONDO ALL'ARTICOLO

 

CAGLIARI – Il 31 marzo 2017 alle ore 17.00 presso la sala consigliare del Comune di Dolianova si è tenuto l'evento dal nome “Dietro La Maschera Le Voci del Silenzio – Aspetti Giuridici, Psicologici e Criminologici della Violenza di Genere” organizzato da PENELOPE SARDEGNA onlus con la Sezione di Psicologia diretta dalla dr.ssa Emanuela Piredda e l’Istituto Internazionale di Scienze Criminologiche e Psicopatologico Forensi. L'incontro ha visto la partecipazione di un copioso pubblico ed è stato particolarmente apprezzato grazie alla perfetta sinergia ed affiatamento del nutrito staff di professionisti di alto livello che ha saputo trattare il tema della violenza con estrema perizia e visione da tutte le angolazioni. Lo scopo era quello di focalizzare e spaziare dai primi sontomi di violenze in  età evolutiva per giungere ai tragici episodi di femmicidio o femminicidio che dir si voglia, passando per il bullismo, la violenza in famiglia ed a scuola, gli atti persecutori più conosciuti come stalking, i cyber crimes ed in particolare la più temibile e subdola, la violenza psicologica, violenza senza lividi e lesioni ma che lascia ferite più profonde, a volte inguaribili e causa di morte: perché morte è anche morire dentro, annullarsi, non avere più identità. Spesso le Scomparse sono causate da qualche forma di violenza di quelle accennate e quelle con esiti nefasti spesso sono da ricondurre a violenze in famiglia. La dottoressa Valeria Casu non ha potuto presenziare all'evento perchè impossibilitata, in sostituzione ha partecipato la Dott.ssa Marianna Scioni Predidente Commissione Politiche Sociali.drl Comune ospitante"; la dr.ssa Emanuela Piredda, della commissione di psicologia di Penelope Sardegna". Entrambi portano avanti nei Comuni, nelle Scuole, nei circoli tipo Rotary, nelle Palestre e persino nelle Piazze, un programma di sensibilizzazione, informazione e studio della violenza, non solo di genere, ma di ogni forma di violenza a 360°. Nei vari incontri su questo argomento L'avvocato Gianfranco Piscitelli e la dr.ssa Piredda si interscambiamo con altri professionisti ed esperti facenti parte del loro gruppo come L'avvocato Ester Deplano, criminologa e Grafologa Forense e l'Avvocato Barbara Congiu, Vice Presidente dela commissione Regionale per la realizzazione della parità fra Uomini e Donne. Durante l'incontro l'avvocato Gianfranco Piscitelli ha sviluppato il tema analizzando il tempo della crescita dell'individuo dall’asilo sino all’età adulta senza restringerlo ai soli episodi di violenza di genere. E così ha potuto parlare dei “bambini spugna” che assorbono dalla famiglia e dalla scuola i segnali imprimendoli inconsciamente nella propria memoria storica per poi passare all’importante momento adolescenziale sino alla maggiore età passando per bullismo, primi amori e riconoscimento della violenza nell’età evolutiva come aggressioni verbali e fisiche o violenze psicologiche poste in essere dal giovane partner o amici, nascondendoli e giustificandoli con gelosia, protezione e troppo affetto per poi parlare di maltrattamenti, atti persecutori, violenza fisica ed omicidi evidenziando il novello D.L. “omicidio di identità” per gli sfregi al volto con acido, fuoco e lame. L'avvocato inoltre ha invitato i presenti a spingersi oltre l'incontro in sala e provare a trovare il coraggio di parlare con i vicini di questi argomenti, con i vicini di casa, nelle scuole, in chiesa per dare forza e voce a chi per paura o altro tace e si nasconde dietro la maschera. 
 
Pochi giorni fa abbiamo chiesto all’Avvocato Gianfranco Piscitelli di spiegarci il perché del titolo “Dietro la Maschera – le voci del silenzio” e ci ha puntualizzato che la maschera “copre la dura realtà, perché la maschera viene usata da un falso perbenismo, perché la maschera nasconde vittima e carnefice, perchè dobbiamo imparare a guardare oltre la maschera ed ascoltare le grida di aiuto, gridate in silenzio da chi è privato della voce. Perché dobbiamo strappare la maschera a chi la usa da troppo tempo per crogiolarsi nella menzogna”. Un concetto estremamente profondo in cui viene raccontata una realtà priva di trasparenze e verità, in cui prevale l’illusione dell’essere quello che non si è dinnanzi ad un perbenismo apparente e di facciata che nasconde la crudeltà dell’uomo che non si pone limiti etici e morali. Un pensiero che riporta alla mente una frase di Erasmo da Rotterdam che recita “Tutta la vita umana non è se non una commedia, in cui ognuno recita con una maschera diversa, e continua nella parte, finché il gran direttore di scena gli fa lasciare il palcoscenico”.
 
La dottoressa Emanuela Piredda, psicologa e criminologa, oltre a sviluppare quanto detto dall'avvocato Piscitelli, ha focalizzato il suo intervento sul punto di vista psicologico del tema della “violenza psicologica” che è la più subdola, penetrante e con segni permanenti anche quando cessa invitando a non chiudersi ma a reagire, a cercare l’aiuto ed a trovare il coraggio necessario. Ed è su questo tema specifico che ha denunciato e sottolineato la forma di violenza chiamata “gaslighting” che rappresenta il crudele comportamento manipolatorio che uccide la vittima che raggiunge irreversibili stati di depressione che possono condurla sino al suicidio o gravi problemi psichiatrici.
L’Avvocato Piscitelli ci aveva inoltre specificato che “Nei vari incontri su questo argomento io e la Dott.ssa Piredda ci interscambiamo con altri professionisti ed esperti facenti parte del nostro gruppo come la Dott.ssa Ester De Plano, Avv. libera professionista ma anche criminologa e grafologa forense, collaborando con altre associazioni ed Enti quali ad esempio la Commissione Pari Opportunità della Regione Sardegna di cui una delle relatrici dell’incontro l’Avv.  Barbara Congiu è Vice presidente”
 
Gli aspetti legati alla violenza invece sono stati analizzati durante l'intervento dell'avvocata Ester De Plano, criminologa e grafologa forense, che non si è soffermata solamente sulle punizioni dei reati vecchi e nuovi ma anche sulla prevenzione e ciò che il soggetto vittima o chi assiste o sa può fare, ricordando anche i vantaggi economici di gratuito patrocinio riservati in tali casi. L’avvocata Barbara Congiu, vicepresidente della Commissione per le pari opportunità della Regione Sardegna, ha ricordato ciò che la Regione fa in favore delle vittime di violenza di genere e gli studi, le battaglie e quanto la Commissione ha fatto e fa quotidianamente.
 
L’Avvocato Piscitelli ci ha inoltre spiegato che l’Istituto Internazionale di Scienze Criminologiche e Psicopatologico-Forensi è “un Ente di Ricerca di Eccellenza riconosciuto dal MIUR ed iscritto all’Anagrafe Nazionale delle Ricerche con il codice n. 62065CSS – ha sede a Roma il rappresentante legale è la Prof.ssa Monica Calderaro, Dottoressa in Scienze e Tecniche Psicologiche, Psicografologa, Specialista in Psicologia applicata alla scrittura ed in perizie grafiche, esperta in Criminologia e Scienze Investigative e della Sicurezza, docente di grafologia e grafologia forense ai Master in Criminologia e Grafologia presso l’Università La Sapienza di Roma; Presidente è il Chiar.mo Prof. Dott. Vincenzo Maria Mastronardi noto psichiatra e criminologo clinico docente di Criminologia e di Psicopatologia Forense presso Università italiane ed estere; Responsabile per la Sardegna sono io su rfecente nomina del prof. Mastronardi. L’I.I.S.C.P.F. organizza corsi di studio, seminari di formazione, master, convegni ed eventi sulle materie giuridico-criminologiche-psicopatologico.forensi e tutto quanto di pertinente e relativo alla formazione e qualificazione professionale curando anche la pubblicazione di libri, dispense, riviste ecc”.




Cagliari, Dietro la maschera – Le voci del silenzio: convegno sulla violenza di genere

 
di Angelo Barraco – Paolino Canzoneri

 
SARDEGNA – “Dietro La Maschera – Le Voci del Silenzio” è il nome del convegno che si terrà il 31 Marzo alle ore 17:00 presso la sala consigliare del Comune di Dolianova (Cagliari). Un incontro sulla violenza di genere patrocinato dal Comune unitamente alla Commissione di Psicologia di Penelope Sardegna Onlus e l’Istituto Superiore di Scienze Criminologiche e Psicopatologico Forensi. Il convegno sarà moderato dalla Dott.ssa Valeria Casu, che sarà affiancata dall’Avvocato Gianfranco Piscitelli, esperto in investigazioni e criminologia, Presidente dell’associazione Penelope Sardegna Onlus, Responsabile per la Sardegna dell’istituto di Scienze Criminologiche e Psicopatologico Forensi; dalla Dott.ssa Emanuela Piredda, Psicologa, Criminologa, Responsabile della Sezione Psicologica dell’associazione Penelope Sardegna Onlus; ci sarà inoltre l’Avv. Ester Deplano, Criminologa, Grafologa Forense e l’Avvocato Barbara Congiu, Vice Presidentessa della commissione Regionale per la realizzazione della parità fra Uomini e Donne. L’incontro è aperto a tutti.
 
L’Avvocato Gianfranco Piscitelli ci ha spiegato che l’evento è stato organizzato da “Penelope Sardegna onlus con la Sezione di Psicologia diretta dalla dr.ssa Emanuela Piredda e l’Istituto Internazionale di Scienze Criminologiche e Psicopatologico Forensi, su invito del Sindaco di Dolianova dr. Ivan Piras ha creato questo evento.” L'evento dal nome “Dietro La Maschera Le Voci del Silenzio” , ha inoltre aggiunto che  “Nella mia duplice qualità di Presidente di Penelope Sardegna e di Responsabile per la Sardegna dell’Istituto Internazionale di Scienze Criminologiche e Psicopatologico Forensi, sono da tempo impegnato con la dr.ssa Emanuela Piredda, psicologa e criminologa nonché responsabile della Commissione Psicologia di Penelope, a portare avanti nei Comuni, nelle Scuole, nei circoli tipo Rotary, nelle Palestre e persino nelle Piazze, un programma di sensibilizzazione, informazione e studio della violenza, non solo di genere, ma di ogni forma di violenza a 360, ecco quindi che i nostri interventi spaziano dai primi sintomi di violenza in età evolutiva per giungere ai tragici episodi di femmicidio o femminicidio che dir si voglia, passando per il bullismo, la violenza in famiglia ed a scuola, gli atti persecutori più conosciuti come stalking, i cyber crimes ed in particolare la più temibile e subdola, la violenza psicologica, violenza senza lividi e lesioni ma che lascia ferite più profonde, a volte inguaribili e causa di morte: perché morte è anche morire dentro, annullarsi, non avere più identità. Spesso le Scomparse sono causate da qualche forma di violenza di quelle accennate e quelle con esiti nefasti spesso sono da ricondurre a violenze in famiglia” L’Avvocato aggiunge puntualizzato che “Nei vari incontri su questo argomento io e la dr.ssa Piredda ci interscambiamo con altri professionisti ed esperti facenti parte del nostro gruppo come la dr.ssa Ester De Plano, avvocata libera professionista ma anche criminologa e grafologa forense, collaborando con altre associazioni ed Enti quali ad esempio la Commissione Pari Opportunità della Regione Sardegna di cui una delle relatrici dell’incontro l’avv.  Barbara Congiu è vice presidente”

Abbiamo chiesto all'Avvocato Piscitelli perché “ Dietro la Maschera – le voci del silenzio”?
Perché la maschera copre la dura realtà, perché la maschera viene usata da un falso perbenismo, perché la maschera nasconde vittima e carnefice, perchè dobbiamo imparare a guardare oltre la maschera ed ascoltare le grida di aiuto gridate in silenzio da chi è privato della voce. Perché dobbiamo strappare la maschera a chi la usa da troppo tempo per crogiolarsi nella menzogna.
 
Cos’è l’Istituto Internazionale di Scienze Criminologiche e Psicopatologico-Forensi?
Trattasi di un Ente di Ricerca di Eccellenza riconosciuto dal MIUR ed iscritto all’Anagrafe Nazionale delle Ricerche con il codice n. 62065CSS – ha sede a Roma il rappresentante legale è la prof.ssa Monica Calderaro, dottoressa in Scienze e Tecniche Psicologiche, Psicografologa, Specialista in Psicologia applicata alla scrittura ed in perizie grafiche, esperta in Criminologia e Scienze Investigative e della Sicurezza, docente di grafologia e grafologia forense ai Master in Criminologia e Grafologia presso l’Università La Sapienza di Roma; Presidente è il Chiar.mo Prof. Dott. Vincenzo Maria Mastronardi noto psichiatra e criminologo clinico docente di Criminologia e di Psicopatologia Forense presso Università italiane ed estere; Responsabile per la Sardegna sono io su rfecente nomina del prof. Mastronardi.
L’I.I.S.C.P.F. organizza corsi di studio, seminari di formazione, master, convegni ed eventi sulle materie giuridico-criminologiche-psicopatologico.forensi e tutto quanto di pertinente e relativo alla formazione e qualificazione professionale curando anche la pubblicazione di libri, dispense, riviste ecc.




CAGLIARI: DORME CON I CADAVERI DEI GENITORI DOPO AVERLI UCCISI A BASTONATE E COLTELLATE

di Angelo Barraco
 
Cagliari – Igor Diana, il 28enne di origini Russe, ha confessato il brutale delitto compiuto ai danni dei suoi genitori adottivi. Giuseppe Diana, 67 anni e Luciana Corgiolu, 62 anni, sono stati uccisi a Settimo San Pietro, provincia di Cagliari, con bastonate e numerose coltellate inferte con ferocia. Il killer si era dato alla fuga dopo il delitto e si era reso dato alla fuga. Il 28enne ha confessato il delitto al Pm Daniele Caria, che si era recato in ospedale ad interrogarlo e ha riferito “È stato un raptus, non so cosa mi sia preso e li ho uccisi, non ricordo nulla di quello che è accaduto”. L’uomo si trova ricoverato in seguito ad uno scontro a fuoco con le forze dell’ordine contro i quali aveva tentato di opporsi sparando contro, ma la sua arma si è inceppata. E’ accusato di duplice omicidio volontario, tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale. Il terribile delitto sarebbe maturato domenica sera, a seguito di una violenta con i genitori. In seguito alla discussione si sarebbe addormentato, ma non si sarebbe dato pace e allora ha ucciso i genitori in piena notte. La madre è stata uccisa in camera da letto e in padre, che ha opposto resistenza alla furia omicida, è stato rinvenuto in cantina. Dopo aver massacrato i suoi genitori è andato a dormire come se nulla fosse accaduto, all’indomani si è cambiato ed è uscito di casa, è andato al bar, ha giocato alle macchinette, ha interagito e ha fatto uso di droga e poi è tornato nuovamente in quella casa con i corpi dei suoi genitori trucidati e massacrati a coltellate e bastonate. L’ultimo avvistamento risale alla mattina di martedì in zona Poetto, poi il buio, il giovane scompare con il suo fuoristrada e con una pistola. Gli inquirenti individuano la vettura e scatta un inseguimento. Il giovane però non si arrende e sceso dalla macchina si punta la Beretta alla tempia e successivamente la rivolge contro le forze dell’ordine, preme il grilletto, ma la reazione è istantanea e reciproca e viene ferito. Il giovane killer non si arrende e tenta la disperata fuga a piedi con la pistola in pugno. Viene descritto come determinato e lucido.