CAGLIARI, LOTTA AI RATTI IN CORSO VITTORIO EMANUELE: IL COMUNE CHIEDE AIUTO ALLA ASL PER AFFRONTARE L'EMERGENZA

Redazione

Cagliari – Il Comune di Cagliari chiederà alla ASL un tavolo tecnico per concordare le strategie più efficaci nella lotta ai ratti in corso Vittorio Emanuele.
L'Assessorato all'Igiene del Suolo cerca così di affrontare con mezzi adeguati l'emergenza scattata in quest'area della città. Si sono moltiplicate, infatti, le segnalazioni sulla presenza di colonie di topi che sembrano non temere le ripetute azioni di derattizzazione. A favore degli animali giocano le condizioni di un quartiere ricco di ripari, passaggi verso il sottosuolo e edifici in degrado. Per questo la collaborazione con la ASL, da affiancare agli strumenti del Centro Provinciale Antinsetti (che si occupa anche di derattizzazioni), viene considerata un fattore fondamentale per colpire con maggiore precisione i punti critici della situazione attuale.
Da parte del Comune, per quanto di competenza, sono diverse le ipotesi di intervento da portare al tavolo. Potrebbe essere sperimentata una nuova batteria di raccolta dei rifiuti, che preveda contenitori di nuova concezione contro le incursioni dei topi. L'attenzione andrebbe rivolta anche alle vicinanze del Portico di Palabanda, con la ricerca di soluzioni condivise tra l'amministrazione pubblica e i soggetti privati che possiedono o usano terreni e locali commerciali. Sarebbe intensificata, per ultimo, la vigilanza sulla corretta differenziazione dei rifiuti, dopo aver rilevato non pochi casi di discarica “disinvolta” che incoraggia il pasto dei ratti.
Oltre che sull'apporto di ASL e Centro Provinciale Antinsetti, il Comune conta sull'intesa con gli operatori della ristorazione che lavorano nel quartiere. Sono previsti incontri e azioni di sensibilizzazione per tutelare insieme l'igiene del suolo.




CAGLIARI, COCAINA DALLA TURCHIA: 5 ARRESTI

Redazione

Cagliari – La droga arrivava dal Sud America attraverso la Turchia e alimentava le piazze di spaccio della Sardegna.

L'attività dell'organizzazione criminale italo-turca che gestiva il traffico di cocaina, è stata interrotta dagli agenti della Squadra mobile di Cagliari, che questa mattina hanno arrestato cinque dei sette appartenenti al gruppo criminale, due dei quali sono finiti in carcere, mentre gli altri tre sono agli arresti domiciliari.

L'accusa nei loro confronti è di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Per uno di loro c'è anche l'accusa di aver allestito e coltivato una serra composta da quasi 400 piante di cannabis, trovata nel territorio di Pula (Cagliari).

L'indagine della Mobile, denominata "Ultimo minuto", è stata avviata nel 2012 partendo dal monitoraggio svolto su un cittadino turco coinvolto in una precedente operazione. L'uomo, sfruttando le sue conoscenze in patria, ha attivato il nuovo canale di approvvigionamento della droga.

Al gruppo criminale viene contestata l'importazione in Italia di 10 chili di cocaina, per un valore sul mercato di almeno 300 mila euro.

Con la Mobile cagliaritana hano collaborato gli artificieri della Questura, una unità cinofila di Abbasanta e alcuni agenti della Squadra mobile di Nuoro.




CAGLIARI: "GAME OVER" PER OTTO AGENZIE DI SCOMMESSE

Redazione

Cagliari – Con l'operazione "Game over" la Polizia di Stato di Cagliari, in collaborazione con il comando della Guardia di finanza, ha posto fine all'attività illecita di 8 agenzie di raccolta di scommesse prive di ogni autorizzazione. Denunciati gli 8 titolari degli esercizi pubblici.

Durante una serie di controlli, programmati anche in coincidenza con i Campionati mondiali di calcio che si stanno tenendo in questi giorni, poliziotti e finanzieri hanno effettuato controlli a tappetto su tutta la provincia; le Forze dell'ordine hanno verificato che nelle 8 agenzie di scommesse si raccoglievano giocate senza che fossero state rilasciate la licenza di pubblica sicurezza e la concessione rilasciata dall'agenzia delle dogane e dei monopoli.

Sono stati accertati collegamenti telematici verso i più noti bookmaker esteri e nelle perquisizioni sono stati sequestrati computer fissi, portatili e touch screen, modem, notebook, stampanti, monitor e lettori ottici.

All'interno dei locali c'erano anche giochi elettronici non autorizzati dall'Agenzia delle dogane e dei monopoli.




CAGLIARI, CADAVERE DI DONNA IN UN FRIGORIFERO: TROVATO L'ASSASSINO DOPO 20 ANNI

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Cagliari – Risolto un caso di 20 anni fa dalla Squadra mobile di Cagliari, quando il cadavere di una donna fu trovato all'interno di un frigorifero, in un'abitazione nelle campagne di Quartu Sant'Elena (Cagliari). La vittima era Anila Hetay, all'epoca 24enne, di Scutari, in Albania.

Il latitante, David Lekaj, 46enne, ricercato anche all'estero per l'omicidio della connazionale e convivente Anila Hetay è stato arrestato nei giorni scorsi a Durazzo, in Albania dai poliziotti di Cagliari e grazie alla collaborazione dell'Interpol.

Lekaj si era reso da subito irreperibile. Le indagini condotte all'epoca dei fatti avevano permesso di accertare le responsabilità dell'uomo in merito all'omicidio, il cui movente era da ricercare nel fatto che, dopo avere avviato alla prostituzione la giovane donna l'aveva sottoposta a maltrattamenti che ne causarono la morte per shock-traumatico e arrestocardiocircolatorio.

A distanza di quasi vent'anni dall'accaduto, i poliziotti sono riusciti a raccogliere informazioni riguardo il latitante, scoprendo che era ancora in vita e si trovava in Albania, precisamente a Durazzo. Con queste certezze, e coinvolgendo le autorità albanesi, il tribunale di Cagliari ha emesso un mandato di arresto europeo nei confronti del ricercato, che ha permesso ai poliziotti di catturare il latitante.




CAGLIARI MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA: MALTRATTA LA MOGLIE, ARRESTATO

Redazione

Cagliari – Nel pomeriggio del 26 aprile i Carabinieri di Sanluri hanno tratto in arresto un uomo per di maltrattamenti in famiglia. Verso le 14,00 una donna, particolarmente agitata, ha contattato il 112 per chiedere aiuto in quanto il marito, in evidente stato di ubriachezza, la stava aggredendo.
I Carabinieri, subito intervenuti nell'abitazione coniugale, hanno, in effetti, trovato l'uomo 54enne originario di Arbus che stava aggredendo la moglie 48enne del luogo. Motivo scatenante del litigio è stato un battibecco banale, ma lo stato di alterazione alcolica dell'uomo ha fatto sì che la situazione degenerasse e, solo grazie all'intervento dei Carabinieri, si è risolto. Proprio i problemi di etilismo dell'uomo sono alla base di numerosi precedenti interventi da parte dei militari, ma che la vittima non ha mai formalizzato con denunce contro il marito. L'uomo condotto in Caserma, dopo colloquio con il PM di turno circa la pericolosità e la recidività del soggetto, veniva tratto in arresto. La mattina del 28, a seguito di comparizione davanti al Giudice del Tribunale di Cagliari, dopo esser stato convalidato l'arresto, l'arrestato è stato sottoposto alla custodia cautelare in carcere e condotto a Buoncammino, in attesa dell'udienza fissata per il giorno 2 maggio, a seguito dei termini a difesa richiesti.




PEDOFILIA IN RETE: 24 DENUNCIATI PER I REATI DI PORNOGRAFIA MINORILE E VIOLENZA SESSUALE

Redazione

Sono Impiegati, liberi professionisti, studenti, operai e pensionati i pedofili finiti nella rete della polizia postale di Udine.

Con l'operazione "Micione mio" gli agenti hanno scoperto una community di pedofili che adescavano minorenni e si scambiavano poi i loro contatti.

Le indagini avviate circa un anno fa e concluse oggi, sono partite dalla denuncia dei genitori di una bambina di 12 anni della provincia di Udine che, una volta adescata, era stata indotta ad inviare video ed immagini che la riprendevano in atteggiamenti erotici.

Nel corso delle investigazioni i poliziotti hanno individuato una rete di persone che adescavano le bambine mediante una community di "Netlog" e che, dopo essersi scambiati i riferimenti, intrattenevano rapporti con loro attraverso Messenger, Skype e WhatsApp, acquisendo filmati e foto delle loro conversazioni.

Numerose sono state le perquisizioni, coordinate dal Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online del Servizio polizia postale e delle comunicazioni ed eseguite dagli agenti di Udine.

Le indagini hanno portato al sequestro di materiale informatico: 22 computer, 46 hard disk, 508 supporti CD e DVD, 46 pendrive, 50 telefoni cellulari e sim card, 11 memory card e documentazione varia ritenuta utile per successivi sviluppi.

Le città interessate dall'inchiesta sono Pesaro, Udine, Roma, Palermo, Caserta, Vibo Valentia, Brescia, Latina, Cagliari, Avellino, Monza e Brianza, Enna, Milano, Verbania, Lecce, Savona, Lucca, Forlì e Cesena, Genova, Torino, Bari, Verona e Benevento.

I 24 denunciati, hanno quasi tutti un'età compresa tra i 29 e i 54 anni; ci sono inoltre anche due ultrasessantacinquenni. Tra gli indagati ci sono anche quattro recidivi per reati di pornografia minorile e violenza sessuale.




CAGLIARI: SEQUESTRATI ANIMALI SFRUTTATI DA UN CIRCO

Redazione

Iglesias (CA) – Un orso, un elefante africano, una tigre e un ippopotamo sono il risultato di un inconsueto sequestro eseguito dagli uomini del commissariato di Iglesias (Cagliari), insieme a quelli del Corpo forestale dello Stato.

Gli animali appartenevano ad un piccolo zoo di un circo itinerante che da qualche giorno alla periferia di Iglesias, faceva spettacoli a buon prezzo sfruttando animali pericolosi.

L'orso, a cui era applicata una museruola, veniva fatto salire su un carretto trainato da un cavallo; sul cavallo inoltre era applicata sul dorso una struttura rigida su cui veniva incatenata una tigre: così si concludeva lo spettacolo messo in scena dal circo attirando l'attenzione di alcuni attivisti di un'associazione animalista che hanno immediatamente presentato un esposto.

La breve indagine che ne è scaturita, ha evidenziato che gli animali erano maltrattati e maneggiati senza le dovute precauzioni mettendo a rischio l'incolumità degli spettatori.

Nella struttura sono stati trovati anche una leonessa ed altri animali anziani che venivano mostrati nel piccolo zoo in aree non adeguatamente attrezzate per la sicurezza del pubblico. (Le foto sono di Carlo Martinelli)




CAGLIARI: AGGREDISCE UN'ANZIANA, ORA E' RICOVERATA CON IL VOLTO TUMEFATTO

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Cagliari – E' stato arrestato nella notte, dopo una lunga caccia all'uomo nelle campagne di Serramanna Dessi' Claudio di 44 anni, per la selvaggia aggressione di ieri mattina a Cagliari, contro una pensionata di 85 anni. Gli Agenti della Squadra Mobile della Questura di Cagliari sono arrivati a lui anche grazie alla collaborazione della Compagnia barracellare di Serramanna dopo aver sentito il racconto della donna, attualmente ricoverata in ospedale con 30 giorni di cure con il volto tumefatto e un dente spezzato. L'uomo è entrato nell'appartamento della pensionata in cerca di soldi e altri preziosi, con il volto coperto, pestando poi a sangue la vittima quando questa ha cercato di opporsi alla rapina.

Dessì, pluripregiudicato per reati della stessa specie, senza fissa dimora e dedito all'abuso di alcool, è stato rinchiuso nel carcere del capoluogo. Gli Agenti hanno accertato che l'arrestato era una presenza abituale nel palazzo della vittima per via di alcune conoscenze, dalle quali avrebbe appreso che la donna viveva da sola e percepiva una piccola pensione.

L'individuazione del responsabile e l'arresto dopo alcune ore dal fatto è un'ulteriore riprova della presenza anche nei quartieri di Is Mirrionis e Sant'Avendrace della Polizia di Stato ma è altresì un segnale di non riconducibilità del grave reato alla criminalità del quartiere.