Caltanissetta, sanzionato locale in via Monaco: non rispettava le prescrizioni anti Covid

La Polizia di Stato, a seguito di controlli predisposti presso gli esercizi commerciali, prevalentemente di somministrazione di alimenti e bevande, al fine di verificare il rispetto delle prescrizioni imposte dal Governo per contenere l’espandersi della pandemia, ha sanzionato il titolare del bar denominato “MEET CAFE’, sito a Caltanissetta in Via L.Monaco.

Nel corso del controllo, è stato accertato che all’interno dei locali dell’attività in questione, dove erano presenti circa un centinaio di avventori, distribuiti nei tavoli con posto a sedere (in ottemperanza alle disposizioni impartite dalle linee guida del D.P.C.M.), due tavoli risultavano essere occupati da n.5 avventori anziché 4; identificati e opportunamente interpellati riferivano di non essere congiunti o conviventi.

Pertanto, si è proceduto alla contestazione della violazione dell’art.1 comma 10 Lett. “GG” del D.P.C.M. del 14.01.2021 (aree gialle), con riferimento all’art. 4 comma 1 del D.L. 25.03.2020 n.19 convertito con Legge n.35 del 22.05.2020, che prevede la sanzione amministrativa di euro 400,00 e la contestuale sanzione accessoria della sospensione dell’attività per giorni 5.

Si provvederà ad inoltrare alla competente Prefettura apposita informativa per i provvedimenti successivi, che vorrà adottare.

        



Caltanissetta, 125 migranti in fuga dal Cara: Il Sindaco: “La struttura non è idonea. Qui non possono stare”

Sono stati rintracciati e riportati al Cara di Pian del Lago di Caltanissetta 125 migranti su un totale di 184 che si erano allontanati ieri dalla struttura. I migranti erano obbligati a rispettare la quarantena. Ieri però, intorno alle 18, hanno iniziato una fuga di massa. Le forze dell’ordine hanno lavorato tutta la notte per rintracciarli e stanno continuando le ricerche. Molti migranti sono fuggiti scalzi tra le campagne.
La Questura ha annunciato che saranno messi tutti in quarantena.
“Mi sto recando in Comune – ha detto il sindaco Roberto Gambino – a scrivere una nota al ministro Luciana Lamorgese ribadendo che la struttura di Caltanissetta non è in grado di contenere queste persone, perché evidentemente non è idonea.
Pretendo che non venga più nessuno a Caltanissetta e che il Cara venga svuotato da chi è in i quarantena. Ringraziamo le forze dell’ordine per aver rintracciato più di 100 migranti ma rimango dell’opinione che non possano stare qui”.




Caltanissetta, fuggono con la moto all’alt della Polizia mettendo in pericolo pedoni e automobilisti

CALTANISSETTA – Fuggono all’alt della polizia con il motociclo creando grave pericolo per pedoni e automobilisti. Stessa dinamica, stesso luogo. In pochi giorni: inseguiti e denunciati due ventenni dalla sezione volanti.

I poliziotti della sezione volanti hanno denunciato alla locale Procura della Repubblica due nisseni: un ventiquattrenne e un ventisettenne, entrambi gravati da precedenti giudiziari, per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e guida senza patente.

Il primo episodio si è verificato sabato mattina, il secondo ieri

Medesima dinamica e luogo. Sabato mattina una pattuglia della Polizia di Stato, nel corso dei servizi di controllo del territorio, nel transitare per via Redentore, ha intercettato un ventiquattrenne, noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti giudiziari, che circolava alla guida di un ciclomotore privo di casco. Il ventiquattrenne, che è sottoposto alla misura di prevenzione dell’avviso orale, irrogata dal Questore di Caltanissetta, non ha mai conseguito la patente di guida. Gli agenti hanno intimato l’alt polizia al ragazzo il quale, invece di fermarsi, per sfuggire al controllo, ha accelerato l’andatura fuggendo in direzione via Xiboli.

Gli agenti si sono posti al suo inseguimento che si è concluso in via Vespri Siciliani. Nel corso della fuga il giovane ha tentato invano di occultare la targa del mezzo con la gamba e, procedendo ad alta velocità, ha posto in essere una serie di manovre pericolose per gli utenti della strada. Analoga situazione si è verificata ieri mattina, teatro dell’evento sempre via Redentore, stavolta a sfuggire all’alt polizia un ventisettenne privo di casco, anche lui noto ai poliziotti, che a bordo di un motociclo è fuggito in direzione di via Suterese, compiendo una serie di manovre azzardate e pericolose. Nel corso dell’inseguimento il giovane ha perso il controllo del mezzo abbandonando per strada una busta contenente una consolle Xbox e due controller della consolle, di probabile provenienza furtiva, che sono stati sequestrati. Entrambi i giovani, oltre alla denuncia, hanno collezionato una serie di contravvenzioni al codice della strada per le numerose violazioni commesse.




I giudici di Caltanissetta su Borsellino: “Si è trattato di uno dei più gravi depistaggi della storia”

PALERMO –  “Le dichiarazioni di Vincenzo Scarantino sono state al centro di uno dei più gravi depistaggi della storia giudiziaria italiana”. Nero su bianco, per la prima volta, i giudici di Caltanissetta scrivono del clamoroso depistaggio delle indagini sulla strage di via D’Amelio costata la vita al giudice Paolo Borsellino. Nelle motivazioni della sentenza del processo Borsellino quater, depositate ieri sera, la Corte d’assise dedica un lungo capitolo al falso pentito Scarantino.
A distanza di un anno e due mesi dalla pronuncia del dispositivo, è stata depositata la motivazione della sentenza che ha condannato all’ergastolo i boss Salvo Madonia e Vittorio Tutino e a dieci anni per calunnia i falsi pentiti Francesco Andriotta e Calogero Pulci. Le motivazioni, lunghe 1.865 pagine, ricostruiscono anche il clamoroso depistaggio delle indagini sulla strage costata la vita a Borsellino e agli agenti della scorta.




Caltanissetta, successo per l’8 edizione del Kalat Nissa Film Festival

CALTANISSETTA – Conclusa con successo l’8 edizione del Kalat Nissa Film Festival a Caltanissetta. Il festival internazionale di cortometraggi, divenuto un appuntamento fisso per gli appassionati di cinematografia, che ha ospitato giovani filmaker, addetti ai lavori e il premio Oscar Vittorio Storaro a cui è stato assegnato il premio alla carriera.




Caltanissetta: arrestato per corruzione ex presidente Sicindustria Montante

CALTANISSETTA – La Polizia di Caltanissetta ha arrestato, con altre cinque persone, l’ex presidente di Sicindustria Antonio Calogero Montante, attualmente presidente della Camera di Commercio di Caltanissetta (paladino antimafia) e presidente di Retimpresa Servizi di Confindustria Nazionale.

Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di essersi associati allo scopo di commettere più delitti contro la pubblica amministrazione e di accesso abusivo a sistema informatico, nonché più delitti di corruzione.

L’inchiesta, condotta dalla squadra mobile di Caltanissetta, è coordinata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia. Tra gli arrestati, tutti ai domiciliari, ci sarebbero anche tre agenti della Polizia di stato che avrebbero fatto parte di una rete di spionaggio al servizio di Montante. A un sesto indagato è stato notificato un provvedimento di interdizione (sospensione per un anno dal lavoro)

Montante dunque finisce in manette. Lui, responsabile della Giunta legalità di Confindustria nazionale e presidente della Camera di commercio di Caltanissetta. La giunta Crocetta, che in Montante ha avuto uno dei principali sponsor, ha commissariato la maggior parte degli enti dell’isola, dalle province ai Consorzi Asi che gestiscono tutti gli aiuti economici alle imprese locali. Il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha nominato Montante membro dell’Agenzia nazionale dei beni confiscati alle mafie.

Da anni, Montante, conduce una battaglia affinché i beni confiscati siano messi a reddito e quindi nuovamente venduti.




Caltanissetta, coppia di anziani indifesi pestata e rapinata: La Squadra Mobile identifica e arresta i due malviventi


di Vincenzo Giardino

CALTANISSETTA – Nella prime ore di questa notte i poliziotti della Squadra Mobile di Caltanissetta – sezione antirapina –   hanno arrestato due giovani nisseni, il pluripregiudicato Samparisi Salvatore e Iacona Andrea, entrambi di 28 anni, colpiti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Caltanissetta Dr. David Salvucci, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Caltanissetta P.M. Dr.ssa Sofia Scapellato,  con la quale è stata contestata ai due  una cruenta tentata rapina aggravata in casa,  ai danni di una donna ultraottantenne, gravemente malata.

Le indagini avviate immediatamente dagli investigatori dell’antirapina a seguito della cruenta rapina, hanno consentito di cristallizzare imprescindibili elementi probanti a carico degli arrestati, fatti propri dall’Autorità Giudiziaria, e di mettere in risalto agghiaccianti particolari dello scellerato modus operandi adottato.

In particolare, nel pomeriggio del maggio scorso, a Caltanissetta, in un condominio di via Alcide De Gasperi, Samparisi Salvatore, in qualità di esecutore materiale, in correità con Iacona Andrea, in qualità di basista e attivo coadiutore, poiché residente nello stesso stabile della vittima, si rendevano protagonisti del cruento reato appena descritto. Il Samparisi si introduceva con l’inganno all’interno dell’abitazione della donna, strattonandola, percuotendola e quasi soffocandola  mediante l’introduzione forzata in bocca di carta di volantini, chiudendola poi nel bagno dell’abitazione, ponendo la vittima in uno stato di totale incapacità di volere ed agire, al fine di rapinarla. L’anziana veniva seriamente messa in pericolo di vita per l’intervenuto soffocamento e solo provvidenzialmente riusciva, con non poca difficoltà, ad estrarre dalla bocca la carta dei volantini che il Samparisi le aveva introdotto in bocca a forza, ed a spingersi fino al balcone per respirare. La donna stremata dall’evento subito, anche a causa della sua grave cardiopatia,  riusciva solo il giorno successivo ad avvertire la sua unica figlia, che vive a Parma, raccontandole l’accaduto. A quel punto, la figlia, inorridita per quanto subito dalla madre, avvertiva telefonicamente la Polizia che recandosi a casa dell’anziana raccoglieva la denuncia di patita rapina. Gli investigatori sentita la vittima riuscivano a mettere insieme i puzzle del complicato mosaico, al fine di ricostruire l’aggressione. La donna sottoposta ad individuazione fotografica riconosceva senza alcun dubbio il Samparisi come l’esecutore materiale della rapina, e l’analisi minuziosa di alcuni filmati estrapolati da un sistema di videosorveglianza installato nei pressi, consentiva di individuare con certezza il basista Iacona Andrea, durante le fasi salienti dello scellerato crimine, mentre si adoperava per facilitare l’ingresso del suo complice nello stabile, fornendogli anche abiti di ricambio al fine di eludere eventuali indagini. Il Samparisi Salvatore è un soggetto pluripregiudicato, già segnalato all’A.G. per numerosi reati, mentre Iacona Andrea, nonostante sia incensurato, risulta ben inserito nel circuito di pregiudicati locali. Gli arrestati, difesi rispettivamente dagli avvocati di fiducia Milia Ferdinando per Samparisi e Panepinto Giuseppe per Iacona, dopo le formalità di rito sono stati condotti presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’A.G.
 




Caltanissetta, minacce all'assessore Micciché: solidarietà dall'Anci Sicilia

Redazione

CALTANISSETTA – Una busta con 4 cartucce calibro 38 indirizzata all'assessore regionale al Lavoro Gianluca Miccichè è stata rinvenuta sabato scorso nella buca delle lettere della segreteria politica in via Angelico Lipani a Caltanissetta. La missiva conteneva il messaggio: "Questo è il tuo regalo di nozze. Con i prossimi ti centriamo in pieno".
L'episodio è stato denunciato alla polizia. A Caltanissetta, si è riunito il comitato per l'ordine e la sicurezza che ha deciso di assegnare la tutela all'assessore.


“Esprimiamo la nostra solidarietà all’assessore regionale al lavoro, Gianluca Miccichè per vile atto intimidatorio e per le minacce ricevute”. Hanno dichiarato Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale di Anci Sicilia apprendendo la notizia relativa alla busta, contenente 4 cartucce e un messaggio minatorio, indirizzata all'assessore regionale al lavoro, Gianluca Miccichè, rinvenuta, sabato scorso, nella buca delle lettere della sua segreteria politica.
“Siamo certi – continuano Orlando e Alvano – che l’Assessore Miccichè saprà portare avanti il suo incarico con l’identico impegno dimostrato fino ad ora e auspichiamo che le forze di polizia facciano al più presto luce sui responsabili dell’ignobile atto”.




CALTANISSETTA: NEGOZIO VENDE PRODOTTI CINESI ABUSIVI E PERICOLOSI

di Angelo Barraco

Caltanissetta – La Guardia di Finanza di Caltanissetta ha effettuato un blitz all’interno di un negozio che vendeva prodotti “Made in China”. Dal blitz ne è scaturito un sequestro di circa 700 prodotti potenzialmente pericolosi. I prodotti erano privi di indicazioni che sono previste dalla normativa vigente a tutela dei consumatori. I prodotti posti sotto sequestro sono di vario tipo: da asciugacapelli, tabella per la casa, giocattoli per bambini ecc. Tutti i prodotti sequestrati non sono risultati conformi alle norme di sicurezza. La merce sequestrata ha un valore commerciale di 50 mila euro. La merce posta sotto sequestro verrà messa a disposizione della Camera di Commercio di Caltanissetta che presto emetterà la sanzione al titolare dell’attività commerciale. Potrebbe essere di oltre 70 mila euro la somma che dovrà pagare il proprietario del negozio.




CALTANISSETTA: 18 ARRESTI PER UNA GROSSA OPERAZIONE ANTIMAFIA

di Angelo Barraco

Caltanissetta – Nel territorio Nisseno si è svolta una delicata ed importantissima operazione antimafia condotta dalla Polizia di Stato e coordinata dalla Dda di Caltanissetta. L’importanza di tale operazione è quella di aver smantellato i mafiosi della famiglia di San Cataldo, famiglia storica del Nisseno. L’operazione ha portato all’arresto di 18 persone, e le accuse che pendono su tali soggetti sono molto gravi; associazione mafiosa, traffico di stupefacenti, sfruttamento della prostituzione, anche minorile. La prostituzione è sempre stata rinnegata da Cosa Nostra e dai suoi vertici. Cosa Nostra, nella sua ideologia criminale, ha sempre ritenuto impuro e immorale lo sfruttamento della prostituzione e il concetto in se di donna oggetto. Secondo i principi di Cosa Nostra anche lo sfruttamento della prostituzione minorile è sempre stata lontana dagli usci consueti per procacciare denaro e riempire le tasche delle famiglie. Cosa sta cambiando? Cosa è cambiato in un’ideologia così complessa e così radicata in un territorio che vuole soltanto legalità?




CALTANISSETTA: LADRO SERIALE INCASTRATO PER L’ENNESIMA VOLTA DALLE IMPRONTE DIGITALI

Redazione

Caltanissetta – La Polizia di Stato ha denunciato in stato di libertà il pluripregiudicato nisseno A.A. di anni 19, ritenuto responsabile di un furto aggravato commesso all’interno di un’abitazione, sita in questa via Traversa Elena, in data 28.03.2014.
La Squadra Mobile – 4^ Sezione Reati contro il Patrimonio e Delitti contro la P.A., sta attuando un piano straordinario di mirati servizi di controllo del territorio, disposto dal Questore di Caltanissetta Dr. Filippo Nicastro, al fine di arginare reati di criminalità comune.
La Mobile nissena, diretta dalla Dr.ssa Marzia Giustolisi, ha avviato da tempo anche mirate indagini volte a scoprire gli autori di alcuni furti commessi nel territorio nisseno e nelle immediate periferie, tra cui, appunto, il suddetto furto che ha fruttato proventi per circa € 2.000 ai ladri.
Ancora una volta la sinergia con la Polizia Scientifica ha permesso di incastrare l’autore anche di questo furto.
Il ladro, dopo aver frantumato un vetro di un balcone, si introduceva all’interno dell’appartamento sito in via Traversa Elena ove, dopo aver rovistato la camera da letto ed essersi appropriato di preziosi e gioielli, era costretto ad allontanarsi a causa dell’arrivo dei proprietari.
Nell’immediatezza venivano effettuati i rilievi tecnici da parte della Polizia Scientifica, che repertava alcune impronte digitali utili, che venivano elaborate al fine di addivenire agli autori del furto.
Le comparazioni delle impronte eseguite dalla Polizia Scientifica davano esito positivo nel senso che venivano indiscutibilmente associate al noto pluripregiudicato A.A., il quale veniva, appunto, segnalato per il tentato furto all’A.G.
L’indagato A.A. che, nonostante la giovanissima età, annovera a suo carico altri precedenti penali specifici di furto in abitazione ed altro, commessi sia durante la minore che la maggiore età, appena resosi conto di essere stato smascherato dagli uomini dell’Antirapina della Mobile nissena, che gli stavano contestando i reati commessi, suffragati dai riscontri tecnici delle impronte, non potendo fare altrimenti, ammetteva le proprie responsabilità.
Lo stesso indagato, appena qualche mese addietro, era stato parimenti segnalato dagli uomini dell’Antirapina per altri due furti aggravati in abitazione che aveva autografato con le sue impronte digitali, rivelandosi un vero e proprio specialista seriale dei furti in abitazioni alle quali accedeva sempre attraverso finestre e balconi, arrampicandosi dai tubi delle grondaie e della tubazione del gas.
Sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi al fine di accertare il coinvolgimento di altri eventuali correi, nonché per rintracciare i ricettatori che hanno piazzato la refurtiva.