MOLISE, RICOSTRUZIONE POST – SISMA: TRASFERITI ALTRI 3,5 MILIONI DI EURO

Redazione

Campobasso – "Abbiamo trasferito all'Agenzia regionale di protezione civile 3,5 milioni di euro, andiamo avanti con i pagamenti dovuti alle imprese creditrici per i lavori effettuati per la ricostruzione post sisma". Lo comunica il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura.

"Proseguiamo – dichiara il governatore -, assieme al consigliere delegato Salvatore Ciocca, con forza, concretezza e regolarità, nell'operazione di pagamento delle ditte coinvolte nei lavori e da anni in attesa di ristoro. Mettiamo l'Agenzia di protezione civile nelle condizioni di liquidare altri 3,5 milioni di euro, che si aggiungono ai 18 da noi erogati per il sisma nel solo 2014. Ricreiamo, passo dopo passo e con certezza e rigore, le condizioni giuste per ripartire con la ricostruzione materiale, sociale e morale attesa, ma soprattutto dovuta a tutti i cittadini dei comuni molisani ancora segnati dal terremoto nonostante che siano passati 14 anni da allora".

"Per questo – aggiunge il presidente Frattura -, anche in ricordo di quell'evento tanto doloroso e di tutte le difficoltà passate che i molisani hanno affrontato nell'illusione, ad arte fomentata, che la Regione avrebbe poi provveduto, suonano totalmente fuori luogo le ultime dichiarazioni di Michele Iorio sul mancato pagamento da parte nostra delle operazioni di sgombero neve per l'inverno 2012. Dire che Iorio ha coraggio è poco". 
"Michele Iorio – osserva il governatore -, viene da noi a ricordarci, con un'interrogazione urgente, che ci sono imprese che attendono pagamenti da allora. Già, l'avevamo dimenticato. O è lui che ha dimenticato qualcosa?".

"Di chi  porta la firma – domanda Frattura -, l'assegno in bianco emesso allora per 12,6 milioni di euro? Chi ha firmato nel 2012 i decreti per autorizzare la spesa senza garantire copertura delle risorse in bilancio? Come mai da nessuna parte c'è traccia del debito richiesto, avendo lo Stato poi contribuito alle spese con 1,8 milioni?".

"Non è accettabile né sul piano amministrativo né sul piano politico che l'ex governatore Iorio salga in cattedra per recriminare. È facile dire: pagherò, senza preoccuparsi di come. Nella vita quotidiana chi agisce così viene protestato. Quanti protesti del governo guidato da Iorio stiamo onorando? Da soli, senza le sue interrogazioni, stiamo provvedendo a pagare quelle 'aziende che hanno anticipato il gasolio, il lavoro dei loro addetti e addirittura l'Iva sulle fatture', forti del fatto che le ditte che lui oggi vorrebbe sostenere sanno chi è il vero e unico responsabile delle difficoltà in cui versano. Lo stiamo facendo con lo stesso modus operandi – risorse certe, appostamenti in bilancio, verifica tra entrate e uscite, rispetto del patto di stabilità – grazie al quale siamo riusciti a pagare decine di milioni di euro di debiti contratti con imprese e fornitori, con tutti i creditori. La Regione Molise ora onora le promesse. A cominciare da quelle mancate da altri. Uno per uno, con serietà, stiamo saldando tutti i debiti che l'ex governatore ha lasciato ai molisani: Iorio stia sereno", conclude il presidente Paolo Frattura. 




CAMPOBASSO: INCENDIO LICEO CLASSICO, SOSPESE LEZIONI

Redazione

Campobasso –  E' stata più la paura che altro ad animare la mattinata del liceo Pagano di Campobasso. Infatti si è trattato soltanto di un principio di incendio che però avrebbe potuto propagarsi in fretta se non arrestato tempestivamente.  Lezioni sospese, questa mattina, al liceo Classico di Campobasso "Mario Pagano", per un principio di incendio in uno dei bagni. A scopo precauzionale la scuola e' stata evacuata per permettere il lavoro dei vigili del fuoco.




CAMPOBASSO: DOMANI 14 OTTOBRE CONSIGLIO COMUNALE SU PATRIMONIO E BILANCIO

Redazione

Campobasso – Un consiglio comunale importante quello di domani 14 ottobre a Campobasso dove si parlerà di due temi molto importanti: il primo riguarda il patrimonio e di conseguenza l'approvazione del Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari 2014-2016. L'altro punto concerne il bilancio, più nello specifico il bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2014, bilancio pluriennale e relazione previsionale e programmatica per il triennio 2014/2016, unitamente al programma triennale delle opere pubbliche 2014/2016, comprensivo dell'elenco dei lavori da realizzare nel primo anno.Con nota n. 488 del 22/09/2014 è stato consegnato ai Consiglieri lo schema di bilancio 2014 approvato dalla Giunta con i relativi allegati; Sentita la Conferenza dei Capigruppo che ha fissato, quale termine ultimo per la presentazione degli emendamenti, le ore 12.00 del 10 Ottobre c.a.; La prosecuzione della seduta di consiglio comunale di domani avrà luogo mercoledì 22 Ottobre 2014 alle ore 8.30 




CAMPOBASSO: TUTTI CONTRO LE BIOMASSE

di Simonetta D'Onofrio

Campobasso – Sulla necessità di fermare il “mostro” sembrano tutti d’accordo. La vicenda appare però paradossale: nessuno vuole le due centrali a biomasse previste a Campochiaro e San Polo Matese, a pochi chilometri da Bojano. Eppure sembra che nessuno abbia realmente la possibilità di bloccare la costruzione di questi ecomostri che rappresentano un pericolo per la produzione

Il vicepresidente della Regione, Michele Petraroia, è l’esponente politico nella giunta molisana che più di tutti sta cercando di salvaguardare il territorio. Già impegnato gli anni passati per la salvaguardia di altre zone regionali (in particolare per la valle del Tammaro), sta cercando di modificare le proposte di legge regionali del Molise, nel tentativo di evitare possibili abrogazioni della Corte Costituzionale, già avvenuti per violazione del Dls 387/2003, che autorizza le costruzioni di fonti di energie rinnovabili (tra cui gli impianti a biomasse), definite “…opere di pubblica utilità, indifferibili e urgenti…”.

A difesa del territorio si è schierato anche l’arcivescovo Giancarlo Bregantini, che il 27 settembre ha chiesto di fermare i lavori, iniziati con troppa fretta. Ha dichiarato che “visti i continui cambi di proprietà delle aziende che hanno in capo i detti impianti, manifesta il ragionevole dubbio che vi possano essere in futuro pericolose infiltrazioni malavitose”. Lo scorso mercoledì si è recato in visita pastorale nelle campagne matesine, per manifestare la sua solidarietà ai manifestanti, le associazioni locali hanno organizzato presidi contro la costruzione degli impianti che rappresentano una minaccia contro le colture della valle.

I sindaci di dodici comuni nel territorio del Matese, una zona ad alta vocazione agricola, sono uniti nel contestare la decisione, presa in carenza di dati sui valori degli inquinanti. E soprattutto è il movimento “Area Matese”, assieme ad altre associazioni, che guida la protesta. Il portavoce, Alfonso Mainelli, ha inviato alla regione una serie di osservazioni, che contestano il lavoro dell’Arpa Molise, e che la regione “non poteva autorizzare attività che comportano emissioni in atmosfera di inquinanti per i quali la misurazione ed il controllo sono imposte da norme di legge, e ciò in quanto la Regione Molise risulta inadempiente proprio in merito a tali controlli e misurazioni”.

A fianco dei cittadini sono presenti molte parrocchie locali. Ne abbiamo parlato con Don Adriano Cifelli, parroco di Castellone, una frazione di Bojano. Il sacerdote ci conferma come, a seguito delle associazioni che per prime hanno intrapreso la battaglia contro gli impianti, molti parroci della zona hanno ritenuto giusto seguire le proteste della società, perché è dovere della chiesa seguire le persone quando rivendicano la tutela dell’ambiente. Anche il vescovo, che i primi giorni ha cercato di capire bene la situazione senza sbilanciarsi, una volta compreso che le preoccupazioni delle persone erano reali, ha appoggiato la protesta, dichiarandosi solidale con i cittadini, e ponendo l’accento sul rischio che in questo tipo di attività ci possa essere il rischio d’infiltrazione di associazioni malavitose.

Anche il Presidente di Confindustria Molise, Mauro Natale, che era fino a pochi giorni fa uno dei più convinti sostenitori dell’utilità dell’opera, ha modificato almeno in parte la sua posizione. In una nota del 2 ottobre ha invitato il Presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, a prendere in considerazione la volontà popolare, che espressa in una forma così convinta e omogenea non può essere ignorata.

Per mantenere viva l’attenzione sull’argomento, anche la musica ha deciso di collaborare con le proteste: il gruppo musicale Riserva MOAC, in collaborazione con i comitati di difesa della valle, hanno organizzato una maratona musicale, una 12 ore non stop, con la presenza di numerosi artisti molisani, ai quali si aggiungono adesioni provenienti da Lazio, Emilia, Veneto.

L’appuntamento è alle 15 di sabato 11 presso l’area industriali di Campochiaro, con la partecipazione di artisti di livello nazionale come Erica Mou e Alessio Bonomo, che hanno partecipato a Sanremo, i Franziska, vincitori dell’European Reggae Award nel 2007, affiancati da gruppi che popolano da anni la scena della musica molisana.

 

  




CAMPOBASSO: NAS SCOPRONO A VILLA FLORA, LA CLINICA DEGLI ORRORI

 

PER APPROFONDIMENTO CLICCARE QUI MONTAQUILA, VILLA FLORA: ECCO GLI ORRORI DELLA CLINICA DEL SINDACO

 

Sono scattati 13 arresti domiciliari, compreso il titolare della struttura che, dalle prime informazioni risulta essere il sindaco Montaquila, dove è ubicata la stessa residenza

di Cinzia Marchegiani

Montaquila (IS)
– Villa Flora, è stata ribattezzata la clinica degli orrori, la Residenza Sociale Assistenziale in provincia di Isernia, dove i malati psichiatrici e anziani non autosufficienti venivano maltrattamenti e percossi. La scoperta è avvenuta grazie all’acquisizione dei filmati ottenuti in seguito alla segnalazione dei familiari di un paziente che aveva presentato segni di percosse sul corpo.

I Nas di Campobasso, ma anche di Bari, Napoli Salerno e Foggia già dalle prime ore dell’alba si sono attivati e stanno ufficializzando gli arresti domiciliari di 13 persone, tra cui infermieri e operatori socio-sanitari, compreso il titolare della struttura che dalle prime informazioni sembra essere il sindaco di Motaquila, dove è ubicata Villa Flora. L’ipotesi di reato a loro carico è maltrattamento, sequestro di persona, percosse, lesioni e abbandono di persone di incapaci.

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09/10/2014 MONTAQUILA, VILLA FLORA: ECCO GLI ORRORI DELLA CLINICA DEL SINDACO

 




CAMPOBASSO: BANCONOTE FALSE AI DISTRIBUTORI DI CARBURANTE

Redazione

Campobasso – La Polizia di Stato di Campobasso ha raccolto denunce da parte di titolari di impianti di carburanti della città, che hanno lamentato l'introduzione nell'apposito dispositivo di banconote da euro 10,00 false sulle quali era stato incollato l'ologramma ritagliato da una banconota autentica.

Gli ologrammi sono definiti come figure (o pattern) d'onda interferenti ottenute tramite l'uso di un laser, aventi la specificità di creare un effetto fotografico tridimensionale. Va segnalato che a circolare non è solo cartamoneta falsa ma molte volte anche banconote "vere" che vengono modificate (tagliate per formare due banconote, sovrapposti ritagli di carta, alluminio o scotch) per essere usate presso i distributori automatici di benzina, in modo da sviare la lettura ottica della banconota.

E' evidente che non potranno essere presidiate tutte le apparecchiature automatiche che accettano banconote per erogare beni. Si auspica pertanto che vengano perfezionati i sistemi di sicurezza volti ad impedire il perpetrarsi di questo tipo di truffa.

L'attività della Polizia di Stato è soprattutto preventiva e, pertanto, atteso che sono in circolazione banconote contraffatte, è bene aumentare i livelli di attenzione per riconoscere i soldi falsi: 1) Toccando la carta della banconota si devono percepire al tatto alcuni "rilievi" delle stampe sull'acronimo della Banca centrale europea e nelle 5 lingue ufficiali della Comunità europea nonché nelle cifre indicanti il valore nominale delle banconote e nei motivi architettonici delle finestre e dei portali. Inoltre, lungo i bordi delle banconote da 200 e 500 sono stati inseriti speciali elementi tattili ideati per i non vedenti. 2) Tenendo la banconota controluce si devono vedere un filo di filigrana ed un filo di sicurezza microscritto. 3) Sul fronte delle banconote di piccolo taglio (5, 10, 20) è presente una striscia olografica e muovendo la banconota è possibile osservare alternativamente il simbolo dell'euro in colori brillanti o il valore nominale; sui tagli grandi (50, 100, 200, 500) è presente una placchetta olografica. Muovendo la banconota è possibile osservare alternativamente le cifre indicanti il valore nominale, il motivo architettonico riprodotto sul biglietto o il simbolo euro. 4) Sul retro della banconota di piccolo taglio (5, 10, 20) è presente una striscia iridescente. Muovendo il biglietto, la striscia brilla per effetto della luce. Su quelle di grande taglio (50-100-200-500) è stato utilizzato un inchiostro otticamente variabile per indicare il valore nominale.




CAMPOBASSO: DA OGGI GLI APPARTENENTI ALLE FORZE DELL’ORDINE POSSONO ESSERE NOMINATI DALLA REGIONE


Centrali a biomasse, difficile l’annullamento in autotutela delle autorizzazioni.

Redazione
Campobasso
– E’ terminato poco prima delle ore 15,00, il Consiglio regionale del Molise tornato a riunirsi nella giornata di oggi, 30 settembre 2014, a seguito dell’aggiornamento disposto dal Presidente Vincenzo Niro, a conclusione della riunione dello scorso 23 settembre.
In avvio dei lavori le rituali comunicazioni del Presidente Niro, tra cui quelle relative alla assenze giustificate del Presidente della Giunta, Frattura, e degli assessori Nagni e Scarabeo.

Di particolare interesse, poi, la lettura di una nota, fatta pervenire dal Governatore al Presidente del Consiglio, in relazione all’ordine del giorno approvato martedì scorso sulle centrali a biomasse di Campochiaro e S.Polo Matese.
Si tratta della risposta fornita al Governatore stesso da parte del Dirigente del servizio Programmazione Politiche Energetiche, dopo che quest’ultimo è stato chiamato in causa a seguito della approvazione del citato ordine del giorno, votato  alla unanimità, per verificare la eventualità  di “annullamento in autotutela delle autorizzazioni degli impianti a biomasse ricadenti nei comuni di Campochiaro e San Polo Matese”.

“Egregio sig. Presidente – ha scritto il dirigente del settore energia, dott.ssa Angela Aufiero – le autorizzazioni n.23 e 24 in questione sono state adottate dal servizio programmazione politiche energetiche all’esito di un procedimento unico a cui hanno partecipato tutti i soggetti interessati alla salvaguardia degli interessi pubblici coinvolti nella realizzazione e gestione dell’impianto, i cui atti di assenso sono confluiti nelle autorizzazioni uniche in esame. Tanto premesso, appare di tutta evidenza come la valutazione richiesta, in ordine alla sussistenza di eventuali presupposti per l’avvio di un procedimento di annullamento in autotutela degli atti predetti, debba obbligatoriamente coinvolgere tutti i soggetti che hanno già espresso, in seno al procedimento unico, gli atti di assenso di rispettiva competenza in materia di tutela dell’ambiente, in particolare, oltre il Responsabile Unico Procedimento, la Provincia di Campobasso, l’ARPA Molise, i Servizi regionali: valutazioni ambientali, Biodiversità e sviluppo sostenibile, Tutela ambientale. Si precisa, altresì, che, avendo le autorizzazioni in oggetto natura di decisioni pluristrutturate, in quanto risultanti dalle determinazioni di più amministrazioni, anche qualora si decidesse di usare il potere di autotutela in merito, lo scrivente servizio dovrebbe ritenersi vincolato alla procedura del contrarius actus, potendo rimuovere la determinazione adottata non unilateralmente, ma convocando nuovamente la Conferenza dei servizi, alla quale dovranno partecipare tutti i soggetti intervenuti nella procedura…”.
Esaurita la lettura da parte del Presidente Niro, ha chiesto ed ottenuto la parola l’ex governatore Iorio per annunciare la presentazione di un ordine del giorno urgente riguardante  la formazione professionale, progetto “Sistema Regionale di Orientamento permanente” , da discutere subito dopo il primo punto in agenda, alla presenza degli operatori del settore (90 in totale di cui 75 iscritti all’albo regionale e 15 che svolgono attività di supporto e il cui progetto scade oggi 30 settembre), anche oggi  numerosi per assistere  allo svolgimento della riunione.
Dopo una breve sospensione chiesta dal consigliere Di Pietro per esaminare l’ordine del giorno, al rientro in aula, lo stesso è stato iscritto alla unanimità.

Respinta a maggioranza, invece, la immediata discussione, chiesta sempre dall’ex presidente Iorio. Con l’ordine del giorno si chiedeva al Presidente della Giunta Frattura di “dare inizio alla fase di sperimentazione del progetto predisposto dagli operatori concernente ^Sistema Regionale di Orientamento Permanente^ e di tracciare un percorso modulare che preveda sia la utilizzazione degli stessi in base alla professionalità acquisita sia la fuoriuscita di alcuni dal bacino con l’appostamento di risorse del capitolo presente nel bilancio regionale”.
Dopo il rinvio del primo punto in agenda (proposta di legge n.46, di iniziativa della Giunta Regionale, concernente “Istituzione dell’Ente Regionale per l’Edilizia Sociale”) richiesto dal consigliere Ciocca e condiviso dalla relatrice Lattanzio, a causa dell’assenza dell’assessore al ramo, Nagni, votato alla unanimità, con l’astensione del consigliere Sabusco, il Consiglio si è occupato del secondo argomento riguardante una proposta di legge di inziativa dell’assessore Scarabeo,  “Modifiche all’articolo 2 della legge regionale del 2002, n.16 >Nuove disposizioni sulle nomine di competenza regionale>”.

Sul punto ha relazionato il consigliere Totaro che ha chiesto di “abrogare un articolo della legge regionale n.16 del 2002 concernente l’incompatibilità e l’esclusione delle nomine e designazioni di spettanza della Regione Molise del ^personale appartenente alle Forze Armate ed alle Forze dell’Ordine^.
La consigliera Manzo nel suo intervento ha chiesto il rinvio in Commissione della proposta di legge- respinta a maggioranza-  per rivederla nel suo insieme: “sulla legge in esame  -ha detto -il mio gruppo politico è stato molto critico, in quanto poco rispettosa di quei canoni e principi giuridici che dovrebbero essere faro guida di ogni amministrazione pubblica ed enti ad essa collegati, in particolare, trasparenza, pubblicità, meritocrazia e costi. Legge questa che andrebbe riformata e adeguata non solo nel rispetto delle normative nazionali vigenti ma rafforzata, ponendo la nostra regione come modello da seguire”.
Sulla problematica sono intervenuti  il consigliere Di Pietro che, in qualità di appartenente alle forze di Polizia, ha dichiarato di non partecipare al voto, ma ha affermato  che la proposta di Scarabeo “va bene”, e il consigliere Iorio che ha sostenuto che “ci vorrebbe una discussione più generale visto e considerato che dall’approvazione della legge in esame sono cambiate molte cose. Sono contrario a che oggi si decida”. La consigliera Manzo ha presentato anche sei emendamenti, tutti esaminati e  respinti dalla maggioranza.

Il vice presidente della Giunta, Petraroia, e il consigliere Totaro , hanno tenuto a sottolineare che  sono disponibilissimi a lavorare per una proposta di legge quadro in materia e iniziare il discorso in Commissione, ma che era il caso di sanare, a proposito di nomine, una “discriminazione esistente”.
Dopo la bocciatura degli emendamenti che hanno fatto dichiarare alla consigliera Manzo che “si è persa una buona opportunità per migliorare la legge 16”, la proposta di legge dell’assessore Scarabeo  è stata votata favorevolmente da tutti i presenti ad accezione del consigliere Monaco che si è astenuto.
Si è proceduto con una interpellanza a firma dei consiglieri Federico e Manzo riguardante “informazioni circa la soppressione dell’ARPA e trasferimento delle funzioni, patrimonio e personale all’ASREM cosi come indicato nel programma operativo sanitario 2013-2015 della Regione Molise, inviato al ^tavolo Massicci^”.
E’ stato il consigliere Federico ad illustrarla chiedendo “cosa vuole fare la Regione con l’Agenzia che deve tutelare la salute dei cittadini e qual è l’idea che si vuole mettere in campo per riformarla. ”.

Gli ha risposto, convincendolo,  l’assessore all’ambiente Facciolla che ha affermato, tra l’altro,  come  “il rapporto tra la Regione e l’Arpa va cambiato. L’Agenzia non può essere un soggetto a se stante. Nella legge di riforma le situazioni dovranno essere riviste”.
Il consigliere Federico nel prendere atto delle informazioni ricevute dall’assessore, si è dichiarato soddisfatto della risposta.
Soddisfazione, infine, è stata espressa dal consigliere Monaco per la risposta ricevuta dal vice presidente della Giunta, Petraroia, ad una sua interpellanza riferita “alla destinazione di fondi per le tossicodipendenze”.

“Si condivide, in via preliminare – ha detto, tra l’altro,   Petraroia – la preoccupazione espressa in merito alla situazione di estrema precarietà e disagio che interessa il territorio regionale. Occorre fare, pertanto, uno sforzo unitario e condiviso per attivare tutte le azioni possibili e necessarie per porre un freno a tale situazione. In particolare appare indifferibile il potenziamento dei servizi territoriali che in questi anni a causa dei vincoli posti dal piano di rientro sono stati interessati da una contrazione nel numero delle figure professionali disponibili. L’auspicio è che con l’approvazione del Programma attuativo all’esame dei Ministeri competenti, si possa rimuovere, almeno parzialmente, il divieto di procedere a nuove assunzioni e avviare le procedure per rafforzare l’attività dei SERT e delle comunità terapeutiche…In aggiunta alle risorse che alle azioni di prevenzione e contrasto ad ogni forma di dipendenza patologica potranno essere reperite all’interno del Piano Sociale Regionale 2015-2017, – ha concluso Petraroia – in sede di assestamento di bilancio è già previsto uno stanziamento di 660.000 euro, rinveniente al Fondo per le tossicodipendenze, che sarà interamente destinato, previa valutazione e condivisione con l’Osservatorio regionale sulle dipendenze costituito presso l’Assessorato alle politiche sociali, ad attivare azioni di contrasto e soprattutto prevenzione ai fenomeni in parola”.

Il Presidente Niro ha quindi comunicato  la conclusione della seduta annunciando una conferenza di capigruppo da tenersi nei prossimi giorni per la programmazione delle prossime riunioni consiliari.
 




CAMPOBASSO: BOTTA E RISPOSTA TRA LA SEGRETERIA PD MOLISE E L'ON LAURA VENITTELLI

Redazione

Campobasso – Pubblicavamo ieri la nota dell'Onorevole Laura Venittelli (Parlamentare del Pd) che denunciava i fatti accadui durante l'assemblea dello scorso 21 settembre a Ferrazzano. "Consumato gravissimo atto nei confronti, non solo della minoranza dell’assemblea pd ,ma di tutti gli iscritti al Partito Democratico del Molise.- commentava Venittelli dichiarando anche "Il pd non ha bisogno di chi soffoca la democrazia interna , di chi nasconde le carte, di chi dichiara consapevolmente falsita’. la segretaria ne tragga le conclusioni e si dimetta." 

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Michele Di Giglio – vice segretario regionale PD-Molise in risposta a quanto affermato dall'Onorevole Laura Venittelli.

Ecco la nota:

Provare a fermare l’attività di riforma e cambiamento del Partito Democratico molisano è lo sport del momento. Leggiamo le richieste di dimissioni dell’on. Venittelli nei confronti del segretario Micaela Fanelli.
Leggiamo di attacchi alla segreteria regionale.
La causa strumentale?
Aver avviato la procedura per l’approvazione dello Statuto del Partito che dal 2007 non c’è mai stato. Cioè, ancora una volta, aver provato a muovere l’immobilismo.

E’ tutto regolare. Abbiamo regolarmente licenziato una proposta di statuto che va di nuovo ai circoli a tutti i membri dell'assemblea, per raccogliere gli emendamenti e i contributi. Torneremo ad approvare la versione definitiva. Speriamo insieme!
Altrimenti, attendiamo i punti di merito che non convincono, aperti alla discussione.

Qui chi vuole fermare il lavoro del Pd regionale trova contro non un singolo o un organo del partito, ma i cittadini e gli elettori!
Ora sappiamo che esiste chiaramente un asse dentro il Pd che vuole lasciare le cose così come stanno.
Noi stiamo provando a innovare: la scuola di partito per migliorare la qualità degli amministratori, la sede dove discutere, le feste per affrontare i temi veri, la carta costituzionale e cioè le regole del gioco chiare.
Tutte cose già fatte o che abbiamo tentato e stiamo tentando di portare in fondo.

Il partito e i cittadini ci chiedono di andare avanti sulla strada del rinnovamento e della proposta politica adeguata ai tempi.
La segreteria chiede al segretario Micaela Fanelli di andare avanti con più forza e determinazione.

Confidiamo nelle energie che ci vengono trasmesse dal tessuto sociale molisano, dai moltissimi amministratori, dai giovani, dai militanti, dagli iscritti del PD.
A loro guardiamo e pensiamo, ancor di più quando ci troviamo continuamente sul cammino chi vuole fermare il cambiamento.
Da loro e dalle migliaia di consensi avuti dai cittadini comuni, al momento del voto per la segreteria regionale del Partito Democratico del Molise, traiamo la convinzione che bisogna continuare tenacemente a lavorare."

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24/09/2014 CAMPOBASSO, ASSEMBLEA PD MOLISE. VENITTELLI: "SOFFOCATA LA DEMOCRAZIA INTERNA"



CAMPOBASSO, ASSEMBLEA PD MOLISE. VENITTELLI: "SOFFOCATA LA DEMOCRAZIA INTERNA"

Redazione
Ferrazzano (CB) – "L’assemblea di domenica 21 settembre a Ferrazzano, ha visto consumarsi un gravissimo atto nei confronti, non solo della minoranza dell’assemblea pd ,ma di tutti gli iscritti al Partito Democratico del Molise.
Le affermazioni della Segretaria Pd , contenute nelle reiterate e  pubbliche dichiarazioni, secondo le quali  nell’assemblea di domenica lo statuto del partito sarebbe stato approvato con la maggioranza assoluta dei componenti dell’assemblea regionale ossia con il voto favorevole di almeno 32 persone , ben sapendo che tanto non corrisponde a verità, significa offendere tutti gli iscritti, i dirigenti del partito  e soprattutto , i partecipanti, i volontari , gli attivisti che quotidianamente fanno politica sul territorio con il solo desiderio di far crescere questo grande partito che abbisogna di persone “ serie “ con la “ S “ maiuscola e non di chi mistifica  la verità." Questo quanto dichiara in una nota l'On. Laura Venittelli parlamentare del Pd che ha aggiunto "Negare pervicacemente il verbale dell’assemblea e l’elenco delle presenze dei partecipanti al Presidente dell’assemblea on. Venittelli,  è sintomatico non solo della mancanza di cultura democratica e di trasparenza ma , e soprattutto, della precisa volontà di occultare la verità relativa all’ESITO della votazione sullo  statuto e della  effettiva presenza dei partecipanti al voto ;Infatti trentadue componenti dell’assemblea hanno dichiarato di non aver partecipato ai lavori o di aver esplicitamente enunciato in assemblea di non partecipare al voto e di non aver voluto firmare il foglio di presenza, come richiestogli all’ingresso dell’assemblea, proprio per non essere computati ai fini della votazione, che avevano chiesto espressamente di rinviare per consentire ai circoli di discutere la proposta di statuto inviata formalmente solo due giorni prima dell’assemblea stessa; oltre ai trentadue componenti ancora altri non hanno presenziato ai lavori dell’assemblea poiché la maggioranza assoluta non ha partecipato alla votazione lo statuto non è stato approvato e pertanto le dichiarazioni rese dal segretario regionale sono false. E così , mentre a livello nazionale il Pd si batte per le riforme, in Molise di contro si utilizza la formula del Bavaglio e della “ mistificazione della verità . Il pd non ha bisogno di chi soffoca la democrazia interna , di chi nasconde le carte, di chi dichiara consapevolmente falsita’. la segretaria ne tragga le conclusioni e si dimetta."




CAMPOBASSO, VERTENZA LAVORATORI REGIONE: LE OO.SS. CHIEDONO UN INCONTRO URGENTE

Redazione

Campobasso – Questa mattina,  le Confederazioni sindacali  confederali CGIL, CISL, UIL e COnfsal, hanno inviato una richiesta congiunta, sollecitando un incontro urgente relativamente alla vertenza riguardante i lavoratori della formazione professionale in Regione.

Di seguito le  missive inoltrate.
 
• Al Presidente della Giunta Regionale
A seguito di quanto sta accadendo nella formazione professionale dove, dal 30 settembre, 90 lavoratori e lavoratrici rischiano di trovarsi senza lavoro per la scadenza del progetto che li riguardava Le chiediamo un incontro urgentissimo da tenersi nelle prossime ore.  

• Egregio Prefetto,
la informiamo che, a seguito di quanto sta accadendo nella formazione professionale, abbiamo chiesto un incontro urgentissimo al Presidente della Regione e al Presidente della Commissione Lavoro del Consiglio Regionale per evitare che 90 lavoratori e lavoratrici rimangano senza lavoro a causa della scadenza del progetto (prossimo 30 settembre) che li riguardava. Se non avremo risposte concrete Le chiediamo un incontro urgentissimo nei prossimi giorni per trovare soluzioni in grado di evitare possibili tensioni. 
Restiamo in attesa di una convocazione per affrontare questa drammatica emergenza occupazionale.

Le Segreterie Confederali CGIL, CISL, UIL e CONFSAL
Le Segreterie di categoria FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS CONFSAL




CAMPOBASSO, CENTRALI A BIOMASSE: PROTESTA AL CONSIGLIO REGIONALE

Redazione

Campobasso – Sindaci e associazioni dell'area matesina si trovano, oggi, davanti al consiglio regionale del Molise per protestare contro le due centrali a biomasse autorizzate dagli uffici dell'ente. Le centrali di S. Polo e Campochiaro, in provicia di Campobasso, devono avere ora il via libera definitivo del Consiglio regionale. Intanto, i comuni e i comitati hanno chiesto al Tar di fermare la realizzazione delle centrali, perche' dannose al territorio. Intanto, è deciso l'intervento del consigliere regionale di opposizione Salvatore Micone.

L”’area del Matese – sottolinea Micone – è classificata quale area ad elevato pregio ambientalistico, definita più volte quale corridoio ecologico di fondamentale importanza per la conservazione di specie prioritarie presenti sulla dorsale appenninica ed uno snodo fondamentale per la loro conservazione. Questo è pienamente riconosciuto, non solo dalle associazioni ambientaliste e da quanti profondono il loro impegno ed interesse nella tutela dell’ambiente e della salute, ma anche dalla nostra amministrazione regionale laddove ha riconosciuto il proprio impegno nella direzione dell’Istituzione del Parco del Matese.

“Allora – sottolinea Micone . sulla base anche di considerazioni di eventuali ricadute economiche sui cittadini molisani, praticamente estranei ad ogni forma di beneficio dall’installazione di tali centrali nel loro territorio, ci si chiede, a fronte di acclarati danni all’ambiente, al suolo, all’aria, al territorio e alla salute, dov’è il contrappeso che farebbe pendere l’ago della bilancia su ipotetici vantaggi per i cittadini interessati? Come si pensa di compensare ai danni che essi e le generazioni future dovranno subire a causa degli agenti inquinanti promananti dalle centrali in questione? La risposta non c’è. Perché l’unica logica di tale farraginoso sistema è si quella economica, ma non dei cittadini, bensì unicamente di quanti abbiano proposto l’installazione delle centrali. E non bisogna fermarsi a valutazioni prettamente giuridiche legate all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni; la politica deve fare il bene comune, il bene delle attuali  e delle future generazioni. A livello istituzionale non si può mettere a tacere la coscienza su assunti di carattere puramente giuridico – amministrativo. Bisogna invece allargare l’impegno amministrativo a logiche più ampie, ad una politica di programmazione che tenga conto delle peculiarità ambientali, paesaggistiche e storiche della regione. Realizzare gli impianti significa rompere l’equilibrio con tutti gli impegni che l’Ente Regione ha il dovere morale e giuridico di portare avanti in termini di turismo, cultura e valorizzazione del territorio ed implementazione della tradizione gastronomica. Sull’area peraltro insistono numerose aziende dell’agroalimentare che sarebbero le prime a subire immediati danni economici. L’area è limitrofa poi alla zona WWF di Guardiaregia e al massiccio del Matese. E’ banale e drammatico allo stesso tempo pensare all’assurdità della scelta del sito da destinare alle biomasse, non supportato nemmeno dalle quantità di  energia necessitante da parte della Regione, già produttrice di elevati quantità della medesima da diverse fonti. I risvolti sanitari poi sono allarmanti; le emissioni promananti dalle centrali comporterebbero immissioni di agenti cancerogeni sia nell’aria che nel suolo e non solo: sembrerebbe che tali sostanze vadano ad impattare con il corredo genetico comportando danni anche alle generazioni future. I rischi sanitari indotti da tale contaminazione non sono giustificati dai benefici collettivi indotti dalla realizzazione degli impianti, il cui scopo è solo quello di massimizzare gli utili dei proponenti, non essendo le biomasse una scelta obbligata né tantomeno strategica per lo sviluppo della Regione Molise”.

“Voglio concludere affermando che, secondo una logica di buon senso, di sana amministrazione e di bene comune per le presenti e per le future generazioni, questa Amministrazione, esercitando un potere in autotutela, provveda alla revoca delle autorizzazioni de quibus garantendo fattivamente quel diritto alla salute e ad un ambiente salubre costituzionalmente garantiti, senza la necessità di un percorso giurisdizionale volto al loro riconoscimento. Sarebbe un segno di civiltà e di una politica evoluta”, conclude Micone.