Cisterna di Latina, appalti pilotati: 17 arresti tra politici e dirigenti

CISTERNA DI LATINA (LT) – Un vero e proprio ciclone giudiziario quello che si è abbattuto sul Comune di Cisterna di Latina dove da questa notte è in corso da questa notte una operazione dei Carabinieri del Comando provinciale di Latina.

In manette sono finiti sia politici che dirigenti.

Le indagini – che andavano avanti da tempo – riguardano  il settore Ambiente. Le misure eseguite sono 17, tra le persone arrestate il vice sindaco Alvaro Mastrantoni, gli assessori Danilo Martelli e Pierluigi Ianiri. Seconda misura cautelare per l’ex assessore di Anzio Patrizio Placidi e il dirigente di Anzio Walter Dell’Accio. Coinvolti anche consiglieri comunali e dirigenti.

Le 17 persone colpite da ordinanza cautelare sono responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere, corruzione, turbata libertà degli incanti, concussione e induzione indebita a dare o promettere utilità.

I provvedimenti sono stati emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari di Latina su richiesta della locale Procura della Repubblica, che ha coordinato l’attività investigativa dei Carabinieri di Aprilia, durata circa due anni. «Le investigazioni – scrivono i Carabinieri in una nota stampa – hanno fatto luce su una gestione spregiudicata della cosa pubblica, permettendo di disvelare un contesto di diffusa corruzione, in cui alcuni amministratori, funzionari e imprenditori pilotavano gare d’appalto in materia di raccolta differenziata dei rifiuti, costruzione di edifici pubblici, esecuzione di lavori stradali, refezione scolastica e manutenzione del verde pubblico e dei cimiteri. L’attività di ricerca e di ulteriori verifiche procede tuttora a ritmo serrato».




CAMORRA A CISTERNA DI LATINA, L'ASSESSORE ALLA TRASPARENZA: ECCO PERCHÈ HO LASCIATO

di G.G.

Cisterna di Latina (LT) – L'ex assessore alla trasparenza al Comune di Cisterna di Latina Marco Mazzoli spiega le motivazioni che lo hanno portato alle dimissioni dopo i gravi fatti che hanno investito di recente l'amministrazione comunale.

Infatti dopo l'arresto del tecnico professionista dell’ufficio condono edilizio del Comune di Cisterna di Latina Carmine Domenico Nocera ritenuto dal GIP gravemente indiziato insieme ad altre tre persone, a vario titolo, dei reati di associazione mafiosa col gruppo Zagaria del clan dei Casalesi, concorso esterno in associazione mafiosa, favoreggiamento personale, intestazione fittizia di beni e ricettazione, tutti aggravati dalle finalità mafiose, Mazzoli aveva inoltrato diverse richieste ai dirigenti comunali e per conoscenza al sindaco, al fine di effettuare un'attenta e approfondita analisi degli atti amministrativi riconducibili al tecnico arrestato.

Ma le richieste, secondo l'ex assessore alla trasparenza sarebbero rimaste inascoltate.  "Mi dispiace che si stia sottovalutando l'arresto di un camorrista dentro il Comune di Cisterna di Latina che da ultime indiscrezioni risultava essere l'uomo di fiducia del clan dei Casalesi, e solitamente inserito in amministrazioni amiche. – dichiara Marco Mazzoli –   Ho tentato di mettere a disposizione del mio territorio – prosegue Mazzoli – col massimo impegno ed il massimo sforzo tutto ciò che poteva essere necessario per comprendere se il nostro Comune fosse permeabile e fertile a questo tipo di infiltrazioni. Le mie richieste fatte ai dirigenti di settore e per conoscenza al sindaco avevano lo scopo di supervisionare complessivamente tutta l'azione politico/amministrativa, attraverso un'attenta analisi degli atti amministrativi prodotti vista la criticità e straordinarietà di quanto stava accadendo. L'unica risposta ricevuta dal segretario generale sottolineava il non aver allegato il mio documento di identità e che le mie richieste avrebbero portato un aggravio non supportabile agli uffici comunali; Inoltre – incalza l'ex assessore alla trasparenza – tali richieste sarebbero state  "finalizzate ad un controllo generalizzato dell'operato dell'amministrazione…" La mia domanda: Cosa avrebbe dovuto fare un assessore alla trasparenza se non verificare ciò che stava accadendo mentre ci arrestavano l'architetto del boss nel nostro Comune? Non era questa la massima priorità? – Mazzoli conclude – Mi soffermerò in altri momenti sulle motivazioni della strada che ha portato da Capannori a Viterbo e relativa migrazione della delega all'ambiente. Ho deciso quindi di dimettermi per dare un segnale forte, per smuovere le coscienze e per non dimenticare quello che sta accadendo, ho a cuore il mio territorio e lo difenderò perchè sarà il luogo in cui vivranno i miei figli, concludo scusandomi con tutti gli elettori che come me hanno creduto che questa amministrazione sarebbe stato il cambiamento".

Sulle dimissioni dell'assessore alla trasparenza Marco Mazzoli è recentemente intervenuta Eleonora Della Penna sindaco di Cisterna di Latina: Le dimissioni dell’assessore Marco Mazzoli, – ha dichiarato Della Penna attraverso una nota – presentate nel corso della seduta di Consiglio comunale del 16 dicembre 2015, sono state motivate oralmente dallo stesso in quanto gli sarebbe stata negata la possibilità di esercitare l’incarico di delegato alla trasparenza. Tale motivazione – prosegue la nota – non risulta dichiarata nell’atto presentato al sindaco ed al segretario generale, tuttavia, vista la delicatezza del tema, ovvero la trasparenza amministrativa, il sindaco interviene per alcune precisazioni.  Prendo atto, insieme alla maggioranza, delle dimissioni dell’assessore Marco Mazzoli. – afferma Della Penna – È evidente che è venuto meno un rapporto di fiducia e che per questo motivo non posso che accettarle. Ringrazio Mazzoli per il suo lavoro all’interno di questa amministrazione, lavoro che tuttavia trova alcune lacune nei numeri relativi alle sue presenze in Giunta (assente a 31 riunioni su 47 svolte nell’ultimo anno), in Consiglio comunale e nelle riunioni di maggioranza. Riguardo il suo operato vorrei esprimermi con maggiore precisione ma attendo da mesi una relazione, fosse anche una richiesta di confronto su qualsiasi sua proposta, che non è mai arrivata al contrario dei suoi colleghi assessori. Sono alquanto discutibili le affermazioni sull’impossibilità di poter accedere agli atti per esercitare la sua funzione di delegato alla trasparenza perché se così fosse, se ne sarebbe accorto solo dopo un anno è mezzo di mandato. Come è noto a Mazzoli e a tutti coloro che minimamente si interessano di amministrazione pubblica,  un assessore è legato da un rapporto di fiducia con il sindaco che l’ha delegato a svolgere le proprie funzioni, peraltro nello specifico ambito della trasparenza. Quindi, senza bisogno di richieste da autorizzare, in ogni momento può accedere direttamente agli atti magari partecipando più assiduamente e con maggiore impegno alla quotidiana vita amministrativa. L’ex assessore, – conclude Eleonora Della Penna – invece, dallo scorso mese di ottobre ha iniziato ripetutamente a presentare formali, e forse pretestuali, richieste di accesso agli atti amministrativi richiamando la legge 241/90 e necessariamente le risposte del segretario generale non potevano che essere altrettanto formali nei contenuti e nei modi”.